I rapporti dinamici Luna Plutone







Lidia Fassio


Desidero affrontare in questa sede un aspetto del “femminile-materno” un pò particolare, certo meno rasserenante di altri, oserei dire inquietante, ed è quello rappresentato dai rapporti dinamici di Luna e Plutone, aspetto e simbolo che nella nostra cultura giudaico-cristiana risulta molto contraddittorio e scomodo, poiché decisamente in contrasto con l’immagine di materno dolce, accogliente ed inglobante. Anche in questo caso, nonostante affianchi la Luna, Plutone ha problemi ad inserirsi in una cultura che lo vuole trasformato in tabù, demonizzato e negativizzato e quindi poco accettato, per cui “invisibile”, costretto all’ombra, suo grande ed incontrastato regno.

La nostra cultura vede nell’archetipo materno il tema sacrificale, la ‘mater dolorosa’ e quello della madre ‘super-nutrente’, tuttavia esistono altre sfaccettature dell’archetipo materno (Luna) che appartengono al lato più in ombra e che sono di più difficile accettazione. Nella cultura indiana invece il Mito di Kali ci ricorda che la Madre presiede alla nascita, ma è presente anche nel momento della morte e vuole anche che sia proprio lei a danzare di gioia nel sangue dei morti.

Questo sta a significare che ogni archetipo è ‘toti-potente’, ma noi percepiamo di esso solo il frammento centrale, esattamente come accade con la luce: a noi sfuggono sia i raggi più densi – quelli infrarossi – sia quelli più sottili – gli ultravioletti – però cogliamo tutto ciò che sta nel mezzo. Con l’archetipo di madre ugualmente: i lati più oscuri che sono rappresentati dagli aspetti distruttivi, violenti, narcisisti e colpevolizzanti (corrispondenti al polo infrarosso) non li vogliamo vedere e quindi cadono nell’ombra, però non vediamo neppure quelli più elevati (corrispondenti agli ultravioletti) che vengono idealizzati e santificati, e quindi non visti sul piano della realtà.

L’archetipo materno rappresentato dagli aspetti dinamici Luna-Plutone ha invece manifestazioni distruttive che devono essere riconosciute, poiché in caso contrario saranno proiettate inconsciamente sugli affetti più cari. Una Luna-Plutone rischia di trasformarsi molto facilmente nella “strega” distruttrice, soprattutto quando non riesce a far luce sulla zona infrarossa che corrisponde al potere dell’ombra.

Luna-Plutone richiede sempre di rielaborare-trasformare l’intero tessuto emotivo nonché il modo di re-agire alle situazioni, al fine di poter ritrovare quel senso di fiducia e di sicurezza emotiva che sono andati perduti nell’infanzia poiché inquinati dalla pesante colorazione dell’archetipo materno che ancora contamina il modo di vivere le relazioni con schemi di manipolazione e di potere. Soprattutto l’aspetto del materno ha bisogno di essere ripulito dagli schemi compulsivi poiché, attraverso il contatto empatico-emotivo, la madre può passare i suoi irrisolti al figlio, unitamente ad emozioni ambivalenti ed oscure.

Questa Luna presenta una parte istintiva inquinata da una madre percepita come dominante e controllante, tendente a fare del figlio ciò che voleva attraverso minacce sottili, spesso impercettibili di abbandoni, di rifiuti o di morte. Chi ha questa Luna ha spesso fatto i conti con le tempeste emozionali della madre che potevano in qualunque momento distruggere l’equilibrio e la fiducia del soggetto, attraverso la rabbia, l’aggressività, la manipolazione e l’instabilità che il soggetto ha percepito fin dalla fase della simbiosi e che lo ha portato a introiettare un senso di profonda impotenza che poteva essere placato solo attraverso una delirante illusione di controllo delle emozioni proprie e altrui.

Queste madri spesso legano i figli a loro attraverso una rete invisibile di sensi di colpa e di ricatti che celano sempre una creatività infranta, un senso di impotenza interna e un sottile rancore verso il mondo maschile che le porta ad essere esigentissime nei confronti dei figli maschi, che vorrebbero far diventare dei piccoli Dei, mentre proiettano sulle figlie femmine il loro maschile difficile, pieno di risentimento, e così forgeranno future donne con complessi paterni negativi che a loro volta sposeranno uomini che hanno paura di amarle e così via, di generazione in generazione. Queste Lune celano frustrazioni accumulate e desideri repressi che se non vengono portati alla luce possono degenerare fino ad incarnare i lati più distruttivi di Kali e di Medea, le cui ombre inconsce possono condurre fino alla violenza distruttrice. Molte donne che proiettano questi lati sui loro figli sono soggiogate e affascinate dal lato distruttivo dell’archetipo che si esterna in rabbia verso il mondo e odio verso la vita e la creatività, e tutto ciò può dominarle e ossessionarle fino a che non potrà essere scaricato su qualcuno. Molto spesso la loro distruttività viene agita in stato di “trance”, una sorta di rabbia semi-cosciente che somiglia al black-out degli etilisti, tempo durante il quale si continua ad agire non rammentando nulla di ciò che si fa. Questo, però, è uno stato di comodo perché permette all’ombra di mantenersi inconscia e il soggetto può agire conservando inalterato l’alibi dell’inconsapevolezza.

La donna con aspetti dinamici Luna-Plutone dovrà quindi rivolgere un’attenzione particolare al lato di ombra, senza costringere i propri figli a vederla come “strega” eternamente in collera con sé stessa e con gli altri. Se lei non accetta e non elabora la propria rabbia, non permetterà mai alle pulsioni creative di esprimersi ed esse lasceranno inevitabilmente il posto a quelle aggressive che si trasformeranno in violenza e devastazione e, in ultimo, relegherà i propri figli nel territorio dell’ambivalenza che contaminerà tutte le loro future relazioni. Spezzerà inesorabilmente i legami di fiducia con e dei figli e li condannerà alla paura di lasciarsi andare spontaneamente ai rapporti e alla creatività. I figli desidereranno più di ogni altra cosa rapporti intensi e pieni di calore perché sentiranno che solo attraverso di essi potranno risanare le ferite, ma, per contro, non potranno lasciar entrare nessuno nella loro intimità perché ciò significherebbe permettere al dolore di riaffacciarsi e rischiare nuovi tradimenti.

Queste Lune diventano con molta facilità schiave della polarità più tragica: infatti, mentre avvertivano odio e risentimento verso il genitore tradente, ambivalente e dominante, trattenevano queste pulsioni all’interno per paura di perdere l’attenzione e l’affetto di cui avevano bisogno per sopravvivere: un atteggiamento che, se non elaborato, potrà essere rimesso in atto con comportamenti autodistruttivi, con fantasie violente, atti aggressivi o malattie psicosomatiche degenerative.

Affrontare questi temi significa avere la possibilità di trasformare la rabbia in forza, significa recuperare l’energia imprigionata nel lato distruttivo dell’archetipo e dirigerla verso atti creativi che metteranno al riparo da atti brutali e, infine, significa sperimentare ed attivare il proprio potenziale creativo e le proprie ambizioni senza dover manipolare il circostante per ottenere in modo passivo-aggressivo ciò che si desidera ma non si ha il coraggio di perseguire direttamente.

I portatori di questo aspetto sentono generalmente un forte bisogno di capire cosa si agita dentro di loro a livello emotivo, nonché di giungere a percepire quali sono le motivazioni e le intenzioni che muovono i loro comportamenti e le loro reazioni e sarà questo l’atto catartico che potrà portarli a trovare quelle sicurezze interne in grado di trasformare gli schemi negativi in atti altamente positivi, che tenderanno a far crescere anche gli altri passando attraverso il loro personale processo di autoguarigione.

Questo archetipo spiega che il diventare donna non è solo il frutto di un processo biologico, ma ha a che fare con una profonda capacità di trasformazione psichica. Luna-Plutone è anche simbolicamente rappresentato da Ade che distrugge l’ingenuità, le illusioni, in una parola la “verginità psichica” di Persefone, la quale però trova proprio in questo dramma la necessità di confrontarsi con le tenebre della propria anima. L’incontro con Ade, pur in tutta la sua violenza e drammaticità, permette a Persefone di conoscere la propria dimensione interiore che è l’unica che può orientare il corso della vita È quindi importante conoscere anche gli aspetti peggiori di noi per poterci rendere conto di ciò che ci accade; Persefone diventerà una guida, “colei che scorterà gli eroi agli inferi”. Qui sta la chiave di risoluzione del dramma Luna-Plutone: solo chi è riuscito a conquistare la propria luce, strappando il sipario che proteggeva l’ombra, sarà libero e potrà accompagnare altre persone alla conquista della luce.


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