Nettuno







Daniela Grazioli


"…e il naufragar m'è dolce in questo mare." così il Leopardi si perde nell'Infinito.
Non ho trovato parole più belle ed adeguate di queste per descrivere le dimensioni d'esperienza rappresentate da Nettuno.
Nettuno è la perdita dei confini dell'io che diventa parte dell'universo e si fonde empaticamente con l'altro. Sensazioni del genere le abbiamo provate tutti, raramente tuttavia ne abbiamo compreso il risvolto di perdita di sé e di unione con qualcosa di più grande e sconosciuto.
Prima o poi tutti, per esempio, ci siamo ritrovati distesi sulla sabbia di una spiaggia bianca e silenziosa, il ritmo sempre uguale delle onde, la luce abbagliante del sole che ci costringe a chiudere gli occhi. Provate a ricordare: a poco a poco il calore della pelle si fonde con quello della sabbia, il ripetitivo rumore delle onde lentamente, ma inesorabilmente ci svuota la mente da ogni pensiero e diventa il ritmo e il suono del nostro stesso respiro, non c'è più un fuori e un dentro, un inizio e una fine, le differenze si dissolvono, è un'esperienza di unità. Quello appena descritta potrebbe essere un evento di tipo nettuniano.
Sfumare e dissolvere i confini, abbattere ogni barriera, eliminare ciò che è finito, determinato, compiuto, concluso, questa è l'azione di Nettuno che ha lo scopo di regalarci l'esperienza dell'unione e della fusione con gli altri, o con la vita dell'universo. Nettuno è l'anelito alla trascendenza che alberga nel cuore di ogni uomo.
E' il cerchio che si chiude, la fine che si ricongiunge all'inizio ad un livello superiore. La nascita, dal punto di vista fisico, è il distacco e la separazione dal corpo della madre, dal punto di vista psicologico è la lenta e difficile costruzione della propria identità e individualità, che passa attraverso la scoperta del diverso e dell'uguale a noi, per cui ci scopriamo uomini e non donne, bianchi e non neri e via via ci definiamo inglobando una cosa ed escludendo l'altra. E' un processo faticoso e spesso doloroso, il cui regista è quasi sempre l'implacabile Saturno che ci costringe a fare i conti con i nostri limiti e a riconoscere ed accettare la nostra finitezza.

Saturno in questo senso è il principio di realtà, che subentra al principio del piacere dove il desiderio coincide con la gratificazione. Con Saturno impariamo a conoscerci tramite lo scontro con la dura realtà degli insuccessi, degli ostacoli, dei rifiuti, delle dilazioni nel tempo che inesorabilmente ogni volta ci mettono di fronte ai nostri limiti e alla nostra piccolezza. Niente ci è regalato, ogni conquista in questo ambito è frutto di fatica, dolore, pazienza, perseveranza.
Ed ecco che giunti alla fine di questo lungo ed impervio cammino, Nettuno ci propone di abbandonare e superare la nostra ormai ben definita individualità, tanto dolorosamente e faticosamente conquistata, per ritornare al punto di partenza, all'inizio, e nuovamente confonderci, fonderci e scomparire in realtà diverse e più grandi. Ma c'è una differenza: infatti la consapevolezza di sé acquisita tramite lo scontro con la realtà proposto da Saturno, non è la stessa che conquisteremo attraverso esperienze di tipo nettuniano.
Le prove della vita di stampo saturnino ci richiedono impegno, sforzo, assunzione di responsabilità, fatica, sofferenza, ma alla fine, se siamo stati all'altezza del compito, potremo gustare il sapore della vittoria, perché Saturno ci costringe a combattere delle guerre contro un nemico visibile e conosciuto, quale per esempio un'ambizione esagerata o un ingiustificato senso di sé, ci costringe a misurarci e a strappare il velo sulle illusioni che più o meno in buona fede abbiamo coltivato su noi stessi.

Anche Nettuno come Saturno ci farà incontrare nel corso della vita esperienze di totale impotenza e assoluta frustrazione, ma non ci chiederà di lottare, perché il nemico questa volta non ha volto, ma è invisibile e sconosciuto. L'abbandono, la fiducia e la fede sono la lezione che dobbiamo imparare con Nettuno. Dimenticare chi siamo per riscoprirci consapevolmente parte di un tutto più vasto e sconosciuto, come prima di nascere eravamo parte inconsapevole del corpo e della mente dei nostri genitori. E così è: in un tema di nascita un Nettuno molto stimolato ci metterà in contatto con il mondo dell'arte, che di certo è un universo "oltre" la realtà, oppure può essere la porta che si apre alle voci dell'inconscio collettivo e risveglia gli archetipi sepolti nell'anima di ciascuno, e ancora, quando la strada della vita si è inceppata, può farci incontrare i fantasmi della follia o suggerirci la via della droga o di qualunque altra illusione che ci porti lontano dalla realtà.


Stampa questo articolo


Copyright 2002 © Astrologia in Linea - Tutti i diritti riservati | Privacy | Termini e Condizioni
Il tuo oroscopo del giorno
Ariete
Toro
Gemelli
Cancro
Carta Esotel
Leone
Vergine
Bilancia
Scorpione
Sagittario
Capricrono
Acquario
Pesci