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3 Casa Zodiacale
a cura di Daniela Grazioli
ARTICOLO DI ASTROLOGIA IN LINEA
 
La terza casa è tradizionalmente “la casa dei fratelli, dei parenti, del circostante”, insomma l’ambiente vicino all’individuo, in questo modo si è soliti sentirla descrivere. Ma anche la 2 casa, la casa dei “possessi”, ha a che fare con l’ambiente vicino, e così la 4 che si riferisce alla casa/famiglia, e la 5… Ed è ovvio che sia così, poiché dal momento della nascita ogni esperienza dell’individuo è frutto di un’interazione con l’ambiente, prima vicino, poi anche lontano. Nessuno nasce nel vuoto, c’è subito fin dall’inizio un piccolo mondo che stimola e ruota intorno all’individuo.
Dov’è, allora, la differenza tra l’ambiente della 1, della 2, della 3 casa, etc.. Non è una differenza di dimensioni che vanno aumentando con l’evolvere dell’individuo, ma è soprattutto una differenza di punto di vista, ciò che cambia non è tanto l’ambiente, quanto il risultato dell’interazione con tale ambiente, che una volta porta l’individuo alla scoperta dei suoi “possessi”, un’altra alla comprensione dei suoi “limiti”, e un’altra ad altro ancora.
In sostanza, la stessa esperienza può produrre risultati diversi per quanto riguarda il tipo di consapevolezza che l’individuo acquisisce, poiché non è la natura, il tipo di esperienza ad essere determinante, ma il punto di vista, l’attenzione selettiva del soggetto che vede ed estrapola dalla medesima esperienza cose diverse, secondo l’atteggiamento, i bisogni, le aspettative, attivi in quel momento. Ad esempio uno stesso gioco di squadra come pallavolo o altro, può sortire una volta una maggiore consapevolezza sull’uso delle risorse del proprio corpo, ed in questo caso è un’esperienza di 2 casa, un’altra volta invece può riguardare la comprensione delle regole che il gioco comporta, in quanto situazione sociale, e in questo caso è un’esperienza di 3 casa, oppure può essere ambedue le cose insieme ed appartenere perciò sia alla 2, sia alla 3 casa.
Il cerchio delle case propone un modello di sviluppo che prevede una determinata successione, poiché per ogni settore di esperienza rappresentata, c’è un’età dell’oro per viverla pienamente e raccoglierne i frutti migliori che dipende dall’età e dalla maturazione fisica e psicologica dell’individuo, così il primo amore ha il sapore dell’adolescenza, se capita più tardi è meno incantato, così l’ortografia si impara facilmente entro i 12/13 anni, in caso contrario la fatica è doppia e i risultati meno buoni.
Tuttavia ogni individuo affronta la ruota delle case come è indicato nel suo tema, certo la percorrerà tutta, ma può darsi che esperienze di 12 casa, che è l’ultima, entrino a far parte della sua vita prima del previsto, come succede se ha una casa 12 abitata da molti pianeti, o al contrario può scoprire le sue radici, casa 4, molto tempo dopo il suo “momento d’oro”.

Torniamo adesso al significato delle esperienze relative alla 3 casa. La 3 casa è l’ultima casa del primo quadrante, una casa cadente quindi, la cui funzione è quella di mettere in relazione i contenuti delle prime due, ossia se la prima casa si riferisce alla scoperta di sé e la seconda ai “mezzi” posseduti per esprimere ciò che si è e a come vengono impiegati, la terza casa riguarda la comprensione del rapporto esistente tra queste due dimensioni: il senso soggettivo di se stessi e gli strumenti che si possiedono per agirlo.
In altre parole, se io mi sento forte ed uso la mia forza per fare a braccio di ferro con qualcuno che poi mi vince, scoprirò che alla mia forza c’è un limite oggettivo, posso arrivare fino ad un certo punto, circoscrivo in questo modo il raggio d’azione di questa mia qualità/possesso.
L’esperienza che in questa fase l’individuo fa dell’ambiente gli rimanda un feedback che lo informa e gli fa comprendere come è meglio muoversi in tale ambiente, gli insegna cioè in quali modi deve impiegare le sue risorse per conquistare il proprio spazio vitale e poter così esprimere se stesso.
L’ambiente più adatto e rispondente a procurare esperienze di questo genere, che procurino cioè l’apprendimento e la comprensione dei nessi, dei legami esistenti tra ciò che l’individuo sente di essere, i mezzi che possiede per esprimerlo e ciò che realmente può fare, è forzosamente l’ambiente vicino all’individuo, in questo senso la terza casa è la casa dei fratelli, dei coetanei, degli spostamenti brevi, degli studi inferiori, dei contatti e della comunicazione.
Il tipo di attività intellettuale, di processi conoscitivi legati alla 3 casa portano a una comprensione empirica, che mette insieme osservazioni personali, le classifica, le sistema e ne ricava delle regole, il cui valore è essenzialmente pratico.
Si vuole “sapere” come “fare” le cose per cavarsela bene.
Anche la comunicazione con gli altri è riferita all’immediato, al presente, poche astrazioni, ma tante notizie di utilità pratica, informazioni da usare per sfruttare al meglio il proprio ambiente.