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MOVIMENTO È VITA

a cura di Lidia Fassio
 

Parlando dei Gemelli e del pianeta Mercurio non si può non parlare del movimento non solo nell’accezione fisica ma anche in quella mentale che, senza dubbio è fondamentale nei processi di conoscenza che, come ben sappiamo, generano coscienza.
I Gemelli sono rappresentati nel loro glifo da due bambini che si tengono per mano il che implica un concetto di scambio e di interazione. Spesso non ci soffermiamo sufficientemente su queste parole ma, scambiare, significa “dare e avere” e, per quanto riguarda questo segno il massimo dello scambio sta sul piano delle “informazioni”.

Eccles e Popper nella trilogia “l’Io e il suo cervello” dicono che “energia implica informazione e informazione implica coscienza” e, con questo possiamo dire che i segni mercuriali, unitamente a quelli gioviali sono strettamente legati al movimento e a quel particolare tipo di energia che permette lo scorrere delle informazioni in modo da poter creare “forme” che altro non sono che la rappresentazione di ciò che prima era “in-formazione”.  I Gemelli e la Vergine sono due segni che hanno anche il domicilio del pianeta Y che, senza dubbio rappresenta la possibilità di “mettere in forma ciò che prima era energia ed informazione”. Potrebbe essere ciò che la nostra filosofia religiosa ha sempre identificato come il “soffio vitale” che ha permesso la vita.

Il nostro corpo è un “sistema” molto sofisticato che possiede una grandissima rete (sistema nervoso, sistema cerebrale) dentro ai quali scorrono informazioni il che significa che ogni individuo è in continuo movimento allo scopo di apprendere, conoscere e crescere in coscienza utilizzando ed elaborando le informazioni che rappresentano la materia prima per qualsiasi “forma”. Sappiamo che Mercurio e Y, Giove e Nettuno sono i componenti del sistema nervoso che trasferisce ed elabora in continuazione informazioni promuovendo così la crescita, l’organizzazione in sistemi più complessi che portano al  collegamento con il tutto.

Il sistema nervoso è il nostro centro di connessione e, quando si ammala non possiamo che dedurre che ci siamo separati ed isolati dal mondo.
Mercurio Y e i suoi due dirimpettai sono legati anche al “movimento” e non esiste funzione che possa avvenire se non “muovendoci”; non importa che esso sia fisico, psicologico o animico; è importante sapere che qualunque pensiero, elaborazione, azione o emozione mette in moto il nostro cervello che, quindi, crea delle connessioni particolari.

Psiche e corpo rappresentano un sistema aperto che, come tale, ha un continuo bisogno di scambio di materia (energia) e di informazioni con l’ambiente circostante; senza questa attività probabilmente l’uomo non si sarebbe evoluto in questo modo; proprio perché siamo dei sistemi aperti riceviamo stimoli dall’esterno che richiedono continuamente cambiamenti, assestamenti, fluttuazioni che, hanno anche il compito di mettere in crisi il sistema che, così, deve muoversi e modificarsi.
In pratica, la fisica quantistica – in particolare le teorie di Prigogine – sostengono che esiste un punto di biforcazione in cui ogni sistema si auto-organizza ad un livello di ordine superiore oppure di disgrega verso il caos.

In pratica, ogni sistema tende ad andare verso un ordine superiore e verso un’ organizzazione sempre più complessa possibile proprio grazie alla comunicazione e allo scambio. 
La cosa molto interessante è che ogni molecola del nostro corpo conosce tutte le altre e sa cosa stanno facendo nello stesso tempo anche se si trovano ad una distanza grandissima: è sbalorditivo il fatto che anche nell’universo le cose sono organizzate allo stesso modo e tutto ciò che sta in esso è costantemente informato di tutto. In pratica la vita è un continuo movimento/scambio di informazioni che generano organizzazione e disorganizzazione.
La “disorganizzazione -  detta anche - entropia” è  considerata una sorta di “ignoranza” del sistema, come a dire che la malattia che sicuramente è una disorganizzazione dello stesso, equivale ad una mancanza di informazione corretta che può essere considerata una “mancata coscienza o conoscenza” il che ci fa pensare a ciò che pensa la psicosomatica che ipotizza che la “malattia” intervenga laddove mancano l’informazione e il nutrimento; la malattia a sua volta è essa stessa informazione che serve a noi per correggere, re-informare o re-collegare il sistema.

Mercurio non è solo signore dei Gemelli ma anche della Vergine che, come sappiamo è il segno dell’organizzazione e del funzionamento del nostro sistema psicofisico il che significa che quando siamo frammentati, scollegati dal centro e non siamo in “comunicazione e contatto” con esso, rischiamo veramente di ignorare e di non ricevere le informazioni corrette e l’energia utile per il giusto funzionamento del sistema.

La Vergine si oppone ai Pesci e, insieme, i due segni racchiudono i grandi principi dell’esistenza: logos e caos ovvero sintropia ed entropia, due leggi che coesistono e creano ordine e disordine in quanto entrambe artefici del processo evolutivo dell’universo, dell’uomo e della coscienza.
La coscienza dell’informazione diventa così l’essenza stessa del processo del conoscere per cui ogni unità di coscienza è un campo di informazioni che, oltre a conoscere sé stesso, può conoscere anche altre unità; ogni unità di coscienza conserva l’informazione detta anche memoria di sé.

Esattamente come sostiene il primo principio di termodinamica che si riferisce al principio di conservazione dell’energia e della massa, anche le informazioni non possono essere eliminate ma possono cambiare di stato: ovviamente la conservazione dell’informazione viene chiamata “memoria” e, astrologicamente parlando, la memoria è data da Mercurio e Y che organizzano le informazioni in una memoria pratica detta anche recente nonché da Giove e Nettuno che, invece, rappresentano un altro tipo di memoria più legata al nostro vissuto che, chiaramente è intessuto di fatti e di interpretazione degli stessi.

Ogni coscienza si evolve perché ha la tendenza ad espandersi e ad andare verso una maggiore complessità che comporta una maggior quantità di conoscenza e di consapevolezza (interazione tra Mercurio e Giove). La coscienza però è sostanzialmente “una” in quanto ogni singola unità di coscienza desidera trascendere ed entrare in una coscienza più grande (Nettuno).
Ogni volta che si creano “collegamenti, connessioni e processi comunicativi tra le parti e tra le coscienze, allora grandi flussi informazioni vengono messe insieme assumendo un senso di  unità.

In pratica, tutto l’universo è in movimento, la vita è in movimento così come il nostro corpo è in movimento. Non esiste nulla di statico o di fermo nel nostro sistema ed ogni singolo elemento è parte di processi trasformativi che lo portano verso un sistema più ampio che, a sua volta, evolverà andando alla ricerca di un’unità.

Abbiamo sempre parlato di Mercurio, di Y, dei due pianeti complementari Giove e Nettuno nonché dei quattro segni Gemelli, Sagittario e Vergine, Pesci come dei simboli del movimento e del mentale ed in effetti sono i maggiori rappresentanti di tutte le possibilità di movimento a partire da quello fisico che viene ben rappresentato dal sistema nervoso e dagli organi che ci permettono di muoverci: braccia e mani nonché gambe e piedi; non possiamo però trascurare ciò che accade all’interno del nostro cervello che produce un gran movimento di neuroni che mossi dalla nostra curiosità ci spingono a curiosare e a captare le informazioni che circolano attorno a noi per poi comprenderle, memorizzarle, trasferirle e scambiarle con gli altri in modo da aumentare sempre più la conoscenza e, di conseguenza, allargare la coscienza che è il principio stesso della crescita individuale, collettiva ed universale.

Così come il nostro cervello ci dice che noi possiamo muoverci, apprendere, parlare e scambiare solamente se mettiamo in relazione tutte le parti del nostro corpo ed in particolare i due lobi del nostro cervello, allo stesso modo il piano psicologico ci dice che deve esserci uno scambio proficuo tra tutte le funzioni e le istanze della nostra psiche ed in particolar modo tra l’Io e l’Inconscio per consentirci di andare verso un’organizzazione più complessa e più articolata; in pratica, senza un continuo scambio tra interno ed esterno, tra psiche e corpo e tra materia e spirito non esiste crescita e non c’è possibilità di andare verso l’unità. 

Praticamente la coscienza ha due funzioni: la prima può essere definita “adattiva” in quanto riceve messaggi dall’ambiente circostante sotto forma di “codici”; la seconda è “elaborativa e creativa” ed ha lo scopo di sintetizzare il tutto in risposte atte a modificare le condizioni dell’ambiente in cui si vive. Le due funzioni sono sempre in continuo contatto in modo da autoregolarsi e da scambiarsi informazioni utili al processo evolutivo.




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