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PENELOPE E JAVIER: IL MATRIMONIO PIÙ ROMANTICO DELL’ANNO!

a cura di Francesco Astore
 
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“Alla mia amica, alla mia compagna, al mio amore: Penelope, ti devo molte cose e ti amo tanto!”

Questa la dichiarazione ufficiale di Javier Barden, un annuncio plateale, spiazzante, senza mezze misure, come solo un uomo innamorato può fare, alla sua Penelope (Cruz, ovviamente!) che non riesce a trattenere la commozione; annuncio dato in occasione della premiazione, con tanto di Palma d’oro a Cannes (come migliore protagonista maschile, per il film Biutiful, ex aequo con l’italiano Elio Germano, per La nostra vita).

Dichiarazione quella di Javier, spontanea, intensamente genuina, da latin lover  nel senso più autentico, elegante del termine, da vero gentiluomo.
In queste settimane è circolata la notizia, resa formale finalmente alla stampa di un loro matrimonio avvenuto nella prima metà di luglio, alle Bahamas, in casa di amici. Ben inteso, matrimonio comunicato a cerimonia già avvenuta, a contratto ormai siglato. Matrimonio consumato quindi, in una segretezza quasi assoluta, lontano dai clamori della stampa, all’oscuro dai flash dei fotografi, fuori dagli occhi dei curiosi, i presenzialisti dell’ultima ora, gli esibizionisti.

E l’operazione segretissima, per i due protagonisti dell’evento, è riuscita alla perfezione.

I due si conoscevano e frequentavamo assiduamente come amici da moltissimo tempo, addirittura da Prosciutto prosciutto  di Bigas Luna nel 1992: la Cruz aveva soli 18 anni!
La passione tra Penelope e Javier fiorisce però solo tre anni fa sul set del film Vicky, Cristina e Barcelona, con Woody Allen nell’insolito ruolo di Cupido che fa scoccare la fatale freccia nei cuori dei due innamorati.

Barden non è nuovo ai riconoscimenti della sua bravura (indubbia), già nel 2007 aveva ricevuto l’Oscar come migliore attore non protagonista, per la sua interpretazione a Non è un paese per vecchi, ma le sue innumerevoli performance sono ormai incise nella storia del Cinema recente, nonostante l’attore abbia solo 41 anni. Ricordiamo il bellissimo Mare dentro del 2004 con cui vinse la Coppa Volpi alla Mostra del Cinema di Venezia (miglior interpretazione maschile dell’anno) poi ancora andando indietro nel tempo nel 2001 di nuovo la Coppa Volpi per Prima che sia notte (sempre la miglior interpretazione maschile).

La Cruz è un’attrice grandiosa, straordinaria, bravissima e ha dato prova di interpretazioni eccezionali già a pochi anni dalla sua giovane carriera (ha da poco compiuto 36 anni!).
Anche per lei i premi per i film interpretati non si contano più, sono tantissimi e meritatissimi. Alcuni di questi film – inutile dirlo - sono entrati già a pieno titolo nella storia del Cinema.
Musa ispiratrice del geniale Pedro Almodovar, è grazie a lui che il suo talento emerge in maniere prorompente. Con Tutto su mia madre (del 1999) e poi prima con Carne tremula (del 1997), ma ancor più con l’incantevole prova d’attrice offerta nello stupendo Volver (del 2006, in cui vince il Prix d’interpretation feminine a Cannes), Penelope ci delizia col suo genio interpretativo, calandosi ora in ruoli drammatici, ora nei ruoli ironici, sempre seguendo quell’inconfondibile tocco “spagnolo”, ma meglio diremmo mediterraneo, strettamente collegato alla cifra stilistica di Almodovar.
Al di fuori dell’orizzonte tipicamente almodovariano, Penelope aveva letteralmente trionfato in Non ti muovere (2004) dell’italiano Sergio Castellitto, in cui conquistò, con la sua superba interpretazione di Italia, il David di Donatello.
Quindi arriviamo al recentissimo Oscar come miglior interpretazione femminile non protagonista per Vicky, Cristina, Barcelona (2009), di Woody Allen.

Entrambi attori di primordine, entrambi due stelle assolute dell’attuale firmamento cinematografico, esempio di qualità teatrali innegabili.

Ma quali sono stati i loro destini sentimentali passati?

La Cruz è stata fidanzata 6 anni con Nacho Cano, cantante del gruppo dei Mecano e poi abbiamo la relazione (seguita con avidità dalla cronaca rosa) intrecciata con Tom Cruise all’indomani della fine del suo matrimonio con Nicole Kidman. Altri compagni che le sono stati attribuiti: Matthew McConaughey, Matt Damon, Olivier Martinez, Orlando Bloom, Nicolas Cage.

Barden ha un vissuto sentimentale meno movimentato: legato lungamente a Cristina Pavés, pare abbia avuto vari flirt, tra cui spiccano, Ruth Gabriel, Aitana Sanchez-Gijon e Natalie Portman.

Penelope Cruz nasce a Madrid il 28 di aprile 1974 alle ore 7 del mattino.
Toro ascendente Ariete, il suo, a primo impatto, è un Cielo di Terra e di Fuoco, la fermezza e la costanza si uniscono alla passione e alla dirompenza degli impulsi.
La personalità terrestre, fedele alla professione, tenace, laboriosa e, perché no, anche ambiziosa è tutta qui, dentro quel luminoso e fertilissimo Sole nel Toro. Ma la sua natura protagonistica, di attrice, di personaggio che sa indossare (e con quale maestria e disinvoltura!) tante maschere è da rintracciare senz’altro nella componente Ariete e nel Sole in congiunzione ad un agilissimo Mercurio in Casa Prima (settore simbolicamente corrispondente al protagonismo, all’Io che calca le scene).
Intelligentissima, la nostra star ha Mercurio (nel segno dell’immagine, il Toro) in perfetto aspetto di sestile a Saturno (nel segno della narrazione, il Cancro) che le fa studiare diligentemente i personaggi e le loro storie prima di calarsi nei loro panni.
Inoltre Giove, pianeta dell’immagine, splende nel suo domicilio acquatico e creativo, i Pesci, formando contemporaneamente un buon aspetto con il Sole Toro (di sestile) e un ottimo aspetto con Saturno in Cancro (di trigono): la dimestichezza nel giocare con le immagini di sé e col potere delle immagini risulta confermata a pieno titolo.

Penelope può, per di più, esibire nel suo Cielo di nascita una limpida, empatica, densa di pathos, Luna in Cancro.
La Luna in Cancro è nel suo domicilio unico, nel settore - simbolo della femminilità. Nucleo, espressione su come la personalità femminile è pensata e rappresentata nel nostro mondo: madre e bambola, vergine e amante, strega e santa. Intensa modulazione dell’anima femminile, questa Luna è nata per rappresentare tutte le declinazioni della specie – donna. Non certo a caso, attrici preferite da Penelope sono Sophia Loren, Meryl Streep, Anna Magnani: tutte attrici dotate di una femminilità splendente, rappresentazione universale dell’archetipo - donna.

Questa particolare posizione lunare permea, inoltre, la personalità dell’attrice di un fine psicologismo che vibra come un radar di fronte alle emozioni umane, specie quelle sintonizzate con l’area del femminile: chi abbia visto il film Non ti muovere e il personaggio di Italia, da Penelope così caratteristicamente dipinto sullo schermo, può rendersene conto ampiamente.

La Luna determina ovviamente la parte intima, notturna, squisitamente femminile di una donna, per Penelope questa Luna è ospitata anche nella Casa Quarta (settore simbolicamente corrispondente alle mura domestiche): la realizzazione di sé per Penelope si attua in un ambito familiare, rassicurante, in un nido di felice protezione, dove esistono sinceri affetti e il sostegno di un uomo.

La Luna ha due soli aspetti (uno positivo e uno negativo) molto emblematici e significativi: un bellissimo trigono a Venere in Pesci e Casa Dodicesima e un ostile quadrato a Urano in Bilancia e Casa Sesta.
La realizzazione nel quotidiano matrimoniale (Bilancia e Casa Sesta) non sarà priva di difficoltà. Il menage coniugale richiederà probabilmente molti sforzi alcune volte imporrà rinunce, forse legate strettamente alla professione. Ma il trigono della Luna a Venere Pesci e Dodicesima (settore dell’isolamento) colma la vita sentimentale di contenuti intimi inviolabili, di tesori emozionali di tenerezza, difficilmente esprimibili all’esterno.   

Venere gratifica la Luna di bellezza (trigono tra la Luna- femminilità e Venere- bellezza) ma c’è di più, occupa nel Cielo di Penelope una posizione che definiamo “in trasparenza”. Nella simbologia di bellezza parla di avvenenza insolita, che non stanca; per spiegarci meglio dovremmo ricorrere al termine una “bellezza di altri mondi”.

Javier Barden nasce a Las Palmas de Gran Canaria il primo di marzo del 1969 alle ore 7,30. Il suo Cielo è tutto inondato d’Acqua: Pesci ascendente Pesci, il Sole è congiunto strettamente all’ascendente e in Casa Prima (il settore della “messa in scena dell’Io”) Plutone (pianeta del teatro) si colloca nel settore del pubblico da ammaliare e incantare (Casa Settima) in congiunzione a Giove e Urano: Javier, possiamo affermare, è un attore nato!

Tutta l’energia che promana dalla sua figura, anche nei personaggi interpretati nei suoi film, fa prevedere un’accesa componente Fuoco (ricordo velocemente, Barden, prima di essere attore, era un giocatore di rugby) che puntualmente ritroviamo nel Marte spettacolare in Sagittario e in Casa Nona, in Venere e Saturno in Ariete, nell’ardente Luna in Leone.

Estremamente versatile in tutti i ruoli, dallo spietato serial killer di Non è un paese per vecchi, al malato terminale che chiede di morire in pace di Mare dentro (titolo  e situazioni sono tipicamente pescini: in questo film Javier forse ci dona una prova d’attore suprema) dallo scrittore gay perseguitato di Prima che sia notte , all’artista nevrotizzato di Vicky, Cristina e Barcelona.
La sua vena metamorfica è senz’altro da attribuire al suo dio-pianeta guida, a quel Nettuno, astro delle trasmutazioni dell’essere, magicamente congiunto all’avventuroso Marte nel Sagittario. Nettuno con la sua congiunzione rende Marte meno ingenuo, più avveduto, intrigante, è infatti nel magmatico segno delle insondabili profondità umane, degli intrighi e dei segreti, segno dell’eros: lo Scorpione. La sapiente attitudine a far rivivere dal di dentro le pulsioni di soggetti tra i più stravaganti si legge tutta in questo aspetto.

La Luna è in Leone in armonico aspetto con Giove e Urano congiunti in Bilancia (Casa Settima) e in eccellente aspetto a Marte in Sagittario (Casa Nona).
Anche questa posizione della Luna, non possiamo fare a meno di notare, è “in trasparenza”, è una partner stellare, insolita, esclusiva quella che Javier cerca. La visione della donna si distacca dalla mentalità corrente, desiderando lui una compagna- sposa- regina con cui condividere una sorta di viaggio lontanissimo con la mente e col corpo.
E questa dimensione del femminile si adatta senz’altro a come Penelope è realmente!

La Luna è anche in Casa Sesta (il rapporto col quotidiano) e forma il suo unico aspetto negativo (una larga opposizione) con Mercurio in Aquario.
Anche dal punto di vista di Barden, gli inconvenienti nel menage coniugale potrebbero nascere nella ripetitività della convivenza e forse anche nella necessità di lavorare a lungo che non dà spazio ad una felice, piena, costante espressione, comunicativa tra i due (Mercurio solo leso nel Tema dell’attore).

Ma si tratterà di prove che la coppia supererà senza intoppi, non lo dubitiamo e glielo auguriamo di cuore!

Intanto, al momento del matrimonio, chi ha transiti sfolgoranti è lui: Urano e Giove Ariete e Prima (il fortunato inizio di un progetto) al trigono di Marte in Sagittario. Penelope ha invece transiti per lo più negativi (Urano Ariete e Dodicesima quadrato a Saturno, Giove Ariete e Dodicesima quadrato a Marte) quasi a testimoniare un temporaneo (forse necessario) blocco nell’attività professionale dell’artista in questo momento di gioia.
O, ancor meglio, forse il matrimonio, in sé interessa poco alla Cruz.

Più “parlanti” i transiti nei due Temi, al momento del fidanzamento, esattamente 3 anni fa, a esplicitarne la maggiore rilevanza sotto il profilo esistenziale.

Per ricordare qui solo i più incisivi: nel 2007 Saturno Leone trigono a Venere Ariete (scelta ben meditata) in Javier, in seguito, sempre Saturno, passato nella Vergine, forma trigono alla congiunzione Sole- Mercurio Toro e sestile a Marte di Penelope (stabilità di vita e con l’appoggio di una figura maschile durevole e autorevole).

Il futuro immediato riserva sorprese entusiasmanti nei Cieli dei due novelli sposini, Giove si ferma su Venere in Pesci di Penelope nell’autunno – inverno prossimi, formando contemporaneamente un fecondo trigono alla Luna in Cancro (ampli fazione della sfera emozionale e sentimentale) Saturno Bilancia e Settima formerà un eloquente trigono a Mercurio Aquario di Javier (scelta matura di un figlio?).

Ovvia quindi la previsione di una nascita che potrebbe far continuare la festa per la coppia più romantica dell’anno.

Il 2011 conferma i transiti fausti per i nostri due innamorati: Nettuno in Pesci, in angolo favorevole con Mercurio di Penelope (metamorfosi del clan familiare?), Giove, in primavera trigono alla Luna, poi congiunto a Venere in Ariete di Javier (contentezza e appagamento sentimentale con la propria donna); in estate – autunno, sempre Giove, passa a beneficiare, sontuosamente, con un transito di congiunzione, il Toro, dove Penelope ha Mercurio e il Sole (espansione e fortuna nel comfort del nido). 




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