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IL MANGIARE COMPULSIVO

a cura di Lidia Fassio
 

Sappiamo che, tra le tante simbologie di Giove, vi è anche quella dell’oralità, poco presente nel suo domicilio Pesci, ma molto visibile sia nel Toro che nel Sagittario. Giove è legato al “portar dentro” e ai processi di “riempimento” che generano gratificazione sia sotto il profilo alimentare che culturale.

Quando Giove è equilibrato nel tema di nascita le persone hanno un buon rapporto con il cibo e con la crescita: sentono il “vuoto” e il conseguente bisogno di riempire e di saziarsi tuttavia, sono dei  buongustai che amano il cibo e vedono in esso anche un qualcosa di “culturale”; in genere si apprezzano maggiormente i cibi che appartengono alla proprie radici. Anche i più sperimentalisti sentono questo richiamo che, in un certo senso, riconduce al senso di appartenenza.
Soprattutto chi vive fuori dall’ambiente natale sente il richiamo dei gusti conosciuti, ritrova sintonia e, sicuramente, vi è un rapporto tra i gusti e le sicurezze.
Giove esaltato in Toro sta ad indicare il rapporto che ognuno di noi ha con le proprie radici; sentirsi appartenenti ad un luogo, ad una famiglia e ad una cultura è qualcosa di strettamente connesso con le sicurezze personali e l’ambiente.

Se invece Giove risulta leso soprattutto da Venere nel tema di nascita allora possiamo trovarci di fronte a persone che avvertono un profondo senso di “vuoto” che, senza dubbio, ha una radice affettiva in quanto, proprio nel segno del Toro Giove coabita con Venere e rimanda ad un senso di gratificazione che deve avvenire su entrambi i piani. In effetti, in questa fase della nostra vita l’equazione cibo-mamma-gratificazione-affetto è imperativa e, se per qualche motivo la mamma non è gratificante sotto il profilo affettivo, resterà una “fame” irrisolta che non sarà però solamente legata al cibo ma all’intero  binomio.
Occorre però distinguere il mangiare compulsivo dalla golosità di chi è amante della gastronomia ed ha invece un rapporto molto sofisticato con il gusto che, a volte, può esagerare nel cibo. Chiaramente entrambe le modalità possono portare ad un aumento di peso che, oggi, è particolarmente problematico in quanto, soprattutto per quanto riguarda le donne, può risultare sgradito e creare ferite narcisistiche profonde, soprattutto se il sovrappeso diventa notevole.

E’ interessante il fatto che la golosità sia considerata una dei peccati capitali: Dante Alighieri ha dedicato ad essi il VI girone dell’inferno e vivono tra due alberi pieni di frutti che, ovviamente, loro non possono toccare; non solo, visto che la golosità andava di pari passo con la grassezza, Dante li costringe a muoversi in continuazione e a restare magri.

La fame compulsiva è legata a doppio filo ad un vuoto affettivo che cercherà di trovare forme alternative di gratificazione che possono essere lette proprio nella dinamica Toro Scorpione: in effetti la compensazione affettiva può passare attraverso il cibo o attraverso la sessualità o entrambe, come nei casi di disordini alimentari.
In molti religiosi che rinunciano all’affettività e alla sessualità, diventa evidente la compensazione con il cibo.

La fame compulsiva può diventare bulimia ma può rimanere anche tale senza patologizzarsi; si tratta del desiderio, presente in molte persone, di riempire un vuoto che esiste e che sembra atavico tanto è pressante e presente.
Spesso le così dette personalità orali soffrono di fame nervosa che, quando si presenta, si manifesta veramente come un bisogno di riempimento, giacchè spesso non c’è grande selettività in ciò che si sceglie di mangiare il che mostra un “bisogno” impellente più che una vera e propria “scelta di gusti” da cui ottenere gratificazione. 
A volte la voracità è un modo per trasmutare l’aggressività che non si sa affrontare. Molti sono i casi di persone che mangiano tanto quando sono arrabbiate e, in questo modo, soffocano un urlo che vorrebbe emergere dall’interno.
I temperamenti gioviali sono in genere definiti “paciosi” e, proprio per la loro natura tranquilla e accomodante,  tendono a non avere un buon rapporto con l’attivismo e l’aggressività e quest’ultima viene scaricata in veri e propri attacchi di fame che portano a divorare compulsivamente il cibo.

Il così detto “carattere orale” possiede alcuni tratti che si individuano nel “bisogno, nella dipendenza e nella gratificazione dalla dipendenza”. I clinici hanno riscontrato in questi soggetti una impossibilità di appagamento – che ovviamente risale alla primissima fase infantile – che viene percepita come una vera e propria “denutrizione” anche se questa è prevalentemente sul piano emotivo ed affettivo. Tendono ad essere passivi e a non mostrare aggressività perché questa servirebbe a ridefinirsi e a soddisfare i loro bisogni in modo attivo e diretto. Il problema sta nel fatto che, a causa di genitori inaffidabili o inadeguati al loro compito, hanno dovuto abbandonare lo stato di dipendenza prima che i loro bisogni fossero realmente soddisfatti, restano cronicamente bisognosi e dipendenti e, il cibo può diventare una compensazione di una serie di bisogni di altro tipo.

Una delle cose interessanti scoperte dagli psicologici che si occupano di fame compulsiva è che i soggetti che ne soffrono in genere confondono sensazioni con emozioni ed affettività; avvertono le grandi sensazioni viscerali (X), ma hanno invece una certa sordità alle emozioni (Luna) e all’affettività più raffinata (Venere), per cui, mangiare diventa un modo per esprimersi e, in questo caso, fanno anche fatica a riconoscere un problema di fame compulsiva.

In genere queste persone sono anche auto indulgenti con sé stesse, nel senso che, pur essendo apparentemente insoddisfatte perché non si piacciono (frutto della Venere lesa), non riescono tuttavia ad utilizzare Marte e Saturno che potrebbero spingerle verso un maggior amore verso sé stesse che potrebbe anche passare attraverso un buon rapporto con il loro corpo, compensano con eccessi di cibo e dolci quei bisogni inappagati e, così, si ritrovano ad ingrassare e ad odiarsi ancora di più.
La carenza di Marte e di Saturno favorisce anche l’assunzione di cibi dolci che, ovviamente, sono associabili a Venere e Luna il che può portare successivamente al diabete che, come abbiamo già visto, è una malattia che nasce da una dipendenza solo illusoriamente risolta.

Spesso sono anche persone che pensano sempre alla dieta ma non hanno mai il coraggio e la forza di iniziarla ed anche qualora si sottopongano ad essa, nel momento in cui la sospendono, ritornano ai loro comportamenti disordinati per quanto riguarda l’oralità.

Non a caso oggi non si parla più tanto di “disturbi alimentari” ma bensì di “disordini” poiché, in questi soggetti mancano i principi ordinatori di Saturno che è l’unico archetipo in grado di sviluppare un’autodisciplina che può essere applicata ad ogni settore della vita.
Anche un buon rapporto con Marte è importante perché favorisce la possibilità di conquistare ciò che interessa e che si vuole; mentre in questi casi prevale la passività che, ovviamente, diventa frustrante e richiede compensazioni a vari livelli.




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