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ELIZABETH TAYLOR È TORNATA A CASA

a cura di Luna
 
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Si è spenta una stella. Ora può nascere una leggenda. Elizabeth Taylor se ne è andata. Ma ci ha lasciato il ricordo e la nostalgia per una diva, l’ultima vera diva hollywoodiana a dire il vero, che ci ha conquistato con la sua quieta bellezza, con il suo straordinario talento, ma anche con una sfrenata passione per la vita. Una donna che ha riempito le pagine dei giornali per 60 anni di fila. Un record assoluto, che nemmeno Marylin Monroe  ha potuto strapparle. Forse per la sua prematura scomparsa, forse perché aveva caratteristiche diverse da Liz. Marylin costituiva l’icona della biondona sexy senza cervello (non perché non lo possedesse, ma solo perché questa era l’immagine che le hanno dato), praticamente l’amante ideale, mentre la Taylor trasmetteva  l’idea della moglie, bellissima, ma anche intelligente, profonda, tenace e capace. Sarebbe stato facile per lei, con quel viso splendido e quegli occhi indimenticabili, approfittarsi della propria bellezza, passando sopra a tutto il resto. Invece, quando recitava, dava il massimo, entrava nella parte, diventava il personaggio da lei interpretato, rendendolo credibile e reale agli occhi degli spettatori.
Questa donna particolarissima, affascinante, passionale, un po’ misteriosa, nostalgica e seduttiva, ha conquistato il mondo.

Elizabeth nasce a Hampstead nei pressi di Londra il 27 Febbraio 1932 alle ore 02.00. Figlia di americani appartenenti all’alta borghesia del Kansas successivamente trasferitisi in Inghilterra, avrà comunque la cittadinanza americana. Il padre Francis Lenn Taylor è uno storico che commercia nel mercato dell’arte. La madre Sara Viola Warmbrodt è un’ex attrice nota con il nome d’arte di Sara Sothern, la quale, però, abbandonò il set subito dopo il matrimonio per poter meglio seguire il marito.
Già all’età di 3 anni Elizabeth comincia a frequentare lezioni di danza, ma, l’entrata in guerra del Regno Unito, convince i genitori a tornare in America, lontano da tutti i pericoli del conflitto. Si trasferiscono a Los Angeles con la madre ed il fratello Howard. Il padre rimane ancora a Londra a sistemare gli affari, ma poi li raggiunge. L’impressione è quella di una famiglia unita e serena, ma questo sradicamento dal proprio luogo di nascita, per quanto necessario, può aver influito sulla nettuniana Elizabeth che si porterà “dentro” per tutta la vita questa “ricerca del paradiso perduto”.
La sua incantevole bellezza conquista tutti ed a soli 9 anni le propongono il suo primo ruolo cinematografico.  Il film, del 1942 è  “There’s one born every minute prodotto dalla Universal Studios. Scaduto il contratto con loro, la Metro-Goldwin-Meyer la prende sotto la  propria ala e Liz recita nel suo primo film di successo “Torna a casa Lassie”. Aveva solo 11 anni, ed il mondo già cominciava ad accorgersi di lei. Un’autentica bambina-prodigio. Ovviamente non farò la lunghissima lista dei film che lei ha interpretato, sono davvero tanti. Però non si possono non citare i due Oscar conquistati con “Venere in visone” (1960) e “Chi ha paura di Virginia Woolf” del 1966.
Aggiungo una piccola nota. La Taylor, da tutti chiamata Liz, detestava questo nomignolo, e voleva che il suo nome fosse citato per intero. Lo aveva “ereditato” dalla nonna paterna e ci teneva davvero molto.

La vita affettiva di Elizabeth si snoda attraverso un lungo e tortuoso percorso. Il primo marito Conrad Hilton, erede della celeberrima catena alberghiera, la delude presto, ed il matrimonio dura solo pochi mesi. Il secondo, Michael Wilding, un attore come lei, resiste un po’ di più, circa 5 anni, ma poi anche questa volta, viene delusa e chiude tutto. Ci riprova con Mike Todd, un produttore cinematografico, che purtroppo scompare in un incidente aereo lasciandola sola. E’ il momento di Eddie Fisher un famoso cantante dell’epoca. Il matrimonio sembra essere funzionante, ma poi Elizabeth Taylor, vola a Roma per recitare nel ruolo di “Cleopatra” nel famosissimo film omonimo, e qui, il destino è in agguato… Siamo nell’Ottobre del 1961. Liz incontra Richard Burton, il suo unico, vero, grande amore. Per la cronaca, la Taylor chiese ed ottenne, per questo ruolo l’astronomica cifra (per l’epoca) di un milione di dollari. Ma torniamo a Elizabeth e Richard.
 Riporto le impressioni avute l’uno dell’altro al loro primissimo incontro.
«Il primo giorno che ho visto Richard, mentre le cineprese cominciavano a ronzare, lui ha stretto la mano a Mankiewicz, poi ha salutato tutti gli altri del cast. Mi è sembrato terribilmente stucchevole, formalista da morire: mi ha salutato per ultima, volutamente credo», racconterà Liz qualche anno più tardi in una intervista incrociata con quella del marito. « Si avvicinò squadrandomi dalla testa ai piedi - continuò Liz - Ero molto seccata, ma soggiogata dal suo sguardo. Appena mi è stato vicino, ha detto con un sorriso: 'le hanno mai detto che lei è la più bella donna del mondo?'».
Richard invece pensa: «Mi dà sui nervi. Io sono un grande artista e non sopporterò le sue smanie da star, che le hanno ficcato in testa da quando aveva i calzini corti. Sarà un bel match, ma io avrò la meglio e la manderò a tappeto.».
Stà di fatto che è amore a prima vista. E’ rimasto nella storia dei set cinematografici la storia del loro primo bacio. Cleopatra e Marco Antonio (il ruolo di Burton) si baciano, nella finzione cinematografica, ma…  non si staccano più. Il bacio prende una colorazione troppo realistica ed il regista, e gli altri lavoranti  presenti sul set diranno ad un certo punto: “Ehi, ma quei due fanno sul serio”.
La Taylor, non se capacita. Combatte questa passione con tutte le sue forze. A Roma, con il marito ed i due figli, non ha la forza di resistere a qualcosa di più forte dell’amore per la sua famiglia. Il suo senso di colpa raggiunge dimensioni intollerabili e tenta per ben due volte il suicidio. Dopo una serie imbarazzante di litigi con il marito, fughe, ritorni, ripensamenti ed altro ancora, il 4° matrimonio finisce dando luogo al matrimonio con Burton, avvenuto nel 1964. Dopo 10 anni divorziano per poi risposarsi nel 1975 (di nuovo ebbri d’amore) ed infine la chiusura definitiva nel 1976.
Per dimenticare Burton si risposa subito con John Warner un senatore con il quale trascorre 6 anni di relativa tranquillità, ma di fatto non è felice e divorzierà nel 1991. Nel frattempo Burton muore (1984) e questa dipartita è per lei davvero devastante. L’ultimo matrimonio lo consumerà con un egregio sconosciuto: Mr. Larry Fortensky, ma anche questo finisce dopo 5 anni e da allora Liz non si è più risposata. Una serie infinita di amorazzi, flirts o presunti tali si sono susseguiti fino al momento della morte.
Da citare però c’è  la grande amicizia che unì l’attrice a Michael Jackson. Si conobbero dopo un concerto del cantante, dal quale lei fuggì perché non vedeva niente dello spettacolo. Lui la chiamò devastato dalla sua fuga, credendo che non le fosse piaciuto il concerto stesso. Da quella telefonata iniziò un’amicizia finita solo per la morte del cantante. In comune avevano avuto un’infanzia difficile, la dipendenza da medicinali, ed un’infinita solitudine interiore. Molti pensavano che i due, nonostante la differenza d’età, formassero una coppia, ma in realtà la loro unione fu fortemente amicale, un’amicizia vera, complice, intensa e duratura. Lei lo ha sostenuto durante molte sue crisi, il  processo per pedofilia, le sue dipendenze, le sue fobie. Addirittura nel suo Ranch fece realizzare una sala cinematografica dove si proiettavano i film della Taylor, 24 ore su 24. Dichiarerà durante il funerale di Michael “Dio mio, quanto mi mancherà. Non posso immaginare la vita senza di lui”.
Ha lottato fino alla fine perché le istituzioni si occupassero della malattia del secolo: l’AIDS, dando vita a nuove associazioni per la raccolta dei fondi necessari per la cura della stessa.

Vedendo il suo tema natale troviamo una Nettuniana DOC. Il  Sole Pesci in casa 3° congiunto a Mercurio e Marte si oppone al suo Nettuno in casa 9°. Ansia, inquietudine, confusione, sono la base del carattere della Taylor, che da buona Nettuniana ha sempre inseguito, senza mai ritrovarlo, il “Paradiso Perduto”. Sappiamo bene che il segno dei pesci governa la casa 12°, la quale corrisponde all’ultimo periodo della gravidanza. E’ un momento dove il feto è ormai completamente formato e si può avvalere di una condizione di assoluto confort: è nutrito, protetto dall’utero nel quale è contenuto, e tutte le sue esigenze sono soddisfatte (senza doversi impegnare a far nulla) in questo mondo dolce, caldo e sicuro. E’ un classico di questo segno, cercare a tutti a costi di ritrovare quella magica condizione anche dopo la nascita. Ma la vita reale non sempre è idilliaca e da qua, la malinconia, la ricerca di alternative nell’alcool, nelle dipendenze dai medicinali, nelle relazioni simbiotiche.(leggi Richard Burton) della Taylor. Anche l’ascendente Sagittario, peraltro quadrato al Sole di Liz ci ribadisce la dominante di Nettuno nel suo tema natale, dato che il pianeta è co-governatore, insieme a Giove, del segno. La quadratura fra Sole ed Ascendente parla anche del fatto che l’attrice non mostrasse, se non raramente, la propria vera natura. Parlarono di lei come una “femme fatale” ma non era questo il reale motivo dei suoi innumerevoli matrimoni e flirt. Lei cercava quel rapporto simbiotico, venutole a mancare con il padre (Sole opposto a Nettuno) in ogni uomo. Solo con Burton lo ha trovato (guarda caso, anche lui un nettuniano). Esamineremo più avanti la sinastria fra i due attori, ma l’origine di questa ricerca di Elizabeth è senza dubbio da ricercarsi in un’infanzia con un padre idealizzato, intelligente, e capace, ma sfuggente. E’ vero che Liz conosce l’amore attraverso di lui, visto che nella casa IV, proprio quella del padre, troviamo una verace Venere in Ariete congiunta ad Urano e trigono a Giove. Ma la stessa Venere è quadrata a Plutone e qua parliamo di tradimento, di abbandono, di morte. In qualche modo l’attrice ha visto il padre allontanarsi da lei. Forse è stato quando la famiglia lasciò l’Inghilterra a causa della guerra e lui rimase a Londra per qualche tempo per sistemare i propri affari, forse in altre situazioni, ma stà di fatto che da questo genitore lei si è sentita tradita, abbandonata. La figura materna non brilla certo per grandi capacità affettive e protettive. Infatti la sua Luna si trova in casa 11° nel segno  dello Scorpione e quadra Giove. Questa madre di sicuro le ha trasmesso la seduttività ed il carisma dello Scorpione, ma non le ha affatto donato la fiducia in sé stessa di cui aveva bisogno. La semplice declinazione di un Giove leso parla infatti di sfiducia, di mancanza di prospettive, poca fede in un futuro luminoso. A proposito di fede la Taylor che nasce in una famiglia Anglicana, si convertirà nel corso del primo matrimonio al Giudaismo. Fede che la accompagnerà fino alla morte.
I suoi tanti amori, e la loro breve durata (a parte Burton sono tutti durati pochi anni, se non addirittura mesi) sono testimoni di quella focosa Venere Arietina, congiunta a Urano e trigono a Giove, ed ognuno di quei fallimenti l’ha fatta sentire in colpa, come se il tutto fosse capitato esclusivamente a causa del suo carattere.

La sua indubbia bravura professionale è identificabile in una serie di combinazioni astrologiche, fra le quali spicca la sua Nettunianità. Sappiamo bene che Nettuno non ha un forma precisa, un carattere facilmente identificabile: cambia, si trasforma di volta in volta, interpreta ruoli diversi. Esattamente ciò che permette ad un attore di calarsi completamente nel personaggio recitato in quel momento. Da qui il successo di un attrice che oltre a possedere una notevole bellezza ed un grande carisma, è stata una grande talentuosa nel suo genere.
Purtroppo la salute non l’ha sostenuta granchè nel corso della vita, i problemi cardiaci ed il dolore provocatole dalla schiena l’hanno sempre perseguitata. Per il cuore è facile vedere il tutto nel suo Sole leso da Nettuno. Il Sole, governatore del Leone, il re dello zodiaco, rappresenta a livello anatomico proprio il cuore, ed il cuore è il “Re” del nostro corpo. La sua schiena, così problematica la possiamo vedere attraverso il suo eccessivo senso di responsabilità non supportato da una personalità ben definita e consapevole (e ancora andiamo a vedere il Sole leso da nettuno). Credo che anche il suo Saturno isolato abbia contribuito a provocare complicazioni allo scheletro.

Tornando al suo unico, grande, amore, notiamo che nel tema di Richard, nato nel Galles il 10 Novembre 1925 alle ore 23, c’è il Sole Scorpione congiunto a Saturno (davvero un padre poco tenero) e quadrato a Nettuno. Praticamente, Burton è un Saturnino-Nettuniano. Ora, sembra incredibile ma Saturno e Nettuno nelle coppie tende sempre ad incontrarsi. Liz nettuniana Doc, aveva bisogno di un saturnino, che avesse però anche caratteristiche nettuniane. Perfetto rapporto simbiotico. Davvero le due metà della mela di Platone. Non solo, ma il Sole di lui è in congiunzione con la Luna di lei, asse portante questo per una coppia che funziona. La dura Venere Capricorno di lui è scaldata dalla focosa Venere Arietina di lei che gli ha davvero insegnato ad amare. Interessante notare i transiti presenti al loro primo incontro: Nettuno era in aspetto al Sole di entrambi, mentre sulla Venere di Richard transitava Plutone. Una vera, grande passione, un autentico incontro di due anime perse in sé stesse e ritrovatesi nell’altro. Una relazione simbiotica totalizzante la loro, piena di intensità, di felicità, di dolore, di emozioni bellissime o terribili, ma sempre grandi.
Mi piace pensare che ora si siano ritrovati, e che Richard, ovviamente con un bicchiere di Whiskey in mano, avendola vista arrivare lassù, le vada incontro per poterla tenere accanto a sé. Per sempre. Bentornata a casa Elizabeth.




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