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LA LUNGA QUADRATURA DI PLUTONE E URANO

a cura di Lidia Fassio
 

Gli anni che verranno saranno caratterizzati dalla lunghissima quadratura tra Plutone in Capricorno e Urano in Ariete; l’aspetto in questione si perfezionerà per la prima volta a giugno di quest’anno – e rimarrà preciso fino a ottobre – per poi riformarsi a maggio e a ottobre del 2013 e ad aprile e a dicembre del 2014, sfiorandosi ancora, anche se con la tolleranza di un grado nel gennaio del 2016.

Inutile dire che la quadratura tra due archetipi così potenti che si protrarrà così a lungo nel tempo avrà influssi importantissimi su quanto accadrà nelle società, nei sistemi economici, e politici, nei comportamenti e nell’animo degli esseri umani.
L’astrologia da tempo aveva intuito che le grandi trasformazioni sociali sarebbero avvenute in questi anni ed in effetti, a partire soprattutto dal 1998, le cose hanno iniziato a traballare in modo più consistente ed è iniziato a palesarsi in modo inequivocabile il bisogno di apportare cambiamenti e trasformazioni che avrebbero dovuto essere affrontati già da parecchio tempo,  e che, pertanto, si sono per così dire addensati tutti insieme, facendone avvertire  l’inevitabilità e l’ imprescindibilità.

In pratica le cose non possono più essere rimandate e i due pianeti in questione stanno “riflettendo” una  crisi  ormai ineluttabile per cui non resta che affrontarla attraverso trasformazioni reali quanto sostanziali. Non basteranno certo alcuni imbellettamenti; si dovrà rinnovare tutto dalla base, partendo dalle cose più semplici e da ciò che è sano alla radice, ritrovando il senso delle cose e dalla vita in un contesto che permetta all’uomo di sentirsi parte integrante di ciò che lo circonda e non padrone di tutto.

Sappiamo che il Plutone mitico era un Dio temuto ma, al tempo stesso, signore dei cicli di “morte e resurrezione” che sono inevitabili in quanto niente può rimanere uguale nel tempo per cui, così come le cose crescono e si sviluppano, altrettanto inevitabilmente si corrodono e, perciò, sono soggette a terminare per poi rinascere mantenendo l’essenza di ciò che è stato, nutrendosi però di nuove motivazioni che siano arricchite dall’energia del rinnovamento.
Questa simbologia, molto cara al mondo astrologico, è reale più che mai in questo momento storico in cui, da un lato stiamo assistendo alla lenta degradazione degli ideali, dei valori e del modo di vedere la vita degli ultimi 50 anni ma, dall’altro, sappiamo anche che Plutone rappresenta la possibilità che, solo dalla terra smossa, ripulita e rigenerata, potranno germogliare i nuovi semi che, tuttavia, non possono essere visti nell’immediato, non almeno dalla luce solare che non può ancora verificare l’andamento di ciò che sta lentamente prendendo vita sotterraneamente.
Tutto germoglia nel “buio” ed anche se stiamo parlando in chiave simbolica,  non possiamo dimenticare che ciò che si sta preparando per ora è ancora invisibile – come lo era Plutone – e si manifesterà solamente quando i tempi saranno maturi per accoglierlo e dargli forma.

Ora siamo ancora nella fase “distruttiva”, quella in cui dal terreno devono essere estirpate le erbacce e tutte quelle sostanze che non consentirebbero alle nuove piantine di uscire allo scoperto senza le contaminazioni del passato e di  ciò che non ha più ragione di essere e, per questo, non possiamo perdere la speranza poiché dobbiamo avere bene in mente che Plutone simboleggia un potere fecondante che nasce dalle rovine di ciò che esisteva precedentemente.

Abbiamo sempre pensato a Plutone come al dio che porta la “crisi” ed anche questa parola ha a che fare con qualcosa di doloroso da cui però, prendono sempre vita nuove possibilità. Gli antichi dicevano che il dio che porta la malattia è lo stesso che porta la cura.
Plutone transita il segno del Capricorno, segno governato da Saturno che, come ben sappiamo non è così avvezzo alle trasformazioni perché il suo principale scopo è quello di assicurare la durata nel tempo di tutto ciò che è strutturato. Il Capricorno rappresenta le “strutture” ed è quindi legato agli stati e a tutte quelle organizzazioni che gestiscono le risorse comuni.
Il lavoro che fa Plutone in questo segno è quello di “scardinare” pian piano ciò che non ha più sostanza per continuare e lo fa scavando in profondità e mostrando le crepe che stanno contaminando le radici; mette in luce le falsità che hanno minato le strutture, portando così pian piano ad una lenta degradazione ciò che dovrà terminare per lasciare il posto a ciò che è puro e incontaminato su cui si potrà costruire e contare a lungo.

Urano è un archetipo profondamente diverso da Plutone: lui non si occupa troppo di ciò che è stato, non è interessato al vecchio e a ciò che sta terminando; la sua è una luce stellare che deve raggiungere la terra giacchè, dopo il taglio che Saturno ha apportato, vive in una dimensione distaccata, poco attratto da ciò che attanaglia la quotidianità; il suo occhio è sempre rivolto al nuovo e la sua energia è tale da volerlo portare ad ogni costo, indipendentemente dal prezzo che, a volte, sembra molto elevato soprattutto laddove non c’è ancora la maturità per cogliere i suoi suggerimenti e voltare pagina.
Urano però reca in sé il simbolo della “liberazione” per cui è opportuno pensare che l’umanità debba, volente o nolente, liberarsi da ciò che la sta tenendo in scacco e che impedisce alle menti più feconde di dar vita ai nuovi ideali (già potenzialmente presenti), che dovranno essere applicati nel  mondo reale.

Forse è tempo di fare piazza pulita (Plutone) e di liberarci (Urano) da una serie di illusioni coltivate soprattutto nel secolo scorso che hanno portato l’umanità a pensare che non vi sarebbero stati limiti (ancora Plutone) a modelli di vita che, sotto molti profili, si sono rivelati distruttivi. E’ anche tempo di uscire da certe dipendenze e dall’idea che abbia valore solo ciò che è materiale e concreto mentre, Urano dovrà insegnare a dare valore all’uomo, alle relazioni tra le persone e a forme di sviluppo sostenibili, rispettose della diversità e della natura.
Urano è l’anti Sole e, se vogliamo leggere questo dal punto di vista psicologico, vien da pensare che l’esagerato egoismo dei singoli individui e dei singoli stati ha portato all’allontanamento da ciò che è vero ed autentico ed ha rinchiuso gli esseri umani in una gabbia dorata mascherata dal “progresso” che, tuttavia, non consente l’evoluzione in quanto annienta il senso della vita stessa.

In questo momento Urano sta transitando il segno dell’Ariete che è assetato di iniziare un nuovo ciclo, anche a costo di abbandonare in modo drastico le resistenze che  sussistono e che impediscono alle forze nuove di vedere la luce pienamente.
Urano è legato ai giovani, come del resto lo è il segno dell’Ariete e saranno proprio le nuove generazioni – anche se a volte in modo impulsivo e ruvido - a far nascere le nuove visioni che daranno il via al totale rinnovamento.

Il momento è a dir poco topico giacchè, nonostante gli sforzi che vengono messi in atto per cercare di tamponare la situazione e procrastinare la fine dei sistemi attuali, tutto volge inevitabilmente al tramonto. L’aspetto di quadratura indica le difficoltà ed anche la perniciosità della crisi che dovrà portare a cambiamenti che ancora non sono pienamente individuabili e per questo, si avverte per ora solo il clima di “decadenza” in cui la speranza che viene a mancare  rende inquieti, incerti sul futuro e su cosa riserverà agli esseri umani.

La pressione andrà via via aumentando e, per i prossimi anni non vi sarà modo di ritornare ad uno stato di reale tranquillità. Del resto, sia Plutone che Urano ci insegnano che, quando qualcosa deve finire forse è meglio che faccia in fretta, evitando così di prolungare l’agonia con inutili resistenze. Sappiamo da ciò che accade nei transiti delle persone che le crisi sottolineate da questi due archetipi portano inevitabilmente al nuovo, anche se, l’individuo può scegliere se accompagnare la fase allineandosi, oppure opponendosi e resistendo fino a quando tutto si sfalderà.

I nuovi semi non sono ancora pienamente visibili ma, come vuole Urano, sono nell’aria; molte persone, da tempo hanno compreso che non si tratta di una fase di difficoltà temporanea ma della morte di un intero sistema di vita e di civiltà che è moribondo da tempo. Molti stanno cercando di dar vita a modelli diversi di stare insieme, di cooperare e di relazionarsi; sono nuove energie che  cercano di unirsi per modificare vecchi schemi di pensiero e di azione difficili da estirpare in quanto cronicizzati; tuttavia, i segnali sono tanti e un buon numero di persone sta cambiando stile di vita pensando al futuro organizzandosi per “consumare meno”, per fare cose “insieme” in modo da ridurre lo spreco e il  superfluo che non solo non hanno migliorato la vita degli esseri umani ma li hanno resi separati e sempre più depressi e arrabbiati; sono tante le persone che negli ultimi anni si sono interrogate sulla giustezza di certe scelte economiche e politiche e sull’esagerata enfasi data ai “falsi bisogni” che hanno imprigionato gli esseri umani fino ad impedir loro di sentire la pienezza della vita, stressati dal troppo lavoro, da conti che non quadrano mai e dall’incombenza di pressioni che soffocano chi ha idee diverse da portare avanti.

I giovani sono i più scontenti il che significa che le loro forze non vengono utilizzate per cui, l’energia che dovrebbe aiutare i cambiamenti, viene invece imprigionata e diventa rabbia, voglia di rivendicazione e di rivoluzione.

Le tigri del falso progresso e della ricchezza ad ogni costo sono state cavalcate troppo a lungo ed ora stanno correndo all’impazzata cercando di disarcionare coloro non si sono accorti  in tempo che non erano più controllabili.

Il Capricorno è un segno incentrato sulle sicurezze delle strutture sociali, politiche ed economiche e Plutone sta mettendo in luce la falsità di molte delle cose su cui abbiamo contato ritenendole “sicure”; è tempo di verità e di autenticità e sia Plutone che Urano hanno molto a che spartire con queste parole. Plutone ci mostra dove sta il confine tra il vero e il falso e Urano si impegnerà per far brillare solo ciò che è autentico.

Questi due archetipi stanno mostrando il prezzo che stiamo pagando per sicurezze che in fondo non esistono e che rischiano di farci perdere la rotta su ciò che effettivamente è solido e reale e, soprattutto, stanno mostrando che alla fine, le cose che contano nella vita sono i rapporti, gli affetti e le strutture sane e che si impegnano nella crescita comune e non nello sfruttamento bieco delle risorse.
Il Capricorno è legato alla terra ed anch’essa ha bisogno di sentire che è in atto un clima di rigenerazione e di rispetto; c’è bisogno di ritornare ad onorare ciò che da sempre ci ha nutriti ed accolti; l’Ariete è un segno semplice, franco, chiaro e diretto che ama affrontare le cose con immediatezza e coraggio; è incapace di grandi strategie ma, forse, è proprio di questo che abbiamo bisogno; di tornare a pensare che la vita è più semplice di come ce la siamo costruita fino ad oggi e che molte delle sovrastrutture dovranno andarsene per far sorgere cosa si muove nel profondo, da quel mondo in cui la vita pulsa per esprimersi, lontana da ciò che la contamina e la blocca.

La quadratura tra Plutone e Urano va vista nella sua ottica migliore: sicuramente dovrà sorgere qualcosa di importante e di nobile anche se lo farà passando sulle rovine di ciò che è stato e non sarà più. Ci vorranno forza, determinazione e fatica (qualità capricorniane) a cui dovranno aggiungersi coraggio e voglia di combattere per scopi più nobili (qualità arietine) e bisognerà imparare a capire qualcosa di più circa il potere di Plutone che, come ben sappiamo, non riguarda certo ciò che possiamo esercitare sugli altri, ma ciò che è in grado di creare ogni singolo individuo per il bene comune.

Urano attende il via sui blocchi di partenza; da tempo è imprigionato da ciò che è vecchio e stantio e sta rivivendo l’antico dramma della “castrazione”; non appena ci saranno i segnali giusti, darà libero accesso al nuovo spirito dei tempi portando un senso di  “liberazione” che farà crollare quei muri di paura, di egoismo e di solitudine che per tanto tempo hanno tenuto segregate le energie che premono per manifestarsi.

Plutone sta generando nel buio una nuova modalità di vivere e Urano l’arricchirà con ideali che daranno modo alle ombre di dissolversi per ripartire carichi di immaginazione e di motivazioni più sane.

A queste due energie si aggiunge quella di Nettuno in Pesci che è portatrice di un nuovo senso di solidarietà, compassione e di spiritualità. L’umanità ha bisogno di affidarsi nuovamente a qualcosa di superiore e, in questi anni, in molti è maturato un nuovo modo di “sentire”. Allorchè l’Io individuale si sarà ridimensionato sarà percepibile un senso di totalità per ora sconosciuto anche se fortemente desiderato. Forse il sogno è a portata di mano.




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