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GIOVE IN GEMELLI : NIENTE CHIACCHIERE, SIAMO ITALIANI!

a cura di Sandra Zagatti
 

Giove entra in Gemelli e la prima cosa che salta all’occhio dell’astrologo è che in quel segno si trova “esiliato”: cioè, transiterà per un anno nel segno opposto al suo domicilio (Sagittario), il che potrebbe renderlo meno efficace o persino un po’ contraddittorio, a rischio di esprimere soltanto o soprattutto le sue simbologie meno costruttive o “positive”. In teoria è vero, anche se in pratica non è detto: Giove è pur sempre Giove, e in qualsiasi segno può esprimersi al meglio o al peggio, pur rimanendo negli ambiti simbolici del segno stesso. Certo, se ragionassimo della posizione di un tema natale, direi che è l’individuo a fare la differenza, appunto elaborandone e manifestandone le caratteristiche più evolute; ma visto che parliamo di un passaggio collettivo qualche perplessità mi resta (anche se il collettivo è pur sempre fatto di individui). Il segno dei Gemelli rappresenta infatti il dinamismo e la curiosità tipica di un’energia “adolescenziale”; rappresenta la voglia di conoscere e sperimentare, più che la consapevolezza e la cultura, e in quanto primo segno Mobile, non si muove verso l’interno, in avanti o in alto ma… gironzola nei paraggi, diciamo così. Come un bimbo che, gattonando, scopre il mondo intorno a sé e ne tocca un aspetto, ne assaggia un altro, e da un altro ancora si fa distrarre in fretta, perché avido di informazioni e di nuovi stimoli, necessari per crescere.

Non me ne vogliano i nativi Gemelli: non sto parlando di voi, che non siete fatti solamente del vostro Sole e soprattutto, come dicevo, avete strumenti personali con cui decifrare questo valore astrologico. Sto parlando dell’energia zodiacale dei Gemelli, che è anche un’energia stagionale, cioè legata a un particolare periodo: nei cicli della natura, nelle età anagrafiche e persino nelle fasi della vita che, anche quando siamo adulti, necessitano di quell’energia per farci “muovere” da un momento di stasi o isolamento. E proprio in tal senso Giove in Gemelli ha sicuramente molto da offrire all’umanità e alla società, in questo periodo storico fin troppo ristagnante e… vecchio, stanco, irrigidito e privato di motivazioni. Il punto è che l’energia del segno dei Gemelli non è esattamente “motivata”, tanto meno direzionata o direzionabile in senso progettuale e lungimirante, come sarebbe invece quella del segno che Giove governa, il Sagittario. Il movimento c’è ma segue motivazioni casuali o contingenti, spingendoci ad andare incontro a ciò che, in quel preciso momento, ci appare interessante o gratificante, oppure ad allontanarci da ciò che ci annoia o ci infastidisce. E’ fondamentale e direi funzionale la spinta a dimenticare il passato (l’energia dei Gemelli muove e soprattutto smuove, sblocca, aborrisce la stasi!) ma non per questo c’è vero futuro in quella spinta; e in fondo, anche la necessaria memoria ed esperienza storica viene recuperata dal segno successivo, il Cancro, perché non è un passo che si può saltare.

Oltre al movimento, mentale e fisico, il segno dei Gemelli richiama anche la parola, lo scambio, la dialettica. Qui Mercurio dà il massimo… ma non è detto che, per Giove, il massimo sia anche il meglio. Giove esagera, abbonda, dilata, e un Giove in Gemelli può esprimere un’oratoria magnifica ma un po’ barocca, retorica, ridondante; in linea con chi parla per il piacere di ascoltarsi, più che per il desiderio di comunicare. Ma può anche amplificare i tratti mercuriali più brillanti e vivaci del segno, aumentando la quantità di parole e utilizzando un linguaggio più giovane e spigliato, senza migliorare, con ciò, la qualità della comunicazione. In tal caso, le parole si chiamano chiacchiere: che facciamo, che scambiamo o che, in qualche modo, ci “beviamo”…
E’ un rischio, un dubbio che si sta evidenziando da tempo e di cui ho parlato anche in altre occasioni. Mi riferisco all’importanza crescente assunta dagli scambi in rete, e in particolare dai social network, che hanno ormai scavalcato la stampa o la televisione come sedi di dibattito, raccolta e diffusione di informazioni. E non ci sarebbe niente di male, in ciò, se la velocità del mezzo non si accompagnasse spesso alla superficialità nell’utilizzarlo: quante volte abbiamo ricevuto o persino ritrasmesso una notizia che poi è risultata una bufala (e che, solo perdendo qualche minuto per informarci meglio, avremmo potuto riconoscere come tale)? Ecco, qui Giove potrebbe davvero agire come una cassa di risonanza mal calibrata, che grida tanto da “assordare”, facilitando confusione o persino allarmi, alla faccia dell’approfondimento e dell’obiettività; non dimentichiamo che entra in Gemelli con l’imprinting della quadratura di Nettuno in Pesci. E poiché Giove può simboleggiare anche persone importanti, “personaggi” vari che possono essere (o solo sembrare) rassicuranti, incoraggianti, convincenti, da questo punto di vista il rischio assume il volto del populismo, della demagogia, a cui Nettuno aggiunge le tante e variegate aspettative che potrebbero far nascere, o lasciar crescere senza alcun filtro critico o pragmatico, moderni “guru” più o meno improvvisati e magari effimeri, forse solo inutili, illusori e in breve deludenti… oppure dannosi.

D’altronde, la crisi in corso coinvolge profondamente anche le Istituzioni e in particolare la politica: anzi, i politici; che hanno perso credibilità, autorevolezza, stancato e giustamente disgustato il cittadino comune, che così però è esposto a facili suggestioni da parte di chiunque sia o gli appaia finalmente più vicino, parlando come lui o per lui. La dialettica tra “vicino e lontano”, tra “simile e diverso”, è evidente nell’asse Gemelli-Sagittario ma prima Marte poi Nettuno hanno sollecitato la Croce Mobile con stimoli istintivi o emozionali, che poco o nulla hanno a che fare con un vero dialogo, con una interazione creativa e costruttiva. C’è più scontro che confronto, e la partecipazione dell’asse nodale sullo stesso asse sottolinea quanto sia comunque urgente e improcrastinabile affrontare l’argomento: mi riferisco non soltanto alla convivenza con persone e culture straniere, ma a quella con chiunque viva o la pensi diversamente da noi.
Guardo infatti con preoccupazione alle tensioni sociali che stanno crescendo, alimentate in modo colposo, se non colpevole, dalla pressione fiscale e dai vari scandali con i quali la “cassa di risonanza” mediatica va a nozze! Gli impiegati e operai sempre tutelati, sempre a far scioperi o a protestare per i loro diritti (questo agli occhi dei lavoratori autonomi); oppure gli imprenditori o liberi professionisti sempre ad arricchirsi, a evadere le tasse o a fare i furbetti (questo agli occhi dei lavoratori dipendenti)… Ovviamente, in entrambi i casi non è proprio così e comunque non lo è sempre, quindi non è giusto generalizzare, tanto meno è utile fomentare un delicato e pericoloso processo sempre più simile all’odio di classe: che nella storia non ha mai portato nulla di buono.
Spesso si scherza, caricaturizzando sugli italiani (non dimentichiamo che la nostra Repubblica è nata con il Sole in Gemelli) come separati fin dai tempi di Garibaldi e incapaci di fare “patria”… tranne che durante i mondiali di calcio! Una battuta, certo, che tuttavia non è affatto campata per aria. Ci deve essere un nemico comune per sentirsi uniti e non litigare in casa; oppure bisogna essere lontani da casa (gli italiani che si incontrano all’estero si sentono immediatamente fratelli!). In tal senso non è facile prevedere come potrà esprimersi Giove in Gemelli, il pianeta legato al “lontano” (viaggi, filosofia, lingue e culture straniere, cittadinanza in un mondo senza frontiere) nel segno del “vicino” (pendolarismo, conoscenze di circondario, vita sociale, fratelli o cugini, compagni di banco, di gioco, di svaghi): potrebbe apparire un paradosso, ed esasperare il senso di “invasione” avvertito non solo da parte degli extracomunitari sempre più presenti e non tutti inseriti nel tessuto sociale, ma anche da parte dell’Europa stessa, con le sue regole e la sua continua, “distante” ma schiacciante, supervisione.

Analogamente, mi chiedo come questo transito possa agire sul mercato e in particolare sulle attività commerciali tanto care al Mercurio gemellino. Magari saranno finalmente favoriti i giovani che cercano un’occupazione (dubito, viceversa, i meno giovani che anelano la pensione…), ma per i nostri negozi ed esercizi, già fin troppo in difficoltà, non sono sicura che possa esprimersi in senso letterale come crescita e sviluppo: il costo della vita e l’appiattimento globalizzante dei costumi porta infatti – inesorabilmente – a ridurre la qualità dei servizi e dei prodotti, pur di mantenere la quantità di consumi, e con Giove in Gemelli potremmo assistere a una ulteriore diffusione dei centri commerciali o ipermercati, uguali in tutte le città, come dei vari bazar cinesi o similari, dove “tutto costa un euro” ma vale ancor meno. Anche qui si tratterebbe comunque di un’invasione, a tutto svantaggio delle botteghe artigiane, dei negozi storici, dei servizi di quartiere e del loro valore (anche umano), che a mio parere hanno più a che fare con il Mercurio vergineo. E non a caso proprio il segno della Vergine riceverà i transiti di Giove e Nettuno come quadratura e opposizione.
A proposito di crisi monetarie, e conseguentemente dei consumi e dei mercati, ho già avuto modo di far notare il coinvolgimento dei segni Mobili in altri momenti storici analoghi: a partire dal crollo di Wall Street del 1929 (Saturno in Sagittario e Nettuno in Vergine), fino alla nostra crisi energetica del 1973 (Saturno in Gemelli e Nettuno in Sagittario) o al fallimento dell’Argentina del 2001 (Giove e Saturno in Gemelli, Plutone in Sagittario, Marte in anello di sosta sempre in Sagittario). In questo 2012, possiamo elencare l’eccezionale anello di sosta di Marte in Vergine, l’ingresso di Nettuno in Pesci, l’anello di sosta di Venere in Gemelli, l’ingresso di Giove in Gemelli… e come già detto anche i Nodi sull’asse Gemelli-Sagittario, con il Nodo Sud in Gemelli. Dettaglio non trascurabile, visto che ha spostato su quell’asse anche le eclissi. Ne abbiamo avuto un primo assaggio proprio in questi giorni, precisamente il 20 maggio, con l’eclisse anulare di Sole a inizio Gemelli che ha tristemente accompagnato l’attentato a Brindisi e il terremoto in Emilia: eventi diversi che tuttavia contribuiscono ad amplificare gli effetti peggiori della situazione in corso (allarme e paura, nonché spese straordinarie in una regione già fiaccata dai danni della neve di febbraio, che si aggiungono alle perdite umane).

E in questo clima di incertezza, rabbia crescente, senso di precarietà e di abbandono, c’è infatti qualcosa che mi preoccupa di più, rispetto alla semplice crisi economica (che pure semplice non è, visto che si traduce dolorosamente in una crisi di valori). Qualcosa che per ora si è manifestato solo in pochi ma non meno drammatici episodi, e che echeggia con inquietanti rime nell’aria che respiriamo: disagio, presagio, contagio. Mi riferisco ad atti eversivi o destabilizzanti che, pur ad opera di singoli squilibrati o gruppi improvvisati, appaiono come una riesumazione del passato peggiore: nei segnali terroristici con firme anarchiche che ci riportano agli anni di piombo, negli attentati omicidi dalle pur anomale assonanze mafiose.
Piombo-Saturno e Mafia-Scorpione, appunto (ma avrei preferito evitare questa associazione). Giove resterà in Gemelli sino al giugno 2013, e se nei primi mesi del suo transito avrà l’appoggio indiretto di Saturno in Bilancia, il 3 ottobre Saturno entrerà in Scorpione (attivando la mutua ricezione con Plutone in Capricorno) e i due pianeti torneranno amici solo quando Giove entrerà in Cancro. Ed anche il Nodo Nord entrerà in Scorpione il mese prima. Vorrei soffermarmi su questo ulteriore cambiamento del panorama planetario, perché nessun transito può essere valutato in modo autonomo e assoluto, cioè senza valutare anche il contesto astrologico in cui si inserisce.
E’ vero che, tecnicamente parlando, Saturno in Scorpione non formerà con Giove in Gemelli aspetti “maggiori”, ma il fatto che i due pianeti siano scollegati non garantisce, di per sé, che entrambi siano liberi di esprimersi al meglio…  ancor più considerando che l’aspetto “minore” di quinconce è spesso, almeno sul piano individuale, alquanto insidioso nella sua opera poco visibile se non addirittura sotterranea, inconscia, e sul piano collettivo ciò potrebbe essere un’aggravante: di tutto abbiamo bisogno, in questo periodo, tranne che di ulteriori scollamenti tra ragione e istinto, tra volontà e pulsione, tra luce ed ombra.

In fondo, anche se orbitanti in modi e tempi diversi, Giove e Saturno rappresentano sempre una coppia simbolica di opposti-complementari. Giove espande e accresce, Saturno limita e riduce; Giove parla di fiducia e fede, Saturno di pragmatismo, dovere e a volte pessimismo; Giove incoraggia ed entusiasma mentre Saturno frena o inibisce… Entrambi hanno comunque a che fare con la legge: quella esterna fatta di norme sociali e giuridiche (Giove), quella interna fatta di etica, responsabilità, autocontrollo (Saturno). In ogni senso possono e dovrebbero cooperare, perche senza Saturno non ci sarebbe possibilità di realizzazione nei fatti e nei comportamenti, ma senza Giove non ci sarebbero finalità, sogni, progetti da costruire.
Sono anche entrambi legati a figure di autorità, e proprio da questo punto di vista guardo con riserva e un po’ di sospetto ai loro prossimi spostamenti zodiacali. Non mi piace il modo così diverso e, appunto, apparentemente “non collegato” con cui potrebbero esprimersi, laddove sul piano sociale Giove in Gemelli rappresenta la comoda visione di uno Stato un po’ paternalista, che provvede ai bisogni del cittadino o, se pure gli chiede sacrifici, lo fa comunque “per il suo bene”; Saturno in Scorpione è invece l’Istituzione fredda e distante, privativa e punitiva, indifferente a proteste o lamentele perché sicura di mantenere il controllo, di esercitare un potere, anche se con mezzi o modalità non proprio trasparenti. Anche dal punto di vista religioso, i due pianeti potrebbero allontanare ulteriormente le persone dalle varie istituzioni confessionali: sia per disinteresse o banalizzazione (eccesso di culti e difetto di cultura), sia per un disincanto crescente e a una reazione di disgusto e critica soprattutto verso la Chiesa cattolica, simile a quella nei confronti della politica; il che, tuttavia, potrebbe favorire oppure no… il recupero di quella spiritualità autentica e universale evocata da Nettuno in Pesci. E non parliamo del ruolo dei media tradizionali, televisione in primis, che potrebbe degradarsi – per quanto possibile – ancora di più, con la cronaca nera che entra nei salotti e la cronaca rosa che si alimenta di scandali, sconfinamenti nel privato, scontri tra opinionisti ma pochi veri scambi di opinione. Chiacchiere, appunto; piccanti o insipide che siano.

Ciò che mi preoccupa è insomma che il qualunquismo prodotto dalla stanchezza e demotivazione, unito al populismo crescente che sembra “dar voce” alla gente e ai suoi diritti, risultino utili per distrarre l’attenzione mentre forze più distruttive – e silenziose – si concretizzano ed organizzano. Perché allora noi stessi, noi tutti diventeremmo non solo vittime ma ignari (vorrei dire ingenui, proprio come il Giove più grossolano) complici di una degenerazione annunciata.

E proprio su questo termine vorrei trarre le mie conclusioni.
Se una “morte annunciata” è forse inevitabile, restano comunque aperte le diverse strade da percorrere: non per schivarla o accettarla rassegnati, ma per farne uno strumento. Resta di nostra competenza e a nostra disposizione l’opzione creativa per scegliere tra rinascita e resa.
L’alternativa alla fine è dunque ritrovare “un fine” valido per tornare a vivere: ad Essere. Nonostante – anzi, esattamente durante – il Divenire. Questo sarebbe e può essere il Giove migliore. Il Giove che parla di valori (non materiali) che danno significato al presente e senso al futuro, di ideali in cui tornare a credere, di una gioia di vivere che è anche gratitudine per ciò che si ha e fiducia per ciò che si desidera. Con questo Giove, anche Saturno mostrerebbe il suo volto migliore (e irrinunciabile), nella coerenza ai nostri principi personali e nell’onestà rispettosa della convivenza con quelli altrui. Torno a dire che Venere ha anticipato Giove in Gemelli, e gli si affiancherà nei primi tempi del suo transito, quasi ad incoraggiarlo e a sottolineare che quel suo “esilio” è comunque un’esperienza del suo settimo campo naturale: appunto il regno di Venere, pianeta delle relazioni, del piacere; dell’amore. E di relazione e comunicazione parlano anche gli altri segni d’Aria che verranno coinvolti dal trigono di Giove: la Bilancia della giustizia sociale e del rispetto reciproco; l’Acquario della partecipazione e delle finalità comuni, che coniuga il futuro sul soggetto “Noi”.

Cambiare aspettative e prospettive è la via giusta; difenderle se profanate, diffonderle se diverse, condividerle se simili o comunque affiancabili… è il cammino. Né facile né sicuro, ma decisamente più “vicino” a una società viva, e a un’umanità degna del proprio nome.
Ci mancano entrambe, ci mancano tanto.




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