L'ADDIO ALLE SCENE DI PATTY BRAVO

Pare che anche il mito inossidabile di Patty Pravo voglia dare l’addio alle scene e ritirarsi a vita privata, senza più dover gestire lo stress dello star-system e della miriade di fan sempre pronti ad invadere lo spazio privato del proprio artista preferito.
La ragione ufficiale con cui Patty Pravo vorrebbe lasciare il mondo dello spettacolo è data dai ripetuti attacchi di panico di cui è preda mentre si esibisce, tanto che l’ultimo concerto tenuto in Sicilia l’ha dovuto interrompere dopo la terza canzone, perché un lampione disturbava la lettura del gobbo elettronico utilizzato per la lettura dei testi dei pezzi in scaletta, cosa che aveva celato momentaneamente l’ennesimo attacco di panico dell’artista.

Per motivi simili a fine degli anni ’70 anche Mina, altro Ariete, diede l’addio alle esibizioni dal vivo e dalla tv, e in altri momenti e paesi, è capitato a moltissimi altri artisti sentire la difficoltà di continuare ad esibirsi e a reggere la pressione che tutto ciò può comportare.
Certamente può farci sorridere, e magari anche un po’ indignare, se pensiamo alla fatica che giornalmente affrontano milioni di persone solo per poter sopravvivere, ma come spesso accade che chiudiamo un occhio sulla vera vita di santi e dei, così alla fine lo facciamo anche con chi ci regala emozioni, ci permette d’identificarci con un qualcosa che sappiano difficilmente potrà mai essere parte della nostra vita.
In altre parole il personaggio famoso ci permette di vivere un sogno altrimenti impossibile e naturalmente pretendiamo da esso di essere sempre perfetto, immortale, custode e vittima del proprio personaggio, che al minimo cambiamento rischia di essere sostituito con uno nuovo e di entrare nel dimenticatoio… Ma come accade per molte categorie professionali che sono costantemente a contatto con le persone, come ad esempio i medici, gli psicologi, gli insegnanti, è possibile che anche agli artisti possa verificarsi un burn-out emotivo? Ovvero sentire un vero e proprio corto circuito psicologico che porta a non provare più alcuna emozione in ciò che si fa, se non addirittura un rifiuto e una somatizzazione a livello patologico?

Evidentemente si. L’aspettativa che il pubblico può avere sull’artista viene avvertita così forte che lo spinge a rifugiarsi nel rifiuto della propria immagine pubblica per recuperare quella intima, profonda che molto spesso è occultata dal personaggio. E’ lecito chiedersi a cosa pensa un cantante quando canta una sua hit per l’intera carriera, magari dopo trent’anni, o un comico che continua a proporre quel personaggio che il pubblico tanto apprezza e non gli permette di cambiare.
Lo psicanalista junghiano Erich Neumann affermava che l’artista è colui che ha in sé, sin dalla nascita, una più forte tensione psichica, cosa che lo espone a forti cambiamenti umorali, ma allo stesso tempo lo diversifica dalla massa e lo rende icona per moltissime persone perché in grado di parlare una lingua più o meno universale e rappresentare un qualcosa che risuona nella massa di fan, in quel particolare momento culturale.

Patty Pravo è stata capace di cavalcare mode, scandali, cambi artistici sempre in modo unico, riuscendo ad interessare diverse generazioni di ammiratori, dagli ingenui  pseudo-figli-dei-fiori che frequantavano il Piper negli anni Sessanta, agli alternativi psicadelici degli anni Settanta, agli yuppies degli Ottanta, per approdare alla canzone d’autore, con Dimmi che non vuoi morire, alla fine degli anni Novanta, ed ogni volta era una rinascita, proprio come la fenice, l’animale mitico, espressione artistica della propria città natale, Venezia.

Dal suo tema natale si evince subito una forte dominante Fuoco, visto che ben sette pianeti si trovano tra l’Ariete, che è anche il segno di nascita e in cui si trova la Luna, il Leone e il Sagittario.
Tutto ciò dà a Patty una notevole forza creativa, una capacità appunto di guardare in avanti, di bruciare il passato per ripartire daccapo senza troppi rimpianti e ripensamenti, ma soprattutto sempre tenendo conto che ciò che conta è il presente, quel qui ed ora, che fa il verso in parte ad una canzone che tempo fa dichiarò amare in modo particolare, ovvero Qui e la. Ma è l’essere nata con un Novilunio in casa VII che le permette di poter essere sempre se stessa anche nelle sue molteplici trasformazioni, cosa concessa dal pubblico solo a pochi artisti, anche perché la forza dell’energia creativa primaria dell’Ariete sbaraglia tutto e rischia sempre in prima persona, seguendo più quelle che sono le corde della propria energia creativa che non le logiche di mercato. Ed in questo Patty Pravo è sempre stata premiata, proprio per la sua autenticità d’artista vera, pronta a mettersi in gioco e rischiare di perdere il successo pur di seguire la propria vena creativa.

In tutto ciò c’è la lungimiranza di un Sole in trigono a Saturno e a Marte e Plutone, tutti e tre nel segno del Leone, cosa che conferisce anche una forte determinazione nel veder realizzati i propri progetti senza aspettarsi necessariamente il plauso di chi le è accanto, tanto da renderla a volte invisa agli addetti ai lavori.

La cosa singolare del tema di Patty Pravo è che ai quattro angoli del cielo ha posizionati i pianeti che, per una ragione o per l’altra, sono legati all’arte e alla comunicazione: all’Ascendente nel segno della Bilancia si trova Nettuno che sicuramente mette in primo piano la musica e un po’ l’arte in generale, e che molto spesso, sin da piccoli, permette di fare incontri (reali o immaginati) straordinari con persone che  fungono da maestri, e la nostra in più interviste ha dichiarato di aver avuto da bambina Peggy Guggenhaim e Ezra Pound come amici di famiglia, oltre a colui che sarebbe diventato il futuro papa Roncalli, cosa che sorprende non poco, anche perché possiamo riconoscere la seconda funzione nettuniana, ovvero quella legata alla spiritualità e al misticismo, cosa che ha incontrato sempre un grande interesse in Patty Pravo, tanto da spingerla anche a fare numerosi viaggi in oriente. Al Fondo Cielo, ancora in casa 3^, troviamo Giove, pianeta che l’ha aiutata non poco, nel corso degli anni, a saper comunicare in modo diverso e allo stesso tempo con successo con il suo pubblico, riuscendo sempre a far parlare di se e delle sue scelte, spesso anche in forte contrasto con la morale comune del nostro paese; al Discendente troviamo invece Mercurio, che sicuramente rafforza ancor più la sua capacità di saper comunicare in modo dirompente a volte sconvolgente, vista la sua posizione nel segno dell’Ariete, ma in modo mai volgare o rude grazie al sestile con la Venere nel segno dei Gemelli. Infine Urano, pianeta della trasgressione, ma anche del non convenzionale, si trova nella casa 9^ in congiunzione al Medio Cielo, cosa che ha determinato più di ogni altro elemento zodiacale, la nascita del personaggio Patty Pravo e il suo successo professionale, che però è stato sempre alternato da forti alti e bassi, come del resto indica la sua opposizione a Giove, altro pianeta dominate come si è già detto.

Se a tutto ciò aggiungiamo una Venere in casa 9^ in trigono a Nettuno, aspetto che predispone all’arte in generale e che in genere fornisce una forte sensibilità musicale, il quadro si fa chiaro e destinicamente Nicoletta Strambelli non poteva che diventare Patty Pravo, l’artista amata, chiacchierata, ma mai dimenticata dal suo pubblico.

E allora può esser vero che lascia il palco, smette di esibirsi? Personalmente non lo credo possibile, e tutto ciò potrebbe essere solo una boutade estiva, un modo per gestire la stanchezza e lo stress che Saturno in opposizione al Sole e alla Luna natali può averle creato, così come una perdita di motivazione nel fare concerti che forse non sente più suoi. Ma la congiunzione di Giove, sempre di transito, al suo Urano natale in Gemelli che la seguirà fino alla fine della prossima primavera, può riservare una vera sorpresa, l’ennesimo coupe de theatre a cui da sempre ci ha abituato, e i possibili attacchi di panico, che effettivamente i transiti di Saturno a volte possono portare, visto che questo pianeta ha proprio la funzione di gelare, impietrire alcune volte chi ne subisce l’effetto, si dissolveranno proprio come neve al sole, in pieno clima realmente primaverile, e ritroveremo una Patty Pravo per l’ennesima volta diversa e pronta a riconquistare la scena che le apparterrà sempre, l’unica casa in cui può sentirsi profondamente se stessa.