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ADDIO A FRANCA RAME

a cura di Francesco Astore
 
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L’altra metà della mela, la “mezza sfera femminile” dello Zodiaco, è, giustamente, nel tema natale di Franca Rame, illuminata vigorosamente dai pianeti che costellano il suo Cielo Astrale.
E non poteva essere altrimenti in una donna così intensamente votata a restituire pari dignità, diritti e una nuova dimensione intellettuale e politica alla tartassata “parte femminile dell’umanità”.
Non si può immaginare la storia delle donne, almeno qui in Italia, senza pensare a Franca Rame.
E alle sue principali passioni che hanno costituito le coordinate del suo “viaggio” esistenziale, un viaggio con destinazione la libertà delle donne. Il teatro, la politica e, naturalmente, il suo grande amore, Dario Fo, queste le folgoranti passioni che hanno caratterizzato la sua vita.

Al Piccolo Teatro un grande drappo rosso avvolge il feretro della grande attrice, accanto vi è una sua foto sorridente, radiosa, ricca di speranze … di rosso vestite, le donne (l’aveva richiesto lei, espressamente), che sono andate per salutarla, per l’ultimo commiato. Sono tante, come a lei sarebbe piaciuto, mai canzone fu più giusta, più intonata a musicare il saluto d’addio: “Bella ciao”.
La “sua” Milano è tutta intorno a lei, stretta in un abbraccio finale, unita e commossa; gli operai di Arese portano la bandiera rossa, le maschere del teatro espongono le locandine dei suoi storici spettacoli.

“Mi mancherà moltissimo” pronuncia dolcemente il suo Dario Fo.

Nata nei dintorni di Parabiago (Milano), il 18 luglio 1929 alle ore 12, 25, Franca, è una Cancro ascendente Bilancia.
I due segni rappresentano astrologicamente due anime complementari del femminile: materna e accogliente, sensibile e soccorrevole quella del Cancro, altruistica e imparziale, razionale e autorevole quella della Bilancia.
Non certo a caso i due segni ospitano simbolicamente forze planetarie che orbitano nell’area della femminilità.
Tecnicamente, nello schema teorico indicato dallo Zodiaco, il Cancro vede il domicilio della Luna e l’esaltazione di Venere, la Bilancia il domicilio di Venere e l’esaltazione di Saturno.

Tra il segno solare e il segno ascendente è Venere a ripetersi (ma potrebbe essere diversamente?): è una Venere estiva, acquatica, genitrice e protettiva quella del Cancro, Venere autunnale, aerea, sposa e compagna quella della Bilancia.

Ma in quale segno va a finire effettivamente il pianeta dell’amore, dell’arte, della bellezza e dell’armonia nel tema natale?

Venere si posa felicemente nel segno primaverile dei Gemelli favorendo la bellezza fresca, suadente, giocosa, bellezza mai separata da un’intelligenza vibrante e percettiva. In questa posizione del pianeta risiede infatti la spiegazione della splendida ironia e autoironia, delle irresistibili gag, delle battute pungenti e irresistibili che tante volte incontriamo nei testi dell’autrice teatrale. Tanti testi composti con Dario Fo.
I Gemelli corrispondono astrologicamente sia al teatro che all’arte dello scrivere, dunque, come non individuare, in virtù di questa posizione del pianeta, la facilità nel calcare le scene, la creativa fluidità nella scrittura della grandissima Franca Rame?

E la morbida Luna, invece, su quale sede zodiacale va a proiettare i suoi raggi nel tema natale?

È nell’ardente Sagittario, segno dove il Luminare femminile mostra il suo aspetto di Artemide e Diana cacciatrice, segno in cui la Luna si mostra nella forma di dea dell’arco d’argento, infiammando la “pasionaria”, la donna delle battaglie ideologiche e delle conquiste sociali e politiche.
Coraggiosa, anzi eroica, la Luna è in congiunzione con Saturno (la freddezza logica): ora, pensiamo un attimo, quale posizione migliore poteva offrirci lo Zodiaco per la grande attrice se non quella del segno del Fuoco idealista, della freccia scoccata verso l’alto, del cuore che infiamma ed emoziona, combinandola con la lucidità di una mente finissima?
Gli altri due segni di Fuoco proiettano direttamente o indirettamente le loro influenze zodiacali su questa Luna- donna fuori dal comune. Urano le invia un trigono dall’impetuoso segno dell’Ariete e la fa decisionista e impulsiva. Nettuno porge un trigono a Saturno, dal Leone (segno di generosità), che la rende oblativa fino al dono totale di sé.
     
Ritornando a Venere oltre ad essere nei Gemelli si trova in casa 8^, settore della comunità organizzata della polis, casa che conferma efficacemente l’interesse per la vera “politica” che tanta parte ha avuto nella vita dell’attrice. Nel 2006 la Rame accetta infatti di far parte del parlamento italiano come senatrice per l’Italia dei Valori, dimettendosi poi due anni dopo, poiché si rende conto dell’impermeabilità delle istituzioni a ogni sollecitazione di innovazione esterna, dell’impossibilità di agire per chi non è dentro agli organismi di potere.

Venere in Gemelli gode poi di un fortunato aspetto di congiunzione con l’espansivo Giove che la colma ulteriormente di calore umano, di una potente capacità interpretativa, di un’attitudine speciale a calarsi nei ruoli con notevole scioltezza e naturalezza.
Ricordo che l’attrice ha natali teatrali illustri, sia il padre che la madre erano attori e la famiglia di Franca, addirittura a partire dal 1600, vantava una solida tradizione nel teatro delle marionette e dei burattini.

Gli aspetti di Venere però, non sono tutti rose e fiori, come non facile è stata l’esistenza della combattiva Franca.
Marte, pianeta che rappresenta la violenza e gli incidenti, collocato in Vergine e casa 11^, infligge un duro aspetto di quadrato a Venere.
Come non riconoscere in questo aspetto uno dei punti astrologici cruciali che scatenarono il fatale incidente che la vide protagonista nel lontano 1973?
Quando cinque uomini dell’estrema destra la violentarono e seviziarono crudelmente?
In quel fatale 9 marzo Nettuno transitava in casa 3^, colpendo sia il natale Marte (in quadratura) che il natale Giove (in opposizione). Tra i pianeti veloci colpisce l’ulteriore concomitante aspetto di opposizione di Marte in Capricorno e casa 3^ a Plutone in Cancro e casa 10^. Transiti negativi esemplari. L’aggressività fuori controllo esplose sotto la molla della giustificazione ideologico-fanatica, giustificazione volta a spezzare la combattiva vena anticonvenzionale e femminista. Della donna che con le sue azioni, le sua opera, la sua testimonianza di vita, tanto infastidiva i vigliacchi neo-fascisti.

Il tremendo reato penale secondo la legge italiana si estinse poi per prescrizione nel successivo 1998.
Nello spettacolo teatrale Lo stupro se ne rievoca l’infame vicenda.

Ma la carriera teatrale di Franca Rame quando inizia?

È nel 1950 – ’51 che si lancia con la compagnia di Tino Scotti per lo spettacolo Ghe pensi mi (tipico titolo milanese!) di Marcello Marchesi.

Un’occhiata ai transiti di quel periodo?
 
Tanto per citarne uno solo: Plutone (pianeta principe dell’esibizione scenica) transita in Leone e in casa 10^ (successo) e forma uno sfavillante trigono con la Luna in Sagittario e casa 3^.
Non va scordato neppure che nel tema natale di Franca Rame Plutone (recitazione) è in splendida congiunzione al Sole (personalità) modellando ancor più il suo talento teatrale.

Tra i testi di sua composizione: Tutta casa, letto e chiesa, Grasso è bello!, La madre.

Il 24 giugno del 1954 sposa Dario Fo e meno di un anno dopo (il 31 marzo 1955) nasce Jacopo. In quel fortunato momento storico-astrologico nell’esistenza di Franca la congiunzione Giove-Urano sta orbitando sul Sole dell’attrice e nella casa 10^ illustrando la felicità coniugale e familiare.

Il compagno amatissimo, Dario Fo è nato a Sangiano il 24 marzo 1926 alle ore 12,25 ed è un Ariete ascendente Cancro. Pur nella riconosciuta diversità dei due temi natali sorprende la straordinaria assonanza (in un’attenta comparazione) tra la congiunzione di Venere a Giove in Gemelli di Franca e la congiunzione di Venere a Giove in Aquario di Dario. Come dire, li lega un sontuoso, raro aspetto comune di fortuna in amore (Giove associato a Venere) ma anche di sorte simile negli ideali e negli scritti (comunanza dei segni d’Aria, segni di comunicazione, di scrittura, di unione in uno stesso modo di pensare).
La Luna di Dario splende nel segno del Leone e fa apparire e visualizzare la compagna di vita come un’autentica regina.
Un amore, il loro, destinato a non esaurirsi, pur con le inevitabili e tormentose tempeste che si trovò a dover fronteggiare e che costituirono, spesso, materiale di composizione artistica per entrambi.
A questo proposito, molto bello il saluto del sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, che ha affermato come Franca Rame abbia saputo utilizzare il codice dell’Arte per promuovere le sue audaci battaglie a favore dei diritti civili e politici e, ancora, dalle sue autentiche parole: “ma non e' stata solo una grande artista, ha percorso i cambiamenti di un Paese in evoluzione, dal movimento femminista alle battaglie per i diritti sociali a fianco di studenti e lavoratori, fino al suo impegno nelle istituzioni; Milano piange non solo una concittadina, ma una protagonista della storia italiana che ci ha raccontato, con ironia e realtà, ogni angolo della vita sociale del Novecento”.

È la casa 12^, (l’ultima del ciclo, rappresentante la gloria postuma che può accompagnare nell’aldilà) a rivelarci il ricordo imperituro dell’attrice dopo la morte. Collocata nella Vergine si scioglie interamente in Bilancia. Di Franca Rame non verrà mai dimenticato il puro impegno di grande professionista (Vergine, segno del lavoro) avendo a cuore il  fine di rendere alle donne giustizia (Bilancia), di ridonare loro quell’Altra metà di Cielo che si meritano.
Nello stesso modo in cui Franca fu l’Altra metà di Tutto, insieme al suo Dario.




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