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CHIRONE : IL MESSAGGERO DI ALTRI MONDI

a cura di Lidia Fassio
 

Chirone dal punto di vista astronomico è un piccolo corpo celeste catalogato tra i “centaruri” che abitano abitualmente la zona oltre Plutone, chiamata “fascia di Kuiper”; si ritiene che sia  stato risucchiato fuori da questa fascia dalla forza di attrazione di Nettuno e Plutone per cui, temporaneamente,  si è sistemato in un’orbita tra Saturno e Urano. Vi sono altri centauri, tra i quali Folo e Nesso.

Dal punto di vista simbolico è molto interessante questa particolarità in quanto Chirone sembrerebbe essere un messaggero di Plutone, che, almeno per qualche millennio occuperà un’orbita che non gli appartiene ma che potrebbe essere di grande utilità nel portare all’interno della coscienza (racchiusa dentro le mura di Saturno), informazioni importanti che derivano da un mondo a noi ancora sconosciuto (oltre Plutone) che potrebbero aiutare l’umanità in questa fase di grande traghettamento.

Come ben sappiamo, l’avvistamento di un nuovo corpo celeste è sempre di grande valore simbolico in quanto, almeno dal punto di vista astrologico, significa che l’uomo si trova di fronte ad una serie di nuove potenzialità che potrà individuare e introiettare mentre, fino a quel momento erano sconosciute (inconsce)  e, dunque proiettate all’esterno.

Chirone è stato scoperto nel 1977 nel segno del Sagittario dove transitavano anche Plutone e Giove. Il suo avvistamento è in perfetta sincronicità con la divulgazione della filosofia della New Age che ha portato ai grandi cambiamenti che sono diventati patrimonio del comune modo di pensare.

Gli americani lo hanno denominato “maverick”, ovvero senza terra, una sorta di cuculo che, non avendo un nido proprio, occupa abusivamente i nidi degli altri uccelli e questo è dovuto al fatto che, non possedendo un’orbita propria, si accasa e, per un certo periodo (lunghissimo comunque per i tempi umani), entra in contatto con orbite e, dunque, con archetipi già presenti nella coscienza, apportando un suo prezioso contributo.

Chirone fa un giro intorno al Sole in quasi cinquant’anni ma ha un’orbita molto ellittica per cui, in una parte di zodiaco è molto veloce mentre, nell’altra rallenta di molto; esattamente come fa Plutone a cui simbolicamente è legato. Per circa un terzo del suo viaggio intorno al Sole transita all’interno dell’orbita di Saturno mentre, per i restanti due terzi, è all’esterno e arriva a sfiorare l’orbita di Urano. Questo significa che percorre alcuni segni in circa un anno ed altri invece vengono transitati in circa sette anni.

Dieter Kock ha detto che è da considerarsi “immerso” quando sta dentro all’orbita di Saturno e “libero” quando invece è lontano da Saturno, e vaga nell’interspazio tra il grande vecchio e Urano.

Senza dubbio Chirone può rappresentare la possibilità di portare nella sfera della nostra coscienza ordinaria, informazioni che appartengono al mondo trans-personale ma, soprattutto, può offrire la possibilità di conoscere e di introiettare meglio i significati e i simboli di Urano risanando così la frattura originaria avvenuta con il taglio che Saturno a suo tempo operò nei confronti del padre attraverso l’evirazione.

Da un punto di vista psicologico possiamo dire che, dopo il famoso taglio mitico, si è usciti dalla totalità ed è nata la coscienza egoica con tutte le sue possibilità ma anche con la risaputa difficoltà che ogni individuo incontra nel tentativo di integrare i contenuti che si trovano al di là del mondo di Saturno. Il taglio ha quindi dato vita alla polarità che è diventata parte integrante di tutta la nostra filosofia.

La scoperta di Chirone pare portare la possibilità di risanare questa frattura in modo da procedere con una visione nuova e diversa della percezione della realtà, o forse, più semplicemente corretta.

Sul piano collettivo la scoperta di Chirone ha modificato i paradigmi precedenti primo fra tutti l’idea che il corpo e la mente siano due cose separate; con la filosofia della New Age si è infatti cominciato a parlare in modo molto più approfondito di psicosomatica il che ha permesso di comprendere che le due parti sono strettamente unite e che, una ferita psichica può generare malattie fisiche e viceversa; l’uomo ha iniziato così a pensare alla malattia come a qualcosa che lo riguarda personalmente, un messaggio che tende a riportarlo all’interno di un “ordine preciso” e, forse per la prima volta, si è iniziato a parlare di auto guarigione cercando all’interno nuove modalità di vivere più consone alla nostra natura. Questa nuova filosofia chiude anche con  l’idea che la divinità sia esterna a noi mentre, invece, sta al nostro interno dato che possediamo una parte spirituale che deve essere coltivata perché accompagnerà il cammino dell’evoluzione.

Con la scoperta di Chirone iniziano ad avere presa sul collettivo le medicine alternative e le figure del medico o del terapeuta perdono il potere che hanno avuto per tanto tempo diventando quella di un catalizzatore di guarigione che, con le sue capacità, può permetterci di incontrare il nostro personale guaritore interno. In pratica con Chirone si comincia a intravedere una reale capacità di riconnettersi al mondo trans-personale e, sul piano psicologico, stimola a intraprendere percorsi finalizzati ad una maggior conoscenza di se stessi e delle dinamiche inconsce.
I significati che sono dati a Chirone partono ovviamente dal suo mito.

Chirone è un centauro, figlio di Saturno e della ninfa Filira: si tratta di una creatura particolare, metà uomo e metà cavallo a simboleggiare la doppia natura, quella impulsiva ed istintuale (cavallo) e quella invece razionale e cerebrale (uomo) e alla possibilità che possano trovare una loro conciliazione. 

Chirone viene chiamato “il guaritore ferito” ed in effetti il mito vuole che sia proprio la nascita ad infliggergli la sua prima ferita dato che sua madre lo abbandona rifiutando anche solo di vederlo. Zeus si mostra però compassionevole e decide di portarlo sull’Olimpo allevandolo e facendolo diventare nel tempo un maestro abile al punto da diventare l’insegnante di molte divinità;  Chirone diventa inoltre  un grande conoscitore della medicina, un guaritore e un veggente. Sono così tanti i meriti di Chirone che Zeus per premiarlo gli fa dono dell’immortalità.

Chirone aiuta anche Zeus allorché, insieme a Poseidone ed Ade, ingaggia la  guerra contro i Titani.

E’  l’unico dei centauri a perdere la natura aggressiva e distruttiva tipica invece dei suoi fratelli che spesso fanno razzie e ruberie e che non hanno certo una natura pacifica. La parte più famosa del mito tuttavia è legata alla ferita al piede che gli viene procurata da Eracle allorché, festeggiando l’uccisione dell’Idra, inavvertitamente ferisce Chirone con una delle frecce avvelenate dal sangue del mostro appena sconfitto.

Qui inizia la tragedia vera e propria di Chirone che si ritrova con una ferita che non può guarire in quanto i guaritori non possono operare su se stessi ma, a seguito del dono di Zeus, non può neppure morire essendo un immortale con un corpo malato. E’ molto importante questo tratto del mito che ci ricorda che ognuno di noi può contare sull’immortalità dell’anima ma non su quella del corpo che, invece, si ammala ed invecchia.

Distrutto dal dolore dell’impossibile guarigione Chirone chiede a Zeus di lasciarlo morire ma questi gli ricorda che ciò non è possibile a meno che  non trovi un altro eroe a cui cedere il suo dono.

Chirone si accorderà con Prometeo e, consegnandogli il suo dono, cambierà il suo destino liberando anche quello dell’altro eroe.

La simbologia di questo pianeta è dunque  indissolubilmente legata alla ferita; indica le difficoltà per gli esseri umani di coniugare la parte spirituale con quella materiale, ma anche i bisogni individuali con quelli della collettività; tuttavia, ci ricorda anche che accettando la morte si può accedere ad una dimensione diversa, così come, dal punto di vista psicologico, accettando i limiti dell’IO, questi possono essere superati accedendo ad un dialogo con la parte trans-personale della nostra natura.

Chirone in astrologia

Chirone nel tema natale personale indica la nostra ferita più grande, il punto sul quale proprio perché abbiamo tanto sofferto, siamo chiamati a risanare trovando un significato e un senso che consentano di congedarci dal passato accedendo ad una nuova fase della vita.

Chirone, contrariamente a quanto sostengono molti, non è però il guaritore, bensì il tramite, individuabile nel terapeuta, nel medico o nella persona che può fungere da guida nel ricontattare la nostra vera natura ritrovando così la centralità e l’unità interna, indispensabile per avviare il processo di guarigione.  Il vero guaritore però è e resta Nettuno, signore della totalità e dell’unità.

Gli astrologi hanno opinioni molto diverse circa il possibile domicilio di Chirone ma, in linea generale, si ipotizza che Chirone sia domiciliato in Sagittario, segno che ospita Giove e Nettuno data la sua vicinanza mitica con Giove e la possibilità di fare da tramite alla visione unitaria di Nettuno.

Chi ha un Chirone importante nel tema natale ha qualità innate da terapeuta e, quasi sempre, si interessa di medicina, di processi energetici, di salute e di spiritualità; queste potenzialità nascono però dall’aver precedentemente lavorato sulle proprie ferite ed averle cauterizzate, aprendo così una strada di grande trasformazione (quella voluta da Plutone). In pratica, incontrando questo archetipo, il punto più complesso del nostro tema natale può invece diventare la nostra più grande forza e, chi ha trovato la chiave per risolvere i suoi problemi più profondi,  può sicuramente accompagnare altri a fare lo stesso tipo di percorso.

Resta però da prendere in considerazione il lato centaurico che, in alcuni casi, si manifesta in maniera disorganizzata e violenta e, nel caso, andrà operata una grande trasformazione che porti a liberare l’aggressività e la rabbia che ancora sono stipate all’interno. Di regola  i suoi transiti sono in realtà grandi possibilità di guarire dalle vecchie ferite procedendo così ad un risanamento del  corpo e della  psiche.

Soprattutto la fine del suo ciclo (intorno ai 50 anni) può rappresentare nella vita di ogni individuo un momento di grande apertura verso lo spirituale consentendo così di risanare la frattura tra Saturno e Urano procedendo con la trasformazione necessaria al recupero del senso di totalità a cui siamo destinati.

Il suo glifo simboleggia una chiave ed in effetti, possiamo considerarlo una vera e propria chiave che può aprire il passaggio che porta al ritrovamento del nostro maestro interiore.




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