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SOLSTIZIO D'ESTATE 2014

a cura di Sandra Zagatti
 

Ed eccoci arrivati all’estate, che ha in serbo diversi e interessanti cambiamenti celesti!

Il Solstizio estivo è un momento di particolare intensità, che tuttavia nasconde in sé una sorta di contraddizione, quasi un interrogativo al quale non è facile trovare risposta. Il Sole, infatti, nel suo percorso annuale raggiunge la massima altezza sull’orizzonte… e ciò significa che dal giorno successivo ricomincia ad abbassarsi: le giornate lunghissime cominciano ad accorciarsi e la luce, nel pieno del suo splendore, pian piano si ritira mentre la notte si riappropria di minuti, poi di ore, sino all’equità dell’Equinozio autunnale, preludio al successivo Solstizio d’inverno.
In un certo senso, il 21 giugno noi festeggiamo l’inizio dell’estate eppure qualcosa finisce. E quel qualcosa è il senso di crescita ottimistica e gioiosa che invece caratterizza la natura primaverile, appunto dall’Equinozio al Solstizio. Ciò spiega meglio il valore di memoria, velata di malinconia, espresso tra altre cose nella simbologia del Cancro, primo segno estivo che accoglie il Sole solstiziale al suo grado zero…

E per noi, quest’anno, c’è un’analogia ulteriore su cui riflettere. La Grande Croce Cardinale ha infatti raggiunto il suo massimo (l’orbita precisa dei quattro pianeti coinvolti) nella piena primavera, intorno al 20 aprile e con estensione a maggio. E da allora, le diverse velocità dei pianeti e i diversi moti retrogradi o diretti hanno sciolto questo appuntamento celeste, lentamente ma anche inesorabilmente.

Il tema del Solstizio, cioè dell’ingresso del Sole in Cancro, presenta ormai una Croce a T ad orbita larga: Giove si è definitivamente affrancato, Marte è ancora opposto a Urano ma comincia la sua corsa finale in Bilancia, e lo stesso Urano si è un po’ allontanato da Plutone (complice il moto retrogrado di quest’ultimo). Come per la luce e il calore crescenti e poi calanti, anche per le configurazioni planetarie possiamo quindi dire che l’estate segna una svolta… Il che non significa, però, che il peggio sia alle spalle e il meglio alle porte: per lo meno non così facilmente o immediatamente.

Le novità più importanti della stagione saranno concentrate nel mese di luglio. Il giorno 16, infatti, Giove entra in Leone, dove transiterà per tredici mesi dopo un passaggio in Cancro durato a sua volta più di un anno. Anche Marte terminerà il suo lunghissimo transito in Bilancia, che per via di un anello di sosta eccezionale ha avuto una durata cinque volte superiore al passo medio del pianeta (ricordo che Marte è entrato in Bilancia l’8 dicembre 2013), e il giorno 27 entrerà in Scorpione. Peccato che i due pianeti si pongano subito in reciproca quadratura: aspetto che coprirà più o meno la prima metà di agosto… quando Marte si allontanerà da Giove ma si avvicinerà alla congiunzione con Saturno, precisa il 25 agosto e attiva sino a inizio settembre. E aggiungo che persino Mercurio formerà un anello di sosta in Bilancia, tra inizio settembre e inizio novembre, andando a stuzzicare Urano e Plutone in una sorta di “eco” della Croce Cardinale.

Insomma, personalmente guardo ai prossimi movimenti planetari con speranza, e credo anch’io che la fine della Grande Croce sia in qualche modo l’inizio di una fase migliore. Ma non credo che noteremo evidenti miglioramenti già in estate: credo semmai verosimile che, come per ogni configurazione importante, che si è protratta a lungo, anche in questo caso potranno esserci effetti a distanza o comunque inevitabili strascichi.

Ad esempio, con Giove in Leone (cioè in trigono al segno di suo domicilio, il Sagittario) tutto ciò che parla di “estero” potrebbe essere incentivato, regolarizzato… o in qualche modo richiedere attenzione. Se penso a Giove come espansione e crescita, ritengo possibile che migliorino le esportazioni o in generale i rapporti, politici o commerciali, tra Paesi diversi; e magari per l’Italia (Gemelli) sarà un buon transito sul piano del turismo, dello spettacolo, del movimento sociale e culturale. Se invece penso a Giove come legge, posso ipotizzare che vengano introdotte normative appropriate in merito al fenomeno dell’immigrazione, soprattutto in Europa.

A tal proposito, il semestre italiano di Presidenza UE inizia con Giove e Marte ancora in quadratura tra Cancro e Bilancia, e prosegue con la stessa quadratura tra Leone e Scorpione, nonché con la congiunzione Marte-Saturno, nei primi mesi: appunto questi mesi estivi. Non escludo quindi che risulti una Presidenza un po’ travagliata, che i problemi più urgenti da trattare – visto il coinvolgimento attivo e insistente di Marte nonché l’anello di sosta di Mercurio in Bilancia – siano di natura militare o diplomatica: non c’è pace in Ucraina, non c’è pace in Iraq e in molte altre zone del mondo… e nonostante l’impegno del Papa a favore del dialogo tra Israele e Palestina (o forse proprio di conseguenza) forse si dovrà tornare a ragionare, a decidere, a tentare di mediare anche su questo eterno scontro. In fondo, Nettuno in Pesci è isolato nel tema solstiziale, e troverà solo un veloce appoggio dai passaggi di Sole, Mercurio e Venere in Cancro…

Concludendo, credo che per vedere qualcosa di nuovo (e magari di meglio) bisognerà aspettare che Marte superi gli aspetti critici portandosi in Sagittario e che Giove in Leone si porti in trigono a Urano in Ariete. Aspetti interessanti anche per la promozione e gli investimenti relativi alle fonti di energia alternative al petrolio (nonostante la quadratura Urano-Plutone sia solo momentaneamente allentata e le resistenze, palesi o nascoste, siano e restino potenti); o forse di stimolo per affrontare finalmente in modo serio la questione energetica o militare del nucleare. In tal senso, il futuro passaggio di Saturno in Sagittario nel 2015 conforta ulteriormente, anche se solo come prospettiva; intanto, Marte entrerà in Sagittario a metà settembre e Giove farà un primo passaggio di trigono a Urano poco prima dell’Equinozio d’autunno.

E chissà che questa estate, che inizia in modo così incerto, possa almeno concludersi con qualche passo avanti, stabile e nella giusta direzione. Non sempre la luminosa stagione dei raccolti è anche una stagione di appagamento: ci sono frutti che non servono a nutrire nell’immediato ma restano “nell’ombra”, apparentemente inutilizzati, per poter assicurare un futuro ai semi che portano dentro.




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