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IL SEGNO DEL COMANDO

a cura di Sandra Zagatti
 
Saturno entrerà in Leone il 16 luglio e formerà nei mesi successivi una Grande Croce Fissa assieme a Marte in Toro, Giove in Scorpione e Nettuno in Acquario: una configurazione che rispecchia in modo non proprio lusinghiero l’approccio umano dell’autorità e del potere nei contesti più delicati della vita, e la conseguente necessità di un esame di coscienza individuale e collettivo.

In questi ultimi tempi si è parlato molto e di molte cose, tutte diverse almeno all’apparenza: Europa unita e disunita, elezioni e referendum, matrimoni tra omosessuali, fecondazione artificiale e clonazione, Chiesa e Papi, guerra e pace ed altro ancora… ma tutto scollegato e, di conseguenza, confuso e poco compreso. Mentre si tratta di argomenti sottilmente (ma nemmeno tanto) collegati, a patto di avere una visione davvero “olistica” della realtà.
Purtroppo, invece, gli individui cominciano a dividersi in chi sa tutto di poco e in chi sa poco di tutto: e se da un lato assistiamo sempre più ad una specializzazione delle competenze e delle opinioni, da un altro siamo ricaduti nel “qualunquismo” tanto criticato negli anni ’70, ma più fisiologico che ideologico, laddove la massa dei non competenti, dei non addetti, dei non esperti, i tanti che non sanno ciò che sanno i pochi… insomma le persone comuni, non possono star dietro a scelte più grandi di loro, non ne hanno modo né il tempo, perché tutto è sempre più veloce ma nemmeno la vita quotidiana ha esigenze rimandabili; così, loro parlano più per reazione che per motivazioni obiettive e fondate, parlano per rabbia o per noia, per sfiducia o viceversa per speranza, magari per illusione o viceversa per disillusione. Eccezioni a parte, s’intende: ma le eccezioni sono poco apprezzate, salvo quando confermano la regola.

Si dice sempre che l’individuo perde la propria dignità a causa dell’oppressione o della miseria; e ciò è senz’altro vero, purtroppo. Ma quanto ha guadagnato in dignità, l’uomo del progresso moderno e occidentale, grazie alla libertà e al benessere? Parlo di dignità umana, non semplicemente economica o sociale: quella è (se non in teoria almeno in parte) assicurata dalle associazioni di categoria, dalle leggi sulla parità di diritti e doveri, e da una cultura ormai radicata in tal senso. La dignità più autentica e profonda, invece, la dignità interiore dell’uomo che è tale in quanto tale e non in quanto appartenente ad un sistema sociogiuridico, nasce dall’equilibrio del rapporto tra l’uomo e la Natura: la propria natura e la natura dell’ambiente in cui vive, pianeta compreso. Ed è un equilibrio assicurato solo dalla consapevolezza, non da un’accettazione più o meno passiva anche se condivisa.
Il punto è che la consapevolezza dell’uomo è scomoda: sia per i “pochi” che per i “tanti”. Per i pochi perché un individuo consapevole è difficilmente governabile, dominabile o, nel caso peggiore, manipolabile dal “sistema”, qualunque esso sia; per i tanti perché un tale individuo insinua dubbi, si stacca dall’abbraccio confortevole del gruppo e destabilizza il mezzo gaudio del mal comune. E fin qui tutto normale, persino retorico anche se avvilente. Meno normale, e più inquietante, è il sospetto che la consapevolezza dell’uomo sia scomoda anche per l’uomo stesso… e non perché (come dice qualche “qualunquista”!) la consapevolezza porti infelicità, ma perché porta Responsabilità. E quella sì che è scomoda. Scomoda ma non più prorogabile, tanto meno demandabile ancora a lungo. L’uomo è Uomo se consapevole, quindi responsabile e in questo senso autonomo, perché indipendente sia dal consenso che dalla critica, sia dalla rassicurazione dei tanti che dalla presunzione dei pochi.

Saturno, il pianeta preposto ad una tale conquista psicologica e morale, il 16 luglio entra in Leone, il segno della personalità individuale. Lì transiterà per due anni e mezzo verificando i settori più delicati ma anche più autentici del valore umano: autorevolezza o mera autorità, ambizione o banale presunzione, dignità o semplice vanità. Facile ipotizzare che il suo vaglio sarà particolarmente severo nei confronti di chi governa o dirige: popoli, religioni, stati, ma anche aziende, associazioni, strutture di ogni tipo compresa quella familiare, andando a ricercare quello che le norme giuridiche definiscono non a caso “il buon padre di famiglia” e additando ogni bluff, addirittura svergognandolo se scoperto. Qualche criniera potrà imbiancare, qualche scettro cadere, qualche bulletto che gioca a comandare senza motivazioni impeccabili e requisiti adatti potrà essere mandato in pensione coatta, non da un’improbabile ammutinamento ma dalla sua stessa inadeguatezza e senza troppi complimenti. Meno facile accettare che ciò valga non tanto o soltanto per il politico di parte avversa che ci sta antipatico o per il capoufficio che ci ha tiranneggiato, ma anche e soprattutto per ognuno di noi: noi uomini, noi individui, noi “tanti”.

Marte arriverà dopo un paio di settimane, entrando in TORO per restarci eccezionalmente sei mesi: un transito, quindi, di tutto rispetto ed equiparabile a quello di un pianeta semilento. Dal Toro quadrerà Saturno rendendo particolarmente tesi e pesanti i mesi autunnali, almeno fino al nuovo anno. Aggiungerà infatti una nota di prepotenza indubbiamente ostinata e caparbia, senza forse scendere apertamente e direttamente in battaglia (ad esempio sui delicati campi citati all’inizio), ma irrigidendo le posizioni individualiste senza grandi possibilità di dialogo, confronto o comprensione. Marte e Saturno sono pianeti maschili, e ciò significa tante belle cose ma anche molto Ego… ancor più se in segni a volte egoisti e/o egocentrici come sono Toro e Leone.

Giove ha ancora qualcosa da fare in Bilancia, dove finora ha parlato più la lingua della legge (o delle leggi) che quella della giustizia, ma in ottobre entrerà in SCORPIONE e ci rimarrà per un anno; da lì si porrà nuovamente in quadratura a Saturno, e riceverà nuovamente l’opposizione di Marte. Questa volta, però, contemporaneamente e da un segno complesso e difficile come lo Scorpione, che – si sa – ha molto a che fare con il potere e con il modo di esercitarlo.
Cos’hanno in comune questi segni è presto detto: sono Segni Fissi. E ce n’è un altro, che manca all’appello solo perché non prevede ingressi ma in cui già sosta Nettuno: l’Acquario, appunto. Ciò significa che nei prossimi mesi autunnali, soprattutto in novembre e dicembre, in cielo si formerà una Grande Croce, composta da due opposizioni centrali e quattro quadrature: una configurazione a dir poco pesantuccia, anche considerando i pianeti coinvolti. Non è possibile analizzarne ogni aspetto previsionale senza dilungarsi troppo o – peggio – immaginare; ma è sufficiente considerare alcune principali simbologie e tematiche interessate per comprenderne l’importanza.

Partiamo dalle opposizioni. La prima, tra Leone ed Acquario, mette a confronto-scontro il singolo e il gruppo, le responsabilità (Saturno) individuali e le ideologie e/o utopie (Nettuno) collettive. Non solo: poiché l’Acquario è il segno della tecnologia, della scienza e della sperimentazione, non è difficile interpretarne la dialettica con il segno della creatività anche biologica, soprattutto alla luce delle recenti polemiche sul concetto di vita, sull’utilizzo a scopi scientifici degli embrioni, sulla clonazione eccetera; argomenti su cui regna, inutile negarlo, fin troppa confusione (e che l’”eco” di Urano in Pesci ha forse solo aumentato). Da questo punto di vista, le quadrature dallo Scorpione e dal Toro, segni rispettivamente collegabili alla manipolazione e alla naturalezza, sembrano accennare al perdurare o addirittura all’aggravarsi di tali polemiche, laddove lo scontro tra Scienza e Natura investirà sempre più il campo legislativo (Giove) a dispetto oppure a sostegno di diverse volontà antagoniste (Marte).
L’opposizione tra Toro e Scorpione ha a che fare anche con altri aspetti: il denaro e l’alimentazione, che sembrano cose diverse solo finché non si considerano entrambe come strumenti necessari al nostro sostentamento materiale. E in questo caso possono tradursi in particolare nella dialettica – ecologica ed economica – tra risorse e relativa distribuzione, tra produzione e rifiuti; argomento purtroppo sempre attuale e sempre più critico. Su tale dinamica le quadrature dagli altri segni rimarcheranno la necessità di responsabilizzazione per assicurare sostegno e autonomia ai popoli più disagiati e, di contro, l’utopica o speculativa ingerenza delle biotecnologie, delle modificazioni genetiche e di tutto quanto insiste a credere o a far credere di poter, con ciò, manipolare il problema e persino risolverlo. Non trascurabile, anche se meno evidente, il corollario legato al bisogno di sicurezza e di conferme ambientali che il Toro sottintende e che, veicolato da Marte, potrebbe assumere contorni aggressivi: forse solo in senso difensivo, ad esempio a causa del disagio crescente per la convivenza con i tanti immigrati, oppure per lo squilibrio indotto dalla moneta unica o dalla Costituzione (Giove opposto) che sembrano aver più diviso che unito gli Europei.

Ma questa Grande Croce non riguarderà certo solo l’Europa e manderà anzi il suo severo messaggio a tutti. Ai “potenti della terra”, come si dice, i detentori del potere politico, economico, scientifico e religioso… e ad ognuno di noi, nella misura in cui assumeremo la responsabilità del nostro personale potere: quello di accettare le cose ma anche quello di cambiarle, anche solo mediante atteggiamenti meno arroganti o consumi più consapevoli, o attraverso un ripristino dei confini della natura e della cultura, in cui l’orgoglio per la propria individualità (personale, sociale, razziale o ideologica) sappia esprimersi nel mantenimento dell’individualità altrui e non nella sua contestazione o distruzione; parlando dunque il linguaggio del rispetto anche se con lingue diverse.




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