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PARIGI SI SVEGLIA

a cura di Francesco Astore
 

Da più di un anno la Francia è teatro di eventi drammatici che continuano ad alimentare un senso di smarrimento e d’inquietudine nell’opinione pubblica mondiale. Dalla strage compiuta alla redazione della rivista satirica Charlie Hebdo del gennaio 2015, passando attraverso un grappolo di attentati minori e fortunatamente in parte sventati, si arriva a novembre 2015, quel novembre contrassegnato dall’eccidio di Parigi.

A distanza di tempo si impone, doverosa, l’osservazione lucida di questi accadimenti servendoci di quella visione sfaccettata e prospettica che l’analisi astrologica sa offrire.

Partendo dall’ipotesi, accettata da diverse scuole astrologiche, che la Francia e la sua capitale Parigi appartengano al segno della Vergine, sarà opportuno esaminare non già il singolo momento del transito astrologico che tende a immobilizzare l’episodio senza valutarne con precisione le cause, ma quella trama di un “prima” e di un “dopo” contrassegnato dallo scorrere lento e inesorabile dei passaggi planetari in un’illuminante visione d’insieme.

Ma perché la Francia sarebbe Vergine? Come mai un segno così conservatore si inserirebbe in uno dei luoghi al mondo che ha visto esplodere rivoluzioni, ribellioni popolari, fatto saltare a un certo punto la monarchia e contribuito a far nascere le moderne libertà civili?

In primo luogo bisogna sgombrare il campo dagli equivoci e, forse, da pregiudizi concernenti sia la Vergine che la Francia.
Intanto il segno della Vergine si configura grazie all’incontro ideale di vari pianeti: l’incognito Y, Urano, Mercurio. Oltre a questi tre corpi celesti, artefici della natura virginea, va aggiunta l’azione occulta del pianeta in trasparenza, ovvero Marte.
La nazione francese come spazio geografico si colloca probabilmente in una zona privilegiata del segno stesso, con ragionevole certezza nei gradi centrali della Vergine.

Come ultima considerazione, ciò che a noi sembra rivoluzionario o progressista magari non lo è secondo la visione distaccata e prospettica che lo Zodiaco ci illustra.

Y, denominato provvisoriamente Eolo, è il secondo transplutoniano ancora da avvistare, pianeta ultimo in quella spirale di orbite concentriche che si restringono attorno al Sole, dio del Tempo, della respirazione, fattore di purificazione, fornisce il comportamento purista, perfezionista fino all’ossessione maniacale, preciso, un po’ asettico del sesto segno zodiacale. La tendenza conservatrice è regolata proprio dall’influenza di questo pianeta che corrisponde anche al tempo cronologico e alla osservazione - misurazione dei fenomeni meteorologici e atmosferici.

Ma la Vergine è governata, per esaltazione, anche dal drastico, imprevedibile, rivoluzionario all’occorrenza, Urano. E “figli di Urano” sono senz’altro i nostri cugini d’Oltralpe. La passione per “la svolta che cambia radicalmente il presente”, concetto squisitamente uraniano, è tipica nella storia di Francia. Non sempre la svolta ha portato a mutare realmente l’esistente, con un ritorno non di rado allo status quo che riporta al lato conservatore caro al segno, di cui Y è massiccio governatore. Dai furori rivoluzionari della presa della Bastiglia si passò abbastanza disinvoltamente ai fasti della monarchia napoleonica, non certo progressista.
Il concetto di chance, di opportunità da cogliere sempre e comunque, di cambio di giro, appartiene alla mentalità gallica e spiega l’esaltazione virginea di Urano – taglio drastico radicato nella civiltà francese.

Urano peraltro corrisponde anatomicamente alle mani e, per estensione, all’abilità tecnica, all’artigianato fine, alla Moda, di cui la Francia e, soprattutto la sua capitale Parigi, è da sempre considerata l’indiscussa protagonista.
Terzo pianeta della Vergine è Mercurio, in domicilio secondario, ma non certo meno rilevante. Mercuriale è l’esprit cartésien, il gusto per la logica e per il cavillo. Mercuriale è la ricerca etimologica, la passione per l’origine di ogni parola, (Mercurio - studio e ricerca, opposto dialettico di Giove – parola e linguaggio), che incontriamo nella cultura accademica francese. Mercuriale fu senz’altro il maggio francese del 1968, momento della contestazione o forse è meglio dire rivoluzione giovanile che vedeva splendere la rara congiunzione di Urano e Plutone nella Vergine. Ma, pur con le conquiste che si ottennero dopo la svolta sessantottina, si “voltò pagina”, come Urano vuole, con il conservatorismo ipsilonico del generale Charles De Gaulle, reinstallato al potere nelle elezioni del giugno ’68 dopo la burrasca rivoluzionaria.

Marte agisce occultamente (esaltazione in trasparenza) nel segno e conferma l’ambizione francese, altrimenti non giustificabile dalla presenza dei pianeti appena analizzati: coglie le sue mire espansionistiche e la nota grandeur. Emblema di questa grandezza restano i parigini e famosissimi Champs de Mars, giardini pubblici voluti da Luigi XV, confinanti con la Tour Eiffel e l’École militaire. L’esercito, la torre e addirittura un luogo dedicato al dio Marte in persona possono chiarire la predilezione neanche tanto occulta per Marte.

Scorrendo ora il filo dei transiti, ritorniamo al primo atto di quell’attacco al cuore della Francia che si manifestò il 7 gennaio 2015. L’attentato, compiuto dai terroristi islamici del Daesh, si verificò contro la redazione del giornale satirico Charlie Hebdo con l’uccisione di 12 persone, tra cui il direttore Stéphane Charbonnier, e il ferimento di altre 11.

Si voleva colpire un giornale dallo spirito irriverente nei confronti di tutte le fedi religiose, e che, con i suoi fumetti, prendeva di mira anche, e non esclusivamente, Maometto.

I transiti negativi sulla Vergine – Francia saltano subito all’occhio in quella fatale giornata di inizio anno. Nettuno in Pesci le si oppone da lungo tempo, ma lo scatto fondamentale è dato da Saturno appena entrato nel Sagittario che si dispone in pericolosa quadratura alla Vergine. Senza contare che Nettuno e Saturno formano un aspetto di “quadrato celeste” abbastanza preciso (fino ad aprile2015) e per rinnovarsi a fine settembre 2015, momento di nuovo cruciale per la Francia.

Il pianeta lento, positivo, dell’intero quadro è Plutone in Capricorno che proietta un trigono veramente formidabile sulla Vergine – Francia, testimoniando il coraggio, la forza d’animo, la capacità di rinascita e l’appoggio politico internazionale.

Ricordiamo a questo proposito la manifestazione che si tenne pochi giorni dopo la strage, l’11 gennaio 2015 a Parigi, per cui si parlò “della più grande nella storia di Francia” con più di 3 milioni di persone tra le strade della capitale accanto a manifestazioni nelle principali città e in quelle di provincia francesi. A Parigi testimoniarono la loro solidarietà alla “nazione sorella” colpita oltre 50 tra capi di stato e di governo tra i quali Angela Merkel, Matteo Renzi, Benjamin Netanyahu e Abu Mazen. Contemporaneamente, in altrettante città – Roma, Berlino, Londra, Sidney, Beirut, Buenos Aires, New York – si testimoniava la vicinanza morale e, direi anche spirituale, a Parigi e alla Francia.

Come ulteriore riprova del momento estremamente pericoloso per la Francia, i transiti sottolineavano la “lesione celeste” di Urano in sé che, trovandosi a 12° 41’ Ariete, riceveva la nettissima quadratura di Plutone a 13° 24’ Capricorno, con uno scarto di meno di un grado. Se Urano è il governatore della Vergine per esaltazione e risponde dunque delle sorti della Francia – Vergine, ecco aggiunto un ulteriore elemento che circoscrive l’accaduto in quel luogo geografico.

Plutone, leso quindi da Urano, risponde, per domicilio primario, dello Scorpione, segno cui si collegano geograficamente tutti i popoli islamici.L’afflizione di Plutone si ripercuote sui popoli di cui è governatore lo Scorpione, spiegando simultaneamente l’azione violenta e scellerata dei terroristi.

Il secondo atto rilevante è avvenuto diversi mesi dopo e questa volta la lettura dei transiti può dirsida manuale.

Il giorno 27 settembre 2015 la Francia bombarda Daesh a Raqqa in Siria, servendosi dei famigerati rafale, distruggendo un campo di addestramento militare.

Quel 27 settembre si presenta francamente come un giorno sciagurato in sé e per la Francia intera. Marte è appena entrato nella Vergine, confermando l’appartenenza della Francia al segno con l’indicazione insistente della trasparenza come ulteriore fattore decisivo. Marte, appunto, si infiamma di orgoglio nazionalista e attacca con violenza grazie alla anche troppo entusiastica congiunzione con Giove da poco entrato in Vergine.

Ma il pianeta della guerra, in quel giorno a dir poco nefasto, forma anche un quadrato secco, preciso, durissimo con il pianeta della ragione, Saturno, spiegando l’irrazionalità della scelta, pur motivata dalla legittima ragione di infliggere un colpo alla strategia del terrore di Daesh, le cui modalità avrebbero meritato probabilmente un accordo internazionale.

Le conseguenze dell’aspetto, senz’altro negative a breve e a lungo termine, si sono ben presto manifestate. Quel 27 settembre 2015, Giove in Vergine trigono a Plutone in Capricorno enfatizza, forse in misura spropositata, l’azione bellica e lo slancio patriottico. Ma quel giorno, sempre Giove e Marte oppongono Nettuno e la Luna in Pesci, rafforzati ulteriormente dalla posizione di domicilio ed esaltazione nel segno. Una tale posizione informa di una mancanza di cambiamento reale (involuzione) che l’azione avrebbe portato, del comportamento eccessivamente decisionista della Francia, oltreché parlare di vittime innocenti (i civili e i deboli, simbolizzati dalla Luna).

La vendetta di Daesh non ha tardato a manifestarsi. La sera del 13 novembre 2015, Parigi ha subito una strage tra le più sanguinose che la Ville Lumiere ricordi. Il bilancio è stato pesante: 130 vittime, più di 350 feriti. Il temibile attacco, assestato in diverse zone della città, ha agito in modo più cruento, con la morte di 93 persone, al teatro Bataclan dove si teneva un concerto. Diversi altri luoghi pubblici sono finiti nel mirino: il locale La Belle Équipe, Le Carillon, il Café Bonne Bière, passando per Le Petit Cambodgee la Casa Nostra, finendo con lo Stade de France. Tralasciando ulteriori particolari di cronaca e analizzando i nostri transiti, non si può fare a meno di notare quanto questi ultimi siano fedeli e rispondenti alla logica dei fatti.

Urano (Ariete), signore della Francia - Vergine, continua a ricevere una quadratura da Plutone (Capricorno), signore dello Scorpione – popoli islamici. Saturno è in Sagittario e perfeziona il quadrato a Nettuno Pesci: entrambi colpiscono la Francia con un quadrato e un’opposizione. Giove è al centro della Vergine sui gradi uraniani del segno. Pur molto positivo, in questo contesto il pianeta della “vista” orienta i riflettori mondiali su Parigi, punta l’attenzione dei media sull’evento che si sta svolgendo in Francia. Daesh (Scorpione) ottiene la sua vendetta. Sole e Mercurio transitano nello Scorpione appunto, Plutone in Capricorno e Giove in Vergine offrono un sestile al segno, mentre Nettuno in Pesci (religione rivelata) proietta un abbacinante trigono, facendo credere ai fanatici di Daesh che tali azioni scellerate siano dirette da un intervento ultraterreno.

La Francia non si è lasciata sopraffare da questo fenomenale assalto, con un altro attacco il 15 novembre su Raqqa. Ha trovato e trova conforto nel ristabilire la vita quotidiana, nel lasciar scorrere, più o meno serenamente e con prudente vigilanza, il presente, simbologie per eccellenza della Vergine, di Urano e della cosignificante casa 6^.

Dopo un inizio 2016 sicuramente in sordina per la Francia, Saturno in transito al centro del Sagittario al quadrato dei gradi centrali – uraniani della Vergine sottolinea la necessità di una riflessione e di studiate mosse difensive. Così si è espresso infatti a Monaco lo scorso 16 febbraio il premier francese Manuel Valls: “Ci saranno altri attacchi e grandi attentati, questo è certo; la minaccia non diventerà minore, anche se noi lo vorremmo, siamo in guerra perché il terrorismo ci combatte. La minaccia è mondiale, la battaglia al terrore durerà a lungo, forse un’intera generazione”. Contro la radicalizzazione, ha concluso, è necessario trovare presto un rimedio: “Esiste questa fascinazione ideologica, ci sono migliaia di estremisti in Francia, anche tante donne”.

S’impone l’obbligo di una panoramica sui prossimi transiti che non appaiono di tutto riposo per la Francia e per la sua capitale.

Nei tempi medio – lunghi, finché Urano riceverà la quadratura di Plutone (fino al 2017), la tensione con il mondo islamico sembrerà non allentarsi. Il clima, anche in assenza di eventi drammatici, sarà di scontro, di precarietà e di una diffusa, angosciante sensazione d’insicurezza.

A breve distanza, la situazione appare più complessa. Saturno nel Sagittario per tutto il 2016 quadra a più riprese la Vergine – Francia (e a inizio della primavera e in piena estate vi si aggiunge Marte), sommando la negatività a quella persistente di Nettuno in Pesci. Plutone e Giove stendono, tuttavia, un manto protettivo su Parigi, formando quasi ininterrottamente aspetti benefici. In questo incastro di influenze positive e negative, si possono prevedere minacce costanti da Daesh, un clima di paura da cui non ci si libera. La Francia può navigare nell’incertezza e nella consapevolezza di non essere uscita dall’emergenza. I momenti più difficili si potrebbero concentrare tra marzo – maggio e ancora tra settembre – novembre 2016.

Ma la Ville Lumiere non manca di lanciare messaggi di speranza.

A tre mesi di distanza dall’eccidio parigino e sempre il 16 febbraio, giorno in cui l’Assembleé nationale approva la proroga dello stato d’emergenza fino al 26 maggio, è sulle scene dell’Olympia, tempio dell’intrattenimento musicale parigino, che si prova “a superare lo shock”, “a voltar pagina”. La band californiana che suonava al Bataclan, il luogo più sanguinoso in quella tragica sera di attentati, gli Eagles of Death Metal, intona uno dei pezzi più emblematici della chanson française: “Paris s’éveille”, composto da Jacques Dutronc negli anni Sessanta per raccontare il risveglio della capitale.

Perché, come si dice sul palco quella sera: “l’amore sarà sempre più forte della morte”.




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