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SOLSTIZIO D'INVERNO 2016

a cura di Sandra Zagatti
 
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Arriviamo alla fine del 2016 con un carico di tensioni, nazionali e internazionali, pesante come un macigno. Con tutto quello che accade, nonostante le mie brevi riflessioni vorrebbero e dovrebbero limitarsi all’Italia, è impossibile considerarsi isolati dal mondo, sia sul piano culturale, sociale, economico che – purtroppo – su quello militare. La guerra in Siria, la tragedia infinita di Aleppo, sono soltanto alcune tra le più gravi emergenze che sembrano non trovare soluzione, mentre il recente attentato a Berlino ha riportato il terrore in Europa e l’assassinio dell’ambasciatore russo ad Ankara potrebbe non solo danneggiare le relazioni tra Turchia e Russia ma estendere nuove incognite politiche anche sull’Occidente, sugli Stati Uniti. Quegli Stati Uniti che, il prossimo 20 gennaio, vedranno l’insediamento ufficiale del nuovo Presidente, Donald Trump (e qui le incognite riguardano il tema dell’immigrazione e dei rapporti internazionali, in particolare con la Cuba del dopo-Castro, il Messico oltre il muro, la Russia stessa, gli alleati occidentali).

Purtroppo, tutto ciò sembra preparare il terreno per nuovi conflitti, più che aumentare gli sforzi verso equilibrismi diplomatici già poco convinti e ancor meno convincenti. Siamo tutti preoccupati, ma non è facile trovare conforto nelle dinamiche astrologiche in corso… anche perché l’astrologia dovrebbe servire a capire meglio le dinamiche collettive, per tentare di dare un senso a ciò che sembra non averne e nonostante tale senso possa risultare scomodo e doloroso.
Vediamo intanto una panoramica dei movimenti planetari che caratterizzeranno la nuova stagione invernale.

Per tutto il periodo sarà attiva l’opposizione tra Urano e Giove, con i due pianeti al Solstizio intorno ai 20° rispettivamente di Ariete e Bilancia e che tornano precisamente opposti sui 22° a inizio marzo. Non è un aspetto di facile interpretazione, perché mette a confronto la spinta uraniana al cambiamento “costi quel che costi” con le manifestazioni giuridiche, diplomatiche, istituzionali di un Giove meno diretto e decisionale; il che potrebbe generare una dialettica di scontro o comunque un’amplificazione di insofferenza e ribellione. Senza dimenticare che Giove, con il suo governo del Sagittario, ha un ruolo di delicato protagonismo in tutto ciò che concerne l’estero, gli stranieri, le diverse culture e religioni nonché i rapporti tra Stati.

Ma quando si parla di tensioni, inevitabilmente si deve parlare anche di Marte, il pianeta guerriero, che nei prossimi mesi transiterà tra Pesci e Toro, toccando l’orbita di dissonanza con diversi pianeti lenti, ma non farà in tempo a formare transiti armonici significativi. Fa riflettere la contemporaneità tra il suo ingresso in Pesci, il 19 dicembre, e i tragici fatti di Ankara e Berlino… Comunque, già il tema solstiziale evidenzia la sua vicinanza a Nettuno (sottolineata dal segno occupato che, per l’Italia, è anche Ascendente), a Capodanno i due pianeti saranno perfettamente congiunti sui 10°, poi Marte arriverà a quadrare Saturno a 23° il 19 gennaio (segnalo le date degli aspetti esatti, ma ovviamente bisogna considerare una tolleranza di diversi giorni prima e anche dopo). In seguito, dall’Ariete, si porterà in quadratura a Plutone a 18° il 22 febbraio, e il giorno 27 sarà congiunto a Urano (nonché opposto a Giove) a 22°. Nel frattempo, Saturno in moto diretto avanzerà nel segno del Sagittario allentando il trigono con Urano, più lento. Anche Plutone è diretto e raggiungerà i 19° Capricorno per l’equinozio di primavera, quindi farà in tempo a quadrare Giove, che invece è retrogrado dal 6 febbraio (l’aspetto esatto sarà comunque il 30 marzo).

Insomma, non è che siano configurazioni incoraggianti. Già la congiunzione Marte-Nettuno esaspera gli slanci ideologici e aggiunge fanatismo, rabbia, faziosità, quanto meno non facilita un dialogo obiettivo tra interlocutori. Poi le quadrature di Marte a Saturno e Plutone sembrano accennare a lotte di potere, a derive autoritarie, a un’agitazione crescente nei confronti di istituzioni consolidate e stantie.
Restando in Italia, vediamo Marte e Nettuno nella quinta casa del tema di Capodanno, con Marte che governa la settima casa delle alleanze, delle relazioni… o dei cosiddetti “nemici palesi”. In questo tema spicca l’ascendente Bilancia in trigono alla Luna che governa il Medio Cielo, che assieme al trigono di Giove e Venere potrebbe contenere o trattenere eventuali eccessi conflittuali. Probabilmente, a livello politico la prima fase dell’anno per il nostro Paese sarà più guardinga, di valutazione. Non a caso, le diverse coalizioni sono tutte più o meno in fibrillazione interna, con il centrodestra incerto sulle primarie (ipotizzate per il 5 marzo) e in disaccordo sull’opportunità di spingere per elezioni a tempi brevi; il PD ancora destabilizzato dall’esito referendario, non troppo unito sul nuovo Governo e in attesa di capire cosa farà Renzi; i “grillini” in pieno caos per le vicende romane e in acceso dibattito sull’eventualità di far quadrato intorno a Virginia Raggi oppure chiederne le dimissioni o sospenderla dallo stesso Movimento.

Molte incertezze purtroppo resteranno tali, o presumibilmente peggioreranno, finché non sarà chiarito – prima del quando – con quale legge elettorale andare a votare. Già perché i due sistemi per Camera e Senato, confusi e incoerenti, sono criticati da tutti ma nessuno sa ancora come modificarli, né quanto tempo ci vorrà per trovare una nuova legge sulla quale far convergere le diverse forze parlamentari… Senza contare che la Corte Costituzionale deve ancora pronunciarsi in merito alla legittimità della legge attuale e non è detto che la sentenza arrivi, come dovrebbe, entro gennaio. Intanto, quasi tutta l’opposizione spinge per andare al voto prima possibile, inserendo qualche correttivo tattico, mentre altri frenano o rimandano, auspicando un cambiamento normativo di maggiore sostanza. L’unica cosa che appare certa è che il clima apparentemente cauto (o intimorito) di questo inizio anno, con il nuovo Governo da poco insediato e troppi interrogativi e problemi ancora da sbrogliare, si riscalderà col passare del tempo e potrebbe avere un picco verso fine febbraio, con gli aspetti critici che ho segnalato per il 22 e il 27.

Ci sarà anche un’eclisse anulare di Sole, il giorno 26, che per l’Italia presenta la congiunzione Marte-Urano angolare sul Medio Cielo, Giove opposto ovviamente sul Fondo Cielo, e il Sole eclissato che governa l’ascendente dalla ottava casa. Se non ci fosse Saturno a formare l’unico aspetto di modesto sostegno costruttivo, sembrerebbe un tema… distruttivo, appunto. Di quelli che accompagnano cambiamenti, sì, ma caotici, duri, in linea con il monito proverbiale del bambino gettato assieme all’acqua sporca della vasca. Al di là delle incertezze e tensioni politiche, o a causa delle stesse, anche la ripresa economica verrà verosimilmente ostacolata e rallentata, così come tutte le riforme necessarie di cui sentiamo solo parlare da anni. E non dimentichiamo che, pur con altre domificazioni, quegli stessi transiti valgono per l’Europa e per tutto il mondo; il che non consola affatto, considerando quanto ho premesso.
Sia chiaro: le eclissi sono fenomeni di oscuramento e come tali le considero anche quando non sono visibili (questa lo sarà in Sud America, in parte dell’Africa e nell’Atlantico); però non sono tutte uguali e nemmeno così rare da essere considerate sempre e comunque negative. In fondo, simbolicamente l’oscurità può significare anche riflessione, approfondimento, scoperta di ciò che va oltre l’apparenza… persino punto di svolta, come lo stesso Solstizio d’inverno ci ricorda con il suo minimo di luce solare. Resta il fatto che le configurazioni planetarie coinvolte possono dare una connotazione di maggiore o minore difficoltà, e questa eclissi – lo ammetto – non è che mi piaccia molto; anche se al momento è impossibile valutare ipotesi previsionali sensate e bisognerà vedere i successivi accadimenti, gli sviluppi dei prossimi due mesi.

Intanto, poiché su tutti gli argomenti di cui ho accennato la competenza o possibilità di intervento di noi singoli e semplici esseri umani è pressoché nulla, impegniamoci a non oscurare la nostra coscienza, i nostri pensieri, sentimenti, comportamenti. Perché sono tempi bui ma l’Universo non è cieco; e ha uno sguardo più ampio di troppe rigide e ristrette visioni umane.




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