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I CONFINI DELLA REALTÀ: TRA CASA 6^ E 12^ LO SNODO DELLA NUOVA ETÀ LUNARE

a cura di Elena Cartotto
 

La realtà di oggi, nei suoi molteplici aspetti, da quello sociale all’espressione culturale, è inafferrabile e cangiante: l’accelerazione prodotta dal progresso tecnologico pare quasi aver annichilito quelle dimensioni che da sempre costituiscono i riferimenti principali dell’uomo, ossia lo spazio e il tempo, per altro già declassati da assoluti a relativi dalla fisica del XX secolo. Non a caso un pensatore geniale e lucido come Zygmunt Bauman ha definito l’attuale società post-moderna, “società liquida”, ossia priva di elementi capaci di strutturare, definire, organizzare, consolidare la vita umana. Il passaggio fondamentale è stato quello che ha visto la trasformazione dell’uomo da produttore a consumatore e da consumatore, si potrebbe aggiungere, a consumato. La percezione è quella di un cannibalismo virtuale in cui ci si ciba degli altri mediante immagini che veicolano emozioni forti, tragiche, drammatiche, erotiche, grazie alla triplice alleanza mediatica di televisione, giornali e web. Privo di punti fermi in senso professionale, affettivo, spirituale, disorientato perfino dalla scienza che lo  mette di fronte ad un Universo sempre più in espansione, l’uomo pare un naufrago che non riesce ad approdare a nessuna isola, con buona pace di certi programmi televisivi.

È un caos liquido che richiama l’atmosfera della 12^ casa astrologica, settore del “fuori dalla norma”, dell’ignoto, della solitudine, di tutto ciò che è senza confini, come l’oceano, informe, in divenire, mutante, privo di regole. Nettuno da tempo nei Pesci, segno governato dal pianeta e co-significante della 12^ casa, sicuramente esalta questo senso di perdizione tipico del nostro mondo. La reazione dell’uomo, però, non è quella di dare una forma all’informe, mediante un’attività produttiva e creativa come spingerebbe a fare la stessa casa 12^ che chiude il cerchio dello Zodiaco e al contempo lo apre su un nuovo modello di umanità. No, l’uomo incapace di far fronte al cambiamento e sballottato dal fluire delle cose finisce per  proiettarsi illusoriamente nei porti sicuri della casa opposta alla 12^, la 6^, nel tentativo, destinato allo scacco, di tracciare confini nell’indeterminazione della realtà, quasi fosse in atto un “effetto risucchio”.

Forse questo è in parte dovuto alla potente congiunzione Urano e Plutone in Vergine che ha segnato gli anni ’60 del XX secolo e che per un certo periodo si è opposta a Saturno nei Pesci mimando la dialettica casa 6^/casa 12^. I nati in quel periodo sono i genitori di una parte di quei “millennials” venuti al mondo a cavallo tra gli anni’80 e ’90 portatori della congiunzione Urano/Nettuno in Capricorno con annesso, per un certo periodo, anche Saturno nel suo domicilio primario. Sembrerebbe quasi un’alleanza trans-generazionale tra l’Urano esaltato nella Vergine e quello che ha il suo domicilio base nel Capricorno, con un Nettuno astro-geneticamente modificato da una spinta concreta, per la sua natura ideale totalmente inconsueta, verso il reale pragmatico.

Bauman fa notare come l’uomo espropriato delle proprie sicurezze tenda a chiudersi nell’orticello di casa sua, rispondendo alla guerra globale con una difesa locale. L’uomo si aggrappa a ciò che vede, all’esistente nel suo aspetto formale e non sostanziale, perchè la sostanza è ormai liquefatta. Non avendo più valori, propone continue regole, non avendo più un’etica condivisa, pone divieti. Il nemico viene identificato con il “diverso”, in qualunque modo la diversità, in astrologia sempre marcata dalla 12^ casa, venga immaginata. L’uomo vuole preservarsi “incontaminato” secondo i dettami della casa 6^, e per farlo commercializza continuamente nuovi prodotti per l’igiene, discute in maniera ossessiva, virginiana, di alimentazione corretta, diete, vitamine e oligoelementi, quasi che il nemico possa invaderlo dall’interno tramite l’assimilazione del cibo. Non bisogna, infatti, dimenticare che le alleate naturali della casa 6^ sono la casa 10^ e la casa 2^, quest’ultima co-significante del Toro e collegata al cibo e alle immagini: si è assistito negli ultimi anni alla moltiplicazione esponenziale  delle fotografie su tutti i social e dei programmi di cucina su ogni canale televisivo. Il web è infestato da coach esperte dietiste che pubblicano immagini di corpi perfetti e uguali, come vuole la Vergine/casa 6^.  Le discussioni più sentite sono spesso quelle sulla salute vedasi, ad esempio, le recenti polemiche in Italia sui vaccini che hanno riproposto lo scontro casa 6^/Vergine, vaccini obbligatori per tutti, casa 12^/Pesci, libertà di scelta per i singoli. La casa 6^ non è, però, solo il potere sanitario, ma anche quello burocratico. I burocrati regnano in casa 6^ e creano ogni giorno di più percorsi obbligati pieni di regole e cavilli per rendere la vita difficile a coloro che volendo uscire dalla massa anonima dei consumatori tentano di investire risorse, quelle reperibili in casa 8^ ad esempio, per produrre lavoro e nuove attività al di fuori di quelle conformi.

I “diversi” sono i popoli migranti, il mare in cammino dei perseguitati dalle guerre e dalla sventura della casa 12^, massificati e resi anonimi dallo sguardo della casa 6^, chiusi nei centri di accoglienza o respinti nella patria/casa 4^, altra alleata, insieme all’8^, della casa 12^. La casa intesa come abitazione si trova quindi anch’essa al centro di importantissime dinamiche conflittuali: basti pensare, come fa notare sempre Bauman, alle case di oggi sempre più simili a prigioni atte a difendere non solo da ladri e malfattori, ma anche dai vicini, malfattori in potenza, perché diversi e sconosciuti. E in effetti l’atteggiamento diffidente, quasi per il principio della profezia che si auto avvera, aumenta le microliti tra vicini che esplodono per banalità virginiane da casa 6^, e che talvolta originano vere e proprie tragedie nello spirito della 12^ casa. Viene chiesta sempre più sicurezza associata non ad un aumento della propria libertà, ma alla restrizione della libertà altrui, ma, come dimostrano moltissimi casi di cronaca nera, nelle carceri/12^ casa ci finisce spesso la micro delinquenza della casa 6^. Gli assassini più spietati vengono salvati da quelle stesse regole con cui si vorrebbero condannare e, fattore ancora più paradossale ed inquietante, gli assassini spesso non sono affatto dei “diversi”, bensì familiari, amici,amanti.

Il principio di omologazione per cui non è bello ciò che è bello, ma è più bello ciò che uguale, sembra aver sedotto anche coloro che un tempo erano i diversi per eccellenza: gli artisti piegati alla logica commerciale dei talent show, ma anche il movimento LGBT che in questo periodo storico, mentre la  famiglia eterosessuale perde i propri confini e si dissolve in proiezione nella casa 12^, rivendica per sé un ruolo “normalizzatore” da casa 6^ chiedendo di poter ricostituire una famiglia formalmente uguale a quella tradizionale.

La dialettica 6^/12^, Vergine/Pesci, riporta anche all’incontro/scontro dei pianeti in gioco nei due segni, come ad esempio il Mercurio della Vergine e la Luna esaltata, secondo la scuola morpurghiana, nei Pesci. Forse la generazione degli anni ’60 e quella dei millennials sono solo un passaggio obbligato, ineludibile, del procedere del Tempo attraverso le ere cosmiche ipotizzate da Lisa Morpurgo. Secondo una simbologia che va dai pianeti più lenti a quelli più rapidi, ci si troverebbe oggi nell’età lunare dopo l’età governata da Mercurio. Lo racconta bene Gabriele Silvagni, studioso morpurghiano, in una sua relazione congressuale del 2002 intitolata “Da Mercurio alla Luna - dai media ai sogni”. Silvagni fa notare come quello odierno sia un mondo ormai precipitato nell’età lunare. Il mondo lunare di Silvagni sembrerebbe molto in assonanza, per le sue caratteristiche lunari/liquide, con la società liquida di Bauman.

Silvagni evidenzia come caratteristiche dell’età lunare diversi elementi. Ad esempio l’infantilismo e la preponderanza dei fattori emotivi, ma anche l’estendersi della modalità audio-visiva come canale privilegiato di percezione del mondo. Tale modalità è infatti tipica di quell’elemento lunare che è il sogno notturno, privo com’è di indizi tattili/olfattivi o inerenti il gusto. Il mondo odierno, determinato dalla precedente esplosione mercuriale dei mezzi di comunicazione, pare un mondo in cui sostanzialmente si ascolta e si vede: il complesso rapporto con Internet ne è una manifestazione.

Oggi si vive come se si fosse perennemente proiettati in una realtà virtuale dove la “prossimità virtuale” citata da Bauman diventa, mediante la connessione, il sostituto della relazione in vicinanza fisica e tattile. Ne segue l’isolamento che Bauman sottolinea essere caratteristico dei legami sentimentali intercambiabili e della vita, recintata e superdifesa, nella propria casa/Luna. Isolamento che Silvagni evidenzia sussistere anche nella società degli smartphone, in cui la necessità di comunicare incessantemente è solo un pretesto, quasi una pantomima verrebbe da pensare, della precedente età mercuriale. Si cerca una soddisfazione immediata ai propri bisogni, alla stregua di bambini desiderosi di essere accuditi da un’ipotetica madre/Luna. E, elemento non irrilevante, muoiono sempre più donne . Viene da domandarsi se i tanti femminicidi  non siano un’inconscia reazione atta a fermare, attraverso l’omicidio della Luna/donna, l’onda liquida della società postmoderna: come si sa la Vergine/casa 6^ ama conservare lo status quo.




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