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SATURNO IN CAPRICORNO

a cura di Francesco Astore
 

È ormai stabilmente insediato nel suo territorio ideale, il Capricorno, il pianeta della razionalità logica e del potere, del senso del limite e della durata, Saturno. In Capricorno Saturno si trova infatti in una posizione prestigiosa, di domicilio primario e in questo suo passaggio lunghissimo lo Zodiaco vuole riaffermare con discreta evidenza le sue prerogative. Il pianeta, entrato nel dicembre del 2017, ne uscirà infatti, dopo aver percorso per circa cinque mesi l’Aquario, nel dicembre del 2020.
Nel decimo segno si fermerà dunque per due anni e otto mesi, giorno più giorno meno.

Quel che appare piuttosto interessante è il dato che Saturno non forma con gli altri pianeti lenti, da Giove a Plutone, aspetti negativi di disturbo, anzi, che ne formi addirittura di molto positivi.
Sarà infatti al trigono di Urano in Toro per buona parte dell’odierno 2018, poi nel successivo 2019, formerà una congiunzione a Plutone e un sestile a Nettuno; senza scordare un vivacizzante semi sestile a Giove nel Sagittario. Nel 2020, infine sarà ancora congiunto a Plutone e per buona parte dell’anno trionfalmente congiunto a Giove.

Questa configurazione, per certi versi straordinaria, da un lato punta l’attenzione su alcune caratteristiche positive che quando il pianeta transita in Capricorno porta con sé. Dall’altro, può però manifestare qualche tendenza all’eccesso.

Da una disamina storico – astrologica dei “ritorni” di Saturno si nota come la dimensione del potere abbia spesso assunto una forma di conservatorismo sommata a una volontà di accentramento e di espansione. La simbologia di autorevolezza può lasciare a volte il posto a quella di autoritarismo poco rassicurante. Con aspetti dissonanti tra i pianeti lenti in alcuni appuntamenti in cui il pianeta ritorna nel segno, possiamo assistere anche alla caduta di alcuni regimi o addirittura all’abbattimento di alcune situazioni che si erano rese fortemente prevaricanti. Al positivo si caratterizza invece la capacità di realismo del pianeta, che tende a demistificare ogni comportamento o pensiero che si stacchino da un aggancio al pensiero concreto e al buon senso.
I governanti possono trovare moduli di gestione del potere rigidi, ma efficienti e dotare di strutture amministrative solide nazioni e popoli.

Breve panoramica sugli eventi storici che hanno caratterizzato il transito saturnino – capricornino.

Spettacolare conferma di come le simbologie planetarie siano parlanti rintracciamo nel precedente transito del 1517 – 1520. Nella prima fase Saturno si congiunse a Plutone in Capricorno e con l’appoggio concomitante di Urano nel Toro.
Il 1520 poi, scopriamo, è un anno che vede la presenza di tutti e cinque i pianeti lenti negli stessi segni dell’odierno 2018.
In gradi dei segni notevolmente distanti, differenti, d’accordo, ma nei segni simili. Nel luglio - agosto di quell’anno Plutone e Saturno occupano il Capricorno, Nettuno è in Pesci, Urano in Toro, e, sorpresa!, Giove in Scorpione.

Due eventi di portata enorme per il mondo dell’epoca si stagliano: nel 1519 troviamo l’impero su cui non tramonta mai il sole di Carlo V e nel 1520 il fulgido regno di Solimano I, detto il Magnifico. Centralizzazione in un’unica persona, spesso dure repressioni e sopraffazioni, non furono certo estranee in questa epoca.

Nei passaggi che sono avvenuti nel secolo scorso Saturno ha mostrato alternativamente un volto spietato e autoritario o saggio e illuminato. Sono stati gli aspetti a decretarne l’inclinazione.

Senz’altro repressivo il regime di Josif Stalin nel 1930 (Saturno opposto a Plutone in Cancro e quadrato a Urano in Ariete). Ispirato a un idealistico sogno americano quello inaugurato da John Fitzgerald Kennedy nel 1961 (Saturno congiunto a Giove).

Conservatore è il muro di Berlino che si innalza nell’agosto del 1961, innovatore il muro abbattuto quasi trent’anni dopo nel novembre del 1989 (con Saturno congiunto a Nettuno, entrambi opposti a Giove nel Cancro).

Ferocemente punitivi  sono i carrarmati di Piazza Tienanmen a Pechino nella primavera del 1989, mentre audace, dotata di acutezza mentale e di lungimiranza, la svolta impressa da Michail Gorbaciov in Unione Sovietica nel 1988.

Dissennata la guerra del Golfo, iniziata dal regime di Saddam Hussein nell’agosto del 1990 (con Saturno opposto a Giove in Cancro), miracolosa la liberazione di Nelson Mandela che, dopo 30 anni di prigionia (un ciclo intero saturnino), guiderà con mano paterna il suo Sudafrica fino e oltre il fatidico Duemila.

Ipotesi per il futuro

Il sostegno notevole che  Saturno  riceve da un intero Olimpo planetario fa presagire la stabilizzazione e la volontà di dotarsi di strutture atte a favorire la durata dei governi. Tuttavia, come si è visto anche nei passaggi precedenti, non è escluso che ribaltamenti ci siano, specie in quei paesi  in cui la gestione è debole, non logica o si affida a un puro e vuoto esercizio del comando.
Possiamo dividere grosso modo la permanenza saturnina in tre fasi, in base ai rapporti che il pianeta stabilisce con i quattro pianeti più lenti.

2018

Nella prima fase, quella che per il momento ci interessa più da vicino, vediamo splendere il trigono di Saturno con un pragmatico Urano nel Toro. L’effetto di chiusura, di creare recinzioni, di imporre dazi e barriere protezionistiche sui vari territori (Toro), è fin troppo evidente. Il decisionismo (Urano volontà di decidere in tempi rapidi) da parte dei leader di tutti gli stati, è piuttosto dirompente. L’attenzione generale è spostata genericamente sul guadagno, sull’aumento dei redditi di poveri e ricchi, sulla generica aspirazione a un benessere che si diffonda su tutti. L’abbassamento di tasse e imposte, corrispondente  allo strumento che la comunità organizzata della polis mette a disposizione per tutelare la collettività (Scorpione cosignificante della casa 8^ - politica), è l’altro leitmotiv del momento. Non si capisce, però come si pagheranno i servizi pubblici e sociali (sanità, scuole, trasporti) di cui tutti fruiscono.

È ipotizzabile che un’organizzazione dei tempi e dei modi di lavoro avvenga in maniera sapiente (sia Urano che il Toro corrispondono al lavoro), focalizzandosi sui mestieri tipicamente taurini come la medicina, l’agricoltura, la ristorazione.
In evidenza i treni e le ferrovie (simbolizzati dal Capricorno) che si modernizzano sempre più: alcuni, specie in Giappone (corrispondente al segno), vedono macchinari che sfiorano la fantascienza.

La chirurgia, l’odontoiatria, l’osteopatia (attribuibili al decimo segno), sono le professioni che avranno uno slancio irresistibile, decretando attività che giungono a un successo garantito.

Il  trigono virtuale verso il segno della Vergine (segno della moltitudine, delle masse), propone forme di controllo burocratico sulle libertà personali. Si possono erigere invisibili muri che tengano d’occhio, grazie ai social media, tutti i nostri movimenti finanziari, fiscali, economici; e non solo.

2019

Nella seconda, il prossimo anno, troviamo la congiunzione con Plutone (indubbiamente, per certi versi esplosiva) e il sestile con Nettuno in Pesci.
Con questa configurazione il potere che tende a farsi strada è quello delle multinazionali e ancora una volta delle banche. Aumenta il divario tra ricchi e poveri, preparando quelle che saranno poi legittime ritorsioni, morali e mediatiche prima, su quei ricchi stessi avidi e approfittatori; che ne pagheranno (in parte) il fio, con lo spostarsi progressivo dal 2020 di tutti i pianeti maggiori (prima Saturno, poi Giove nel 2021, quindi Plutone nel 2023), nel segno dell’Aquario. 

Il benefico sestile Nettuno – Saturno proverà a smorzare i toni e a trovare soluzioni di conciliazione, o perlomeno a limitare i danni conseguenti a un gap mai colmato, tra i popoli sfruttati e i popoli privilegiati.

2020

Infine la terza fase, tra due anni, in cui osserviamo il permanere della congiunzione con Plutone cui si unisce quella di Giove. Nel terzo anno di sosta capricornina vediamo le prove generali di quella che sarà poi la successiva dimora in Aquario (tecnicamente detta domicilio secondario, più impregnata dei valori Aria).

Continueranno probabilmente le tendenze cominciate in precedenza, smorzandosi e virando verso direzioni meno rigide. La congiunzione con Giove sarà imperfetta tutto l’anno, rendendosi poi precisa, a zero gradi dell’Aquario, in dicembre.
I pianeti che accompagnano Saturno nel suo domicilio in Capricorno, secondo lo schema zodiacale morpurghiano, sono: Urano (secondo domicilio) e Marte (esaltazione), ma non dimentichiamo la corroborante trasparenza di Giove B.

L’effetto di Urano e Marte si è analizzato ampiamente; speriamo non si esprima troppo come sopraffazione, violenza sui deboli, controllo con mezzi apparentemente legali, ma che limitano progressivamente le libertà individuali.
La congiunzione di Giove, invece farà risaltare probabilmente la parte legata alla maturità, alla vecchiaia, alla possibilità di sfruttare la terza età della vita, che si allungherà sempre di più e in modo tale che diventi una vera e propria saturnina “età dell’oro”.

Nuove brillanti professioni nascono, proprio tutte a vantaggio e a sostegno di una durata, prima impensabile, dell’esistenza umana.
Attualmente, alcune persone, le cronache  ci informano, hanno raggiunto un’età biblica, da Matusalemme.
Tra questi c’è il giapponese Masadzo Nonaka, nato il 25 luglio 1905, che ha raggiunto i 112 anni. Ma non ci stupisce registrare i 122 anni di Appal Iliev, residente in Inguscezia, nato il 1° di marzo del 1896; ha 8 figli, 33 nipoti e 34 pronipoti. Segue la donna più longeva di cui si abbia notizia. È Nana Shaova, 128 anni, nata nel 1890.
Curiosità astrologica: tutti questi ultracentenari vedono la presenza nel loro cielo di Plutone nella sede della sua esaltazione: i giovanilistici Gemelli.

È possibile che la tarda età non sia più demonizzata?
Che in Italia perlomeno non si continui con la cantilena che “i giovani devono pagare le pensioni ai vecchi”?
Sicuramente leggi più eque e rispettose potrebbero essere varate, accompagnandosi anche a uno sguardo più umano, religiosamente avanzato, sul fine vita.
Nettuno nel segno dei Pesci potrebbe dare il suo contributo anche sostanzioso da questo punto di vista, proponendo strumenti e farmaci che abbrevino le sofferenze prima del trapasso.
La congiunzione Giove – Saturno nel segno della senilità dovrebbe far vedere inoltre gli anziani come una risorsa preziosa per le generazioni giovani e non un peso. Risorsa anche e soprattutto economica.
Almeno questa è la speranza.

Sempre questa congiunzione, che si verifica a scadenza ventennale in un segno di cui Giove o Saturno sono signori, porta alla ribalta il tema della conoscenza, dell’acquisizione. E Giove trionfa, in compagnia di Saturno, come nutrimento morale, intellettuale, filosofico.
La lezione che il dio della razionalità logica, Saturno, impartirà, sarà quella di mettere le leve del comando in mano a chi ha conquistato il “sapere”.
Si direbbe che,  a fine transito, lo slogan saturnino sarà “sapere è potere”.
Prima di arrivare a questo traguardo assisteremo a episodi di pura prepotenza, ci rassegneremo a chi comanda senza averne titolo, a sentire proclami e esibizioni di forza senza averne le competenze.

La consapevolezza di un potere che nasca dall’abilità e competenza sarà in seguito percepita e raggiungibile dalla forza illuminante del sestile di un fecondo Nettuno, corpo celeste della speculazione, dell’attitudine a spaziare con la mente, sapersi adattare alle esigenze collettive, che il Tempo, di volta in volta, scandisce, propone, rende mature.




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