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EQUINOZIO D'AUTUNNO 2018

a cura di Sandra Zagatti
 
Ci sono diverse novità astrologiche da segnalare per la prossima stagione autunnale. La più importante riguarda l’ingresso di Giove in Sagittario, l’8 novembre: un passaggio particolarmente incisivo, trattandosi del domicilio del pianeta, che durerà poi nei successivi tredici mesi. Intanto, nei prossimi tre Giove sarà sempre in moto diretto e percorrerà quasi interamente la prima decade. Un’altra novità riguarda Urano, che è invece in fase di retrogradazione e il 6 novembre rientrerà in Ariete: nel corso dell’autunno toccherà i 28° del segno (tornerà diretto l’8 gennaio e il ritorno definitivo in Toro avverrà il 6 marzo 2019). Da segnalare anche l’anello di sosta di Mercurio in Sagittario, dal 31 ottobre al 5 gennaio (con un rapido rientro in Scorpione nei primi tredici giorni di dicembre): il pianeta comincerà il moto retrogrado il 17 novembre sui 13° del segno.

Torna dunque in evidenza l’Elemento Fuoco, e in particolare sarà il segno del Sagittario a occupare un ruolo da protagonista, ancor più considerando che gli aspetti più importanti del prossimo autunno coinvolgeranno entrambi i suoi governatori, Giove e Nettuno (che governano anche il segno dei Pesci, partecipe delle dinamiche planetarie). Precisamente, il 17 novembre ci sarà la quadratura tra Mercurio in Sagittario e Nettuno in Pesci, il 19 novembre la quadratura tra Marte a inizio Pesci e Giove a inizio Sagittario, il 27 novembre la congiunzione tra Mercurio e Giove in Sagittario e il 7 dicembre la congiunzione tra Marte e Nettuno in Pesci.

Le simbologie sagittariane sono note: il lontano, il diverso, l’altro e l’altrove. Ovviamente sono traduzioni assolute, generiche, che possono trovare espressioni diversificate su livelli altrettanto diversi, ma di questi tempi (mi riferisco all’Italia ma la tematica è estesa a molti altri Stati) è prevedibile che gli argomenti principali siano sostanzialmente due: sul piano politico ed economico, i rapporti con l’Europa; sul piano sociale, ideologico e culturale, la gestione dei flussi migratori e i conseguenti problemi di integrazione. Ne abbiamo avuto ripetuti esempi nel 2015-2016, nel pieno della tragica guerra in Siria e di fenomeni migratori quasi incontrollabili, e purtroppo con una reazione di crescente insofferenza, poi intolleranza, da parte di buona parte dei cittadini italiani ed europei. Da lì sono nati movimenti popolari o politici più conservatori, di destra, euroscettici, nazionalistici e persino razzisti… e in tal senso la partecipazione di Marte, con il suo ingresso in Pesci e la sua congiunzione allo stesso Nettuno, fa temere una riacutizzazione dei fanatismi, delle rigidità ideologiche e della conflittualità.

Da parte sua, Urano in Ariete non entra in dissonanza diretta con i pianeti in Capricorno (Saturno e Plutone) ma con il suo moto retrogrado sembra a sua volta riportarci indietro nel tempo, agli anni più duri della crisi, della paura degli attentati, dello sconforto e della rabbia (parlo del lustro 2011-2015). Certo, quegli anni e le relative pesanti configurazioni sono alle spalle, e possiamo ipotizzare che ora si tratti solo di “rigurgiti” emozionali, con ripercussioni socio-politiche un po’ destabilizzanti ma non di una nuova e profonda fase critica; per lo meno ce lo auguriamo. D’altronde, il 27 novembre – mentre Mercurio si congiunge a Giove – Marte sarà in sestile a Saturno e farà in tempo, il 17 dicembre, a formare un sestile anche con Plutone. In un certo senso, è come se questi aspetti con l’Elemento Terra calmassero letteralmente le acque… offrendo un contenimento degli eccessi e un confronto politico ed istituzionale più ampio, più concreto e decisionale, anche sul piano normativo.

E non possiamo dimenticare che Giove in Sagittario esprime anche ottimismo, apertura, desiderio di sviluppo e capacità di espandere i confini (personali e collettivi, economici e culturali, oltre che geografici)! È un Giove istintivamente esploratore, cittadino del mondo, bendisposto a conoscere gli altri anche se, appunto, stranieri e diversi. Il problema nasce dalle configurazioni di corollario, non a caso il primo aspetto che Giove forma, dopo il suo ingresso in Sagittario, è proprio la quadratura con Marte, pianeta fortemente individuale e competitivo. È insomma un’evidente sfida a superare i limiti dei personalismi, dell’istinto alla difesa o all’attacco di fronte a minacce vere o presunte, dei preconcetti e delle paure nei confronti dell’ignoto e, a conti fatti, del futuro. Tra senso di appartenenza e senso di partecipazione, l’equilibrio è possibile ma la strada per realizzarlo non sembra breve, né in discesa.



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