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MANUALE DEL BUON CONSULTO DI ASTROCARTOMANZIA

a cura di Maura
 

Per un consulto di Astrologia e Cartomanzia

Come ottenere il massimo da un consulto di astrocartomanzia? Cercherò di stabilire alcuni punti fermi, sotto forma di consiglio, per far rendere al massimo il tempo e la fiducia che vorrete dedicare agli operatori del servizio.

1) Il consulto. Il consulto telefonico di cartomanzia professionale o cartomanzia è diverso dal consulto in presenza della persona ma non per questo meno efficace. Nel consulto “di persona” vengono scambiate più impressioni e interazioni tra operatore e consultante ma questo non sempre è determinante e neppure sempre vantaggioso. Personalmente trovo che il consulto di cartomanzia telefonico sia talvolta anche più efficace, specialmente in termini di essenzialità e obiettività. Lo stesso si può dire per il consulto di astrologia telefonico. Il fatto di trattare solo i dati della persona e sentirne solo la voce, che già è estremamente comunicativa di suo e svela moltissimo di una persona, regala al colloquio una neutralità che può rivelarsi preziosa, soprattutto se il cliente è agitato e molto prolisso.

2) Il tempo. I consulti, sia di cartomanzia professionale che di astrologia costano, lo sappiamo, ma proprio per questo il tempo ad essi dedicato va gestito bene. Premetto che esiste anche la possibilità di fare consulti telefonici brevi, di pochissimi minuti, ma questa opzione andrebbe dedicata soprattutto ai colloqui che servono come conferma o verifica di una situazione già impostata precedentemente, quando si conosce già l’operatore e si è già stabilito un canale energetico tra lo stesso e il consultante e quando l’astrocartomante ha già ben presente la situazione del richiedente.

Il primo consulto di astrocartomanzia dovrebbe essere più rilassato, chiaro e dettagliato, in modo che l’operatore, che sia cartomante o astrologo, abbia il tempo e il modo di capire il cliente, i suoi problemi, le sue aspettative e potenzialità e anche di stabilire il ponte energetico necessario alla trasmissione di informazioni non verbale. La conoscenza non superficiale del consultante serve all’operatore soprattutto quando si tratta di passare dalla fase di analisi alla fase risolutiva. Per suggerire soluzioni, strategie, azioni e reazioni bisogna non solo basarsi su ciò che appare opportuno ma, soprattutto, su ciò che il cliente è in grado di mettere in pratica.

Inutile consigliare a un pavido azioni da Rambo, o a un rigido soggetto iper-controllato e un po’ cinico gesta da principe azzurro: andremmo incontro al fallimento, anche qualora fossero proprio le cose giuste da fare.

Un'altra cosa importante è: meglio chiamare una volta in più, anche brevemente l’astrocartomante che chiamare la persona sbagliata… cioè il bersaglio delle nostre emozioni negative. Quando si è in stato di alterazione, per ira, gelosia, delusione, meglio fare una breve telefonata al proprio consulente di fiducia piuttosto che scaricare d’impulso tutte le suddette emozioni sulla fonte del nostro tormento. Questo risparmierà un sacco di guai e, spesso, anche un sacco di soldi.

3)Atteggiamento. Il consultante dovrebbe chiamare l’astrologo o il cartomante in stato di calma: respirare e calmarsi prima di alzare il telefono. E’ molto importante anche cercare di essere il più chiaro possibile nelle richieste e nell’esposizione del problema. Per esempio, se si chiedono ragguagli sull’amante, non bisogna omettere di avere anche un marito o che l’amante ha già una moglie … si rallenta solo l’analisi della situazione. Naturalmente bisogna essere in possesso dei dati di nascita, ora compresa, tassativamente se si vuole servirsi dell’astrologia, ma è molto utile anche in cartomanzia: serve a definire e identificare il soggetto da indagare come individuo rispetto al resto dell’Universo. Lasciar parlare anche l’astrocartomante apparirebbe un consiglio superfluo, se non fosse che, talvolta, succede che questa ovvia regola di banale buon senso non venga rispettata. Come già detto in altra sede, è sbagliato e profondamente irrispettoso pretendere che l’operatore faccia tutto da solo a tentoni, rifiutandosi di dare anche le informazioni di base “per vedere se indovina”: la Sibilla Cumana è una figura superata da qualche centinaio di anni e non c’entra molto con i moderni operatori dell’astro-cartomanzia. E’ però altrettanto sbagliato travolgere il malcapitato operatore di parole in libertà e di domande a raffica; peggio ancora di contestazioni se le risposte non sono in linea con le proprie aspettative. In questo modo otterrete solo di irritare la persona che vi ascolta e perderete un diverso, prezioso punto di vista.

Quando si chiede consiglio bisogna anche ascoltarlo, al massimo si può poi non seguirlo. Certo, chiedere spiegazioni e dire come si pensa stiano le cose va bene, ovvio; ciò che non va bene è negare a priori la validità delle risposte che vi vengono proposte dall’esperto. E’ chiaro che il suo punto di vista può essere diverso dalle aspettative ma è proprio per questo che si chiamano gli astro-cartomanti: perché vedano oltre ciò che il soggetto che chiede il consulto, telefonico o di persona, immerso nella situazione non può vedere o cose di cui non può rendersi conto proprio perché coinvolto. E’ invece fondamentale ed estremamente vantaggioso per tutti sapersi concentrare bene sugli argomenti e le persone di cui si chiede, specialmente se si tratta di un consulto di cartomanzia professionale e, a maggior ragione, se si tratta di un consulto telefonico.

Per un consulto di Astrologia e Cartomanzia

Cosa significa “concentrarsi”, in questo caso? Vuol dire svuotare la mente da tutto e tutti e focalizzarla solo sulla situazione di cui si sta chiedendo, rivivendola, letteralmente. Per esempio: se parliamo del nostro lavoro dobbiamo “sentirci” sul posto di lavoro, con il capo, i colleghi e così via, come se fossimo davvero lì. Se chiediamo di una persona, dobbiamo visualizzarla fino a che non ci sembrerà di averla davanti, sentendone il respiro, l’odore, vedendone lo sguardo. Se non si riesce a fare tutto ciò alla perfezione non è così grave: basta però che tutte le energie e l’attenzione siano concentrate come un puntatore laser in questo sforzo. Se ben fatta, bastano pochi secondi di concentrazione per creare il contatto.

4) Fedeltà. Non significa che bisogna affidarsi ad un solo operatore. Spaziare, conoscere persone diverse e testarle, confrontare vari astrocartomanti professionali cercando spunti diversi può essere utile ed è giusto. Poi, siamo in democrazia e la fedeltà è una prerogativa più del cane che dell’uomo … scherzi a parte, va bene cercare vari pareri ma allora va fatto seriamente. Inutile fare frettolosamente il giro delle sette parrocchie senza dare a nessuno il tempo e il modo di capirci qualcosa. Un consulto o si fa sul serio, o non servirà a nulla. Tenete presente che ogni volta che approcciate una persona nuova dovete costruire ex novo il ponte energetico che è indispensabile, e che invece si solidifica sempre più ogni volta che rientrate in contatto con la stessa persona. Oltre a questo dovrete rispiegare tutta la situazione e ridare le informazioni, perdendo tempo e soldi e disperdendo inutilmente energia. Per la stessa ragione anche le telefonate che consentono di completare il consulto senza interruzione sono preferibili a quelle continuamente interrotte.

Se siete già disposti a parlare per un certo tempo, è più efficace stare direttamente al telefono almeno 15 minuti piuttosto che richiamare più volte, specialmente se tra una telefonata e l’altra si infila qualche altro cliente, interrompendo il filo del discorso. In questo spesso sono più razionali i maschi: tendono a chiamare molto meno frequentemente ma, se chiamano, vogliono sviscerare il problema fino in fondo e non si preoccupano di fare in fretta ma solo di avere le risposte che cercano. Un po’ come quando si tratta di fare shopping: meno roba, ma di maggior qualità, costi quel che costi!

Per un consulto di Astrologia e Cartomanzia




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