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L'AMICIZIA AMOROSA

a cura di Elena Cartotto
 

L’amicizia amorosa costituisce una chiave di lettura ormai essenziale della postmodernità sentimentale che se filosoficamente è figlia della società liquida di Bauman, da un punto di vista cinematografico continua a rispecchiarsi nel film ormai divenuto cult “Harry ti presento Sally”. Da sempre, però, il confidente che spera in una svolta a luci rosse, seppur romanticamente intesa, con l’amico/a del cuore custode di peccati, vanità, progetti e segreti fa parte di canzoni e letteratura. Questa spinta emotiva verso qualcuno a cui ci sente profondamente legati come complici e amici è quindi un moto profondamente umano, al di là dei cambiamenti culturali e strumentali che certamente hanno inciso nell’ultimo secolo accelerando produzione e consumo di affetti, relazioni e sesso con una certa difficoltà a capire chi prova cosa e perché.

Situazioni del genere sono sempre più diffuse e ampiamente condivise dai partner senza che vi siano morti e feriti sul campo. Gli accordi sono chiari: si resta amici anche se si hanno rapporti intimi, e addirittura c’è libertà di scelta nell’andare con altri. Se poi ci si innamora di qualcuno di esterno alla coppia informale, naturalmente si interrompe la liaison, pur mantenendo la stessa complicità dell’inizio. Davvero è possibile che a fronte di un’intimità così profonda l’amicizia resti salda?

E che dire, invece, di coloro che s’innamorano del migliore amico/a nel silenzio più totale aspettando che l’oggetto del desiderio si risvegli, abbandoni tutti i partner sbagliati che regolarmente gli/le creano problemi e si getti tra le braccia dell’amico/a sempre onnipresente pronto ad asciugare le lacrime e a regalare la sua totale dedizione?

Perché si arriva a questo tipi di ibridi sentimentali? Per alcuni il discorso è essenzialmente pragmatico che tradotto astrologicamente significa “uraniano”:  se non c’è in corso un amore  reale e in più non si ha voglia di impegnarsi sul serio in una relazione, un amico con cui si hanno interessi comuni e un buon grado di confidenza è sempre meglio di niente.

Un soggetto nettuniano o lunare potrebbero, invece, trovarsi loro malgrado coinvolti nell’ansia spasmodica di un grande amore, assoluto e totalizzante, che prima o poi nascerà con l’amico/a preferito e che darà un senso a tutte le sofferenze dell’attesa, situazione questa che  sembra soddisfare quella caratura sognante che contraddistingue entrambi i tipi planetari. In più riesce a salvaguardare sia l’attitudine alla dipendenza del lunare che può restare, e quella alla fuga del nettuniano che non deve andarsene; in entrambi i casi la realizzazione del sogno e la nascita di un rapporto vero scompaginerebbe totalmente le carte in tavola: quindi, paradossalmente, è meglio non avvenga mai.

Ci sono dei segnali astrologici per riconoscere chi è portato per un verso o per l’altro a questo tipo di rapporto così poco definito? Certamente sì, anche se solo l’insieme del tema potrà dare una riposta più mirata. Soggetti fortemente marcati da Urano, dall’Acquario e dalla casa 11^, ad esempio, soprattutto se contiene Venere o la Luna per gli uomini, o Marte e Sole per le donne, tendono a mischiare sentimenti ed emozioni, a confondere amori e amicizie, a restare in contatto con i propri ex che possono essere sempre ripresi, come vuole l’opportunista Urano, se capita l’occasione.

La situazione si complica se l’uraniano in questione con forti valori 11^ è uno Scorpione, un Leone o un Toro perché allo sperimentalismo tipico del settore 11° si aggiungono gelosie, possessività, voglia di primeggiare tipica di questi segni. Nascono così situazioni un po’ surreali in cui la tanto sbandierata libertà è solo a favore di uno dei due soggetti e il tradimento, che non dovrebbe nemmeno essere concepito come problema, diventa un’ossessione. Naturalmente l’amicizia tra i partner, per quanto salda prima dell’esperimento, rischia di finire in malo modo per aver oltrepassato dei limiti che la stessa coppia improvvisata, aveva deciso di superare.

Sempre al di fuori dei canoni e delle regole è naturalmente Nettuno, con i suoi derivati astrologici, ossia casa 12^ e segni dei Pesci e del Sagittario. La 12^ può spingere verso le amicizie amorose non tanto per l’opportunismo e le disfunzioni idealistiche dell’11^, quanto perché ama agire al di fuori dell’ordinario, ed è già oltre quei confini che l’11^ sta tentando di superare. Soggetti fortemente nettuniani non amano le definizioni e se le accettano è solo perché la loro situazione professionale, pubblica, familiare lo richiede. Hanno bisogno di sapere che c’è un piano di fuga pronto per scappare da qualsiasi prigione, anche sentimentale, e in più certi temperamenti pescini, segno in cui è esaltata la Luna, favoriscono slanci quasi mistici, per cui il nettuniano di turno può buttarsi tra le braccia dell’amico/a del cuore promettendo amore eterno in un momento di particolare debolezza, per poi iniziare con l’altalena delle fughe e dei ritorni all’interno di un’amicizia amorosa che alla fine resterà tale.

Rapporti planetari tra Venere e Urano o Venere e Nettuno possono favorire per la stessa ragione attitudini ad amori amicali in cui i rispettivi egoismi dell’opportunista Urano e del fuggitivo Nettuno vengono ammantati da un’aura romantica che può creare schiere di sedotti e abbandonati. Certamente se i rapporti tra questi pianeti sono conflittuali, come quadratura e opposizione, possono anche indicare che il soggetto non cerca lui in prima persona il ruolo amicale, ma è costretto a subirlo, con variazioni su tema, dall’amico/partner che glielo impone.

Chi, invece, tende a rifiutare con una certa fermezza questo tipo di situazioni confuse ritenendole poco sane, sono personaggi in genere solari, gioviani o saturnini ad esempio, che amano chiarezza di rapporti, definizione di ruoli, hanno un senso della dignità e della responsabilità fortemente sviluppato e tendono a muoversi all’interno delle regole sociali.

Una forte casa 7^ cerca prepotentemente la coppia, la relazione formale, quindi difficilmente potrà assecondare rapporti poco vincolanti; la stessa cosa vale per aspetti planetari tra Venere e Saturno o Venere e Giove.

La casa 5^ può dare, invece, risultati ambigui: da un lato infatti predispone a quell’innamoramento passionale e per certi versi ossessivo che esclude evidentemente l’amicizia tanto cara all’opposta casa 11^. Dall’altro, però, la sete di passione e di esperienza può produrre degli eccessi che finiscono, talvolta, per travolgere anche le amicizie specialmente se sussistono conflitti o effetti “risucchio” proprio con l’11^.




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