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MIA MARTINI. IO SONO ... MIA

a cura di Andrea Benatti
 
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Il suo solo nome, specie in questo periodo dell’anno in cui il festival di Sanremo ha monopolizzato l’attenzione del pubblico televisivo e della critica musicale, evoca nella nostra memoria l’immagine di una delle più grandi interpreti della musica leggera italiana, eccelsa nell’esprimere attraverso le sue canzoni sentimenti intensi, struggenti, sofferti, ma assolutamente autentici e da brivido.

Di Mia Martini si è già scritto e parlato tantissimo, anche dopo la sua morte.Di lei il grande pubblico conosce però ancora ben poco: fu ad esempio l’unica cantante italiana a dividere il palco dell’Olympia di Parigi con Charles Aznavour, che la reputò una delle pochissime voci femminili capaci di emozionarlo veramente.

Lo studio del pianoforte a 5 anni, feste paesane come primi palcoscenici, l’amicizia fraterna di Renato Zero, il paragone con Edith Piaf, l’esperienza all’Eurovision Song Contest del ’77, oltre alle varie presenze al Festivalbar in epoca più recente, non rendono del tutto onore alla grandiosità artistica di Mimì.

Per compensarla di quanto nella vita non le venne riconosciuto, le è stato dedicato il Premio per la critica del Festival di Sanremo. Facile scoprirne il perché: i critici musicali le riconobbero per ben tre volte la vittoria nelle edizioni del ’82 (E non finisce mica il cielo), ’89 (Almeno tu nell’universo) e ’90 (La nevicata del ’56).

Domenica Rita Adriana Bertè, vero nome di Mimì (Mia in quanto ammirava l’attrice Mia Farrow, ex moglie di Woody Allen, e Martini poiché era una delle parole italiane più conosciute all’estero), nacque il 20 settembre 1947, alle ore 13:00 a Bagnara Calabra.

Sole in Vergine, Ascendente Sagittario, Stellium di pianeti in Ottava Casa in aspetto a Luna e Giove in Dodicesima. Già questi pochi dati ci forniscono interessanti indizi sul suo struggente vissuto, che sappiamo essere stato carico di ingiustizie, violenze e discriminazioni, un alone cupo che ha intaccato la serenità della donna per tutta la sua vita.

Il luminare, in Nona Casa, risulta congiunto strettamente al Medio Cielo il cui maestro – Mercurio – si trova in Decima Casa: la forza di volontà, la caparbietà e la perseveranza che l’hanno sempre contraddistinta sono ravvisabili anche nei numerosi e repentini cambi di case discografiche, tra cui la RCA, la WEA, la Polygram fino alla RTI Music. Urano (la cui azione è spesso associata a bruschi cambi di rotta) si trova infatti in Casa Settima (i contratti, le associazioni, le collaborazioni) e in quadratura al Sole e a Venere; ciò spiega anche il colpo di fulmine, avvenuto nel ’77, per Ivano Fossati, suo unico grande amore della vita, con il quale ebbe anche un interessante sodalizio artistico. Ma è all’inizio degli anni ’80 che la cantante decide di ritirarsi dalle scene a causa di ignobili dicerie sul suo conto, divenute insistenti, ossessive e che legarono la sua fama ad eventi negativi. “Si pensava che portasse sfiga”, sproloquiavano le malelingue dell’ambiente musicale di quel periodo.

Tullio De Piscopo raccontò che durante i viaggi in aereo Mia Martini era costretta a sedersi in terza classe per stare più lontana possibile dai colleghi superstiziosi … "Sai, la gente è strana prima si odia e poi si ama”, avrebbe risposto Mimì.

La sua Luna in Dodicesima Casa in sestile a Nettuno denota una sensibilità irrequieta, iper-ricettiva agli stimoli che provenivano dall’ambiente esterno, vulnerabile causa di tormenti interiori. L’isolamento, deliberatamente ricercato o coatto, è stato causa del periodo di profonda depressione che ha travolto la cantante nel suo ultimo periodo di vita.

La Casa Dodicesima è anche quella in analogia con i luoghi di segregazione, quali gli ospedali e le carceri: forse non tutti sanno che Mia Martini fu ritrovata in possesso di un grammo di hashish, quando nel 1969 si trovava con un’amica nel locale più In di Porto Cervo, il Pedro’s. La retata della polizia nel locale costò alla cantante l’arresto e la carcerazione per quattro mesi.

Emblematica fu la morte dell’artista che, a detta dei medici avvenne due giorni prima del ritrovamento del corpo, ovvero il 12 maggio 1995: crisi cardiaca. La diagnosi è ben espressa dalla congiunzione del Sole (cuore) con Venere (Salute) e dalla contemporanea presenza di Saturno/privazione/carenza in Leone/apparato cardiocircolatorio in Ottava Casa/morte. Dall’autopsia emerse che la causa era da imputare all’assunzione di stupefacenti, in particolare cocaina.

Mimì fu una delle cantanti più espressive, versatili, umane della storia della musica italiana, ma anche la più sfortunata. La Casa Ottava ospita anche Marte (che spesso in questo settore è associato a morte violenta) e Plutone, il quale risulta congiunto a Saturno e in trigono alla Luna in Dodicesima (governatore proprio dell’Ottava Casa): tale combinazione astrologica sottolinea il mistero che ha ammantato la morte della cantante, occultandone la verità agli occhi del pubblico (Saturno in quadratura a Giove/vista in Scorpione/occultamento in Dodicesima Casa/mistero). Oltretutto il Sole (l’Io, la Vita) riceve la quadratura esatta di Urano/mani. Potrebbe essere questo l’elemento astrologico che giustificherebbe l’atto del suicidio effettuato per propria mano, o per opera del padre (rappresentato sempre dal Sole), come sospetta fortemente la sorella Loredana? Si sa che il corpo della donna nella bara era pieno di lividi e che la sua salma fu cremata frettolosamente per volere del padre, un uomo estremamente manesco e possessivo (Quarta Casa/famiglia estesa per gran parte dell’Ariete).

Di certo, la volontà di renderle giustizia contro chi le ha creato immeritatamente il vuoto assoluto attorno, è la costante battaglia di sua sorella minore, Loredana Berte’ (che, guarda caso, nacque anche lei lo stesso giorno e mese di Mia, ma nel 1950!). La cantante, quasi ossessionata da questa rivendicazione, è spesso in conflitto con coloro che non hanno sufficientemente riconosciuto la caratura artistica e il merito della sorella scomparsa. Le due donne ebbero un rapporto viscerale, intenso, complesso, contraddittorio (come ci indica Mercurio/sorelle in Bilancia in Casa Decima congiunto a Nettuno e in sestile a Plutone e Saturno).

Per ricordare e rendere il dovuto riconoscimento a Mimì scomparsa nel 1995, debutta martedì 12 febbraio sul piccolo schermo “Io sono Mia” biopic RAI interpretato dall’attrice Serena Rossi che, dal palco dell’Ariston durante la terza serata della kermesse sanremese, ha dedicato a Mimì la celebre e commovente Almeno tu nell’universo.

Un brivido ha scosso probabilmente molti spettatori che hanno rivisto in Serena l’immortale Mimì.




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