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SOUL IL PRIMO MOVIE DELL'ERA ACQUARIANA

a cura di Elena Cartotto
 

“Connie si è persa in un assolo ed è una cosa positiva” dice il prof. Joe Gardner, uomo di colore newyorkese, insegnante di musica alle scuole medie, dopo l’esibizione in classe di una sua studentessa. Così inizia il film d’animazione prodotto dalla Pixar e distribuito dalla Disney per la sceneggiatura e la regia del Bilancia Pete Docter.

L’elemento Aria, in effetti, pare predominare in questo movie che sembra essere la porta d’ingresso cinematografica, perfetta per grandi e piccini, nell’era dell’Acquario di cui tanto si è parlato da quando è iniziato il nuovo millennio, ma specialmente nell’ultimo mese del 2020. L’affacciarsi al cielo della straordinaria, per il suo rifulgere anche ad occhio nudo, congiunzione Giove-Saturno nel segno dell’Acquario, in attesa dello sbarco, sempre in Acquario, di Plutone nel 2023, pare costituire un indizio tangibile ed inequivocabile dell’approdo new age a cui tante anime aspirano ormai da tempo, incuranti del materialismo imperante, dei meschini interessi economici che dividono individui e stati, dell’ignoranza diffusa e perfino della pandemia perché infondo, se si ha fede nell’Universo, inteso quale agglomerato di forze diversificate e intelligenti, miranti all’evoluzione dell’uomo, tutto è possibile.

Evoluzione pare essere una delle parole-chiave dell’era acquariana, oltre che del film: un modo per dire che qualunque ostacolo si debba affrontare, qualsiasi cambiamento si viva, perfino la morte stessa, l’obiettivo finale è il miglioramento dell’uomo attraverso la sempre maggiore consapevolezza di quella scintilla divina che anima tutti noi fin dalla notte dei tempi.
Acquariani sono molti degli insoliti personaggi che si incontrano nel corso della storia
, come lo strampalato gruppo di mistici che, in una sorta di stato di trance, va a caccia delle anime perdute nell’aldilà.

E Acquario è, probabilmente, il protagonista Joe Gardner, afro-americano, innamorato del jazz, con un talento eccezionale per la musica: la musica non è forse l’arte acquariana per eccellenza? L’Acquario che tra il governo di Urano e l’esaltazione di Nettuno ha un ritmo, ma non una forma, lontano com’è da qualunque definizione. E Joe Gardner, precario da una vita, in attesa della sua grande occasione come jazzista, tutto sommato accetta di buon grado, anzi quasi coltiva, questa precarietà di vita perché è il prezzo che è disposto a pagare per restare libero e inseguire il suo sogno.

Succede, però, che talvolta, quel che non accade in un’intera esistenza, avviene in un solo momento. E così Joe Gardner, forse perché Urano, dio dell’Acquario, non ama perdere tempo, ottiene, lo stesso giorno, un posto sul palco con la stella del jazz Dorothea Williams, il contratto a tempo indeterminato come professore, e il passaggio a miglior vita, in quanto muore cadendo in un tombino.

E qui interviene un’altra parola-chiave dell’era acquariana, ossia trasformazione. Joe Gardner si scopre “anima” sulla strada verso la Luce, ma in realtà quel che vuole è solo recuperare il corpo e ritornare sulla terra per non mancare all’appuntamento col destino: il suo spettacolo con Dorothea Williams che finalmente lo lancerà nell’olimpo del jazz.

Joe Gardner, nettunianamente, fugge e nel sottrarsi al Paradiso, precipita nell’ante-mondo dove vivono e vengono formate dai “Jerry”, i professori stilizzati dell’era acquariana, le anime in attesa di incarnarsi. Qui, sempre giocando con le mirabolanti trasformazioni tanto care a Nettuno, Joe Gardner si spaccia per un altro defunto e diventa mentore di un’anima totalmente restìa a cedere alle lusinghe dell’incarnazione. Lei è l’anima 22, la più indisciplinata.

Anche qui abbiamo un riferimento all’Acquario: il numero 22 non solo è il doppio di 11, ossia il numero corrispondente all’Acquario e alla sua casa zodiacale, ma a livello numerologico è un cosiddetto numero maestro che dilata, in coloro che ne subiscono l’influenza, la passione proprio per le tematiche metafisiche; inoltre dona un carattere molto originale poco propenso a uniformarsi ai dettami comuni.

Una serie di rocambolesche vicende porteranno Joe Gardner e anima 22 a cadere sulla terra finendo Joe nel corpo di un gatto, tipico animale acquariano di cui sono note le doti di indipendenza e anticonformismo, e anima 22 nel corpo di Joe ricoverato in un ospedale in coma dopo l’incidente del tombino, perché nell’era dell’Acquario dove tutto è indefinito, anche il confine tra la morte e la vita è molto labile e si può sempre tornare indietro o, al contrario, proiettarsi in avanti.

Sarà questa esperienza di amicizia, sentimento prettamente acquariano, tra Joe, che in realtà è anima 22, e il gatto, che di fatto è Joe, a dare il via ad un simpatico gioco di maschere che richiama sottilmente il Plutone in trasparenza nel segno dell’Acquario.

Da qui deriverà la comprensione suprema di cosa è la vera scintilla che accende la vita, e che non è affatto ciò che Joe Gardner pensava e che anima 22 preferiva ignorare al fine di scansare il peso del corpo, della responsabilità umana, della possibilità espressiva che l’incarnazione, e quindi la scelta di una via di realizzazione, comporta. Il loro problema è, infondo, da sempre il problema dell’intero genere umano: trovare quel guizzo unico e particolare che renda ogni esistenza degna di essere vissuta. Ma davvero veniamo al mondo per fare qualcosa? O il senso della vita si nasconde altrove, tra nebbie, ricordi, suoni, sapori, pieghe di momenti che nemmeno immaginiamo e che nulla hanno a che fare con i nostri talenti, le ambizioni e i sogni che portiamo nel cuore?

Saturno, secondo governatore dell’Acquario, sembra fare capolino proprio nell’happy end, quando tutti i nodi vengono al pettine e una profonda logica sembra emergere dal caos; una sorta di filo conduttore in grado di ricomporre il funambolismo nettuniano e i colpi di scena uraniani.

Forse Joe Gardner avrà un’altra occasione sulla terra e forse non sarà più il jazz la sua ossessione. Forse incontrerà di nuovo anima 22 senza sapere che è lei, o forse no. Nella fluttuante era dell’Acquario, dove lo spirito vince sulla materia, tutto è possibile.




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