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LUNA PIENA IN BILANCIA : SULLE TRACCE DI VENERE

a cura di Melissa Rhys
 
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Luna Piena a 8°18’ della Bilancia alle 20:49 del 28 marzo 2021

Qualche anno fa, in un periodo particolarmente difficile della mia vita, Venere mi ha fatto da guida. Uscivo dal lavoro poco dopo il tramonto e la trovavo ad aspettarmi nel cielo limpido della sera. Alzavo lo sguardo e, rincuorata da quella presenza, mi lasciavo condurre a casa dalla sua luce. Allora ho compreso per la prima volta quello che provavano gli antichi di fronte al cielo stellato e la fiducia e la speranza che marinai ed esploratori vi hanno riposto per millenni.

Quell’episodio dimenticato mi è tornato alla mente mentre, osservando le effemeridi per preparare l’interpretazione del Plenilunio, ero alla ricerca di un filo conduttore. Non lo siamo del resto tutti in questa vita scossa alle fondamenta e stravolta nelle abitudini dalla pandemia? Sospesi nell’attesa, fatichiamo ad allinearci con lo scorrere del tempo e a ritrovare i ritmi quotidiani. Persi i vecchi punti di riferimento interni ed esterni, abbiamo l’impressione di navigare a vista. E se avessimo solo bisogno di alzare lo sguardo e cambiare orizzonte?

In quelle settimane ormai lontane, in cui ero obbligata dolorosamente a separarmi dal passato, avevo avuto, senza saperlo, la fortuna di lavorare in un luogo diverso dal solito: percorrere altre strade per tornare a casa mi obbligava ad alzare lo sguardo invece di guardare avanti a me senza vedere davvero, com’è scontato se si segue un percorso consueto. Se non l’avessi fatto non avrei scoperto il conforto di quella luce che mi aspettava ogni sera e alimentava la fiducia che avrei ritrovato quello che avevo smarrito.

La Venere che governa la Luna Piena di marzo, reduce dalla congiunzione superiore con il Sole del 25, per qualche settimana ancora non sarà visibile come “stella della sera” ma già reclama dal punto di vista astrologico il suo ruolo di ago della bussola di fronte al futuro. Congiunta al Sole (e a Chirone) e governata da Marte in Gemelli, reduce a sua volta dall’incontro con il Nodo Nord del 26, ispira a un’azione finalmente possibile, coraggiosa seppure ancora incerta e frammentata, e in grado di lenire le sofferenze. I desideri, i sogni del magico Novilunio in Pesci in cui era congiunta a Nettuno, cominciano a prendere forma.

È il nuovo capitolo di una storia che comincia da lontano, fin dai primi mesi del 2020, e intreccia i transiti dei tre pianeti personali mentre tentiamo di forgiare un cammino individuale in risposta alle pressioni e ai condizionamenti dei pianeti lenti e transpersonali.

La congiunzione di Marte in Capricorno al Nodo Sud del 25 febbraio aveva segnato l’inizio della fase critica della pandemia: da quel momento fino al passaggio dalla primavera all’estate tutti i pianeti sarebbero rimasti in ostaggio dell’asse dei Nodi nella configurazione che in astrologia jyotish viene chiamata Kala Sarpa Yoga, perfetta metafora del lockdown e delle sue costrizioni.

Come quell’emisfero zodiacale completamente vuoto, metà della vita ci è stata a lungo inaccessibile: Marte, la volontà e l’azione individuale si è dovuta sottomettere contemporaneamente alla forza letale della natura (Plutone), alla scienza (Giove) e alla legge (Saturno). Tra i primi a sfuggire a questa morsa implacabile Mercurio e Venere che con i loro transiti in Gemelli, proprio mentre l’asse dei Nodi passava da Cancro/Capricorno a Gemelli/Sagittario, ci hanno accompagnato mentre le misure più restrittive venivano allentate e potevamo finalmente recuperare contatti, comunicazioni e relazioni dirette ma in un contesto inedito e spiazzante. Come Marte ci avrebbe fatto scoprire in autunno, con il retrogrado in Ariete in quadrato a Giove, Saturno e Plutone in Capricorno, però non avevamo ancora ritrovato la libertà di agire.

La celebriamo oggi, prima ancora di riconquistarla in pieno, con questo Novilunio che segue sia Venere in cazimi con il Sole in Ariete, la rigenerazione indispensabile a ogni nuovo inizio, che la congiunzione di Marte questa volta con il Nodo Nord, l’uscita definitiva dalla prigionia di Rahu e Ketu. Si può tornare a volere e agire ma volontà e azione falliscono sempre quando non sono allineate ai desideri più profondi e autentici.

Quello che vogliamo ora non può più essere quello che volevamo prima delle esperienze dell’ultimo anno: la congiunzione Marte/Nodo Nord si è perfezionata a 13 gradi dei Gemelli, gli stessi della congiunzione inferiore Venere/Sole del 3 giugno 2020 durante il passato retrogrado. Lungo la strada ci saranno ancora scoperte, rivelazioni, prese di coscienza e ripensamenti: Mercurio sarà protagonista di altri due retrogradi in Aria nei prossimi mesi e Venere a breve congiungerà Urano. Ma la direzione sarà quella mostrata da questo Plenilunio. Seguirla ci aiuterà a lasciare definitivamente alle spalle il passato senza rimpianti e recriminazioni quando ad opporsi a quei 13 gradi sarà l’ultima eclissi solare in Sagittario del ciclo a dicembre.

Per approfondire i temi principali del 2021 accennati nel post potete fare riferimento ai webinar: “Dalla Terra all’Aria: un nuovo orizzonte”, “Libera il futuro: transiti e segni nel 2021” e “Tra passato e futuro: il quadrato Saturno/Urano” disponibili gratuitamente sul sito.

Del ciclo di lunazione iniziato con la Luna Nuova in Pesci, del tema di ingresso in Ariete, del transito di Marte in Gemelli con la congiunzione al Nodo Nord e dell’interazione tra il quadrato Saturno/Urano, i luminari e i pianeti personali ci siamo occupati invece nell’appuntamento di marzo: “Il paradosso della libertà: Saturno, Urano e i pianeti personali”. Il prossimo appuntamento,  con Giove protagonista, ad aprile. Per ricevere informazioni sui prossimi webinar iscrivetevi alla nostra mailing list.




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