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JACOBS E TAMBERI : NEL NOME DEL PADRE

a cura di Melissa Rhys
 
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Lamont Marcell Jacobs, 26 settembre 1994, 7:33 a.m., El Paso (Texas)
Gianmarco Tamberi, 1° giugno 1992, 4:55 a.m., Civitanova Marche
Marco Tamberi, 30 luglio 1958, ora sconosciuta, Ancona

Le Olimpiadi sono il palcoscenico su cui ogni quattro anni si intrecciano le storie e i destini agonistici e personali della meglio gioventù mondiale. Sempre in bilico tra l’estasi esaltante, liberatoria della vittoria e l’amarezza cocente della sconfitta, separate spesso solo da un centimetro, un punto. O, come ci ha dimostrato il quartetto italiano dell’inseguimento su pista, da un battito di ciglia invisibile a occhio nudo ma non ai cronometri digitali che in un attimo trasformano la delusione in trionfo. Quattro anni, anzi in questo caso addirittura cinque, con l’aggravante dell’esperienza traumatica della pandemia, di dedizione, impegno, fatica giocati nell’arco di pochi giorni, in molti casi minuti, secondi.

Tra queste storie ci sono quelle che resteranno nella memoria di tutti, fissate da un’immagine, un’emozione condivisa da milioni di persone. Per noi sarà soprattutto l’abbraccio gioioso e incredulo tra Marcell Jacobs e Gianmarco Tamberi, neocampioni olimpici, protagonisti di una delle imprese indimenticabili dello sport italiano. Ma è legarli è qualcosa in più di un trionfo sportivo condiviso. È una storia di rivincita e riscatto, scritta all’ombra del rapporto conflittuale con il maschile paterno.

Un leit motiv già evidente senza la domificazione e che ora possiamo approfondire con maggiore cognizione di causa per merito dell’infaticabile Grazia Bordoni che ha prontamente recuperato l’ora di nascita di entrambi. Vediamo che cosa rivela l’interpretazione astrologica dei loro temi natali a confronto con i riscontri della cronaca.

Cominciamo dalla sorpresa che ha lasciato a bocca aperta (in qualche caso con un retrogrado amaro e astioso di polemiche e sospetti) i professionisti dell’atletica, su pista e fuori. Marcell Jacobs è figlio dell’unione, dissoltasi in breve tempo, tra una ragazza italiana e un militare americano di stanza in una base NATO in Italia. Nasce in Texas ma a pochi mesi è già in Italia e il distacco fisico e psicologico dal padre rimarrà a lungo incolmabile.

Una frattura difficile da risanare che si rispecchia perfettamente nella distanza tra il Sole (padre) ai primi gradi della Bilancia e Mercurio (figlio) sul grado anaretico dello stesso segno. Quel Sole, del resto, non solo campeggia isolato nel tema ma si trova nella casa più nascosta, meno accessibile consciamente, dello zodiaco mentre Mercurio è in Prima. Ci racconta della solitudine di un bambino che cresce non solo senza padre ma da persona di colore in un paese in cui questo è ancora un evento fuori dall’ordinario, dei fantasmi che la popolano, delle insicurezze che la rendono più aspra e tortuosa. E di un padre assente, prima idealizzato (e giustificato) come guerriero costretto dal dovere a combattere ai confini del mondo nell’infanzia e poi rifiutato, cancellato con rabbia da adolescente per la sua indifferenza.

Sono le difficoltà che lo stesso Jacobs ha confessato in uno struggente post autobiografico, pubblicato online qualche mese fa, dopo la prima vittoria davvero importante agli europei indoor di Torun. Si intitola significativamente “Guerra e pace” e testimonia la battaglia e la pacificazione interiore che sono stati la chiave del suo percorso di uomo e di atleta. Un percorso lungo e ricco di insidie, la cui durata è in parte alla base delle insinuazioni di cui Jacobs, un late bloomer dell’atletica, è stato oggetto.

Le energie maschili nel tema sono al tempo stesso violentemente compresse e iperstimolate - Marte in Cancro è quadrato a Mercurio e opposto alla congiunzione Urano/Nettuno in case e segni cardinali e trigono a Plutone in Scorpione in Seconda. Sarebbero potute implodere in maniera rovinosa, autodistruttiva e invece sono state incanalate con pazienza e dolore nell’affermazione del proprio valore (lo stellium in Scorpione in Seconda che, oltre a Plutone, contiene Venere, governatrice del Sole, Giove, che rappresenta la competizione a livello internazionale e il Nodo Nord, che segna la rotta della realizzazione di sé) attraverso lo sport al massimo livello, rappresentato da Marte in Decima casa.

La svolta decisiva, nelle parole dello stesso campione, è stato l’incontro con una mental coach, ancora Venere in Scorpione, che l’ha accompagnato nel percorso per ritrovare il padre/Padre dentro e fuori di sé. Un percorso ancora in fieri che si compirà probabilmente con l’ultimo quadrato di Plutone in Capricorno a Mercurio natale nel 2024.

Non stupisce neppure che questa strada così impegnativa sia stata intrapresa in coincidenza con la pandemia: nel tema natale Urano e Nettuno sono congiunti in Capricorno sui gradi della congiunzione Saturno/Plutone di gennaio 2020 né che abbia raggiunto il suo culmine con la duplice vittoria olimpica individuale e in staffetta, un’impresa riuscita a pochissimi nella storia delle Olimpiadi, con il quadrato Saturno/Urano in quadrato/opposizione allo stellium in Scorpione e Plutone in opposizione a Marte natale in Cancro, che governa lo stellium in Scorpione.

L’uomo e l’atleta Jacobs sono morti e rinati più volte per tagliare quel traguardo che pareva impossibile. Del ruolo che il femminile ha giocato nella sua vita (nel tema anche la Luna, governata da Mercurio, se si considerano solo gli aspetti classici, è isolata) contiamo di occuparci in occasione delle prossime vittorie che tutti ci auguriamo.

Se Jacobs si è misurato con l’ombra di un’assenza, Gianmarco Tamberi ha dovuto invece fare i conti con l’onnipresenza del padre: un padre, di cui tra l’altro porta il nome, al tempo stesso modello e misura della sua riuscita in qualità di ex saltatore in alto di buon livello internazionale e di allenatore

Ne ha avuto certamente il sostegno (Marte in Ariete è in sestile a Saturno in Acquario in Decima) ma ha sentito anche tutto il peso del suo doppio ruolo di mentore, ispirazione e genitore (Giove in Vergine in quadrato al Sole sulla congiunzione natale Mercurio/Plutone del padre). Cronache e interviste raccontano di scontri molto accesi ma il Marte in Ariete dell’uno in armonia al Sole congiunto a Urano in Leone dell’altro rivelano una sostanziale comunanza di intenti e obiettivi vissuta certo in maniera non convenzionale.

Il Nodo Nord in Capricorno, governato da Saturno, suggerisce che nella carriera del figlio possano essersi riversate le ambizioni irrealizzate del padre: la carriera di Marco Tamberi fu stroncata prematuramente da un incidente stradale prima di raggiungere il culmine. Ce ne sono altri indizi sottolineati da Lilith nei temi di entrambi: congiunta a Saturno nel tema del campione olimpico e al Nodo Sud in opposizione a Giove congiunto al Nodo Nord in quello del padre. Una rivincita, tramandata in famiglia e perseguita a lungo, che ha rischiato di non realizzarsi per un altro gioco beffardo del destino, una delle specialità della Luna Nera: l’incidente alla vigilia delle Olimpiadi di Rio nel 2016, a cui Tamberi si presentava da favorito e che invece a Tokio è diventata doppia.

L’ora del certificato di nascita non dissipa completamente i dubbi sul tema natale: uno scarto di poco più di un minuto darebbe al Gemelli Tamberi un’ascendente nello stesso segno. Anche la Luna, pur già partile con il Sole, non è ancora tecnicamente uscita dalla fase balsamica: eppure l’esuberanza caratteriale, la stravaganza nei comportamenti (solo temporaneamente sacrificata, come la barba asimmetrica che è sempre stata il suo marchio di fabbrica in gara, alla missione della vita) sarebbero in perfetta sintonia con una nascita già in fase di Luna Nuova.

Non che l’impronta mercuriale necessiti di ulteriori conferme: sono in Gemelli e in Prima casa i luminari e i pianeti personali con l’eccezione di Marte in Ariete, quest’ultimo perfetta rappresentazione dell’impulsività a tratti autolesionistica che finora gli aveva precluso i traguardi più importanti. Qui come abbiamo visto il Sole è tutt’altro che isolato, se un problema c’è è riuscire a mantenere l’equilibrio dal punto di nervoso ed emotivo a fronte di un eccesso di stimoli soprattutto mentali.

Dal punto di vista dei transiti è interessante notare come il lungo e difficile recupero dopo l’incidente che gli precluse la partecipazione ai giochi di Rio de Janeiro sia coinciso con i transiti dei pianeti lenti in Capricorno sul quadrato natale tra Marte in Ariete e la congiunzione Urano e Nettuno sempre in Capricorno. Anche in questo caso la congiunzione Saturno/Plutone proprio nell’orbita di quei gradi ha svolto un ruolo determinante: padre e figlio hanno ammesso che il rinvio di un anno dell’Olimpiade, causato dalla pandemia, ha reso possibile una vittoria altrimenti impensabile.

L’ultimo tocco l’hanno dato poi l’ingresso di Saturno in Acquario, con l’inizio del primo ritorno del pianeta su se stesso, e la benefica eclissi solare in Gemelli in prossimità del compleanno: l’uno, premio alla perseveranza nell’inseguire un sogno a dispetto delle insidie della sorte, l’altra, simbolo del recupero di un talento che si temeva perduto per sempre.




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