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RENATO ZERO

a cura di Andrea Benatti
 
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Personalità eccentrica e poliedrica, autore di alcuni dei brani più belli e iconici della musica italiana, Renato Zero è pronto a spegnere 71 candeline oggi 30 settembre. È ad oggi l’unico artista italiano riuscito a piazzare i suoi album al primo posto della classifica dei dischi più venduti per ben sei decenni (anni ’70, ’80, ’90, ‘2000, ‘2010, ‘2020), record che negli Stati Uniti solo Cher era riuscita ad ottenere finora.

Uno dei personaggi più eclettici e straordinari del panorama musicale e televisivo italiano, vanta un popolo che lo segue da anni e che lui stesso ha definito sorcini – all’inizio chiamati zerofolli. Anche se oggi la carriera del cantante è illuminata da tantissimi successi e da record di vendite finora imbattuti, all’inizio l’artista ha dovuto affrontare non poche difficoltà.

Renato Zero (pseudonimo di Renato Fiacchini) è nato a Roma il 30 settembre 1950 alle 18:15, da Ada Pica, infermiera, e Domenico, poliziotto di origine marchigiana. Sole in Bilancia in sesta casa nei gradi venusiani del segno, Ascendente Ariete nei gradi dell’esaltazione del Sole, Zero scelse questo particolare ed emblematico nome d’arte in quanto non riusciva ad ottenere i consensi sperati quando, da giovanissimo, iniziò ad esibirsi live in alcuni locali della città di Roma.

Appena nato fu colpito da una grave malattia – una forma di anemia emolitica neonatale – che fu prontamente curata con una trasfusione completa di sangue: la sua Luna in seconda casa in Toro, considerata nella simbologia di infanzia, riceve guarda caso l’opposizione spuria di Marte in ottava in Sagittario.

Il debutto nel mondo dello spettacolo fu molto traumatico per il cantante, ma ciò non scalfì la forza di combattere per i suoi sogni: in alcune delle sue prime esibizioni live negli anni dell’adolescenza, erano presenti tra il pubblico diversi denigratori che lo schernivano urlando “Sei uno zero!”. A quel punto il cantante decise di usare il nome Renato Zero, piuttosto che il suo nome di battesimo Renato Fiacchini, come sfida per tutti coloro che per lui non vedevano nessun futuro nella musica.

Una sfida, questa, che certamente ha vinto grazie alla sua audacia, caparbietà e forza – Ascendente Ariete – ma soprattutto al suo stile, eleganza, estro e fantasia – come evidenziato dal Sole in Bilancia nei gradi venusiani del segno largamente congiunto a Nettuno. L’instancabile energia creativa di cui è dotato la riversò quotidianamente nel proprio lavoro, attraverso uno studio rigoroso e un perfezionismo stilistico ravvisabile nei testi delle sue canzoni, nelle melodie, nei concerti equiparabili a spettacoli teatrali degni dei palcoscenici di Broadway – corposo stellium in casa sesta composto dalla stretta congiunzione Mercurio/Saturno/Venere in Vergine e dalla congiunzione Sole/Nettuno in Bilancia.

Trascorse l’adolescenza nella borgata della Montagnola e dopo le scuole medie si iscrisse all’Istituto di Stato per la Cinematografia e la Televisione Roberto Rossellini, che lasciò però al terzo anno per dedicarsi alla musica, al canto, alla recitazione e al teatro, le sue vere e più grandi passioni che lo accompagneranno per sempre. Plutone, inteso nella sua simbologia di profonda e viscerale energia creativa, si trova nell’estrosa e ardente casa quinta, quella delle passioni, e forma un sestile con Nettuno saldamente ancorato al Discendente in Bilancia.

Il primo contratto al Ciak di Roma per 500 lire al giorno lo ebbe a soli quattordici anni, anche se l’ingresso ufficiale nel mondo della musica avvenne nel lontano 1967 con un 45 giri prodotto da Gianni Boncompagni. Erano gli anni delle prime partecipazioni a programmi televisivi e a pièce teatrali, fu presente anche in un film del grande Fellini, era l’epoca del mitico Piper, il famoso locale notturno romano in cui venne notato da Don Lurio.

Furono però gli sgargianti anni ’70 - con lo sviluppo completo del glam rock - a consacrare il successo musicale dell’eccentrico e poliedrico Renato, inaugurando così una carriera costellata di infiniti successi e larghi consensi da parte del suo amatissimo pubblico: partecipò infatti ad alcuni caroselli per una famosa marca di gelato e fu proprio in quel frangente che conobbe le sorelle Loredana Bertè e Mia Martini, con le quali strinse un’intensa quanto tormentata amicizia.

Il Sole in Bilancia congiunto a Nettuno, oltre alla Luna in Toro - astro che risulta essere in assoluto il più stimolato di tutto il Tema Natale in quanto trigono a Venere e a Saturno, opposta a Marte e quadrata a Giove -  sottolinea il suo talento inconfondibile, il fascino sottile, l’eleganza estrosa, la creatività audace e provocante, ma soprattutto la costante ricerca estetica e stilistica. Curioso, e non casuale, che entrambi i luminari siano posizionati nei gradi di Venere. La Luna nel segno per antonomasia legato alla voce e al canto - il Toro – si trova nella casa seconda, settore tradizionalmente ricollegato al cinema, alla televisione e alle arti visive, ma anche ai guadagni che possono derivare dallo sfruttamento del proprio talento vocale nonché della propria immagine.

Il suo personaggio così sfacciatamente provocatorio e alternativo, dotato di una personalità unica, camaleontica e decisamente fuori dalla norma, ma allo stesso tempo attenta alla tradizione, riservata e per certi aspetti conservatrice - caratteristiche espresse dal Sole in sesta casa quadrato a Urano e congiunto a Nettuno – venne raccontato all’inizio della carriera in pezzi come Mi Vendo, Triangolo, Fermoposta e Sbattiamoci. Nei brani più recenti l’artista spaziò anche verso temi sociali più impegnativi, quali la droga, l’aborto e il sesso facile.

L’istrionico Renato catturò negli anni un pubblico sempre più numeroso, al limite dell’idolatria – Nettuno strettamente congiunto alla cuspide della settima casa, settore che astrologicamente è legato appunto al pubblico – e ad oggi è considerato un vero e proprio cantautore e chansonnier: nella sua lunga carriera ha pubblicato ben 44 album (31 in studio, 8 live e 5 raccolte ufficiali) e più di 500 sono le canzoni scritte anche per altri grandi artisti come Mina, Ornella Vanoni, Patty Pravo e Marcella Bella.

È sempre stato molto riservato per quanto riguarda la sua vita affettiva – Venere congiunta strettamente a Saturno: il suo gusto eccentrico e un po’ fuori dalle righe, che lo contraddistinse soprattutto agli esordi, hanno dato adito a vari rumors relativi alla presunta omosessualità del cantante, il quale ha sempre preferito non rispondere in maniera diretta, rendendosi ambiguo. Nel 2010 ha dichiarato di essere eterosessuale e di aver avuto due storie d’amore ufficiali: una con la sua segretaria Lucy Morante e l’altra con la conduttrice Enrica Bonaccorti.

Molto legato al promontorio dell’Argentario – dove possiede una residenza e dove ha ideato e registrato alcuni dei suoi album di successo grazie ad uno studio mobile – adottò nel 2003 un figlio, Roberto Anselmi Fiacchini; il giovane lo ha reso di recente nonno di due nipoti, alle quali ha dedicato il brano La Mia Carezza del suo ultimo album ZerosettantaVolume due uscito nel 2020.

Renato Zero è anche un grande promotore di azioni di filantropia e solidarietà, ha partecipato a numerose iniziative e maratone televisive di raccolta fondi come Telethon sulle malattie genetiche o sulla ricerca contro il cancro. L’avveniristico progetto di Fonopoli – nome della sua casa discografica – è diventato un’associazione no-profit per quel programma alla fine mai realizzato della “cittadella della musica”. Al centro dei suoi interessi umanitari annoveriamo anche il recupero dei tossicodipendenti, l’accudimento degli ospiti nelle case di riposo e negli ospedali, l’aiuto in favore delle vittime terremotate.

È stato, inoltre, uno dei numerosi firmatari del manifesto della Comunità di Sant'Egidio contro la pena capitale che ha sostenuto, con altre associazioni, la Moratoria universale del 2007. Tutti questi fattori sono espressi splendidamente dalla congiunzione Sole/Nettuno in Bilancia oltre che dalla casa dodicesima che si estende per tutto il segno dei Pesci.

Quali transiti lo attendono nei prossimi mesi?

Plutone e Nettuno saranno i principali attori che agiranno vigorosamente sullo stellium in Vergine di Renato Zero. Il primo sta formando proprio in questo periodo un preciso trigono con Saturno, seguirà poi con Venere e con Mercurio: a beneficiare sarà soprattutto la carriera e il lavoro, dato che l’aspetto si forma tra casa decima e casa sesta; i progetti creativi prenderanno una forma più solida e costruttiva, magari attraverso la stesura di collaborazioni continuative nel tempo con altri artisti, questo grazie anche al trigono che Saturno sta formando con il Sole di nascita di Renato e al sestile al Marte radix. Anche la Luna in Toro dell’artista verrà coinvolta il prossimo anno dal trigono di Plutone, ottimo passaggio planetario che solleciterà ancora di più la sua estrosa vena creativa. Zero farà ritorno in Tv con uno spettacolo tutto suo?

Noi ce lo auguriamo vivamente, sperando che Nettuno in opposizione al suo stellium in Vergine non gli riservi spiacevoli sorprese: il pianeta del mistero e dell’ignoto, infatti, si trova nella dodicesima casa del cantante e a breve si porrà in opposizione alla congiunzione Saturno/Venere/Mercurio in sesta casa: sarà necessario un buon check up, in modo da scongiurare ogni possibile problema di salute e assicurargli ancora tantissimi anni di meritati successi.




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