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VENERE DIRETTA : I TRANSITI DEI RITORNI DI FIAMMA

a cura di Elena Cartotto
 

Venere, dopo il lungo moto retrogrado, è tornata diretta a fine gennaio, e si accinge a uscire definitivamente dal Capricorno ai primi di marzo 2022. Il Capricorno stesso, e tutti i segni che con lui sono in rapporto armonico o conflittuale, è probabile abbiano risentito, a livello affettivo, di questo passaggio con esiti diversi.

Capricorno, Toro, Vergine, Scorpione e Pesci potrebbero aver ripescato dal passato situazioni sentimentali che sembravano archiviate, ma che invece non lo erano affatto. Probabilmente non si è trattato solo di possibili ritorni di ex amanti, ma anche dello sviluppo, specialmente per Pesci e Scorpione, di amicizie consolidate che hanno inaspettatamente rivelato sfumature amorose. Questo aspetto di novità capace di innestarsi su rapporti amichevoli preesistenti può aver trovato un aggancio nel transito celeste che ha visto Venere in aspetto positivo a Urano.

Cancro, Bilancia e Ariete, invece, potrebbero essersi voltati indietro verso amori perduti da tempo, ma col rischio di precipitare in un clima maggiormente caotico dove forse riprendere il filo di certe relazioni ha generato più che altro disillusione e riportato a galla vecchie ferite. In questo senso la congiunzione di Venere retrograda con Plutone, può aver favorito manipolazioni, bugie, confessioni di tradimenti passati, falsi buoni propositi, ed essersi rivelata pericolosa specialmente per gli appartenenti alla terza decade di questi segni.

In generale i transiti che accompagnano i ritorni di fiamma sono comunque più complessi e pur intercettando possibili moti retrogradi di Venere, spesso hanno come protagonisti i pianeti lenti che formano aspetti con Venere in quanto simbolo planetario del mondo affettivo.

Saturno in aspetto a Venere può indicare situazioni diverse. In alcuni casi ci possono essere separazioni e distacchi ragionati a seguito di uno stato di crisi nella coppia. È anche possibile, però, che Saturno porti la responsabilizzazione verso una relazione ormai in corso da anni e che finalmente viene ufficializzata da atti formali o comunque pubblicamente rilevanti come matrimonio e convivenza. Difficilmente Saturno in aspetto a Venere porta amori nuovi, a meno che non vi sia un concomitante transito di Urano o Giove. Più tipica la situazione in cui, invece, il pianeta, secondo tradizione, “cattivo” per eccellenza, è in grado di generare profonde riflessioni e analisi scrupolose delle relazioni con la propensione a rileggere tutta la propria storia affettiva sotto una luce differente. È in questo tipo di valutazione che può prepotentemente inserirsi la volontà di recuperare amori passati o di accettare che certe persone tornino nella nostra vita senza opporre particolare resistenza.

In qualche modo si attribuisce ad una nostra maggiore maturità e consapevolezza l’attitudine a riconoscere valore al passato: si diventa un po’ come archeologi sentimentali a caccia di reperti di cui si è in grado di apprezzare, solo oggi, pienamente il valore. È così che l’ex che avevamo lasciato perché tanto noioso ed eccessivamente controllante, viene rivalutato come elemento equilibratore, come soggetto protettivo e capace di starci vicino. Saturno non ama le novità, preferisce ciò che conosce bene, ciò che è stato provato dal tempo, la progettualità di coppia su tempi medio-lunghi.

Saturno è esaltato in Bilancia: spinge a valutare in modo molto accurato ciò che è essenziale a strutturare l’individuo anche in termini di relazioni affettive. D’altro canto Saturno pone il proprio domicilio in Capricorno, ossia vuole concretizzare, costruire, trarre profitto dalla scelta effettuata.

Siamo lontani dagli aspetti Nettuno di transito a Venere natale che possono facilitare, sì, il ritorno del passato sentimentale, ma sotto forma illusoria e fantasmatica. Nettuno porta a fantasticare, a provare, grazie alla forza dell’immaginazione, emozioni potenti, ma totalmente slegate dalla dimensione temporale. Nettuno può portare fissazioni, afflati romantici verso partner con cui ormai non c’è più nulla da anni, solo perché c’è stato un incontro casuale e inatteso, abbiamo visto una foto, incontrato qualcuno che ci ha parlato di lei o di lui. È una questione interiore, legata quasi a uno stato onirico, ma è altamente improbabile che Nettuno produca un reale desiderio di riprendere relazioni interrotte per costruire qualcosa di solido. Anzi, Nettuno gode nel procrastinare la realizzazione sentimentale e perfino sessuale a beneficio del sogno: certi amori finiti possono quindi diventare trappole pericolosissime perché inchiodano la mente in un limbo fatto di ombre e ricordi, attese e proiezioni che possono durare anche a lungo, almeno finché l’incanto nettuniano non è svanito.

Plutone di transito a Venere, invece, se sorretto, ad esempio, da Giove, pianeta sempre affamato di vita e di passione, può produrre avvincenti relazioni sessuali coi propri ex, ma senza che questo implichi una revisione “saturnina” della relazione con eventuale presa in carico del partner. Specialmente se Plutone forma aspetti di quadratura o opposizione a Venere occorre stare attenti a non finire in gorghi erotici che alla fine lasciano morti e feriti sul campo perché uno dei due partner realizza di essere stato manipolato, usato, abbindolato dall’altro per fini che con l’amore in senso proprio non c’entrano nulla.

Urano in aspetto a Venere non tende a riproporre minestre riscaldate. Congiunzione e aspetti positivi sono, anzi, in genere, espressioni di rivoluzioni affettive e incontri nuovi da “colpo di fulmine”. Al massimo quel che può accadere è che una quadratura o un’opposizione di Urano di transito a Venere natale blocchino il naturale percorso di recupero personale dopo la fine di una relazione per cui si pensa all’ex non tanto perché lo si vuole ancora, ma perché ci si sente incapaci di ottenere qualcosa di meglio da qualcun altro. Ciò può portare a buttarsi in qualche avventura folle e senza senso al mero scopo di dimostrare a se stessi che non si è al palo, ma ricavandone, alla fine, ancora più frustrazione di quanta non se ne avesse all’inizio.




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