ASTROLOGIA IN LINEA
ASTROMAGAZINE - RUBRICHE - Parliamo di amore

I TRE VOLTI DI VENERE

a cura di Francesco Astore
 

La Dea “che ama il sorriso”, così la dipinse Omero, cantandola nelle vesti di Afrodite, “forza irresistibile del desiderio che ruba il senno anche ai saggi”, e la natura della Venere astrologica non si discosta dall’immortale definizione omerica.

Una visione pacifica dell’esistenza le è connaturata. Rifugge la violenza bruta, la guerra in primis e tende a dirimere i contrasti con mezzi morbidi, razionali non di rado suadenti, tendendo a comporre e a includere, anziché dividere e combattere.
L’aspirazione a una vita di agi, di benessere e comfort le è consona e rinvia a una visione tutta femminile dell’esistenza, tendenza che il pianeta ricerca, promuove, esalta.

È la mentalità dell’altra metà del cielo di cui Venere è parte integrante, la metà femminile che rinvia a un modo di pensare diverso dal ciclo patriarcale corrente, inaugurato dall’Ariete, numero uno, segno maschile e dominatore, nel nostro sistema solare, espressione di un modo di vedere la vita della maggioranza dell’umanità.

Una visione aggressiva, competitiva, dinamica diremmo, quella del ciclo Ariete che ci è toccato in sorte.

Agli antipodi si situa invece la mentalità alternativa voluta da Venere. Popolano questa “metà alternativa della mela” anche la signora delle emozioni, la Luna, e la ancora non avvistata Proserpina, pianeta transplutoniano, assimilabile mitologicamente a Persefone, Hera, Cibele, Demetra, tutte ancestrali Dee madri incarnanti il grembo della fertilità, la straordinaria capacità generativa del principio femminile.

E a queste compagne zodiacali Venere si associa nel delineare i suoi tre volti astrologici.

La prima tipologia, tecnicamente detta domicilio base, la incontriamo nel Toro, secondo della catena dei segni, spazio in cui Venere è nella Terra di maggio, esplosione di colori, fragranze, sapori dei primi frutti della piena primavera. Le si associa vigorosamente Proserpina, in un trionfo di produttività che circonda e espande di calore umano le creature viventi, tutte coinvolte in un possente abbraccio. La sensualità del Toro raggiunge livelli elevatissimi, competendo con l’erotismo del suo contraltare dialettico, il segno opposto e complementare a cento e ottanta gradi, il virilissimo Scorpione, il cui pianeta signore, ricordiamo, è Plutone – Ade.

Non a caso l’asse zodiacale Toro – Scorpione corrisponde alla massima dilatazione del cerchio e alla compenetrazione tra il grande principio femminile, rappresentato da Proserpina e il grande principio maschile rappresentato da Plutone, l’asse di quel che definiamo amplesso.

Venere risente di questa emanazione taurina e rivela un modus amandi avvolgente, possessivo, materno, il cui possibile difetto può essere la gelosia.
All’inizio dell’innamoramento questa posizione di Venere non è passionale, nel senso comunemente inteso e tende piuttosto a scaldarsi pian piano, con la tipica pacatezza del segno, scoprendo ancora una volta modalità tipicamente femminili nell’espressione del sentimento amoroso. Una volta attirata nel vortice dei sensi, Venere taurina, però raggiunge vette di notevole passione.

Per comprendere ancora meglio, va chiarito che nel Toro il terzo pianeta che decreta il suo carattere, oltre a Venere in domicilio base e Proserpina in domicilio primario, è il vorace Giove, ospitato in esaltazione nel segno. Il carattere non sentimentale di Venere in questo segno si giustifica anche con la presenza del materialista Giove, che mette da parte sospirosi abbandoni e lavora concretamente per il benessere di chi ama.

La stretta vicinanza a Proserpina, signora della vegetazione, Dea dell’amore per le piante e gli animali, rende Venere Toro sensibile alla Natura come palpitante, eterno, scorrere della vita.
Per inciso, non bisogna mai maltrattare animali, piante o accennare all’intenzione di abbattere alberi, se si vuole conquistare i venusiani taurini (chi ha Venere o anche soltanto il Sole e l’ascendente in Toro).

La buona salute è la simbologia più forte di Venere in questo segno e, infatti, molti venusiani taurini scelgono la professione medica come vera e propria vocazione.
Corrispondenza artistica di questa posizione venusiana è invece il canto, dato che anatomicamente il Toro governa le corde vocali.

Sorella gemella della tipologia venusiana taurina è quella che incontriamo in Bilancia, dove Venere tecnicamente occupa l’importantissima posizione di domicilio primario. Come tutte le gemellarità, però rivela somiglianze per alcuni versi e differenze per altri.
Nel delicato inizio della stagione autunnale, quando il giorno e la notte sono uguali, nel declinare tiepido della luce, Venere manifesta tutta la sua attitudine alla bellezza, al gusto estetico, alla creazione artistica. Non è certo stato un caso per le forze ordinatrici del meccanismo zodiacale collocare qui Venere in posizione primaria e centrale.
 
In Bilancia segno d’Aria, segno di confronto con l’altro da sé, si compie la scelta del partner in prospettiva delle nozze e dunque tale scelta necessita di una grande sicurezza di gusto. Venere deve mettere in moto il suo giudizio estetico per selezionare “il migliore” che diventerà suo sposo. Non a caso la migliore definizione che si può attribuire alla Bilancia è quella latina di “nubenda”, ovvero destinata alle nozze.
Anche qui ritroviamo la compagnia di Proserpina, ma è un’influenza planetaria meno forte che in Toro. La forza generatrice della natura qui si serve del matrimonio cui la Bilancia corrisponde, per arrivare all’importantissimo fine riproduttivo, ovvero far continuare la specie.

Luci e colori autunnali, le rose d’ottobre, sono espressione di una fase stagionale di accordo dei toni, conciliazione, di ricerca dell’armonia.

Il modus amandi dei venusiani bilancini è altruista, tutto volto a comprendere e rispettare le ragioni di chi ama. Fedele e affabile, può sembrare freddo per via della razionalità che il segno possiede e manifesta, indubbio dono di Saturno, pianeta che in Bilancia ospita la sua esaltazione. Saturno, che in questo segno fortemente femminile prende le sembianze, in realtà, di Atena, Dea della giustizia, della saggezza, della ponderazione.                    

L’importantissimo scopo riproduttivo conduce alla problematica della scelta del migliore in piazza (l’eventuale sposo), e così la Bilancia può soffrire di esitazioni e tentennamenti continui. Risolti e troncati poi dalla durezza del giudizio che Saturno imprime. 
La corrispondenza artistica, eccelsa, che questo volto venusiano bilancino regala è l’ispirazione poetica.

Ma veniamo alla terza e ultima tipologia venusiana, che si discosta un tantino dalle due precedenti.

L’esaltazione venusiana si compie in un segno d’Acqua, estivo, il Cancro. E non a caso, nelle raffigurazioni più celebri e nei miti, Venere – Afrodite si rappresenta nata dalle acque, dalla spuma del mare, adagiata su una conchiglia.
Qui il pianeta incontra il domicilio della Luna, che colora di pathos il modus amandi.

Mentre nelle due tipologie precedenti Venere appariva più concreta (Toro) e razionalizzata (Bilancia), privilegiando la simbologia di “affettività”, in Cancro la presenza della Luna la rende romantica, emotiva, protettiva, esplicitando a chiare lettere la simbologia di “amore”. 

Il temperamento dei venusiani cancerini è dolcissimo, fedele, attaccato come l’edera, come appunto vuole la signoria del “satellite of love” l’onnipresente Luna, in domicilio.
Donne e uomini venusiano cancerini perdono letteralmente il senno, non dormono, non mangiano, non riescono a lavorare quando si innamorano, diventando il prototipo delle grandi amatrici e dei grandi amatori.

Tuttavia questa posizione, in teoria ideale, appare insidiata da un vistoso difetto, l’amore per i propri comodi (l’edonismo del Cancro) che, al di là dei languori e dei sospiri strazianti, può impedire poi di agire concretamente a favore del partner.
E, soprattutto di vedere l’innamoramento con lucidità, poiché l’influenza lunare immerge ogni nuova storia d’amore in un’atmosfera da sogno, con risvegli a volte drammatici e conseguenze non sempre felici sulla continuità e durata dei rapporti.

Sublime corrispondenza artistica di Venere in Cancro non poteva che essere il romanzo.
  
Come dare un ritratto di queste tre tipologie venusiane prendendo in esame la simbologia di bellezza e particolarmente di femminile bellezza che la Dea regala?
    
Per la venusianità taurina guarderemo la coinvolgente sensualità di Penelope Cruz, per quella bilancina l’inalterato appeal di Monica Bellucci, per quella cancerina il suadente carisma di Diane Kruger.

Ma al culmine di questa lunga estate calda 2022, come vivono i 12 segni l’amore e l’affettività, quali circostanze ne agevolano, rallentano o impediscono la realizzazione?
   
Attualmente il pianeta sta compiendo il suo viaggio in una delle sue sedi predilette, il Cancro, ma per fare una previsione che intercetti il periodo delle vacanze, vediamolo nella rosa dei segni ascendenti, seguendo la traccia del prossimo transito di Venere in Leone che si verificherà a partire dalla sera del 10 agosto fino alle prime ore del mattino del 5 settembre.
 
Giusto come anticipazione, rivelo che il prossimo anello di sosta di Venere, nell’estate – autunno 2023, si verificherà appunto in Leone (giugno – ottobre) e dunque alcuni eventi e comportamenti che si verificheranno adesso, vanno tenuti d’occhio e saranno magari solo abbozzati data la rapidità del transito, ma si potranno riproporre in modo più incisivo nel prossimo passaggio.

Per l’ardente ascendente Ariete il transito venusiano potrebbe esprimersi con modalità di esplosione degli istinti, di irrefrenabile attrazione per l’avventura erotica. Venere tocca, infatti, la casa del desiderio, che è la 5^. Attenzione a non scottarsi! Un surplus di valori Fuoco così pronunciati può facilmente far scivolare verso gli eccessi.

Più razionale l’ascendente Toro, saprà governare i suoi istinti passionali, pur fortissimi. Qui la Dea passeggia in casa 5^, dopo essersi fermata in 4^. L’ipotesi è che dopo una bella abbuffata di affettività all’interno del clan familiare, si senta una fame e sete di novità, ricercata all’esterno e, nella maggioranza dei casi, soddisfatta.

Scoppiettante, molto congeniale alla vivacità dell’ascendente Gemelli, la sosta di Venere leonina in casa 3^, promette un intensificarsi del flirt nella cornice di una frizzante mondanità. Conquiste amorose ben programmate sono più gratificanti per un Io sempre molto seducente, meno per l’effettiva concretizzazione di relazioni stabili.

Per il morbido ascendente Cancro Venere si sposta dalla 1^ alla 2^ casa, toccando prima il desiderio di piacere e di essere amati cui non è estraneo un certo narcisismo, poi la voglia di espandere l’affettività nello spazio dell’ambiente di familiari e amici. Ci si concede momenti di evasione, spesso sfuggendo da legami che appaiono troppo vincolanti.

Trionfale Venere sull’ascendente Leone tra la 12^ e la 1^ casa. C’è prima una fase di rigenerazione che prevede anche qualche flirt passeggero, poi si arriva a una vera esibizione del proprio fascino e della bellezza, che mira a conquistare cuori di pietra. Prudenza! Non si ecceda in ambizioni sentimentali troppo al di sopra delle proprie possibilità.

Il misurato ascendente Vergine vive il cammino di Venere tra la 11^ e la 12^ casa, annunciando il trasferirsi dell’affettività nell’ambiente degli amici, trasformato in questo momento in un teatro di esibizione di fascino e centralità del proprio personaggio. L’eros però può far capolino, inaspettato, sovvertendo le regole che questo ascendente si auto impone.

È in casa 10^ e poi in 11^ il passaggio di Venere per il sofisticato ascendente Bilancia. Si ricerca l’indipendenza, cui segue una stringente esigenza di libertà. Tutto si può svolgere solo sul piano mentale senza che minare la solidità delle relazioni. Uno stimolante senso di fuga, tuttavia si avverte e trova facili scappatoie, specie se i legami sono traballanti.

Venere viaggia nella 9^ e 10^ per il magnetico ascendente Scorpione. Il gusto per l’esplorazione erotica si avvale di capacità di incantamento che possiede questo ascendente. L’affermazione delle potenzialità di seduzione tende a glorificare l’Io. Può restare qualche nostalgia per un romanticismo di cui non si vuole godere per paura di svelare o perdere parti di sé.

Per il bonario ascendente Sagittario la combinazione venusiana è in una posizione eccellente, tra 8^ e 9^ casa. Se si è single, si può tenere celato un sentimento per poi farlo esplodere in tutta la sua intensità. La sicurezza in se stessi è totale e bisogna non abusare delle proprie energie. Che, se ben calibrate, tuttavia possono dare risultati apprezzabili.

Il razionale ascendente Capricorno vede Venere attraversare la 7^ e l’8^ casa. Dal sereno svolgersi di un rapporto di coppia cui non difetta un’esplosiva generosità, si può passare alla tentazione per la trasgressione, che però assume forme a volte solo mentali e non arriva a concretizzare i desideri effettivi. Per i single notevoli exploit erotici.

Tra 6^ e 7^ si svolge il transito venusiano per lo scanzonato ascendente Aquario. E le note sentimentali sono modulate sulla serenità in coppia, sull’amore che s’inserisce nella vita quotidiana e nella ritualità delle feste estive. Se pure ci sono tentazioni sono tenute a bada, poiché si vuole che il cuore batta a un ritmo regolare e all’unisono con quello del partner.

L’ineffabile ascendente Pesci vede viaggiare Venere tra la casa 5^ e la 6^. La passionalità è indubbia e promette amori che lasciano il segno. La capacità di adattamento e metamorfosi fa sì che questi legami possano entrare a far parte della norma e riempiano la vita emotiva di elementi lirici. In caso di fallimento si assiste alle classiche fughe pescine.




Copyright (c) 2003 Astromagazine - la rivista di Astrologia in Linea - Tutti i diritti riservati