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GIOVE E SATURNO. FORTUNA E SFORTUNA NEL TEMA NATALE

a cura di Elena Cartotto
 

Giove tradizionalmente è il pianeta della fortuna, per esattezza della Grande Fortuna, perché quella piccola, che agirebbe ad un’ottava inferiore rispetto a quella gioviana, è associata a Venere. Fortuna è un termine che dalla notte dei tempi l’uomo ama perché dà l’idea dell’incontrovertibile favore del destino a prescindere dalle proprie azioni: in qualche modo ci sottrae dal peso della scelta e della responsabilità che ne consegue. Per altro nel delicatissimo equilibrio dell’Universo astrologico, la sfacciata fortuna gioviana va a controbilanciare l’altrettanto sfacciata sfortuna saturnina. La sfortuna, il catastrofico manifestarsi di un fato a cui è inutile opporsi, è un altro aspetto che ha attraversato la visione filosofica umana: ci si sente più leggeri, forse, nel sapere che certe sconfitte o certe perdite sono inevitabili perché già decise ai piani alti celesti contro i quali nulla può la nostra libertà d’azione.

In realtà l’astrologia moderna che si confronta maggiormente con il potere dei simboli che con quello di ipotetiche e indomabili energie planetarie, sfuma questo approccio assolutista: Giove più che fortuna in senso classico è espansione, ottimismo; Saturno più che sfortuna nera è restrizione, rinuncia.
Giove e Saturno rimangono comunque i due poli dialettici intorno ai quali si costruiscono le previsioni annuali a noi tutti note: per capire l’andamento di un anno e intercettare vuoti e pieni, successi e fallimenti, si osservano soprattutto i transiti di Giove e Saturno verso i dodici segni.

Il segno in cui cade Giove nel tema natale può darci delle indicazioni sul modo in cui la persona vive il piacere, se è ottimista, generosa, se tende ad espandersi, se preferisce conquiste materiali o intellettuali: si pensi, ad esempio alla differenza tra un Giove in Toro e uno in Acquario. Gli aspetti possono amplificare, sfumare, complicare le funzioni collegate a Giove, come ad esempio l’uso della parola: un Giove in Sagittario congiunto al Sole segnalerà un soggetto molto ottimista e un po’ logorroico; un Giove in Vergine trigono a Saturno lo renderà attento e strategico nelle proprie comunicazioni che saranno probabilmente finalizzate alla conquista di risultati pratici. 

La stessa cosa vale per Saturno: il segno in cui cade, avendo il pianeta un ciclo di due anni e mezzo, non ci dice molto, sebbene la presenza di Saturno in Cancro, dove si trova in caduta o in Bilancia, segno di esaltazione, possano, ad esempio, metterci già di fronte ad importanti differenze nell’uso degli strumenti razionali insiti nel pianeta. Gli aspetti declinano molto meglio la funzione saturnina nell’economia generale del tema natale: un Sole trigono a Saturno mette in relazione l’Io e la coscienza solari con la durata, l’autorevolezza, la capacità di resistenza di Saturno. I personaggi così marcati saranno probabilmente poco espansivi perché la luce del Sole subisce la drastica riduzione di Saturno, ma compenseranno con qualità come determinazione, lungimiranza, senso del potere e della responsabilità che tenderanno ad aumentare col trascorrere degli anni. Se invece pensiamo ad un Saturno opposto a Venere nel tema natale, certamente l’accetta di Saturno cadrà su Venere favorendo separazioni e abbandoni, ma questo, lungi dall’essere un destino cieco senza via d’uscita, dovrà spingere il soggetto a lavorare su questo aspetto per migliorarlo. Come fare? Innanzitutto la persona dovrebbe cominciare a riflettere sul perché, ad esempio, tenda a legarsi a persone fredde, distaccate, poco reattive ai sentimenti: esprime, forse, delle situazioni vissute nell’infanzia che l’hanno fatta sentire sola, isolata, lasciata a se stessa? Attraverso il partner tenta, forse, di recuperare l’amore di uno dei genitori?

Di fatto, però, l’elemento più importante per capire, secondo la tradizione, dove saremo soggetti a maggiore fortuna, ce lo dà la casa in cui Giove soggiorna nel tema natale.
Si potrebbe dire che la casa in cui Giove si trova al momento della nascita metta a disposizione della persona tutte le risorse della casa stessa senza che debbano essere fatti sforzi particolari. Al contrario la casa in cui si situa Saturno genera ostacoli continui che mettono alla prova la capacità di resistenza, rinuncia e sacrificio del soggetto il quale, però, col passare del tempo e l’aumento della consapevolezza, elabora strategie d’azione sempre più raffinate al fine di superare i problemi.

È curioso, ma spesso accade che a fronte di un serio bilancio esistenziale si rimanga molto più colpiti dalle sfide combattute nella casa di Saturno che dai successi ottenuti in quella di Giove, perché le sfide hanno maturato la nostra personalità e ci hanno reso molto abili a gestire le problematiche della casa stessa. I successi gioviani, invece, ci sono capitati, li viviamo quasi come un dono degli dei, un qualcosa che forse nemmeno ci meritiamo: ne siamo felici, ma non orgogliosi.

Si pensi a un Giove in 3^, vero asso nelle pubbliche relazioni, nel mondo della comunicazione, nel marketing, nella guida o negli studi: probabilmente sa parlare bene, creare rapporti, si trova al posto giusto nel momento giusto, ottiene facilmente informazioni e favori in tutto ciò che può espanderne la capacità comunicativa. Un Saturno in 3^, invece, potrà essere schermato, timido, complessato, troppo selettivo nelle conoscenze, poco compreso a scuola, parlerà poco e a ragion veduta, ma ciò lo farà passare per uno noioso che non ha niente da dire. Sarà più soggetto a fare incidenti in movimento e soffrirà di solitudine, a meno di non relazionarsi a persone più mature perché sono le uniche con cui effettivamente si trova bene. È possibile che un Saturno in 3^ possa attivarsi per migliorare questo stato di cose facendo corsi per parlare in pubblico, ad esempio, o per acquisire certificazioni che lo facciano sentire più sicuro nelle comunicazioni con gli altri. Potrebbe scegliere di specializzarsi un ramo di studi molto ben definito invece che girare intorno ai massimi sistemi come tende a fare Giove in 3^ a cui piace sapere di tutto un po’. Alla fine non è escluso che Saturno in 3^ possa diventare perfino più autorevole di Giove nella stessa casa, perché a furia di affrontare tutti gli impegni, i pesi e i sacrifici che quell’ambito di vita comporta, imparerà a gestirli con piglio manageriale. Giove in 3^, invece, al primo appaluso mancato, o al primo incidente automobilistico, rimarrà di sasso perché nel suo viscerale ottimismo proprio no, non se l’aspettava.

Allo stesso modo un Giove in 7^ produrrà una bella vita sociale, associazioni fortunate, incontri con partner prestigiosi, successi legali, ma anche ingenuità nella valutazione di persone e situazioni legate al settore. Paradossalmente potrebbe fare una scelta matrimoniale o di convivenza più assennata una persona con Saturno in 7^ che ha imparato a lavorare sul rapporto di coppia e ad accettarne i compromessi, che un soggetto con Giove nella stessa casa troppo entusiasta e convinto di essere baciato dalla dea fortuna.

Naturalmente non tutti sono casi così netti ed estremi e Giove gioca la sua bella parte nel compensare, a volte, temi natali che altrimenti si rivelerebbero disastrosi. Però non bisogna dimenticare che è Saturno a chiamare a un lavoro certosino di analisi, critica, eliminazione del futile, ricerca dell’essenza, formulazione di strategie migliorative: come a dire che, in tanti casi, il celebre tallone di Achille può diventare la nostra più grande opportunità di riscatto. A tal proposito si pensi alla congiunzione Mercurio-Saturno di Einstein nella casa 10^, quella della carriera: l’antica tradizione astrologica l’avrebbe, forse, condannato alla sventura e all’insuccesso lavorativo. Eppure fu esattamente il contrario e proprio grazie a qualità intellettive, ossia prettamente mercuriali su cui evidentemente Saturno aveva lavorato di fino.




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