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L'UFFICIO : IL LUOGO PIÙ YANG

a cura di Sandra Zagatti
 

Lo scorso mese abbiamo analizzato dal punto di vista del Feng Shui lo studio privato di casa, considerandolo come un luogo "non solo di lavoro". Non sembri dunque ripetitivo il tema di questo mese: un ufficio, un negozio, uno studio professionale non sono infatti ambienti simili a quello già trattato, e il solo fatto di parlarne in associazione al segno del Capricorno sottolinea già la principale differenza. Questi ambienti, infatti, spesso rientrano all’interno di ambienti più grandi (ambulatori, aziende, centri commerciali) con funzioni pubbliche e soprattutto operative. In poche parole un luogo di lavoro, qualunque esso sia, è un luogo in cui noi operiamo per ottenere risultati reali e materiali, diciamo pure economici, e come tale va considerato, progettato e arredato.

A questo proposito vorrei subito sfatare un eventuale malinteso. Qualcuno pensa che il Feng Shui sia una disciplina troppo nobile per interessarsi di certi argomenti, ma a parte il fatto che non c’è nulla di "poco nobile" nell’aspetto materiale della vita (non ci nutriamo solo di pensieri elevati…), il Feng Shui non entra nel merito di certi giudizi moralistici, e spesso ipocriti, tanto cari alla nostra contraddittoria civiltà occidentale moderna: il suo compito è agevolare il benessere ambientale, sulla base delle finalità a cui gli ambienti sono dedicati, pur senza dimenticare che un ambiente è appunto solo "uno" tra i tanti in cui soggiorniamo e a cui partecipa a scala diversa, da quella privata a quella condominiale, fino a quella urbana o territoriale. Dunque è semmai importante non perdere di vista l’integrazione dei tanti spazi che ospitano la nostra variegata esistenza, proprio per favorirne l’espressione e il godimento in quanto organismo unico.

Ma veniamo dunque al nostro luogo di lavoro. Come premesso, qualunque esso sia, ha una funzione particolarmente Yang: vale a dire legata alla concretizzazione, alla realizzazione, all’attività e al profitto. Da questo punto di vista la forma stessa degli edifici produttivi si caratterizza per essere di solito quadrangolare e ad estensione orizzontale, con tetti piani. Gli ampi spazi sopra la testa, infatti, favoriscono il movimento ascensionale dell’energia e quindi l’elevazione dei pensieri (l’esempio tipico sono i luoghi di culto), ma se desideriamo che le nostre energie trovino espressione sul piano concreto, i soffitti vanno collocati ad altezze moderate e rigorosamente orizzontali.

I materiali di costruzione e di arredo dei locali possono essere di diverso tipo, a seconda delle diverse funzioni a cui sono adibiti, che dovrebbero essere anche distribuite con orientamenti appropriati. L’Est, associato all’Elemento Legno, richiama l’energia di crescita, sviluppo, anche del nutrimento: è un’energia adatta a zone di servizio o di ristoro. I materiali più adatti sono ovviamente quelli di derivazione vegetale: il legno vero e proprio, la carta, il linoleum, la stoffa; ma richiamano l’energia Legno anche le forme verticali e strette. L’orientamento a Sud, associato all’Elemento Fuoco, stimola un’energia fortemente dinamica e creativa, che però tende a stancare facilmente e quindi non è adatta per lunghe soste di lavoro: soprammobili dalle forme appuntite o di colore rosso possono però essere inseriti all’interno di ambienti umidi o poco illuminati, oppure per vivacizzare attività noiose. I locali centrali, o esposti a Nord-Est o Sud-Ovest sono associati all’Elemento Terra, che rappresenta la stabilità, la conservazione e l’equilibrio: in quanto tali non sono adatti ad uffici operativi o produttivi, ma ad attività di rappresentanza, sale riunioni, archivi; i colori gialli e i materiali derivati dall’argilla potenziano l’Energia Terra e il mantenimento dei risultati raggiunti. L’Ovest, orientamento associato all’Elemento Metallo, è senz’altro l’ideale per attività finanziarie e commerciali, uffici amministrativi, spazi espositivi, o comunque per stimolare il profitto economico: tutti gli oggetti metallici o color bianco-argento sono in sintonia con questo Elemento, e così i pavimenti lucidi, gli specchi, le forme tonde. Il Metallo viene potenziato dall’Acqua, che nel Feng Shui è considerata portatrice di ricchezza, fortuna e benessere, quindi è possibile inserire questo Elemento mediante raffigurazioni di fiumi o torrenti, oppure attraverso i colori simbolo del Nord, ad esempio il nero o blu scuro; l’acqua vera e propria, in fontanelle, vasi o acquari, è da usare con cautela, facendo sempre attenzione ad evitare ristagni che generano energia negativa.

Dopo queste considerazioni generali, il Feng Shui può dare utili indicazioni sulla disposizione del posto di lavoro vero e proprio. Gli orientamenti suggeriti, ad esempio per la scrivania, riguardano la posizione che questa occupa all’interno della stanza, ma ancora più incisiva è la direzione verso cui si è orientati quando si è seduti al lavoro. Innanzitutto è sempre importante avere un buon lato Tartaruga, cioè le spalle protette: preferibilmente dalla parete, oppure da un mobile alto, evitando porte, finestre o spazi vuoti troppo ampi dietro alla scrivania; eventualmente è possibile appendere l’immagine di una montagna, ma è sempre da evitare l’Acqua, sia reale che raffigurata. La porta di ingresso deve essere sempre visibile dalla postazione di lavoro, possibilmente collocata nella parete laterale o, se in quella davanti, non in linea diretta.

A seconda delle predisposizioni personali o delle finalità del proprio lavoro, si può orientare la nuca diversamente, e in particolare: verso Nord, per favorire la concentrazione; verso Est per nuove attività e iniziative creative, progetti a lunga scadenza; verso Ovest per sviluppare il proprio potere, per attività politiche, per incontri con collaboratori o dipendenti; l’orientamento della nuca a Sud, come già detto, può invece risultare troppo stancante e può essere scelto occasionalmente per vivacizzare un ambiente. Questi orientamenti possono essere reali, oppure sostituiti con arredi, oggetti, forme o colori che ne richiamino la simbologia e gli Elementi associati. In particolare è utile ricordare che il Legno alimenta il Fuoco, quindi i suoi simboli (o materiali) possono sostituire quelli troppo diretti e stimolanti del Fuoco stesso.

Dal grande al piccolo, il Feng Shui è applicabile anche agli arredi secondari ed alla disposizione degli oggetti sulla scrivania, ad esempio collocando una bella pianta o dei fiori sul lato Est (crescita dell’attività), l’agenda o il planning ad Ovest (organizzazione), la lampada da tavolo a Sud (prestigio e carriera); sempre a Sud, sulla parete, possono essere appesi riconoscimenti o titoli di studio. La parte di scrivania davanti a chi vi siede, che rappresenta il lato Fenice, deve sempre essere sgombra da oggetti e carte per non ostacolare il flusso di energia di espansione ed avanzamento. Inoltre, anche se certe linee moderne possono apparire più accattivanti e senz’altro originali, la forma rettangolare resta quella più adatta per questo mobile.

L’abitudine moderna degli arredi standard può rendere gli uffici troppo uniformi e spenti. Un eccesso di colori tenui e soprattutto di grigio può ad esempio sbilanciare l’energia verso l’estremo Yin, che rallenta l’attività e ostacola il senso di concretezza: in tal caso, è bene inserire colori vivacizzanti nei tessuti, soprammobili o nelle immagini dei quadri, senza dimenticare qualcosa di rosso per dare impulso alla carriera e mantenersi svegli e dinamici.

L’aria condizionata e la ventilazione meccanica sono purtroppo ormai onnipresenti, ma almeno ogni tanto (o nel proprio ufficio personale) bisognerebbe poter aprire le finestre, soprattutto al mattino, per godere dei raggi del sole crescente e dell’aria più pulita; e non c’è bisogno di ricorrere al Feng Shui per raccomandare di pulire frequentemente i filtri dei condizionatori… Anche la luce è importante, soprattutto d’inverno o in locali male esposti, quando quella naturale è scarsa: i neon appiattiscono l’umore e le attività, e sono consigliabili solo in locali di passaggio o di sosta temporanea (biblioteche, archivi, magazzini), tra cui non andrebbero comprese le salette d’attesa per clienti e fornitori, che anzi dovrebbero essere più accoglienti ed invitanti possibile! In generale sono preferibili faretti alogeni, purché non troppo diretti, piantane, punti luci centrali a luce diffusa, nonché eventualmente qualche lampadario importante, di cristallo o metallo, negli ambienti più rappresentativi.

Le librerie a giorno sono sconsigliate, per non accumulare polvere, e in generale dovrebbe sempre regnare un sobrio ordine, perché la disarmonia visiva (o igienica) si ripercuote sull’umore e sui rapporti di lavoro. L’inserimento di poche piante rende più caldo e familiare l’ambiente, così come qualche foto delle persone care, posizionata con discrezione ma non in un angolo nascosto, ricorda a chi vi sosta per tante ore che il piano materiale è un mezzo, non un fine…

Consiglio del mese

Per un incontro o colloquio di lavoro, è possibile sostenere l’approccio mentale ed emotivo indossando abiti o accessori di colori opportuni: il verde stimola l’autostima e rassicura sugli esiti; le tinte solari come i gialli e gli aranci danno un’immagine di sé positiva e simpatica; il rosso (da usare con moderazione) rende più spavaldi e convincenti sulla propria autonomia; il bianco e il nero aumentano l’autorevolezza




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