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VOGLIO… VOGLIO…FORTISSIMAMENTE…VOGLIO

a cura di Lidia Fassio
 

La situazione economica congiunturale ha fatto aumentare l’ansia collettiva e insieme ad essa, sono subito arrivate grandi offerte di denaro che vengono immesse sul mercato a disposizione di chiunque voglia usufruirne. Un breve viaggio nella rete può essere istruttivo per avere il polso della situazione; non solo le agenzie di prestiti, ma anche le assicurazioni e le banche fanno a gara per "investire il loro denaro per "farci spendere sempre di più e sempre a più lungo termine"… Siccome non possiamo pensare che improvvisamente queste aziende si siano trasformate in benefattrici dell’umanità, siamo chiamati a riflettere sulle nuove modalità di guadagno che queste intravedono in questo particolare momento.

Infatti la formula vincente oggi non è più quella di finanziare un acquisto semplicemente rateizzando il pagamento, bensì quella di comprare oggi e cominciare a pagare tra uno, due o anche più anni. Questa nuova modalità, che apparentemente sembra innocua e filantropica, è invece quanto di più deleterio ci possa esistere per le famiglie e per la nazione in quanto, chi è poco accorto, può sentirsi invogliato a prendere decisioni oggi i cui risultati e le cui conseguenze non sono realmente prevedibili.

Significa anche che stanno cercando di dar vita ad un sistema di imbrigliamento in cui, pressoché del tutto inconsciamente, molte persone si troveranno intrappolate dentro ad una rete a maglie strette, che condizionerà il loro futuro senza che oggi ne abbiano il minimo sentore.

L’idea di comprare oggi e di pagare tra uno, due o tre anni, sposta la prospettiva reale su un piano completamente virtuale ed illusorio, per dirla astrologicamente sposta il tutto da Saturno a Nettuno; in effetti, oggi si spendono soldi virtuali, che però diventeranno reali a tempo debito, gravati anche di interessi. Questo sistema fa leva sulla possibilità che l’oblio cada sulla percezione degli indebitati creando una sorta di incantesimo che rimarrà tale fino a quando non si sarà risvegliati dallo scossone della prima rata da pagare.

Significa anche che se oggi non si resta svegli e con i piedi ben piantati per terra, magari tra due anni ci si ritrova nel giro vizioso di dover far ricorso ad altri prestiti a lunghissimo termine, per far fronte a quelli che si sono sottoscritti due o tre anni prima e di cui ci si trova ad affrontare concretamente la restituzione. In pratica, tra il bisogno di fare prestiti futuri e il pagamento di quelli fatti nel passato, sarà difficile comprendere come fronteggiare il presente.

Un bel giro vero?

E’ uno dei modi per solleticare i consumatori a spendere e a farlo indipendentemente dal fatto che ve ne sia la possibilità e, soprattutto, la necessità di portarsi a casa un determinato prodotto.

Praticamente si lavora sulla seduzione e sul desiderio e si cerca di creare l’appetito in modo da ottenere l’attivazione del bisogno che metta in moto la compulsione all’acquisto.

Ma che cosa sta succedendo? Perché un popolo di risparmiatori oculati come sono sempre stati gli italiani, si lascia invischiare in queste trappole?

Perché non riusciamo a vedere che questa è l’ennesima manipolazione che ci viene fatta da chi ci spinge a consumare con l’illusione che questa sia la strada giusta per il futuro? E infine, perché non riusciamo più a comprendere che tra tre anni, il bene di consumo che abbiamo acquistato oggi, sarà magari già decisamente "CONSUMATO" e quindi inesistente nel momento in cui inizieremo a pagarlo?

La follia del consumismo sta mettendo a punto strategie ancora più sofisticate rispetto al passato: siccome c’è una sorta di timore collettivo legato alla crisi economica che stiamo vivendo, bisogna allora creare le condizioni per cui le persone non avvertano l’impossibilità di comprare e, la strada per raggiungere questo risultato, sta proprio nel fornire ai più incauti, tutte le risorse possibili per indebitarsi, non oggi… ma domani e, possibilmente… anche dopodomani.

Cerchiamo di comprendere come si può leggere questo in astrologia: indubbiamente dobbiamo ritornare alla croce dei segni fissi che, pur non avendo prodotto avvenimenti eclatanti ci ha immessi dentro ad una crisi strisciante di cui però non c’è una reale percezione; … infatti, il segno del Toro che è di solito molto "realista" si trova a sentirsi particolarmente insicuro a causa della verifica che gli sta imponendo Saturno che lo quadra dal segno del Leone; al tempo stesso, però si trova ad essere anche fortemente contaminato da pianeti molto diversi che fanno opposizione dallo scorpione e quadratura dall’acquario che possono buttare un bel po’ di fumo negli occhi, impedendo di vedere le cose nella giusta luce.

Così in questo gioco del tira e molla tra seduzione e frustrazione, il Toro si trova intrappolato in un conflitto profondo che lo lacera e lo mette in forte contraddizione.

Il Toro nel sistema zodiacale, rappresenta le reali risorse di cui dispone una nazione o un individuo; in questo momento questo segno è da un lato sollecitato da Saturno che lo incalza e lo rende insicuro perché lo stimola a guardare le cose realisticamente e a lavorare sulle possibilità effettive, trattenendo e dosando quello che ha costruito nel passato, rendendolo però al tempo stesso particolarmente frustrato dall’idea che è meglio non spendere perché il futuro potrebbe non essere così roseo; quindi, il Toro che è godereccio per natura, sente quest’ansia strisciante e ha paura di non poter "comprare e possedere" ciò di cui crede di aver bisogno.

Dall’altra parte, i pianeti Giove e Nettuno fanno però un’ azione molto diversa e molto più sottile: Giove stimola l’avidità, l’ingordigia e il bisogno di possesso e lo fa sottoponendolo a continue sollecitazioni e seduzioni facendogli vedere ciò che potrebbe avere e che invece non ha perché è frenato dalla paura.

Contemporaneamente Nettuno, che ha il compito di mettere in luce le nostre illusioni e i punti dove più siamo inclini a falsare o fuggire la realtà, cerca di dissolvere la consueta prudenza di Saturno, alimentando il bisogno di gratificazione e di edonismo del Toro, offrendo attraverso i processi visivi di Giove ciò che non c’è… che è fittizio e, nel caso specifico, … offrendo soldi virtuali che non si posseggono, nell’illusione che ciò che non si ha si possa avere comunque, basterà lasciar cadere per un attimo la guardia e spendere ciò che appartiene alle società finanziarie che guadagnano sui singoli, illudendo altresì il collettivo che aumentando i consumi, l’economia tornerà a funzionare e a riprendere.

Se vediamo tutto ciò applicato al piano pratico utilizzando la metafora del cibo possiamo renderci maggiormente conto dell’idiozia di questo sistema : il toro segno legato al bisogno di mangiare bene e di assicurarsi il necessario nutrimento, sente la paura di non avere ciò che gli serve per vivere… (Saturno); a questo punto interviene Giove che sollecita ancora di più la fame.. in quanto lavora sulla golosità e, per assurdo, fa vedere all’affamato tutto ciò che potrebbe mangiare e che non può permettersi; arriva poi Nettuno che dice.. se vuoi, ti offro del cibo virtuale che non c’è nella realtà, ma che riempie illusoriamente il tuo vuoto; … come a dire che anziché cibo vero vengono date pillole stupefacenti che placano la fame immediata, ma inducono alla dipendenza….presente e futura.

E’ questo che stiamo facendo oggi; purtroppo però, non solo non fa bene alla nostra economia perché ci illude di poter mantenere a lungo questo sistema senza trovare le soluzioni richieste da questa grande configurazione, ma, anche sul piano individuale, ci espone al rischio di essere sempre più poveri perché saremo anche spolpati dagli interessi, indebitandoci così anche nel futuro, diventando dipendenti dal denaro altrui, senza neppure sapere come saremo nel momento in cui ci troveremo a dover restituire il dovuto.




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