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UN AMBIENTE TROPPO ELETTRICO ...

a cura di Sandra Zagatti
 

Il Sole è entrato in Acquario, e quando pensiamo a questo segno non possiamo fare a meno di pensare anche ai suoi legami con la tecnologia, l’elettricità, l’informatica… insomma tutto quanto fa "era moderna"! E in verità sono davvero tanti i congegni ed apparecchi che hanno ormai occupato un posto fisso nella nostra vita e nelle nostre case: mi riferisco in particolare ai computer, ai cellulari, agli insostituibili elettrodomestici, e a tutto ciò che la scienza ci ha messo a disposizione per rendere più facile o piacevole l’esistenza. Il punto è che l’ha resa anche più artificiale, e di conseguenza meno salutare, perché l’inquinamento elettromagnetico sta diventando un problema con cui confrontarsi quotidianamente e che non possiamo più considerare limitato alle metropoli o alle zone vicine a centrali elettriche, antenne o ripetitori. Certo, un inquinamento del genere può essere anche di origine naturale, generato ad esempio da fenomeni idrogeologici sotterranei oppure dalla rete magnetica di Hartmann e da quella elettrica di Curry; ma oggi, in più, abbiamo quello di origine "umana", disseminato su ogni territorio e accumulato anche nelle nostre case.

Come proteggersi? Come evitare che persino gli ambienti domestici diventino luoghi nocivi per la nostra salute?

In casa il campo generato dalla corrente elettrica è sempre presente, anche ad interruttori spenti, ma è schermabile con materiali diversi; il campo magnetico invece si produce soltanto quando i nostri apparecchi sono in funzione, ma non è schermabile e si attenua soltanto con la distanza. Tuttavia, intendendo per "schermatura" qualcosa che impedisce il passaggio di una radiazione se interposto tra la sua origine e l’uomo, questa può essere utile ma anche dannosa, se totale. Infatti non esistono solo radiazioni "inquinanti": il campo naturale generato soprattutto dal sole, dagli influssi climatici, dalla terra nelle sue profondità geologiche e nelle sue altezze ionosferiche, è parte irrinunciabile della vita stessa del pianeta e dei suoi abitanti. E’ stato ad esempio dimostrato che la frequenza di certe onde terrestri corrisponde a quella delle onde cerebrali in stato rilassato e che, senza questa biologica sintonia con la terra (che regola i ritmi veglia-sonno, la secrezione ormonale, i cicli mestruali), non si può vivere a lungo e tanto meno in salute; non a caso la NASA ne ha da tempo installato dei simulatori nelle navicelle spaziali per non privarne gli astronauti. Questo fondo elettromagnetico naturale è ormai cresciuto, nelle zone altamente industrializzate, di 100.000 volte, ed è destinato a crescere ancora con l’aumento delle onde di radio-frequenza della videotelefonia cellulare o delle microonde. Ma schermare questo "bombardamento", ammesso che sia sempre o facilmente possibile, significa schermare anche la radiazione di fondo naturale: ecco perché la bioarchitettura, la biogeologia ed il Feng Shui insistono sulla necessità di gestire il movimento dell’energia lasciando le case "permeabili" alle onde naturali positive e quindi utilizzando rimedi di protezione, non di schermatura totale.

Ma possiamo fare non poco anche solo con il buon senso. Prendiamo ad esempio i cellulari. Le precauzioni classiche già le conosciamo ma è bene ricordarle: usarli meno e comunque con l’auricolare, limitarne l’uso in auto o installare un vivavoce. Una precauzione aggiuntiva è quella di non lasciare il telefonino acceso vicino al letto, e a questo proposito ricordo che durante il sonno il nostro organismo diminuisce del 70% i propri sistemi di difesa, per cui è più vulnerabile ad ogni aggressione energetica negativa. Ecco perché dovremmo evitare di addormentarci davanti alla televisione e tenere la radiosveglia distante dal letto; così come nella cameretta dei ragazzi non andrebbero tenuti computer (ricordiamo anche che i monitor sono schermati solo frontalmente) o bisognerebbe staccare le spine di notte.

Ma a parte questo, il Feng Shui ci insegna che l’energia è tutto, e tutto è energia: l’ambiente in cui viviamo è soggetto ad un continuo movimento, ad una continua interazione tra diverse energie che è intrinseca alla vita stessa, ma a seconda dei casi può ostacolarne il benessere oppure favorirlo. "Energia" è un termine generico perchè difficilmente descrivibile, ma si può considerare come un flusso di informazioni, una realtà dinamica e intermedia tra materia e spirito, o se preferiamo tra terra e cielo, che ne permette la comunicazione e la reciproca influenza: ecco perché intervenire sulla materia (sui materiali, le forme, i colori) è considerato dal Feng Shui un possibile ed efficace rimedio a squilibri più sottili, che si ripercuotono non solo sulla nostra fisicità ma anche sulla vita psichica e mentale.

La cultura cinese dell’agopuntura, con i suoi "meridiani" corporei, ha un corrispondente geologico e morfologico nelle zone o fasce di energia che il Feng Shui chiama "draghi", che possono essere più o meno amici oppure "addormentati" (visuali opprimenti o deprimenti), "aggressivi" (un corso d’acqua impetuoso parallelo o perpendicolare alla nostra casa), "ammalati" (acqua stagnante, faglie sotterranee, terreni di riporto o scarico rifiuti) e così via. Inoltre, il Feng Shui raccomanda di proteggere le abitazioni dal lato Nord, che dovrebbe essere privo di aperture o protetto da alberi, sia per potenziarne l’aspetto difensivo che per mitigarne le influenze negative dovute al basso irraggiamento solare e ai venti settentrionali: in condizioni di ristagno, di freddo o di umidità anche l’inquinamento aumenta, come i cattivi odori o i tristi pensieri in una stanza buia e disordinata… Viceversa il Sud dovrebbe essere il più possibile sgombro per permettere alla luce di entrare e fecondare la casa con la sua energia benefica e terapeutica, circolando come l’aria nelle stanze. E’ fondamentale questo movimento armonioso negli ambienti: il Feng Shui sa che l’energia negativa è quella ferma e pesante, ma anche quella che si muove in modo troppo diretto, veloce e rettilineo, ecco perché vanno evitati oggetti spigolosi o con punte orizzontali che catalizzano l’energia e la concentrano violentemente su una zona ristretta (sono le cosiddette "frecce segrete"). Per lo stesso motivo dobbiamo evitare di posizionarci, soprattutto per lunghe soste, tra due fonti di inquinamento allineate: ad esempio monitor davanti agli occhi e stampante sul mobile dietro alla schiena, oppure fax sulla destra e cellulare a sinistra. Tutto ciò che produce "onde di forma" sinuose, con andamento naturale, favorisce invece il potenziamento dell’energia benefica e il risanamento o indebolimento di quella più dannosa ed inquinante.

Per muovere l’energia, e quindi ridurne l’aggressività o addirittura trasformarla da negativa (Sha) a positiva (Chi), si possono usare specchi, piante, cristalli e pendagli eolici.

In camera da letto le piante vanno usate con moderazione e comunque sempre a porta aperta, mentre gli specchi – soprattutto quelli di fronte al letto – andrebbero proprio evitati, perché turbano il sonno; in altri contesti, possono servire per "aprire" una parete cieca a Sud, per ampliare spazi troppo ristretti, permettere alla luce e all’energia di superare un angolo o "rimbalzare" dentro le stanze in un corridoio dove assumerebbe moto rettilineo. Le piante possono essere utili per aumentare l’energia rigenerativa del Legno o per smussare volumi spigolosi e vivacizzare gli angoli più angusti: non dimentichiamo però che non sono oggetti, e per diffondere energia positiva devono essere in salute e quindi avere aria, luce e nutrimento. I cristalli sono grandi alleati contro un’eccessiva concentrazione elettromagnetica: possono essere posizionati davanti al monitor, sul comodino, anche sotto il letto o vicino ad apparecchi elettrici. E’ controverso il motivo per cui agiscono in modo così potente, ma la spiegazione più verosimile, soprattutto per il Feng Shui, non è tanto nel loro materiale quanto nella loro forma, che riesce a rifrangere, come la luce, anche l’energia; analogamente alle piante, i cristalli vanno mantenuti "in salute", lavandoli spesso sotto acqua corrente per rigenerarli e tenendoli ogni tanto sotto terra o sabbia per una notte.

Le piante invece vengono considerate utili per purificare l’aria e regolare i ristagni di umidità, il che è vero almeno in parte: ma sarebbe errato (e crudele) considerarle alla stregua di spazzini! Una loro funzione interessante, seppur indiretta, è quella di segnalare la presenza di nodi geopatogeni: se in un punto della casa non riescono a fiorire, se deperiscono o si ammalano anche in presenza di condizioni ottimali o cambiando specie, allora è possibile che siano collocate ad un incrocio della Rete di Hartmann o in una zona a forte impatto elettromagnetico, nel qual caso nemmeno l’individuo deve sostare a lungo in quel posto mentre può collocare un pendaglio eolico, da mantenere in movimento con moderate ma opportune correnti d’aria. Da un punto di vista organico, le piante possono assorbire certi composti volatili contenuti nelle vernici, nelle resine, nelle moquettes, nei rivestimenti plastici e in tanti prodotti di igiene domestica: le felci in particolare sembrano essere ottime "ionizzatrici" dell’aria, e sono particolarmente resistenti nella loro opera di depurazione le palme, la Dracaena, la Gerbera, la Sanseveria, il Pothos e l’Aloe. Personalmente non sono invece d’accordo sulla capacità di attenuare i danni elettromagnetici di televisori o monitor da parte di certi cactus o della Thillandsia, ma tentar non nuoce… a condizione che non nuoccia alle piante, e che queste abbiano sufficienti cure. In alternativa si possono usare come già detto i cristalli, soprattutto i quarzi, oppure una ciotola di porcellana bianca piena di sale integrale da rinnovare ogni giorno.

Consiglio del mese

Ogni suono fa vibrare l’aria e stimola l’energia: non a caso certi mantra o canti vengono spesso usati nelle ritualità sacre o nella meditazione. I sonagli pendenti possono ripulire gli ambienti appesantiti o agitati da cariche elettrostatiche e campi magnetici: per calmarne l’eccesso di Fuoco sono senz’altro più adatti i pendagli di terra cotta o di metallo rispetto a quelli di legno. E’ comunque importante che il loro suono sia gradevole all’orecchio, quindi vanno scelti con cura e possibilmente dalla persona che li userà.




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