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SAN VALENTINO

a cura di Lidia Fassio
 

Da molti anni ormai il 14 di febbraio è consacrato agli Innamorati; anche se oggi è più che mai una festa commerciale nel senso che viene sfruttata per spingere al massimo all’acquisto di cose da regalarsi reciprocamente, è interessante ripercorrere la storia e comprendere da dove origina questa festa e a cosa si lega tradizionalmente.

Le nostre radici religiose affondano ovviamente nei miti pagani ed anche San Valentino è legato ad una festa in onore della "fertilità" che i romani avevano istituito in onore al dio Lupercus; la festa era in onore dei "Lupercales", gli antichi "single"; ogni anno, il giorno 15 di febbraio, venivano messi tutti i nomi delle persone sole dentro ad un’urna, dopo di chè si passava all’estrazione del nome di un uomo e di una donna e questi dovevano vivere per un anno intero in situazione di intimità; in questo modo avrebbero onorato il loro Dio.

Una festa abbastanza particolare che ovviamente rappresentava una certa libertà di costumi dei romani in fatto di intimità e di sessualità.

Con l’avvento del Cristianesimo questa festa suscitava grandi perplessità così, intorno al 500 d.C. Papa Gelasois decise di mettere fine ai Lupercales chiudendo definitivamente con quella che possiamo considerare una vera e propria "lotteria dell’amore".

Ovviamente ci voleva un’immagine forte che potesse sostituire questa tradizione e il Papa la individuò in Valentino, uno dei martiri della cristianità, giustiziato proprio il 14 di febbraio del 269 d.C. molto probabilmente per aver cercato di mettere fine alla particolare festa pagana.

La leggenda vuole anche che il giovane Valentino fosse innamorato della figlia cieca del guardiano dell’imperatore Claudio II° e che sia stato in grado di ridarle la vista; quello che sembra essere certo è che prima di morire ha lasciato un biglietto con su scritto "dal tuo Valentino".

E’ indubbio che la chiesa abbia visto in questa festa un legame tra il periodo dell’anno e gli innamorati; infatti secondo la tradizione medioevale la metà di febbraio viene considerata il periodo in cui gli uccelli iniziano a nidificare e quindi a rinnovare la magia della vita.

La Chiesa, successivamente, ha unificato nello stesso giorno il ricordo di un altro santo di nome Valentino e precisamente il vescovo di Terni che andò a Roma per guarire un ammalato e che riuscì a far convertire alcuni giovani pagani, tra cui il filosofo greco Cratone e alcuni suoi adepti. Per questo fu processato e condannato al martirio. Divenne patrono dei giovani e, in seguito, patrono degli Innamorati.

Difficile invece dire da quando si festeggia ufficialmente questo giorno come "festa degli innamorati" in ogni caso già nel medioevo ci sono tracce in Gran Bretagna, in Galles di questa ricorrenza e di varie usanze che la caratterizzavano.

In Italia questa giornata viene considerata un giorno di scambio di doni e una opportunità per "stare insieme e volersi bene". E’ però vero altresì che, a questo particolare Santo viene riconosciuto l’effetto di far "riavvicinare persone che hanno difficoltà con i loro sentimenti".

In alcuni posti nel mondo il giorno è famoso per le poesie e i messaggi d’amore che vengono scritti e scambiati.




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