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OLIMPIA SOTTO LA MOLE

a cura di Lidia Fassio
 
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La discreta e riservata Torino si ritrova ad essere la capitale mondiale dello sport e, improvvisamente, le sue strade e le sue piazze sono gremite in ogni ora del giorno e della notte e, i tranquilli torinesi rispondono con molto entusiasmo anche e per la verità un po’ storditi, a questa "fantastica invasione" di persone da ogni parte del mondo.

La notte tra sabato 18 e domenica 19 c’è stata la "notte bianca" che ha visto in tutta la città canti, balli e brindisi a cui, nonostante il freddo pungente, hanno partecipato più di mezzo milione di persone fino alle 5 del mattino. La festa è stata accompagnata da bande musicali e apertura di tutti i negozi per tutta la notte e da vari concerti nelle piazze.

Non sarà la sola, infatti sabato prossimo ci sarà la replica prima che cali il sipario.

Per questi quindici giorni la prima capitale d’Italia sta rivivendo un ruolo che ha conosciuto e che aveva perduto ormai da tempo. Un grande evento per Torino che spesso viene ricordata solamente quando si parla di lavoro e di tecnologia.

E’ interessante valutare alcune cose alla luce di certe caratteristiche astrologiche della città. Torino è una città che ha una grande storia ma che, tutto sommato ha avuto il suo riconoscimento mondiale più per la sua capacità tecnica e industriale che per altre sue qualità. Infatti, fin dal 700 Torino si presentò al mondo come "capitale della prima rivoluzione industriale", famosa per i suoi opifici e per la sua "accademia delle scienze"; in seguito, dopo la grave perdita della capitale, Torino ebbe un picco d’orgoglio e si propose come "capitale italiana dell’industria e della tecnica" e, da quel momento, le è stato sempre difficile togliersi questo vestito di dosso, o almeno, presentare anche altre sue facce, indubbiamente interessanti e altrettanto prestigiose.

Torino è legata al segno della Vergine, anche se molti la vogliono sotto il segno dell’acquario in quanto la presa di Emanuele Filiberto che la volle capitale del regno sabaudo avvenne sotto quel segno: indubbiamente, non possiamo negare una vocazione futurista di Torino, sempre però per quanto concerne la parte tecnologia e l’inventiva che sicuramente questa città ha sempre manifestato attraverso il suo ingegno. Tuttavia, chi vive in questa città non può non notare che i suoi abitanti sono indubbiamente molto più legati al segno della Vergine: essi infatti sono considerati notoriamente chiusi, discreti, poco avvezzi all’apertura e all’allegria, grandi lavoratori, poco socievoli, anche se molto "integranti" … non si può non vedere in Torino una indubbia capacità di "fare" e di "costruire" e, proprio per questo, il suo tema potrebbe essere vergine ascendente Scorpione.. e non a caso, perché a questo cuore vergineo, si sovrappone una parte ancora più "misteriosa oltre che nascosta" in cui la città cela le sue più profonde vocazioni dell’esoterismo e dell’occultismo.

Un’altra cosa interessante sta nel fatto che Torino si sia sempre avvalsa di molti personaggi Pesci.. che sembrano nel bene o nel male, governare il segno che sta all’opposizione. A sostegno della parte Pesci, Torino ha avuto un innumerevole numero di santi e di opere pie.

Era dal 1961 – anno in cui a Torino si svolsero le celebrazioni per il centenario dell’unità d’Italia – che il cuore di Torino non pulsava più in questo modo; anzi, nei 45 anni passati possiamo dire che vi è stata una certa stagnazione in cui la città non riuscì a mantenere le grandi promesse di sviluppo che erano schizzate fuori nel 1961 allorchè si propose anche come città all’avanguardia.

In effetti, proprio per il 1961 furono costruiti quei palazzi tecnologicamente all’avanguardia che proprio oggi – in occasione delle olimpiadi invernali - sono stati ristrutturati e quasi ridisegnati per offrire ospitalità a molte discipline sportive quali lo short track, il pattinaggio artistico, l’hokey e molte altre.

E’ estremamente interessante il fatto che anche allora c’era una croce sui segni fissi, esattamente come la ritroviamo oggi e, ancor più interessante è il fatto che in entrambe queste occasioni ci sono similitudini molto forti a livello astrologico.

Nel 1961 la croce sui segni fissi ridisegnò rappresentò una grande possibilità anche se, in quegli anni, fu vissuta come un fatto "difficile" rappresentato dalla grande immigrazione della gente del sud che vedeva in Torino il realizzarsi di un sogno. Il grande sblocco per Torino avverrà alcuni anni dopo allorché si formerà la configurazione Plutone Urano in Vergine, Saturno in Pesci e Nettuno in Scorpione. Sono anni di grande fermento in cui Torino supera il milione e duecentomila abitanti e in cui tutto sembra voler andare verso il cambiamento le cui forze si scontrano contro una base conservatrice e immobilista. In quegli anni Torino cambiò radicalmente, divenne una città fortemente industriale ma perse, inevitabilmente, il contatto con la sua parte culturale profonda: divenne veramente un luogo di lavoro, quasi una città dormitorio.

Gli anni di cambiamento iniziano con l’ingresso di Plutone in Sagittario che annuncia la crisi fortissima della Fiat e dell’automobile; a questo punto da città entra in crisi, una sorte di morte che richiede una resurrezione con un cambiamento profondo di direzione e di vocazione.

Oggi abbiamo una situazione abbastanza simile a quella del 1961 seppur con alcune differenze: i pianeti formano nuovamente una croce nei segni fissi ed in effetti, Torino sta ancora vivendo la sua fase difficile in cui è però già in atto il grande rinnovamento richiesto da Plutone e da Urano che, dal Sagittario e dai Pesci, stanno sfidando la città per avviarla ad una trasformazione profonda sia nell’immagine che nella sua essenza .

E’ interessante notare come stia cambiando anche l’immagine della città (ascendente Scorpione) dal momento in cui Nettuno ha iniziato a quadrare questo segno obbligandola a uscire dall’idea di essere una città oscura e "noir" che l’ha imprigionata per molto tempo in un punto di incontro tra la magia bianca e nera.

L’inaugurazione delle Olimpiadi è avvenuta il giorno 10 febbraio alle ore 20,00. Il tema eretto per quel momento vede un Sole in Acquario congiunto a Nettuno, sestile a Plutone che riceve quadrature da Marte e da Giove e questo fa pensare ad un grande desiderio di metamorfosi della città che richiederà però iniziativa, forza, applicazione e direzione per essere portato nella realtà; l’ascendente è Vergine e riceve un trigono spaccato da Venere ed un sestile da Giove, simbolo di questa modalità nuova di accogliere e di risultare piacevole che si sta verificando in questi giorni.

Mercurio è congiunto a Urano e quadrato a Marte e questo è visibile proprio nei tanti incidenti che hanno caratterizzato questa olimpiade: molti atleti sono dovuti ricorrere alle cure ospedaliere per traumi o per improvvise infiammazioni. Questa configurazione è però una sfida alla città a diventare più aperta e comunicativa e a lasciar andare le sue naturale riserve e timidezze che spesso sono sembrate chiusure.

Anche nel tema di Torino Italia 61, vi erano rapporti tra Nettuno e il Sole, però i due erano opposti ed in effetti, il sogno di allora, non si è realizzato; oggi Nettuno è congiunto al Sole e, forse, in quest’occasione l’essenza della città potrà veramente avviarsi verso nuove aperture e nuove possibilità.

Per intanto la città vive questo momento di tripudio che, tra l’altro ha portato anche un bel po’ di medaglie all’Italia.




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