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VIGNETTE : SERVE TOLLERANZA E RISPETTO NON ODIO

a cura di Lidia Fassio
 

Gli episodi di questi ultimi mesi hanno scatenato rabbia ad esasperazioni trascinando milioni di persone in piazza, cosa che da tempo non vedevamo più. L’intero mondo islamico è esploso ed ha manifestato con violenza prendendo spunto da alcuni fatti di indubbio gusto che sono partiti dall’occidente.

Ovviamente, il primo fatto è scaturito dalla pubblicazione su un giornale danese (avvenuta a settembre e replicata in febbraio su un periodico francese) di alcuni disegni o vignette satiriche rappresentanti il profeta Maometto vestito da terrorista con una bomba in mano. La vignetta in sé era inequivocabile nella sua intenzione di mostrare un’associazione tra Maometto e il terrorismo e i kamikaze, e questo, se è vero che ovviamente è stato preso a pretesto da parte di chi ha tutto l’interesse di fomentare odi razziali e religiosi tra musulmani e cristiani, è però altrettanto vero che è stato un gesto vergognoso che, per di più, ha fornito l’occasione che qualcuno aspettava ... su un piatto d’argento.

Ciò che a mio avviso è fortemente criticabile al di là del pessimo gusto dimostrato dal "creatore" di quelle vignette è il fatto che, da più parti, si è cercato di giustificarle sbandierando ai quattro venti la nostra libertà di stampa come un vero e grande valore da proteggere, dimenticandoci totalmente che la vera libertà può esistere solo nel rispetto di quella altrui, per cui, in nessun caso, l’occidente può permettersi di denigrare o di ridicolizzare una figura religiosa di un altro popolo perché questo indica qualcosa di lontanissimo da un concetto di libertà che deve partire dal rispetto della diversità dell’altro e soprattutto dal rispetto delle credenze e dei valori dell’altro.

Tra l’altro, proprio noi che ci spacciamo come "portatori di civiltà", siamo riusciti a scendere al livello più basso imitando comportamenti che vituperiamo quando li vediamo in azione a nostro danno o a quello di altri popoli.

Anche il comportamento dell’onorevole Calderoni - che fortunatamente è stato costretto alle dimissioni - ha messo in luce l’assoluta meschinità del modello "occhio per occhio" che tanto dolore ha creato, crea e creerà. Questi atteggiamenti di pura reattività messi in atto per rispondere alle provocazioni altrui, sono un terribile esempio dato da chi, pur ritenendosi "Cristiano", dimentica che il più nobile dei messaggi di Cristo recita quel "non fare agli altri quello che non vuoi che venga fatto a te"; ed è questo che l’occidente sembra dimenticare; quel non rispondere alle provocazioni scendendo sullo stesso terreno di scontro che non solo non porta vantaggi ma finisce per sostenere il gioco di chi ha tutto l’interesse di creare uno scontro tra civiltà.

E’ proprio in questo che dobbiamo mantenere i nervi saldi evitando di lasciarci trascinare in reazioni che, oltre ad essere veramente di pessimo gusto, non possono che portarci a duri scontri che innescano situazioni difficili poi da fermare. Credo che il percorso di "civiltà" sia in realtà un lento e progressivo avvicinamento ad ideali via via sempre più elevati e questo comporta passaggi per raggiungere un maggior grado di controllo delle parti istintive che, ovviamente, scattano di fronte ad attacchi che minano le radici, le sicurezze o i valori.

Un esempio estremamente valido di comportamento razionale e civile ce lo sta dando in questi giorni proprio la Chiesa che, nonostante gli attacchi durissimi che sta subendo – l’uccisione di don Andrea in Turchia e gli attentati a molte chiese in paesi musulmani – sta mantenendo alti i valori profondi che la contraddistinguono continuando a predicare la calma, il rispetto della vita e il rispetto dei simboli religiosi.

Un esempio molto alto di tolleranza lo abbiamo visto nella risposta dell’Opus Dei che, dopo l’attacco ricevuto dal film "il Codice Da Vinci" in cui si afferma la non verità di molti dogmi cattolici, ha reagito aprendo le porte della sua sede di New York in modo da permettere a chi lo desideri di rendersi conto personalmente di ciò che sono ed hanno rappresentato nella storia. Un bell’esempio di quel "porgere l’altra guancia" che più che altro suona come un non "cadere nella trappola della provocazione - reazione" che, psicologicamente, rappresenta un lasciarci trascinare nel gioco che vuole l’altro, senza agire veramente la propria scelta cosa che dovrebbero fare tutti gli individui razionali.

Ancora una volta dobbiamo pensare allo strano gioco della croce a T ancora svettante nel cielo tra Nettuno – Saturno e Giove nei segni fissi che sembra obnubilare le coscienze, alimentando i fanatismi di ogni genere, facendo cadere anche il senso del gusto, della tolleranza e il rispetto della dignità di tutti.




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