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LA MODA DEI METICCI “DOC”

a cura di Lidia Fassio
 

L’uomo occidentale sta sempre più perdendo la bussola e forse è vero che sta troppo bene al punto che siamo sempre a caccia di novità per poterci appassionare ma, a volte, ciò che riusciamo a fare è veramente troppo.

L’ultima grande passione dei super vip sembra essere quella dell’"incrocio doc", come il "puggle", la nuovissima stirpe di cani nata dall’unione tra un pug (carlino) e un beagle (bracchetto). Un cane "nuovo" da mostrare in società, "passeggiandolo" nelle vie della città come se si trattasse di un gioiello o di un vestito creato dalla stilista più all’avanguardia e più spregiudicato.

Infatti, anziché prendersi cura ed amare uno dei tanti meticci che ci sono in natura e che rischiano di restare al canile tutta la vita perché nessuno li vuole, oggi andiamo a selezionare nuovi "incroci d’autore", nel senso che gli allevatori si stanno cimentando con incroci di due razze privilegiate per ottenere "cani particolari", nuove razze, frutto però dell’unione tra due razze blasonate.

Così, ancora una volta i nostri "amici" si trovano ad essere oggetto di tutte le bizzarrie – nel caso specifico "demenziali" - sottoposti ad una vera e propria sperimentazione che può avere effetti drammatici e risultati a volte "mostruosi" sia sotto il profilo estetico, sia per caratteristiche genetiche.

Il giornale inglese Dogs Today riporta casi in cui gli incroci sperimentati hanno dato origine a problemi enormi quali quello tra un Carlino ed un Pechinese che ha dato vita ad un cucciolo con il muso talmente schiacciato da avere problemi con gli occhi che sembrano schizzare fuori dalla testa perché non trovano spazio; l’articolo riporta anche dell’incrocio tra un Terranova ed un San Bernardo che ha creato un cane di dimensioni così grosse da avere enormi problemi di displasia dell’anca con conseguenti difficoltà di deambulazione.

In questo modo stiamo creando cani che dovranno essere medicalizzati tutta la vita, inficiando la loro mobilità e riducendoli a paraplegici "selezionati".

Proprio a seguito di queste mostruosità frutto dei moderni "frankestein", i veterinari più illuminati hanno creato associazioni in difesa del cane che cercando di sensibilizzare l’opinione pubblica promovendo campagne di informazione atte a bloccare gli allevatori più spregiudicati mettendoli in guardia dal creare razze piene di problemi e con una durata della vita troppo breve.

Certo, c’è da chiedersi perché l’uomo debba creare dei nuovi meticci quando ce ne sono tantissimi in attesa di essere adottati ed amati? A volte mi chiedo se ce la faremo mai a crescere e a diventare sensibili nei confronti di chi ci regala tanti momenti di vera ed autentica sensibilità accettandoci per quello che siamo senza bisogno di "deformarci" o di tagliarci le orecchie per sembrare più belli ai loro occhi? Perché non riusciamo ad amarli senza doverli "trasformare" in ciò che vogliamo noi?

Eppure, non è così, l’uomo riesce sempre a stupire sé stesso: infatti pare che sia scoppiata una vera e propria mania di "sfoggiare" il meticcio più bello e così, per le vie di Londra e di New York si sono visti i cosìdetti VIP con il loro meticcio al guinzaglio, lanciando così la nuova "moda demenziale" che ha dato il via a tutti gli speculatori che si sono attrezzati a selezionare e vendere bastardini d’autore a cifre impressionanti che vanno dai 2000 euro in su.. con liste di attesa che superano anche i dodici mesi.

Ma non sarebbe stato più intelligente lanciare la moda del "meticcio autentico", prendendo un cane al canile e "passeggiandolo" con orgoglio, mettendo così in risalto quelle caratteristiche di semplicità e di affettività universalmente riconosciute, spingendo le persone comuni - sempre pronte ad identificarsi con i VIP e con le loro mode - ad andarsi a prendere un bastardino da tenere con sé.

Mi domando come mai i personaggi pubblici non riescano a sentire dentro di sé la responsabilità di essere i rappresentanti dello "spirito dei tempi" e, come tali, soggetti ad emulazione soprattutto da parte giovani e di coloro che non hanno valori ed ideali personali; anche in questo si vede che gli "eroi" oggi hanno perduto la loro funzione e sembrano essere portatori di speculazione piuttosto che di crescita.




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