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IL CAVALIERE E IL PROFESSORE : UOMINI O LEADER?

a cura di Sandra Zagatti
 
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In questo periodo di campagna elettorale, ovunque ascoltiamo o leggiamo notizie sui leader dei due schieramenti politici: analisi dei rispettivi programmi, commenti sulle scelte di coalizione, odi appassionate da parte dei rispettivi sostenitori ed altrettante critiche, spesso feroci e non esclusive di colpi bassi, da parte degli oppositori. Una vera e propria "arena", come non a caso viene definita la competizione politica dei tempi moderni, che personalmente ritengo poco edificante ed ancor meno entusiasmante. Sia perché non credo favorisca una scelta elettorale consapevolmente motivata; sia perché rischia di farci dimenticare che ogni candidato è un uomo con pregi e difetti, speranze e timori, desideri e bisogni… e magari anche sogni, magari anche ideali.

Capita a tutti i personaggi pubblici ed è purtroppo inevitabile che, appunto, il "personaggio" prevalga sulla persona o ad essa addirittura si sovrapponga. Ma per Silvio Berlusconi e Romano Prodi questo malinteso sembra diventare un paradosso, quasi fossero attori che ricevono grossolane proiezioni compensatorie da parte degli spettatori, di cui incarnano valori sbrigativamente assoluti: il bello e il brutto, il buono e il cattivo, l’onesto e il ciarlatano, il liberatore e il despota; a turno o a piacimento.

Invece no. Non solo, comunque. Silvio e Berlusconi e Romano Prodi, anche se può sembrare retorico, sono innanzitutto individui. E l’astrologia forse può aiutarci a capirne l’umanità o almeno a individuarne le tracce confuse fra biografie più o meno ufficiali e comportamenti pubblici più o meno corrispondenti al vissuto privato (e pur ricordando che in un’interpretazione alla cieca ogni riserva di premessa non sarà mai di troppo).

Silvio Berlusconi è nato a Milano il 29 settembre 1936 alle 6 del mattino, secondo l’orario più diffuso che tuttavia, vista l’approssimazione a "cifra tonda", sembra accreditare quello più preciso – 5.40 – da lui stesso fornito e confermato anche dall’affidabile archivio di Grazia Bordoni. Uno scarto che potrebbe sembrare secondario se non spostasse l’Ascendente da Bilancia a Vergine… E qui veniamo subito ad una palese caratteristica del Cavaliere, cioè la vanità, che per molti è una prova a favore dell’Ascendente Bilancia ma che può essere già ben rappresentata dal Sole in quel segno, con "l’aggravante" di essere in prima casa, dove ognuno di noi si mostra, si presenta, si esibisce. Quando la prima casa comincia in un segno ma si estende in quello successivo può esserci una sovrapposizione di valori che in questo caso sembra adattarsi bene al soggetto: Berlusconi è notoriamente metodico e ordinato, veste sempre allo stesso modo, che è comunque un modo costoso; ama le piante, di cui si vanta e fa mostra nei suoi giardini; è attentissimo alla forma ma anche all’igiene e alla salute…

C’è tuttavia qualcosa di più sottile che mi fa parteggiare per l’Ascendente Vergine: un sospetto che sempre avverto quando le persone ostentano troppa sicurezza. Il sospetto è quello di un vago complesso di inferiorità (sic!) che può venire compensato, sublimato o addirittura negato con strategie diverse. Nel caso di Berlusconi potrebbe derivare dalla bassa statura, piatto forte delle caricature dei suoi detrattori, ma chissà, forse anche da un antico vissuto di abbandono (lui stesso racconta che temeva di non poter rivedere più il padre durante la guerra e che la madre non ce la facesse da sola). E in fondo c’è anche quella sensibilissima Luna in Pesci opposta a Nettuno: così idealistica, suggestionabile, creativa… e così frustrata dalla congiunzione di Saturno e dalla posizione in sesta casa! Berlusconi è amante dell’arte e sembra che se ne intenda pure ma non la crea, no: la acquista e la colleziona (di nuovo Vergine-Bilancia, con lo zampino di Venere in seconda casa); è amante della musica ma oltre un complessino giovanile e qualche imbarazzante spettacolo moderno non è mai andato. E allora compensa, ostentando padronanza e soprattutto fasto, che per quella sua Venere in Scorpione quadrata a Plutone è sinonimo di potere e che forse nasconde, come dicevo, un antico senso di precarietà e fragilità.

Qualcuno potrà dire: sicuri che stiamo parlando di Berlusconi? Già. Eppure il Sole in Bilancia e prima casa è evidente, come la Venere in seconda, governata da Plutone in decima; aggiungiamo quel Marte in undicesima che tanto parla di capacità progettuali e, anche, di volontà nel cercare e trovare appoggi (o provocare invidie); e soprattutto quel Giove domiciliato in terza casa, che l’ha reso benedetto dalla fortuna nonché, obiettivamente, sagace e pionieristico imprenditore nel campo delle telecomunicazioni. Resta il fatto che proprio Giove è il pianeta focale di una Croce a T e affligge la sua Luna in sesta casa, congiunta a Saturno: forse da qualche parte dentro di lui è rimasta quella paura di perdere tutto che l’ha portato fin da ragazzo a darsi da fare per accumulare ricchezze, creare imperi ed affermare il proprio valore; nonché quel bisogno di essere amato che lo porta tuttora a comportarsi in modo esageratamente e spesso stucchevolmente "amabile"… costi quel che costi.

Romano Prodi è nato a Scandiano (RE) il 9 agosto 1939 alle ore 17.15: da una famiglia di origine contadina ("una bella e grande famiglia", per usare le sue parole) ben indicata dalle salde radici del suo Fondo Cielo in Toro. E’ un Leone con Ascendente Capricorno. Un poderoso Leone, visto lo stellium di quattro pianeti nel segno, tra cui una fiera Venere che riceve il trigono di Giove enfatizzando l’aspetto di orgogliosa maestosità leonina, forse anche con un pizzico di presunzione. Un’autostima indubbiamente robusta, la sua, vezzosamente malcelata dalle vesti semplici e bonarie (Giove) in cui ama mostrarsi, ma anche ridimensionata negli eventuali eccessi di manifestazione dall’Ascendente, che aggiunge autorevolezza e grande autocontrollo a questa forte, e fortemente tradizionalista, personalità.

Spicca per altro, nel suo tema, un Grande Trigono di Terra che unisce Urano e Nettuno generazionali al suo Marte in Capricorno, denotando indubbie caratteristiche di concretezza, praticità, tenacia e capacità operative: tutte doti che l’hanno reso prima un appassionato e poi un esperto di economia, industria e finanza; nonché il padre dell’Euro, come ama definirsi.

Forti sono, nel suo tema, i valori Capricorno, sottolineati da Saturno angolare. Certi valori rappresentano spesso gli "intramontabili" della politica, e in effetti non si può dire che Prodi sia esattamente un outsider! D’altra parte quel Marte retrogrado e in prima casa, nonché opposto a Plutone, non è che si accontenti facilmente: ama il potere, lo desidera quanto Berlusconi desidera il piacere… ed è ambizioso, non esente da rancori o, nel caso, da impulsi di rivalsa per cui sa anche aspettare, per costruire con tenacia e grande forza di volontà la propria realizzazione; se possibile (o se necessario) attraverso alleati, collaboratori e soci, come la sua settima casa evidenzia. Anche la sua bella Luna in Gemelli e in quinta casa, oltre a richiamare certe modalità oratorie un po’ teatrali e la sua attitudine all’insegnamento, parla di una capacità di comunicazione sottile ed intelligente, a volte ironica e spesso astuta; per cui sembrano non esserci dubbi sul fatto che sappia lavorare in equipe… l’unico dubbio è che riesca a farlo in condizioni diverse da quella di capo.

Per concludere, abbiamo visto che Berlusconi è più vanesio e permaloso, mentre Prodi può essere più orgoglioso e, qua e là, vendicativo; più conformista Berlusconi, ma forse più conservatore Prodi; più sognatore o persino visionario il primo, più pragmatico e indomabile il secondo… e potremmo continuare. Tuttavia le differenze tra i due sono già talmente documentate che dopo queste riflessioni ipotetiche resta semmai una curiosità: cos’hanno in comune, se ce l’hanno?

Intanto la formazione scolastica. Entrambi, infatti, dopo la maturità classica si sono laureati in giurisprudenza: tesi di Berlusconi sugli "aspetti giuridici del contratto pubblicitario", quella di Prodi sul "protezionismo nello sviluppo dell’industria italiana"… argomenti già indicativi di una direzione culturale e professionale che ritroviamo nel rispettivo asse FC/MC. Più in dettaglio, entrambi hanno il Sole congiunto a Mercurio retrogrado, nonché Giove in terza casa: connotazioni mercuriali a cui si aggiungono le rispettive posizioni in Gemelli. Sono valori di abilità, intelligenza, intraprendenza, diciamo pure anche furbizia. Si potrebbe aggiungere, maliziosamente, anche la capacità di "vendersi", che tuttavia li lascerebbe in parità e che temo per altro non sia arte rara in politica… Non parlerei comunque di vera e propria falsità, perché la retrogradazione frena le espressioni più spavalde di Mercurio e in fondo quel Giove di Fuoco può spararle grosse ma di solito non spara a salve. Oltre a questo, hanno tutti due un Marte di Terra (caparbietà, testardaggine, determinazione, resistenza), e una Venere plutonica (intensità affettiva, carisma, capacità seduttive e all’occorrenza manipolatrici).

Per finire, un cenno sull’asse dei Nodi che in entrambi i temi è strettamente congiunto al meridiano (Nodo Nord sul Fondo Cielo per Berlusconi, sul Medio Cielo per Prodi) e che, pur sorvolando sulle valenze karmiche, segnala individui che prendono molto sul serio l’esistenza, consapevoli del proprio compito: realizzabile – aggiungo io – anche attraverso una sconfitta elettorale, e non solo viceversa.




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