TI VA DI BALLARE?

Da alcuni anni è ritornata la grande passione del “ballo”, intendo quello rigoroso, con i passi giusti e l’interpretazione corretta della musica e non quello libero, spontaneo e liberatorio della discoteca.

Infatti, anche il cinema che ha sempre un occhio molto attento al nuovo ha sfornato due anni fa “shall we dance” con un inedito Richard Gere che interpreta il ruolo di un semplice uomo di affari che ama il ballo e che finisce con l’iscriversi ad un corso.

Ora, anche Antonio Banderas nel film “ti va di ballare?” interpreta un famoso insegnante di danza americano che lascia il benessere e la ricchezza per trasferirsi in una zona della periferia di New York ad insegnare danza a ragazzi di strada molto problematici; in questo modo riesce a dimostrare che il ballo ha  anche un gran valore terapeutico e, se ci si dedica con passione può salvare letteralmente delle vite sbandate, insegnando nel contempo valori quali onore, passione e rispetto per gli altri.

Questo film che uscirà in Italia verso la fine del mese si ispira alla  storia vera di Pierre Dulaine, un grande ballerino e insegnante di ballo. Banderas ha lasciato dunque la maschera di Zorro per indossare quella di questo  personaggio  e sembra che ci sia riuscito benissimo tant’è che dopo questo film lo vedremo anche nel remake di un famoso musical “Don Juan Demarco” in cui lui interpreta il ruolo che nel 1995 fu di Johnny Depp.

In questi giorni anche Torino si trasforma in un vero e proprio palcoscenico per tutti gli amanti del Tango: da tutto il mondo per i giorni pasquali arriveranno nella città piemontese gli appassionati del Tango Torino Festival: è ormai il sesto anno che la città ospita questa rassegna che vanta un pubblico di più di 4000 spettatori. Durante i quattro giorni l’attività sarà frenetica e, oltre alle gare, ci saranno spettacoli nelle piazze, dibattiti, musica e stage di danza aperti a tutti quelli che vogliono partecipare e che possono così sperimentare di persona e con insegnanti eccezionali che cosa è il tango. Ovviamente le quattro giornate termineranno con un “Gran Gala” con musica dal vivo in cui si esibiranno le sei coppie di ballerini più famosi al mondo… manco a dirlo,  rigorosamente argentini.

Da alcuni anni a Torino si è costituita la prima Associazione Culturale Italiana di Tango che ha l’intento di divulgare questo ballo e questo tipo di musica. Torino è diventata un punto di riferimento mondiale per il tango e nella città fanno tappa a turno tutti i migliori ballerini del mondo; nella città ci sono oggi una ventina di scuole e più di 2000 allievi aspiranti ballerini.

Negli ultimi anni stiamo dunque assistendo ad un vero e proprio revival del ballo così detto “classico” a cui si affianca anche un’analoga passione per il “ballo moderno” e per quello “afro cubano”. Un fenomeno interessante se si considera che dagli anni 70 agli anni 90 questo tipo di ballo era veramente praticato da pochissime persone.

Come ci si aspettava – visto il fenomeno di costume - anche dagli ambienti della psicologia si sono levate voci autorevoli a sottolineare la grande importanza che ha il  ballo nell’offrire la possibilità di poter esprimere ciò che abbiamo dentro. A dimostrazione dell’importanza che il ballo ha per la salute della nostra psiche si sono create vere e proprie “scuole di formazione”  come la “Art Therapy” che prende in considerazione – tra le arti – anche il ballo come una delle possibili forme di terapia da applicare con le persone.

Per intanto, la domanda di rigore è “ti va di ballare?”. 

Inutile dire che astrologicamente parlando la presenza di Saturno nel segno del Leone segno estremamente legato al ballo come capacità di espressione della propria personalità e, per liberarsi dalla tensioni accumulate, nutrendo al tempo stesso lo spirito attraverso la musica che, non possiamo dimenticare che Apollo, dio del Sole, considerava la prima arte in assoluto.

In questo periodo possiamo anche assistere ad una “spiritualizzazione” del ballo in quanto anche Nettuno, dal segno dell’acquario, stimola il segno del Leone a raffinarsi e a far diventare il ballo una vera e propria arte psico – corporea.