Oggi molte persone scelgono di vivere con un animale; sono donne o uomini che, pur avendo le loro storie affettive e sessuali, non vivono però stabilmente con un compagno ma bensì con un “animale”, sia esso cane, gatto o animale più raro..
L’immagine – se si tratta di una persona giovane - è più o meno la stessa: si tratta di una persona sufficientemente realizzata, single, che spunta nei giardinetti al mattino e alla sera.. prima e dopo il lavoro.. e poi va al lavoro….
Sono persone che non hanno figli, non hanno affetti stabili e, per sostituire queste cose, si impegnano in una autentica relazione con un animale.
E’ indubbio che le persone che vivono sole si trovano a rientrare in una casa vuota, senza nessuno che li attende…e che li accoglie; il cane o il gatto invece stanno lì, aspettano con ansia il ritorno del loro amico, rimandando una sensazione di essere “amati e desiderati” proprio perché c’è qualcuno che aspetta e che non vede l’ora di vederli tornare a casa.
Gli psicologi sono concordi nel sostenere l’importanza e l’efficacia di questo tipo di relazioni da cui si ottengono affetto, tenerezza e conforto, tutte cose che fanno veramente bene alla natura umana.
I medici sostengono che gli animali fanno bene alla salute, riducono l’ansia, abbassano la pressione e servono a tenere lontana la depressione.
E’ ovvio che vivendo in un periodo in cui le relazioni sono frammentarie, critiche e sempre più fragili per cui rischiano di rompersi con strascichi pesanti sotto il profilo affettivo, il rapporto con un animale offre invece certezza, solidità e stabilità nel tempo e questo, sembrerebbe essere positivo per far riprendere fiducia ed ottimismo.
Ci sono persone che non esitano a dire che anche se l’animale richiede una certa dose di impegno per il passeggio quotidiano, per le difficoltà che si incontrano quando si va in vacanza o quando si vuole andare semplicemente al ristorante, tutto ciò non pesa perché non c’è la sensazione del “sacrificio”, proprio perché ciò che si riceve è veramente tanto.
Gli anziani sono quelli che sostengono di avere i più grandi vantaggi, non solo per la compagnia che scaccia il senso di solitudine affettiva ed abitativa, ma anche per il fatto che sono stimolati ad uscire sempre e comunque e con qualunque tempo, per portare il loro amico a fare la passeggiatina quotidiana e questo giova tantissimo alla loro salute psicofisica.
L’animale domestico ha bisogno di un certo tipo di accudimento che riesce a stimolare e sciogliere anche soggetti molto “freddi” facendoli diventare meno asettici per potersi occupare del loro amico. E’ vero altresì che l’animale non giudica, non si aspetta niente di straordinario ed è disposto ad amare sempre il loro amico uomo, comunque esso sia senza farsi troppi problemi: gli basta avere un po’ di attenzioni e sentire un po’ di affetto.
Gli animali sono terapeutici anche per quanto riguarda il “contatto”; siccome loro hanno un grande bisogno di “contatto fisico” e lo desiderano, sono in grado di incentivare anche i loro padroni che, sedotti dal loro pelo morbido e dalle loro “leccatine”, finiscono spesso per accarezzarli e coccolarli, superando così le barriere fisiche che, invece, provano verso i consimili da cui si difendono ritraendosi.
Sempre più spesso cani e gatti diventano veri compagni di vita… sostituiscono affetti, figli, figure importanti dal punto di vista affettivo e diventano così veri e propri punti di riferimento nella vita delle persone.