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PAUL NEWMAN UN VILLAGGIO PER BIMBI MALATI

a cura di Helena Voss
 
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Nascerà in Toscana, sulla montagna pistoiese, a Limestre, il primo villaggio in Italia della Fondazione 'Hole in the wall', la fondazione è stata creata nel 1988 dall’attore, con l’obbiettivo di riuscire a donare dei periodi di vacanza a bambini dai 7 ai 15 anni colpiti da malattie gravi, come tumori, leucemia, talassemia, fibrosi cistica e altre malattie.

Paul Newman si conferma, a 82 anni, come uno dei più grandi benefattori statunitensi impegnati ad aiutare, in questo caso bambini, che hanno avuto poca fortuna o stanno lottando contro momenti difficilissimi.
“Hole in the Wall”, nasce dopo la scomparsa di suo figlio, per “overdose” di anfetamine; da quel tragico giorno l’attore ha iniziato a lavorare tantissimo per guadagnare e migliorare le sue opere di beneficenza, rincuorato da una nuova riscoperta del senso della vita.
Due Oscar ottenuti nella sua eccezionale carriera d’attore e regista, ricordiamo il suo primo successo, nel 1956, nel ruolo del pugile Rocky Graziano in “Lassù qualcuno mi ama”; nel 1994, Paul Newman, ha vinto l'Hersholdt Oscar per il suo impegno umanitario.
Dal 1982 il grande attore ha versato il 100% dei profitti della sua azienda alimentare, la Newman's Own, a più di mille associazioni benefiche: oltre 200 milioni di dollari!

Newman realizzò il primo villaggio-vacanze in Connecticut; attualmente sono 11, diffusi in tutto il mondo, dall'Irlanda, all’Ungheria, all’Africa, le costruzioni della Fondazione che in media accolgono, per un periodo di due settimane, all’incirca 13 mila bambini all’anno colpiti da gravi patologie.
L'associazione, in questo momento, ha come proposito l’attivazione di nuovi villaggi in Africa per i piccoli affetti da Aids/Hiv, in Cina e in Giordania grazie alla partecipazione della bella regina Raina.
La fondazione di Paul Newman è sostenuta da molti grandi dello spettacolo come Julia Roberts, Robin Williams, Paul MacCartney e Tony Bennet.

Paul Newman  è un Acquario con ascendente Capricorno.
Il suo è un Sole in prima casa quadrato a Saturno, il che indica che, nonostante le apparenze, non è stato tutto semplice per lui che si è certamente conquistato quello che ha con il lavoro, l’impegno e la solidità che si è via via costruito. Saturno lo ha sicuramente reso forte, ma non gli ha di certo risparmiato sofferenze e difficoltà.

Il segno solare è un segno che ha bisogno di realizzarsi nel sociale, in qualche progetto che sia “umanitario o filantropico” e, nel tema, il Sole Acquario è ben sostenuto ed appoggiato da una  Luna in Pesci che, oltre a renderlo particolarmente morbido ed affascinante, lo ha reso anche sensibile alla fragilità e alle problematiche altrui, in particolare a quelle dei bambini.
E’ indubbio che Paul sia anche un saturniano oltre che un acquariano: tre pianeti in Capricorno e Saturno in decima casa  trigono a Urano, fanno di lui un uomo che ha perseguito tutti i suoi obiettivi e che, sicuramente, ha imparato molto dalla vita.. un uomo che non si è arreso mai, che ha saputo utilizzare le sue risorse altruisticamente, e che, ha saputo rinascere dopo la gravissima perdita del figlio, quasi che quell’esperienza fosse stata per lui un punto in cui ha chiuso con un modo di essere per aprirsi ad un altro, completamente nuovo e diverso. Lui dice che da quel periodo è nato il “vero senso della vita” e noi aggiungiamo che forse quell’avvenimento è stata la vera chiamata del suo Sé ad un “senso spirituale” della vita.

Paul Newman oggi sembra ancora un giovane nello spirito, ed è la dimostrazione che gli anni non abbattono lo spirito; le sue motivazioni sono ancora così forti da vederlo impegnato per creare qualcosa che passerà alla storia.
Paul Newman ha quest’anno Giove sul suo Saturno natale al trigono di Plutone, a sua volta toccato da Urano che fa anche tutti i sestili ai suoi pianeti in Capricorno. Non c’è che dire una fantastica iniezione di solidarietà, ma anche di volontà e di forza; ma anche una grande prova di fiducia e di capacità.
Lui è un bell’esempio di come un personaggio che apparentemente ha avuto molto dalla vita possa farsi carico di qualcosa di “collettivo” al fine di migliorare la vita su questo pianeta.

Una sua frase, pubblicata su molti giornali, riassume i suoi desideri, che sono il motore delle opere benefiche da lui fondate:”Io non sono un dirigente, ma un “procuratore” delle necessità per queste istituzioni. Quando penso che ogni mio passo “estrae” migliaia di piccoli esseri umani dall’abisso del male, del peccato, allora sento che i sacrifici che compio hanno un significato e rinverdisco le mie vecchie primavera che pesano sulle spalle”.




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