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PARTITO DEMOCRATICO DEI “PEDOFILI”?

a cura di Lidia Fassio
 

Forse questa non ce la saremmo aspettata.. eppure, … puntuale come un orologio…. - in questi anni difficili per la morale e per il buon senso - arriva la notizia che nella civilissima Olanda si è formato un partito di pedofili che grida pubblicamente che “fare sesso con i bambini non è tabù” e che, al limite, bisogna distinguere tra “pedofilia violenta e pedofilia gentile”!!!!

Il concetto da cui partono questi signori è semplicistico: “l’amore è sempre positivo, non importa il fattore età”, concetto che suona invece terrificante a  chi nutre un sacro rispetto per l’infanzia e conosce i rudimenti della psicologia infantile.

I fondatori del partito si riferiscono al tabù della pedofilia trattandolo come se fosse una norma da combattere perché diventata obsoleta e non più conforme ai tempi: come se non esistessero dei grandi principi che sono al di sopra del tempo perché sono in qualche modo “assoluti”, come il rispetto della vita o il non rendere schiave altre persone; ci sono grandi principi che hanno ispirato  l’uomo di ogni epoca, sostenendolo nel suo desiderio di elevazione e di crescita spirituale e questi, non possono essere messi sullo stesso piano di norme che possono essere valide in un periodo e sbagliate in un altro.

 

La domanda che sorge spontanea è questa: “dove sta andando l’uomo”? Se tutto il benessere che abbiamo raggiunto e se il senso della libertà di cui godiamo non sono  sostenuti da valori e da principi precisi e  dal rispetto degli altri individui, serviranno solo a fare danni anziché a migliorarci. Oggi l’uomo sembra aver perduto il contatto con i suoi sentimenti e va alla deriva senza una filosofia di vita ispirata da ideali nobili e, in questa ottica, tutto diventa lecito, ma ancor più tutto sfruttabile e possibile, soprattutto se sostenuto dalla pretesa di chiarezza e giustezza della ragione pura.

 

Così, nella democratica e liberale Olanda, si aprono le porte all’accettazione della “pedofilia e dei pedofili” consentendo soltanto uno squallido dibattito sulla differenza che esiste tra “quella violenta e quella  gentile”?  Cosa si vuol dire  con questo? Che se un bambino viene approcciato gentilmente a sei anni - e se non viene stuprato violentemente - tutto va bene ed è lecito?

Ma di cosa stiamo discutendo? Io penso che se questo può accadere in un paese europeo come l’Olanda allora siamo veramente giunti al “declino della coscienza” individuale, ma anche e soprattutto di quella collettiva e storica.

 

Sarebbe come cominciare a sostenere che l’omicidio è giusto, ma non quello violento, per cui bisogna uccidere dolcemente, con una puntura letale o con il gas.. in modo che non vi siano tracce di aggressività. E l’esempio è molto calzante!

 

Mi domando se le persone che partoriscono queste idee sono veramente in grado di intendere e di volere o se hanno oltrepassato da tempo il limite della ragione oltre che quello della decenza? E mi domando altresì se chi li segue nelle loro elucubrazioni, magari anche sostenendole, possa essere considerato a tutti gli effetti un “essere senziente”?

Forse questo periodo storico ci sta mettendo di fronte l’idea che il “tutto per tutti” non sia poi così auspicabile.. in quanto, se andiamo a discutere di diritti che intaccano quelli degli altri, allora ci vogliono veramente qualità della mente superiore quali l’etica, l’empatia, la libertà mentale e l’uscita dalla schiavitù delle paranoie, delle bramosie e dei deliri personali.

 

Con la  tesi presentata i pedofili vogliono  sostenere che un bambino di 6 anni  sia veramente in grado di intendere e di volere… e …, magari, anche quello di 2, perché da lì al resto del deliro, il passo è breve; è solo una questione di tempo.

Dove sta il limite? Dove sta il rispetto della vita, del corpo e della dignità di un bambino? Dove il senso della protezione che lo conduca indenne fino a quando non potrà scegliere da solo?

 

Ci sono personaggi che si dichiarano “veri e propri amanti dei bambini” che, in cuor loro, coltivano l’alibi di nutrire sentimenti autentici e puri; tra l’altro il partito dei pedofili sostiene il “diritto al desiderio”; ma allora, se si desidera ciò che appartiene ad un altro, basta questo a poter sostenere di “avere diritto” a gratificare questa pulsione? Allora ogni ladro potrà avvalersi di questo principio dal momento in cui può sostenere che “desidera qualcosa che non ha”.

Non è piuttosto che stiamo imboccando la via del “tutto possibile” tipico della nostra fagocitante ed edonistica società che ormai, non avendo più motivazioni sane, giustifica qualsiasi atto e qualsiasi comportamento anche quando sono contrari al reale senso di giustizia e di rispetto degli altri?

 

Ciò che mi riesce ancora più ostico da comprendere è l’idea di scomodare  parole come libertà e democrazia, quando in realtà stiamo parlando di patologie, di plagio e di sfruttamento di chi non è in grado di esprimere la sua piena volontà  e che dovrebbe avvalersi del senso di libertà, di giustizia  e delle regole della democrazia; in ultimo mi pare che si tratti di una sottile forma di terrorismo ideologico mascherato dall’etichetta di “modernismo ed intellettualismo” di bassa lega che cela il brutale desiderio di poter ottenere tutto ciò che non può e non deve essere permesso dal “senso del valore della vita di un bambino” e dal comune senso della morale. 

 

La Democrazia di certo  non può essere presa a prestito come scorciatoia per aggirare diritti sacrosanti ed indiscutibili; su questo siamo chiamati a riflettere..profondamente.

 

Credo che la presenza di Plutone in Sagittario e di Nettuno in Acquario stiano  per ora “annebbiando” molti di noi.. andando a confondere e a contrabbandare  i veri significati che racchiudono questi segni:

il Sagittario ci ricorda che senza principi superiori e senza avere delle reali “credenze interne” che ispirino i nostri comportamenti non c’è possibilità di elevazione ma solo delirio, illusione e fanatismo;

l’Acquario, invece, ci ricorda che è la libertà di tutti ad essere sacra e per ottenerla non ci sono scorciatoie o falsi intellettualismi ma occorre coltivare valori veri che possano garantire alle coscienze la possibilità di saper scegliere sempre il “bene comune”. Se qualcuno poi se lo fosse scordato sono i bambini  il bene comune di una qualunque società che guardi al futuro; se mettiamo in discussione questo.. forse… siamo veramente alla frutta!!




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