ASTROLOGIA IN LINEA
ASTROMAGAZINE - RUBRICHE - Il Fatto

L’ULTIMA SFIDA DEL “LEADER MAXIMO”?

a cura di Lidia Fassio
 
Clicca sull'immagine

Fidel Castro sembra uscito dalla terapia intensiva; lo ha comunicato alla stampa la sorella Juanita che però, non vive a Cuna bensì a Miami; in ogni caso, anche il presidente del parlamento cubano sostiene che il leader è perfettamente cosciente e che dopo la convalescenza ritornerà nella sua consueta forma.

 

Inutile dire che ci sono anche voci molto differenti e, come accade ad ogni regime dittatoriale, non è facile leggere la verità tra le righe; infatti, la voce della “dissidenza” cubana sostiene invece che le cose siano ben diverse e che Fidel Castro non stia affatto bene e che, proprio tra i politici, stia cominciando a serpeggiare una discreta paura di eventuali sommosse popolari. Infatti, ci sono voci autorevoli che sostengono che nelle città cubane sono comparsi i primi graffiti contro Castro e che, l’esercito stia richiamando anche i riservisti.

 

Ovviamente è difficile comprendere bene come sia la situazione a Cuba in questo momento e ciò che è certo è che dal primo agosto Fidel ha passato temporaneamente le consegne al fratello Raul per affrontare l’intervento all’intestino, causa di una difficile emorragia.

 

Quel che è certo è che Fidel Castro in 48 anni di governo è scampato a ben 638 tentativi di uccisione (alcuni molto fantasiosi) come dichiara in un libro l’ex comandante dei servizi segreti cubani. A questo proposito, il celebre quotidiano inglese “Guardian”, ha messo in piedi un documentario dal titolo “638 modi di uccidere Castro” che andrà in onda sull’emittente Channel 4.

 

In ogni caso, oggi Fidel Castro sta però combattendo la battaglia più grande della sua vita e, questa, forse, non è così improvvisa ma è invece, il frutto di una malattia che si porta dentro da tempo.

 

Fidel Castro, personaggio catalizzatore di grandissime ambivalenze; molto idealizzato dai rivoluzionari di tutto il mondo che vedono in lui il leader che ha saputo mettere in pratica un sistema “comunista vero, capace di togliere ai ricchi per dare al popolo”; molto inviso e combattuto invece da un’altra fetta di mondo che vede invece in lui un comune dittatore, arrogante e autoritario che, una volta preso il potere, si è comportato in modo tirannico per mantenerlo eliminando via via tutti gli oppositori.

E’ indubbio che Castro abbia avuto i suoi problemi; non è mai stato libero di governare in modo tranquillo in quanto ha dovuto sempre combattere sul piano economico con gli Stati Uniti che lo hanno sempre osteggiato politicamente ed economicamente con un embargo che dura ormai da decenni e solo in parte compensato da congrui aiuti dell’ex Unione Sovietica peraltro terminati  inesorabilmente negli anni ’90 allorchè anche questo grande paese visse la più grande crisi politica ed economica della sua storia.

 

Indubbio che Castro abbia fatto molte cose per la sua nazione; a lui si deve l’aver battuto e costretto alla fuga Batista, un uomo totalmente al servizio dei faccendieri e dei capitali stranieri; la campagna di alfabetizzazione che ha portato i cubani ad un livello di istruzione  superiore a quello di tutto il centro e sud america; l’indubbio tentativo di creare un’economia locale florida  abbattendo il latifondismo e consegnando alla gente appezzamenti terrieri, cosa che da un lato ha entusiasmato molto inizialmente ma ha poi creato grandi delusioni in quanto le terre sono state divise male e poi non potevano essere cedibili ai figli o agli eredi; infine, ha organizzato un servizio di sanità discreto, a cui tutti hanno diritto; purtroppo però, tutto questo non ha mai eliminato i sospetti di forti repressioni nei confronti dell’opposizione, di diritti umani costantemente violati e di una impossibilità di aprire nel paese un processo di democratizzazione in quanto, qualsiasi tentativo di dissenso, viene bollato come “reato di opinione” e punito con pene severissime e spesso con torture il che rende praticamente impossibile pensare ad un sistema in cui vi possano essere libere elezioni.

Di certo il suo è un potere che è in piedi ininterrottamente da 48 anni ed è difficilmente credibile che questa durata dipenda dal fatto che Castro goda di un “inesauribile sostegno popolare”!.

A Cuba non esiste la libertà di stampa e neppure la libertà di potersi collegare in rete, cosa che potrebbe portare ventate di nuove idee e di conseguenti liberalizzazioni; per poter frequentare Internet bisogna ottenere uno speciale  permesso governativo, difficile da ottenere e, peraltro, molto costoso che sottopone poi ad un controllo da parte della polizia postale.

 

Vediamo il tema natale di Fidel per cercare di comprenderne la personalità e il momento che sta vivendo:

Castro è un Leone con un Sole congiunto a Nettuno opposto a Giove e quadrato a Saturno: è indubbio che siano presenti forti tendenze idealistiche sia il leone che Nettuno possono spingere a combattere per le proprie idee e, sicuramente negli anni della sua giovinezza, questo fu certamente un punto importante della sua vita di rivoluzionario che iniziò con il suo ingresso all’università. Nel suo tema sono presenti però anche fortissime ambizioni personali e di potere in quanto Plutone è trigono a Saturno, Marte si trova in Toro al quadrato di Mercurio se aggiungiamo un Sole idealistico ma molto ambizioso e velleitario per via del quadrato a Saturno, tutto ciò  può essere sintomo di una certa enfasi dittatoriale e di un forte attaccamento al potere. 

 

Negli anni della sua giovinezza Saturno e Plutone transitavano entrambi in Leone e si congiungevano al suo Sole, facendo quadrato a Marte e a Saturno: furono gli anni del matrimonio (1948 – Urano faceva trigono alla sua Luna e Saturno era in sestile alla stessa) e della lotta studentesca con i primi  scontri contro il governo  di Batista -  accusato di essere corrotto ed amorale e di incentivare il gioco d’azzardo e la prostituzione -  che lo portarono all’arresto e al processo per eversione e strage che lo condannò a 15 anni; il processo terminò con la famosa arringa di Fidel “la storia mi assolverà” in cui lui spiegava in maniera appassionata la sua visione politica e l’assoluta necessità di utilizzare la forza.

Era il 1953 e lui aveva organizzato un attentato  ad una caserma terminato con la morte di 83 assalitori.

E’ interessante perché proprio nel luglio ‘53 (epoca dei fatti) Plutone era perfettamente congiunto a Nettuno, quadrato a Saturno e opposto a Giove che, a sua volta, era in Gemelli trigono alla sua Luna in Bilancia mentre Saturno faceva un trigono a Giove e un sestile al Sole e Nettuno: indice di una grande determinazione ma anche di una non corretta valutazione della situazione da parte di Castro che, nell’assalto perse anche quasi tutti i suoi compagni.

 

Castro venne amnistiato pochi anni dopo, ma costretto all’esilio; andò in Messico dove conobbe Che Guevara; dal Messico organizzò il suo rimpatrio clandestino deciso a formare un esercito di rivoluzione per rimuovere il governo Batista.

Il movimento Castrista mosse i suoi primi passi in modo clandestino ma ottenne subito un grande consenso popolare e questo facilitò di molto il suo progetto. Nel 1958 Batista venne battuto e costretto a lasciare il paese e, proprio nel giorno di capodanno del 1959 le truppe rivoluzionarie entrano trionfanti a  l’AVANA. 

In quel giorno Plutone  e Saturno erano in  trigono al Marte natale di Fidel e Nettuno si opponeva allo stesso pianeta; Giove, per tutto il periodo successivo alla presa di potere (primi 7 mesi) fu retrogrado negli ultimi gradi dello Scorpione facendo un lungo trigono alla Venere in Cancro e all’ Urano in Pesci, quasi a sancire un grande cambiamento non solo all’interno. 

 

Altre date importanti per Castro furono:

il 17 aprile 1961 con lo sbarco alla Baia dei Porci da parte di dissidenti cubani sostenuti dalla CIA con un’ipotesi di invasione dell’isola e di destabilizzazione del governo di Fidel;

ottobre 1962 con la crisi di Cuba in cui il mondo intero rischiò la guerra quando si scoprì che l’Unione Sovietica stava posizionando missili nucleari puntati contro gli Stati Uniti: Urano e Giove sostenevano il desiderio di rivendicazione del Marte in Toro proprio mentre Saturno e Nettuno facevano rispettivamente opposizione e quadratura al Mercurio natale dall’acquario, annebbiando la lucidità psicologica del leader cubano, facendogli sottovalutare del tutto il pericolo ed illudendolo.. forse, di poter diventare un vero interlocutore per gli Stati Uniti.

Il 1990 fu un altro anno di grande crisi di Castro: l’Unione Sovietica sospese definitivamente i sovvenzionamenti all’economia dell’isola: in quell’anno, Plutone era quadrato alla congiunzione Sole Nettuno e a Giove; Nettuno si opponeva al Plutone natale mentre Saturno e Urano sembravano appoggiare nuove possibilità di autonomia andando a fare trigono a Marte in Toro.

 

Agosto 2006: Castro lascia il governo per affrontare la sua crisi più grande.. quella della vita: i transiti sono misti: Plutone sta sostenendo il suo Nettuno proprio mentre Nettuno si congiunge a Giove, si oppone  a sé stesso e al Sole e quadra il Saturno che, a sua volta è sul Sole; Giove è quadrato al Sole e a Mercurio e Marte è passato per tutto luglio sui suoi pianeti in Leone in quadratura a Saturno e in opposizione a Giove : potrebbe essere ancora vivo, ma potrebbe già anche non esserlo più.. o essere in coma, mantenuto in vita dalle macchine. Anche questo è tipico dei sistemi assoluti in cui non si può annunciare la morte di un presidente prima che se ne sia preparata la successione.




Copyright (c) 2003 Astromagazine - la rivista di Astrologia in Linea - Tutti i diritti riservati