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L’IMPORTANZA DI UNA BUONA COMUNICAZIONE

a cura di Lidia Fassio
 

Si parla tantissimo di coppia, di relazione, di comunicazione all’interno della stessa; forse mai come negli ultimi 10 anni ci si è interessati a questo argomento e, forse mai come in questo periodo la coppia sembra essere in crisi.
Si leggono ovunque statistiche che i divorzi sono in continuo aumento; che le coppie reggono sempre meno a lungo insieme e che, proprio questo nuovo modo di essere e di comportarsi, dà origine a problemi nuovi per quanto concerne i figli che, ovviamente, si trovano ad essere i principali contenitori delle difficoltà di una coppia, sia nel loro stare insieme, sia nel loro essere separati.

Possiamo subito dire che avere delle buone relazioni a livello affettivo e matrimoniale, non può essere una questione di “fortuna”; non basterà quindi chiudere una relazione pensando che “non abbiamo incontrato la persona giusta”; questo non solo è molto riduttivo ma finisce per essere anche molto deresponsabilizzante poiché consente di imputare ad altri colpe che in realtà ci appartengono, almeno per il 50% .

Possiamo cominciare a dire che una coppia può funzionare abbastanza bene nel momento in cui riesce ad avere una buona “comunicazione”, a tale proposito possiamo ricordare che la parola ha tra i suoi significati maggiori quello di “mettere in comune qualcosa”, quindi non solo entrare in contatto ma mettere in comune ciò che ognuno ha di personale per creare la possibilità di uno scambio e questo non può accadere se non c’è nulla da scambiare, perché non ci sarà neppure nulla da mettere in comune.

Se parliamo in termini astrologici, la possibilità di entrare in relazione può essere letta nel pianeta Venere, nel segno della Bilancia e nella settima casa; tutti e tre questi simboli indicano il bisogno di mettere qualcosa in comune e di trovare “punti di condivisione” all’interno delle relative diversità.

Questo ci dice che una coppia non si può improvvisare e non può neppure fare miracoli; infatti, se una persona ha problemi di relazione a livello personale e se non ha una facilità nello scambiare affetto, oppure se addirittura ha un concetto dell’affetto falsato o travisato, queste problematiche inevitabilmente si accentueranno nella relazione a due e per la coppia si aprirà una strada irta di difficoltà e di tensioni.

Inoltre, per comprendere come e in che modo sapremo relazionare all’interno di un rapporto di coppia, anche la posizione di Mercurio diventa importante: se non sappiamo individuare bene ciò che vogliamo e se non lo sappiamo comunicare attraverso una conversazione corretta, chiara e diretta, non sarà facile riuscire ad avere una buona relazione.

Noi sappiamo che Mercurio è il nostro modo di comunicare, il nostro modo di scambiare a livello verbale e sappiamo anche che i nostri bisogni prima di essere comunicati devono essere individuati, discriminati e successivamente verbalizzati.
Se il Mercurio natale è bloccato da aspetti difficili o è posto in segni che non sono troppo avvezzi alla comunicazione, significherà che dovremo fare una sorta di training o di addestramento una sorta di abitudine ad imparare a comunicare e, soprattutto a comunicare bene.

Cosa significa comunicare bene?
Il termine comunicazione se usato all’interno di una relazione affettiva comprende una gamma molto più ampia di significati: non si riduce infatti alla semplice capacità di esprimere ciò che si fa o si ha in mente, ma si riferisce soprattutto alla capacità di “esprimere verbalmente” ciò che attiene alla sfera dei sentimenti, delle emozioni.. questa parte della comunicazione è quella che si dimostra sempre più difficile, quella che dà origine ai principali problemi in una coppia e tutto questo perché, soprattutto noi occidentali, non siamo per nulla abituati a parlare di ciò che ci accade dentro… così, non comunichiamo bene, e ci sentiamo “non compresi, infelici e il più delle volte frustrati”.

Molte persone adulte, capaci di gestire situazioni molto difficili a livello professionale si dimostrano invece pressoché dei bambini dell’asilo quando devono affrontare la loro moglie o il loro marito o i loro figli… questo ci dice che le relazioni affettive coinvolgono non solo la sfera razionale ma devono richiedere l’ausilio di apparati non solo cognitivi ma soprattutto emotivi ed affettivi.

Quando entriamo in contatto emotivo profondo con un’altra persona ecco che dentro di noi si attivano problematiche antiche che agiscono a livello inconscio ma che hanno lo scopo di rimettere in gioco qualcosa che non è stato definito e che non è risolto.

Prendiamo ad esempio un aspetto dinamico di Mercurio con Saturno: questo aspetto indica che ci sono due parti di noi (possiamo chiamarli due contendenti) che non hanno la stessa visione della vita e che, proprio all’interno (prima ancora che all’esterno) creeranno una sorta di guerra aperta allorché ci sentiamo sfidati. In quell’aspetto infatti si nasconde un “piccolo bambino interiore” che non ha mai potuto esprimersi, che non ha potuto divertirsi, essere scanzonato, un bambino che ha dovuto sempre essere serio, compunto e rispondere alle esigenze di altri… questa parte è nascosta dentro di noi e, proprio quando saremo adulti e magari veniamo a contatto con un partner che ci ricorda per certi versi un nostro genitore, ecco che è pronto a schizzare fuori dalla sua ombra per reclamare la parte che non gli è stata data: ecco allora che il soggetto che normalmente e in situazioni tranquille appare posato, razionale e distaccato, in una situazione di stress emotivo la parte non matura può prendere il sopravvento cercando di venire fuori dallo scacco in cui è stata tenuta.

Così, ecco che quella quadratura iniziale può scindersi, proprio per via della magia che la relazione a due può creare, e il soggetto in questione può identificarsi nella sua parte Mercurio (un piccolo ragazzino brillante, divertente, curioso e intelligente che nella sua parte oscura è però insolente, disubbidiente, dispettoso ed immaturo) proiettando la sua parte Saturno sul compagno che si troverà, suo malgrado, ad esercitare il ruolo del genitore che detta le regole di comportamento e che stabilisce cosa si debba fare e in che modo, in pratica un ruolo controllante e di autorità ma che inizialmente sarà apparso come fidato, solido, rassicurante e pratico.

Con questo intendo dire che dove abbiamo degli aspetti dinamici nel nostro tema natale, quelli sono i punti in cui noi abbiamo delle “scorie” che ci portiamo dietro, pezzi di noi da cui ci siamo scollegati tanto tempo prima e che non aspettano altro che di poter nuovamente vedere la luce.

La relazione infatti diventa uno dei migliori strumenti per poterci riappropriare delle nostre parti non vissute; tuttavia, questo accadrà non certo perché la relazione fa succedere il “miracolo”, ma perché la relazione ci costringerà a prendere contatto con ciò che abbiamo lasciato da parte.

Ed ecco che, come per incanto, la parola “comunicazione” che astrologicamente leghiamo simbolicamente al pianeta Mercurio, non si riferisce solo alla comunicazione esterna tra noi e le altre persone e tra noi e i nostri partners, ma, prima di ogni cosa, si riferisce alla capacità di “mettere in comunicazione”, di creare una possibilità di “ far relazionare ” quelle parti di noi che sono scisse e che necessitano di riattivazione.

Questo è il vero e proprio miracolo: se il nostro Mercurio è bloccato, proprio attraverso la relazione esterna, sperimenteremo una sorta di rimessa in gioco delle parti in cui qualcuno si incaricherà di interpretare per noi quel ruolo che un tempo apparteneva a qualcun altro e che, proprio perché non potevamo accoglierlo dentro di noi, è stato scisso e proiettato su una persona che mostrerà qualche tratto di somiglianza con quel modello.

Questo accadrà fino a che non rielaboreremo ed integreremo le due parti, imparando a utilizzarle insieme senza necessariamente doverle scindere.
Così, proprio attraverso la relazione con un partner che pian piano diventa critico e pressante nei nostri confronti e che si comporta come se fosse il nostro genitore, avremo la possibilità di prendere contatto con un lato della nostra personalità che non abbiamo mai interpretato coscientemente.

Occorre sottolineare che proprio la parte che viene proiettata sul nostro partner è quella che tanto ci ha attratti e che, dopo un pò di tempo, diventa la parte che non si sopporta, quella con cui si confligge di più.
Così, il soggetto che interpreta la parte mercuriale che è simpatico, brillante, divertente ma anche inconcludente e magari poco responsabile finisce per essere attratto da personaggi di taglio saturniano che appaiono disciplinati, organizzati, ordinati e responsabili ma anche critici, tirannici, controllanti e pallosi.

Questa è la vera miscela magica con cui le parti inconsce della psiche di entrambi si rimettono in contatto apparentemente portandoci da fuori quello che dobbiamo mettere in comunicazione dentro.

Così, chi interpreta la parte mercuriale si trova ad essere sempre disapprovato e criticato a causa della sua imperizia e della mancanza di organizzazione pratica e chi interpreta la parte saturniana si trova a pressare e criticare in continuazione l’altro che diventa via via sempre meno responsabile sperimentando il peso di essere quello che si assume tutto di sé.

Nessuno dei due sa bene cosa sta succedendo di preciso: in realtà, la psiche ha rimesso in piedi l’intera pièce teatrale per poter ridare un’opportunità ai due personaggi; solo che sono i due personaggi interiori di entrambi che devono ritrovare contatto.
Infatti, anche il partner che interpreta Saturno ha il problema di aver perso contatto con il lato infantile e con la voglia di trasgressione e di insubordinazione Mercuriale.

La proiezione reciproca di parti di sé può avvenire solo se dall’altra parte c’è una persona pronta a raccogliere questi tratti e ad interpretarli.
La relazione ha messo in contatto le due “vulnerabilità” e, per risolvere ognuno dei due dovrà lavorare sulla parte che ha negato: uno dovrà lavorare sulla responsabilità, maturità e autodisciplina che sono i tratti che ha rinnegato e l’altro dovrà lavorare sul bisogno di essere più leggero, più brillante e sulla voglia di prendere la vita in modo più rilassato, che ha rinnegato.

L’astrologia può essere molto utile nell’individuare i punti critici del nostro tema natale permettendoci così di andare incontro a relazioni più mature e più gratificanti perché possiamo lavorare sulle parti negate di noi.

In questa rubrica parleremo mese dopo mese di questi problemi e di come si possono individuare nel tema personale e in quello di coppia.

Dizionario:

proiezione: è un termine molto usato in psicologia che sta ad indicare quelle parti che sono rimaste inconsce dentro la nostra psiche e che possono essere rivissute attraverso una persona esterna. In realtà, l’altra persona diventa una sorta di schermo che riflette questi tratti personali che, in questo modo possono essere visti e contattati perché vissuti come appartenenti all’altro. Queste parti agiscono anche come catalizzatori: attraggono persone che hanno quei tratti e che, pertanto, possono risuonare perché “simili”.




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