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WHITNEY HOUSTON RIDOTTA IN MISERIA

a cura di Penna Bianca
 
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E’ di questi giorni la notizia che Whitney Huston si trova costretta a mettere all’asta abiti, gioielli e suppellettili per recuperare qualche dollaro. E’ ridotta in miseria. Come questo sia possibile è al di là della più sfrenata immaginazione. La Diva nera dall’esordio ad oggi ha venduto qualcosa come 150 milioni di album e incassato cifre da capogiro fra concerti, apparizioni, pubblicità.

 

Ebbene, la povertà per Whitney non è il solo problema, ma rappresenta la punta di un iceberg fatto di alcool, droghe di ogni tipo e colore, dalla marijuana alla cocaina al crack. Già un anno fa sul Nationl Enquired apparve un servizio sconvolgente che mostrava l’artista nella sua villa invasa da droghe e ridotta ad un deposito di immondizie. Pare che fra mucchi di pattume, pillole sparse, polvere bianca e pipe da crack, i ratti scorazzassero indisturbati. La tempestosa unione col rapper Bobby Brown si è conclusa col divorzio l’ottobre scorso. Ero stufo marcio di vederla stravolta, in preda ai suoi demoni, perennemente in bilico fra paranoia e allucinazioni. Eppure fu proprio il marito ad iniziarla  ai “piaceri” della droga. Negli ambienti ben informati Bobby Brown è soprannominato il Commerciante.

 

Whitney ha tentato più volte (invano) di disintossicarsi definitivamente. Ad ogni ricaduta corpo ed anima avanzavano verso una metamorfosi bestiale e spietata. Nelle ultime foto è irriconoscibile: un’invasione di rughe fra capelli da Medusa infuriata, qualche dente in meno, età indefinibile come un malvagio personaggio di fantafiabe. Le sono bastati 43 anni di vita per stravolgere quel magnifico progetto di madre natura che la fece nascere come una creatura letteralmente magnifica. Se da una crisalide nasce una farfalla Whitney Huston ce l’ha messa tutta per dimostrare che può succedere anche il contrario. Basta volersi veramente male.

 

Oggi Whitney è ricoverata nella super clinica blindata di Sierra Tucson in Arizona. Cosa l’aspetta nel futuro è una faccenda fra lei e quei suoi demoni che non la lasciano vivere da tanto, troppo tempo. Quello stesso tempo per noi gran medico, per una creatura sensibile e speciale come lei può diventare veleno. Cosa può aver spinto una persona di valore come lei a questo tracollo? Direi la sua stessa struttura usata male.

 

Andiamo dunque ad esaminarne i tratti caratteriali tramite il tema natale. Whitney nasce nel segno del Leone; il suo sole lo troviamo in 6^ casa, e già questa collocazione ci parla di un Leone costretto in una gabbia. La gabbia delle regole, del quotidiano e dell’ordinario non è adatta ad un’identità fiera e solare come quella leonina e tanto meno per una donna con un’enorme bisogno di conferme e di protagonismo come lei.  Se guardiamo poi gli aspetti che il suo sole forma cominciamo a capire i vari problemi che la cantante vive e che ha vissuto.

 

Sole quadrato a nettuno, opposto a saturno, trigono alla luna ed ad giove. Qui c’è una donna con una struttura caratteriale traballante, con una parte maschile molto confusa, con un’identità incerta e, di conseguenza, in continua mutazione. In particolar modo la quadratura a Nettuno, può provocare dipendenze (nettuno quadra anche venere),  ma può determinare grosse auto-illusioni nei confronti del partner, e spesso scaturisce in una tendenza al sacrificio. Troviamo ulteriori conferme di questo anche nella sua 7^ casa, quella della relazionee del matrimonio, dove troviamo Plutone; presenza questa che spesso induce a scegliere dei partners carismatici, molto istintivi, ma anche potenzialmente distruttivi. E’ assai probabile che la Houston abbia concesso eccessiva fiducia a chicchessia, senza andar tanto per il sottile visto che sole, luna e venere sono in contatto con Giove. Ora, la fiducia è una bella cosa, ma, vista la sua notorietà, è facile che si sia trovata circondata da una marea  di opportunisti, pronti a spendere ciò che lei guadagnava. Anche l’ascendente, nel segno dei pesci, ci parla di un carattere morbido, empatico, ipersensibile.

 

Cosa può averla spinta, astrologicamente parlando, oltre ad una intrinseca fragilità, verso questa china autodistruttiva? Dal 1999 circa il passaggio di urano congiunto a saturno ed opposto al suo sole, ha dato il via ad una serie di transiti che invece di essere “usati” al fine di diventare più forte e consapevole, hanno dilatato le complesse dinamiche della Houston, portandola alla stato attuale. Tanti, ma tanti cari auguri Whitney, hai il solo difetto di essere una grande donna (e artista) convinta di essere piccola.




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