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LIBERI DA, LIBERI DI ...

a cura di Sandra Zagatti
 

Quando si parla del segno dell’Acquario si parla spesso anche di libertà: un concetto vago, e tanto ampio nei suoi significati da risultare definibile solo attraverso le sue espressioni. Insomma, non si sa cosa sia in assoluto la libertà, però si può dire che chi ha valori Acquario è ideologicamente “liberale”, mentalmente “aperto”, che detesta le dipendenze emotive (anche affettive, se sono troppo strette), ed anche nel lavoro dà il meglio di sé in condizioni di autonomia.

 

Tutti noi, comunque, siamo portatori di certi valori in qualche misura, nel senso che tutti noi abbiamo bisogno di libertà, e ne è riprova il diffusissimo malessere della nostra era, cioè lo stress, che dipende sostanzialmente da una mancanza di “tempo libero” che ci permetta di vivere in modo più consono alla nostra natura. Nell’Occidente moderno, in pratica, essere liberi non riguarda (non più, grazie al cielo) la possibilità di esercitare i propri diritti civili e democratici, ma riuscire a concedersi momenti ritmati secondo esigenze personali e non solo sociali, familiari o lavorative; smettere di correre, smettere di essere ingranaggi… Tutte cose che sono parte integrante della filosofia orientale del vivere. Perché, mentre per noi “l’ozio è il padre dei vizi”, in Oriente il concetto di “inazione” è la chiave di ogni processo creativo e spiritualmente evolutivo.

 

E’ curioso che “avere tempo” sembri una questione oggettiva (o c’è o non c’è), mentre “fare spazio” nella vita ad attività che non siano solo quelle obbligate è una scelta, comunque una possibilità, una volontà attuabile. Il Feng Shui in fondo si occupa di spazio, non di tempo, ma queste dimensioni sono strettamente collegate, per cui è possibile, quando non si dispone del primo, operare sul secondo ed ottenere effetti analoghi. L’influenza dei pensieri e degli stati d’animo sulla salute è ormai conclamata anche dalla scienza ufficiale: ciò che spesso non si sa – o non si dice – è che i pensieri e le emozioni possono influenzare anche il Ch’i, l’energia dell’ambiente, e migliorando questa riusciamo a star meglio anche noi.

 

Dunque, fare spazio può essere inteso anche in senso letterale, e sgombrare i nostri ambienti dall’accumulo di cose vecchie e superflue equivale a sgombrare la mente e il cuore da zavorre pesanti: i doveri, le urgenze, le esigenze, i rimpianti, le frustrazioni…

Anche se abbiamo poco tempo libero, possiamo allora inserire nella nostra realtà ambientali simboli di libertà, attraverso lo spazio. Un trucco è quello di gettare ogni giorno qualcosa: stracci logori dallo sgabuzzino, scontrini ormai indecifrabili dal portafoglio, vecchie chiavi che non si sa più cosa aprano dal cassetto dell’ingresso… Non importa che ci imbarchiamo in grandi manovre: ciò che importa è che siamo consapevoli di stare compiendo un atto di “liberazione”. Il Feng Shui consiglia di farlo al mattino, in omaggio all’energia del nuovo giorno; oppure alla sera, per salutare il vecchio con gratitudine verso ciò che ci ha offerto ma senza portare con noi ciò che non serve più. Azioni del genere, compiute ogni giorno, hanno il grande potere di mantenere la nostra energia più leggera e dinamica, chiedendo solo un briciolo del nostro prezioso tempo!

 

Se siamo in ufficio o in casa, presi da mille faccende, possiamo fermarci un attimo e allargare le braccia, ondeggiandole lentamente come fossero ali, per restituire un movimento più armonioso all’energia frenetica o sbloccare quella ristagnante. Anche se siamo in mezzo alla gente, in fila alle poste o su un autobus affollato, possiamo chiudere gli occhi e immaginare di essere uccelli che volano in alto, nel vento, osservando distaccati le formiche che si agitano quaggiù… Certi esercizi sono più semplici di quanto pensiamo, e ripeterli con regolarità ci aiuterà a rimanere armonizzati, a mantenere o recuperare il senso della distanza da una realtà che spesso vuole invadere il nostro spazio vitale o assorbirlo.

 

Periodicamente, possiamo invece rigenerarci con l’energia dello spazio vuoto: come un contenitore nuovamente pronto ad essere riempito dai nostri valori, dalle nostre speranze o semplicemente dal nostro respiro. E’ difficile trovare nei nostri ambienti un luogo sufficientemente ampio o libero da persone, mobili, pareti, quindi dovremo cercarlo: può andar bene un prato di campagna, una spiaggia invernale o anche il tetto piano del condominio, quello dove nessuno stende mai i panni ad asciugare… Anche qui, l’importante è che intorno ci sia poco o nulla almeno per un raggio di qualche metro. Dobbiamo semplicemente posizionarci al centro di questo spazio (più o meno), e rimanere lì per qualche minuto in piedi, a braccia aperte, girando lentamente su noi stessi per farci avvolgere armoniosamente dal Ch’i e fermandoci ogni tanto per respirare profondamente, percepire l’aria che sfiora la pelle ed entra nei nostri polmoni: fuori e dentro e intorno… come un tutt’uno.

 

Per amplificare l’energia vitale del nostro centro ed entrare in contatto con noi stessi, il Feng Shui suggerisce di vestire tessuti naturali (lino, cotone, lana) e tinte gialle, marrone o ocra, che sono i colori dell’Elemento Terra, collegato al centro dell’universo. Se vogliamo rigenerarci, al mattino, possiamo portare un foulard rosso e sventolarlo mentre ci muoviamo; viceversa, se vogliamo rilassarci dopo una giornata di stress, potremmo muovere dei pendagli di legno o di coccio. In ogni modo riusciremo a riequilibrare il rapporto tra noi stessi e ciò che ci circonda: riappropriandoci dello spazio, del tempo e della vita anche solo per un breve attimo di coscienza rigeneratrice.

 

Consiglio del mese

La polvere, come si sa, trattiene energia elettrostatica ed è portatrice di energia Sha, il Chi negativo. Ogni angolo troppo stipato di oggetti o poco frequentato tende ad accumulare polvere ed energia sempre più ristagnante, lenta, pesante, e col tempo diventa come un “buco nero” che assorbe anche l’energia circostante, limitando la nostra vitalità e rendendoci più pigri, demotivati e stanchi. In particolare la polvere vampirizza la nostra capacità di guardare al futuro con fiducia: e questo è un buon motivo per spolverare spesso la nostra casa e soprattutto certe sue zone dove “tanto non andiamo mai”. Quindi, oltre all’operazione di pulizia giornaliera di cui abbiamo parlato sopra, almeno ogni anno sarebbe utile passare in rassegna i nostri abiti, oggetti, soprammobili e buttare o regalare quelli che “tanto non usiamo più”…




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