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VITTORIO MESSORI UNA VOCE NEL DESERTO!

a cura di Luna
 
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Per la prima volta, in televisione si è svolto un programma dove l’astrologia non è stata trattata da paria. Per la prima volta si è fatto un distinguo serio ed articolato sulla differenza fra oroscopo mediatico ed astrologia seria. Per la prima volta il contradditorio ha fatto la meschina figura che merita. Per la prima volta. Cosa è dunque accaduto?

 

Mercoledì 24 Gennaio “Porta a Porta” dedica una trasmissione all’astrologia. Ospite un nutrito gruppo di astrologi competenti, qualche simpatizzante della materia, un paio di politici, ed infine un esponente del famigerato Cicap. Ma, e qui stà la novità, fra gli ospiti, direi in qualità di super-partes, si presenta un nome altisonante: Vittorio Messori, noto giornalista-scrittore legato al cristianesimo, al vaticano e, udite…udite all’astrologia. Quella seria naturalmente.

Supportato da una cultura enciclopedica e da conoscenze specifiche approfondite, Messori ci racconta che l’astrologia non è certo né da demonizzare, né da combattere, né da considerare un dogma di fede: bisogna però studiarla seriamente. Ci dice anche che la chiesa, suo malgrado, non può fare a meno di rispettarla. Parla delle cattedrali, costruite seguendo alcune coordinate celesti, e del fatto che nelle stesse, sono raffigurati i 12 segni zodiacali. Parla di Papi che avevano accanto a sé illustri studiosi e consiglieri che non trascuravano affatto l’influsso dei pianeti, anzi, lo sapevano interpretare perfettamente (ha dimenticato di dire che molti Papi la studiavano ed applicavano di persona, ma lo capiamo, è sempre un uomo legato al vaticano). Arriva perfino a decodificare il “Padre Nostro”, trovandovi il riferimento agli astri: “così in cielo, come in terra” così simile, in effetti,  a ciò che scrisse Ermete Trismegisto nella Tavola Smeraldina: “cio che è in basso è come ciò che è in alto, e ciò che è in alto è come ciò che è in basso, per compiere i miracoli della Cosa-una”.

 

D’accordo: gli astrologi tutto questo lo sapevano già, ma, detto in una trasmissione così seguita, può costituire l’inizio di una diversa visione della materia da parte delle persone comuni, quelle che credono che l’astrologia sia quella delle riviste e della televisione, e che, giustamente la considerano, di conseguenza, un gioco da salotto. Rendiamo dunque omaggio ed onore ad un uomo che ha avuto prima l’occasione, poi il coraggio di cambiare idee e modi di vivere.

 

Messori nasce a Sassuolo, nella forte provincia emiliana. Una provincia rossa ed anticlericale per antonomasia, dalla quale si trasferisce con la famiglia, alla fine della guerra, per andare a vivere a Torino. Nonostante fosse stato educato e cresciuto in un ambiente agnostico, comincia a leggere i vangeli e a 17 anni, per quella che lui definisce “un’evidenza del cuore” si converte al cristianesimo. Frequenta, sempre a Torino, la facoltà di Scienza Politiche e si laurea nel 1965.

Passo, dopo passo, diventa il giornalista e lo scrittore illuminato che tutti conosciamo: coraggioso, ostinato, lucido, ma sempre preciso, preparato, documentato. Messori non è uomo da critica aprioristica, troppo intelligente per farlo.

 

D’altronde lui è un ariete doc., con sole e ascendente nel segno, ma anche i suoi mercurio e venere sono in ariete. Il sole è quasi certamente in 1^ casa (bisogno di visibilità e di consapevolezza del “se”), ed è congiunto a Venere, il che ci racconta che Vittorio ha amato moltissimo il padre, ma che ama e stima (in modo sano ed equilibrato) anche sé stesso, al punto tale da cercare di evitare qualsivoglia errore, nel lavoro, come nella vita.

 

Il suo coraggio di andare ad esplorare “terre e realtà” sconosciute è dovuto anche alla sua splendida luna in sagittario posta probabilmente in 9^ casa (non abbiamo, purtroppo l’ora di nascita precisa, ma l’ascendente, per sua dichiarazione, è in ariete). Vogliamo parlare di questo suo mercurio (tipo di intelligenza, comunicazione) così caparbio e combattivo, ma al tempo stesso così capace di lucida analisi e di profondità di pensiero (trigono a Plutone e sestile a Marte)? E quel suo Marte (capacità di affermazione, dinamicità, energia) aquariano così “avanti”, così rivoluzionario, ma mai scevro da attenta valutazione dei fatti prima di muovere un passo (quadrato a saturno)?

 

Riassumendo: Vittorio Messori è un uomo particolare, un uomo capace di andare controcorrente, di combattere, se necessario, ma mai in preda a fanatismi di varia natura. Solo dopo aver studiato, compreso, dato il giusto valore ed infine assimilato, ciò che gli stuzzica la curiosità, allora, ci può credere veramente e combatterà per esso. Grazie Vittorio.




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