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FIORI DI BACH : BEECH LA TOLLERANZA

a cura di Corrado Nieli
 

“Per chi sente il bisogno di vedere più bellezza e bontà in tutto ciò che lo circonda, riuscendo a cogliere ciò che c’è di buono in ogni cosa nonostante le apparenze. Per chi vuole essere più tollerante, mite e comprensivo nei confronti delle diverse maniere in cui ogni creatura si dirige verso la perfezione”. - Edward Bach -

 

Beech, il Faggio rosso o Fagus sylvatica è un albero molto noto nella cultura europea. Come per tutti gli altri fiori, è splendida la descrizione botanico-simbolica che ne fa la Scheffer (V. Piante per la Psiche - Ed. IPSA). Eccone qualche cenno. Per cominciare diciamo che il faggio è un albero che può raggiungere 30 metri d’altezza, cresce in zone fresche e temperate, ama i climi umidi, ma non disdegna la montagna nelle vicinanze delle conifere. Ha un bellissimo tronco liscio ed dritto. Fiorisce in aprile-maggio. I fiori maschili pendono dai rami disposti in ciuffi con lunghi peduncoli, mentre quelli femminili sono eretti e disposti sopra quelli maschili. Il Faggio ha un comportamento che potremmo definire prevaricatore nei confronti degli altri abitanti del bosco, infatti, con la sua folta chioma, sottrae la maggior parte della luce, e quindi della vita, alle piante del sottobosco. Se si trova isolato, si riveste di un fitto manto di foglie. La sua corteccia è in effetti molto sottile, ed è perciò particolarmente sensibile alle influenze esterne, in particolare agli sbalzi di temperatura. Nei boschi di faggio, anche la fauna non è particolarmente ricca, manifestandosi con un numero di specie decisamente basso. Nel sottobosco di faggi non crescono molti fiori o felci.

 

È facile intuire come aspetti positivi e negativi di Saturno risuonano nel comportamento di questo albero. Nel mito Saturno usurpa il potere del padre Urano e, per evitare che gli succeda altrettanto, divora tutti i suoi figli appena nati, rappresentando così un principio che inibisce la vita e l'evoluzione, un principio di intolleranza verso il nuovo, di rigidità, di chiusura, e di un egoismo votato alla difesa ad oltranza della propria socialità solitaria. Come fa notare la Scheffer però, quando Giove lo depone, emerge il lato positivo di Saturno, che diviene un vecchio saggio, capace di insegnare una sana condotta e una opportuna austerità.

 

In astrologia umanistica, Saturno è il guardiano della soglia, l'estremo confine al quale l'Io cosciente può aver accesso, il limite dell'occhio umano nel guardare lontano senza l'ausilio di strumenti ottici. Oltre la sua orbita si estende la minacciosa regione del non conosciuto, dell'invisibile, nella quale l'Io fatica ad avventurarsi. Saturno protegge e filtra i messaggi celesti, ultraterreni, inconsci, ponendosi come intermediario verso quella trascendenza che, per l'Io mortale, rappresenta la minaccia più grande: la perdita di sé. Sappiamo, tuttavia, che vita e morte non sono concetti scindibili, se non dal punto di vista di un essere che si ritiene mortale. Saturno consente quindi, col suo ritmico aprire e chiudere quell'uscio, di lasciar passare la giusta quantità di luce, affinché la crescita sia armonica e non rappresenti un rischio per l'Io.

 

Molteplici sono le analogie fra il Beech di Bach e il pianeta con gli anelli. Quando una persona in stato Beech negativo si relaziona col mondo esterno, ed in particolare col prossimo, è fondamentalmente intollerante, manifesta un  atteggiamento estremamente critico verso gli altri e verso la vita. É un tipo molto polemico, vuole sempre avere ragione. Giudica costantemente tutto e tutti. Non ha pace interiore quando esprime ciò che nella vita (degli altri) andrebbe corretto. É sempre concentrato su “ciò che è male”. Queste persone sanno sicuramente cogliere nel segno, tuttavia, per quanto possa essere veritiero il loro giudizio, lo stato Beech limita e impedisce la gioia di vivere e quindi la crescita del nuovo e del diverso.

 

Per il soggetto Beech negativo, si tratta di dimostrare agli altri che la vita è ingiusta, così avrà l'alibi perfetto per la sua infelicità, per ciò che in lui stesso percepisce come imperfetto e sbagliato. Va da sé che non è concesso a nessuno di essere felice, altrimenti cadrebbe il suo teorema; per questo motivo farà di tutto per trovare ogni incongruenza, ogni piccolo difetto, amplificandolo e perdendo purtroppo di vista gli aspetti positivi, anche quando sono palesemente evidenti. Di norma, non sono persone dominanti, ma hanno un bisogno interno, direi compulsivo, di sopprimere l'altrui libertà d'espressione e le gioiose manifestazioni della vita.

 

Il programma interno che le sprona a tanta critica distruttività potrebbe essere qualcosa del tipo: “Gli altri non valgono, sono tutti imperfetti, quindi io sono migliore di loro ed ho valore”.  Non è difficile ipotizzare, dietro questo bisogno di rivalsa, un Saturno in combinazione con pianeti personali, in particolare Venere, come rappresentante dell'autostima di base e del proprio senso di valore. Le persone Faggio negativo, sono infastidite dall'ignoranza e dalle piccole grandi imperfezioni della vita, purtroppo però, la ricerca della perfezione è solo un modo per demolire gli altri, nel vano tentativo di dimostrare di essere migliori.

In Flower Essence Repertory, Katz e Kaminski si esprimono cosi: “...un senso interiore di inferiorità e di ipersensibilità, che viene proiettato sugli altri. Molto spesso queste persone crescono in un ambiente critico e duro, perciò si sentono internamente molto vulnerabili ed insicure. [...] imparano a far fronte al problema condannando gli altri invece di curare se stessi”.

 

Le persone Beech possono sembrare forti e sicure, ma in realtà sono sensibili e vulnerabili: ricordiamo che il tronco, benché dritto e forte, ha una pelle sottile che richiede la protezione di una folta chioma fogliare. Inoltre le radici del faggio non penetrano profondamente nel terreno, tanto che un forte vento lo può facilmente sradicare. Analogamente, i tipi Beech si perdono spesso in critiche superficiali, mancando di vedere l'essenza positiva delle situazioni. La loro vulnerabilità tiene lontane le altre specie nel bosco di faggi, così come le persone Beech allontanano il prossimo con le loro critiche e i loro giudizi incessanti.

 

Fin a quando non diventeranno più tolleranti, e capaci di accogliere anche ciò che potrebbe ferirli, saranno sempre più emarginati: persone che vivono ai confini della società, eremiti. Inoltre, Beech giudica se stesso tanto ferocemente dentro quanto gli altri fuori. È, infatti, il rimedio per chi sente il bisogno di criticare tutto e tutti con l'inconsapevole scopo di lenire il dolore del suo senso d'inferiorità. In stato Beech negativo, questo dolore è tanto grande da inibire completamente la capacità di mettersi nei panni altrui, di immedesimarsi, di comprendere ciò che vive l'altro, di capire che ci sono motivi importanti per ogni comportamento o apparente imperfezione. In Beech, comprensione e umanità sono prossime allo zero. L'energia che trasmette è fredda, tagliente e priva di sentimenti di amore. C'è molto del distacco dei segni d'aria, soprattutto quando, come spesso succede, hanno difficoltà con le emozioni.

 

Senza estremizzare, tutti noi manifestiamo aspetti faggio quando siamo irritati da piccoli gesti o da comportamenti altrui apparentemente normalissimi. In generale ogni situazione di intolleranza e di non accettazione di un aspetto della vita risuona con  Beech. Pensiamo a quante piccole cose ci disturbano negli altri, e nel mondo che ci circonda...

 

Beech, è quindi fondamentale come rimedio floreale in tutti i casi di situazioni allergiche, e di intolleranza di qualsiasi genere, soprattutto, ma non solo, quando è coinvolta la pelle come barriera difensiva.

 

Quando lo stato Beech si trasforma in positivo, la persona smette di credere di sapere “come deve essere” il mondo, e inizia a manifestare una grande capacità di giudizio equilibrato, la capacità di vedere che cosa è giusto e cosa no, senza escludere il punto di vista ed il sentire dell'altro. Ad un livello superiore di evoluzione, diviene una persona in grado di vedere che l'imperfezione è solo apparenza, che tutto è perfetto poiché è finalizzato alla crescita, che il mondo non è un luogo “tutto storto”, dove vivere sembra sbagliato, ma che regna l'armonia in ogni luogo, perché tutto ciò che esiste è buono in quanto esiste. Diviene allora, come il vecchio e saggio Saturno, un vero maestro, capace di “giudicare” quale sia il modo più efficace per crescere, senza dimenticare di dover fare i conti con la dimensione dualistica e materiale dell'esistenza. Sotto lo stato Beech negativo si nascondono spesso anime molto evolute, persone veramente in grado di un'accettazione quasi totale, nella costante consapevolezza di non poter davvero giudicare nessuno.




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