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ZAR VLADIMIR

a cura di Francesco Astore
 
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Zar – presidente, Zar di ghiaccio, Orso Russo, Zar Nero: tanti gli appellativi dati a Vladimir Putin, da chi (i vari giornalisti, opinionisti, commentatori internazionali) intende riferire un ritratto immediato dell’uomo – guida, dopo Eltsin e Gorbaciov, dell’ ex Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche, oggi la Federazione Russa.

 

La Russia è “governata” dal segno dei Pesci e mai tale corrispondenza si rivelò più calzante!

 

Senza addentrarci nella lingua, nelle tradizioni, negli usi e costumi del glorioso popolo russo, val solo la pena ricordare il misticismo, il romanticismo e la predisposizione alla danza per convincersi.

 

Come i Pesci la Russia è pervasa di un sentimento di idealismo, espresso anche da un punto di vista politico (grandi spiriti ai tempi degli zar e grandissimi ai tempi recenti del comunismo sovietico).

 

I transiti astrologici sostengono poi potentemente questa tesi, ma, in special modo e per amore di sintesi, l’astro principe dei Pesci, Nettuno, in domicilio primario, sempre coinvolto in questo processo.

 

Nel 1147 viene pronunciato il nome di Mosca città: Nettuno è in Scorpione (trigono ai Pesci).

Nel 1237 un’ orda di Tartari brucia la città: Nettuno è in Gemelli (duramente quadrato ai Pesci).

Sul finire del 1400 e fino al 1503 con Ivan III (il grande) la Russia “Terza Roma”, amplifica il suo territorio: Nettuno è in Capricorno (beneficamente sestile ai Pesci).

Nella metà del 1800 la grande stagione culturale, letteraria, artistica e musicale russa è promossa dal transito di Nettuno in persona, in magnifica congiunzione in Pesci.

Gli anni ’30 del Novecento, il cupo periodo dei gulag staliniani (campi di prigionia), vedono poi il tristissimo transito di Nettuno in Vergine (opposizione ai Pesci).

Infine le recentissime perestrojka e glasnost, che solo un Pesci come Gorbaciov poteva portare avanti nel 1989 – ’90 con Nettuno Capricorno in benefico sestile sul dodicesimo segno.     

 

Ora Nettuno è ancora in aspetto favorevole dall’Aquario (rispetto ai Pesci, in semisestile), e si appresta a fare un ingresso trionfale a casa sua in Pesci (dopo 165 anni) definitivamente nel 2012.

 

Ma, intanto, il Tema di Zar Vladimir cosa rivela?

 

Bilancia ascendente Scorpione (è nato a San Pietroburgo il 7 ottobre 1952, alle ore 9 e 30): vive spiccatamente alcune caratteristiche (e non altre) di entrambi i due segni con cui astrologicamente a noi si presenta.

 

In generale la Bilancia è un segno freddo e distaccato, come vuole Saturno, astro che nel segno è in esaltazione, ma tale rigore è provvidenzialmente stemperato dalla presenza di Venere, pianeta che in questo settore zodiacale è in domicilio primario, a donare qualità di rispetto per il prossimo, amabilità, dedizione se è il caso, nelle Bilance più sagge ed evolute.

Si accompagna idealmente nel settimo segno, in domicilio secondario il secondo, enigmatico per il momento, pianeta transplutoniano (X – Proserpina), ancora da scoprire, simboleggiante la generosità, l’altruismo, l’amore per la natura.

La Bilancia è insomma un segno femminile (si oppone al maschile Ariete) anche se di una femminilità rigorosa e fredda, equanime, privativa, qualora si renda necessario, come Saturno (Atena - legge  e giustizia) la dipinge.

 

I maschi nati in questo segno tendono ad impossessarsi delle caratteristiche di durezza e d’inflessibilità date dall’esaltazione saturnina (più che delle virtù morbide e concilianti di Venere e X – Proserpina) e diventano magistrati o poliziotti, tutori dell’ordine, della legge, o giudici dell’operato altrui, accesi difensori delle regole di civiltà, critici d’arte.

 

Importante diventa osservare dove hanno Venere e Saturno effettivamente nel loro Tema Natale (e in futuro anche X).

 

Zar Vladimir è in effetti un guardiano delle istituzioni e nel suo Tema Natale Saturno stesso si trova clamorosamente in Bilancia nei gradi della sua esaltazione, in formidabile congiunzione al suo Sole (l’ Io, identificato nel desiderio di comando!).

Qui si vede proprio come Saturno diventi duro esercizio del potere, ferma volontà di governo, appoggiato da un Io distaccato e intelligente (congiunzione al Sole e a Mercurio Bilancia) ma anche da una certa adattabilità agli schemi e agli eventi (congiunzione a Nettuno Dodicesima).

Saturno si trova però anche lui in Casa Dodicesima: l’andare contro le regole, l’eccezione.

Il senso dello Stato in Putin sembra essere così alto, investito di un senso mistico (ritorno alle radici della grande madre Russia, dell’impero degli Zar?) da travolgere, in casi per fortuna eccezionali, l’osservanza alle regole.

  

Ma in tutto questo, Venere?

 

Putin esibisce una Venere in Scorpione ed in Casa Prima: il fascino tenebroso non gli manca certo e forse non difetta neanche di carisma che rimanda alle prerogative però scorpioniche di mistero, eros, dannazione e morte, un'attrattiva sul prossimo da “bello e dannato”, come lo Scorpione, segno indiscutibilmente virile, stabilisce.

 

Non escluderei, grazie all’aspetto di semisestile che Venere in Prima invia al Sole, un segreto narcisismo.

 

L’altro aspetto positivo che il pianeta mostra è molto più trionfale, si tratta di un trigono ad Urano collocato in Cancro e Casa Nona (il lontano).

Facile comprendere che il savoir faire di cui Putin è dotato si esercita abilmente come voglia di piacere a chi dice lui e a chi gli convenga, principalmente all’estero (Casa Nona) e per motivi di opportunità politica (Urano, pianeta dei mezzi da usare per arrivare allo scopo).

 

Ma l’umanità, la pietas, la compassione, rappresentate da Venere, si trovano (anche in misura minima) in questo Tema?

 

Il pianeta della comunione umana già vede nel dissacrante, antisentimentale (negli uomini) Scorpione affievolite queste sue caratteristiche (Venere è nell’ Ottavo segno “in esilio”) ma come se non bastasse riceve una sollecitazione molto negativa (opposizione), da un altro pianeta “espansivo” come Giove, in Casa Settima (il settore che rappresenta gli altri e i loro diritti).

Venere si vede così privata di un autentico senso di pietà umana, di rispetto a volte di alcuni diritti civili fondamentali (si pensi che Putin ha represso ferocemente le insurrezioni in Cecenia).

 

Giove è nel segno della sua esaltazione, il Toro, segno della condivisione affettiva all’interno di un clan natale di appartenenza, qui il pianeta del calore umano vede ridotte queste sue caratteristiche dalla lesione con Venere e rappresenta il focolare della famiglia a cui Putin pare tenga molto: la moglie Lyudimila e le due figlie Masha e Katya.

 

La Luna, pianeta deputato a rappresentare le qualità ricettive, notturne, (diremmo femminili, in una parola, di un individuo), tuttavia è isolatissima, nel freddo segno dei Gemelli e nell’alienante Casa Ottava.

La famiglia è probabilmente amata (valori Bilancia e Toro comunque in evidenza), ma tenuta debitamente a distanza e così, forse, sono anche i sentimenti emozionali per lui.

 

La moglie appartiene al segno rigoroso e razionale del Capricorno (ed è in quadratura “appassionante” al Sole di Putin, che si rivela per niente freddo da un punto di vista erotico, nonostante il gelo emotivo).

La Luna nell’Ottava (politica) di Putin, conferma forse che Lyudimila è una grande donna (Capricorno – successo e potere) che lavora alacremente e segretamente all’ ombra del suo grande uomo.

 

La segnatura bilancina di tipo saturnino spiana la strada alle componenti scorpioniche (all’ascendente) che hanno modo di esprimersi alla grande.

Lo Scorpione è idealmente il domicilio primario di Plutone (grinta, sfida al rischio, pianeta che entra “deciso” nei transiti politici di Putin), secondario di Marte (aggressività) e l’esaltazione di Mercurio (intelligenza), dunque si presenta come un segno maschile dominatore e a cui nulla sfugge, acuto intellettualmente.

 

Ora il nostro Zar possiede un Marte in Sagittario (fortunatamente in questo segno il dio della guerra vede contenuti i suoi eccessi di prevaricazione) al portentoso, maschilista trigono di Plutone in Leone (fattore che inclina al coraggio, ad una capacità di non aver paura di nulla, davvero!). Entrambi i due corpi celesti si trovano al sestile di Mercurio: la terna scorpionica è così ricostruita mirabilmente, il tipo Scorpione più audace e aggressivo ha modo di agire alla grande!

 

Non è certo un caso che Putin ha saputo dapprima calarsi in un mestiere scorpionico da manuale: la spia.

Nel 1975 entra nel KGB e si occupa di controspionaggio.

Plutone era in congiunzione al suo Sole Bilancia in quel momento e nella irregolare e misteriosa Casa Dodicesima natale.

Saltando, per esigenze di sintesi, tutte le altre avvincenti tappe della sua carriera (che potrebbero costituire materiale di un romanzo!), arriviamo al 26 marzo del 2000, con Plutone Sagittario in armonico aspetto di sestile al Sole: eletto presidente al primo turno con oltre il 50 % dei voti!                

Nel marzo del 2004 la rielezione si compie con un equilibrato sestile di Plutone a Mercurio (conferma e potere sui mezzi di comunicazione?).

Ora Plutone è perfettamente congiunto al suo Marte natale Sagittario, facendogli indurire le sue prerogative autoritarie, maschiliste, rendendolo ancor più accentratore.

Il prossimo marzo 2008 Putin non potrà più essere eletto, ma farà in modo che il potere resti nelle mani di suoi fidati amici.

Probabilmente con un abile gioco di alleanze e di flessibilità politica riuscirà ad arrivare a questo scopo. Tuttavia per tutta la primavera 2008, la severa quadratura di Saturno in Vergine (necessità di pulizia morale) alla sua Luna Gemelli (la patria) fa temere disordini, dissensi da parte giovanile e intellettuale e tentativi destabilizzanti nella sua patria, pur molto amata.

Auguriamoci che tutto si risolva per lui (e la madre Russia!) come “trasloco”, dal Cremino ad un’ altra dimora di abitazione…       




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