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PLUTONE, CUSTODE DEI NOSTRI TESORI

a cura di Sandra Zagatti
 

Il segno del Capricorno sta diventando protagonista di questo nuovo anno, e dopo l’ingresso di Giove, il 18 dicembre scorso, molti si chiedono cosa potrà accadere dal 26 gennaio, quando appunto anche Plutone entrerà in Capricorno.

Per questo è bene fare un chiarimento. Plutone è un pianeta lontanissimo, con un’orbita lentissima e passaggi zodiacali lunghissimi: il “superlativo” adottato per tali attributi si presta, ovviamente, anche per le profonde trasformazioni che segnala, ma è un fatto che rimarrà in Capricorno fino al 2024 circa, e che questo suo primo passaggio, cioè sino a giugno (quando rientrerà per qualche mese in Sagittario), coinvolgerà solo i primi gradi dei diversi segni. Ugualmente, se dopo tredici anni in Sagittario Plutone entra in Capricorno, significa che qualcosa sta comunque già cambiando e non solo che cambierà, e dunque in qualche modo e misura tutti noi avvertiremo nuovi presagi, sensazioni diverse ed altre realtà con cui confrontarci. Cosa ci chiederà il tenebroso Plutone? Come coniugherà le sue domande, nel segno del Capricorno? Quali settori della nostra vita coinvolgerà più direttamente, con questo suo lungo transito?

 

Non è semplice fare ipotesi in contesti astrologici così complessi, e forse non è nemmeno opportuno, considerando tutte le variabili (anche individuali) coinvolte. Ma una cosa si può dire con certezza: Plutone è considerato il pianeta della morte, o meglio della rinascita, ma più sostanzialmente rappresenta la forza invisibile ma potente della vita. Non a caso i Romani lo chiamavano “il ricco”. Plutone è l’energia vitale nascosta sotto la superficie, dietro l’apparenza, oltre l’effimero; lo stesso impulso creativo che permette al seme di non soccombere all’oscurità ed anzi di attingere alla fecondità dell’humus per rigenerarsi. Sul piano psichico, è ciò che ci accompagna fin nei recessi dell’inconscio per affrontare i nostri fantasmi e scoprire le ricchezze interiori che possediamo, e che troppo spesso disconosciamo, dimentichiamo o addirittura rifiutiamo per timore o indolenza. I suoi transiti coprono circa tre anni, trasformandoci in modo profondo, impercettibile ma inesorabile; possono essere impegnativi e persino dolorosi, ma ciò che ci offrono, e che non di rado riusciamo a riconoscere solo a posteriori, è impagabile: la consapevolezza del nostro potere personale, nonché la capacità, l’opportunità e – non ultimo – il coraggio di manifestarlo, appunto, nella vita.

Il concetto di potere è vario e molto ampio, ma è condiviso da pianeti come Plutone, Giove e Saturno, che lo rappresentano a livelli diversi. Sinteticamente possiamo dire che, se Giove è l’istituzione e Saturno è l’autorità… Plutone è il carisma. E mentre Giove e Plutone saranno in Capricorno, segno di Saturno, Saturno stesso formerà un trigono a Plutone per tutti questi primi mesi di passaggio nel segno, rinforzandone le simbologie di potere con una connotazione di Terra (Saturno-Capricorno) di grande efficacia e consistenza pragmatica. Il che significa che Plutone chiederà a tutti noi di capire ciò che possiamo fare ed essere, riconoscere e usare il nostro talento, dimostrare il nostro valore, e di farlo in modo indipendente, consapevole e volontario; cosa che potrà risultare più o meno facile, a seconda delle caratteristiche individuali e del tipo di transito con cui ci coinvolgerà.

 

E’ evidente che i segni di Terra saranno quelli più sostenuti, e chi ha pianeti in questi segni, soprattutto i Luminari o i pianeti personali, non potrà rimanere indifferente a un tale stimolo di crescita. Innanzitutto i Capricorno: i nativi di questo segno sono già sufficientemente determinati, ambiziosi ed efficienti, e semmai dovranno sforzarsi di moderare la volontà di comando e di prestigio convogliando l’energia di Plutone in senso più creativo che strettamente operativo. I nativi del Toro impareranno a trasformare la resistenza in vera forza, a considerare le sicurezze raggiunte come mezzi e non come fini: non si accontenteranno più di soddisfare i propri bisogni e capiranno che è più efficace esprimere desideri, tra cui il più importante sarà quello di realizzarli. Persino le Vergini, modeste e adattabili, dovranno ammettere che il senso di inadeguatezza che sempre le accompagna non è mai stato un’autentica carenza di autostima ma soltanto un timore di esporsi all’errore, preferendo eccellere nel meno che difettare nel più: ma Plutone non permetterà ai nativi di questo segno di trovare ancora conforto nella mediocrità e li costringerà innanzitutto a diventare autonomi dalle aspettative altrui, dopo di che non avranno più alibi per verificare e realizzare le proprie.

 

La sfida più impegnativa che Plutone lancerà, sarà comunque agli altri segni Cardinali, oltre il Capricorno. Perché per loro potrà esserci la necessità di confrontarsi con il potere altrui, prima che con il proprio ed anzi per farlo maturare e consolidare. L’Ariete, ad esempio, non esercita un vero potere ma più spesso una “pre-potenza”: un’autorità diretta o una volontà affermatrice e più o meno testarda. Non sarà facile, per i nativi del segno, disciplinare l’ambizione mediante dialettiche di competenza e non solo di gerarchia, con intenti lungimiranti o persino attese strategiche; ma ogni passo che faranno in questa direzione… sarà un passo avanti. Per quanto riguarda i Cancro, Plutone li metterà di fronte agli oneri (gli onori non si discutono) della loro permeabilità emozionale. Chi, come loro, sa ricordare il passato e quindi è costantemente in rapporto con le motivazioni dei propri atti, non ha problemi a ricordarne anche le finalità; il problema nasce quando lo stato d’animo contingente assume il governo di pensieri e comportamenti, in un presente di totale “dipendenza” passiva. Con Plutone, potranno imparare a gestire la propria corazza, chiudendola per necessità o con volontà consapevole e lasciando la facoltà di spalancarla all’amore, non all’umore (proprio o altrui). Ma sarà forse ancor più difficile per i nativi della Bilancia confrontarsi con la dissonanza di Plutone, se è vero che la loro ombra più temuta è la solitudine. In verità, Plutone non si interessa di relazioni e non li priverà certo degli affetti, delle amicizie e in generale della “compagnia” che tanto apprezzano, e giustamente. Ma se c’è una cosa che lascia davvero l’uomo solo con sé stesso, è l’evento della scelta: è per questo, non tanto per pigrizia o titubanza caratteriale, che chi ha valori Bilancia tende a rimandare o demandare le proprie decisioni, prolungando spesso il disagio dell’incertezza nel tentativo di non mortificare un’alternativa a favore di un’altra, quasi si trattasse di un fatto sentimentale… Invece, ogni scelta è innanzitutto una conquista di obiettività, che rispetta l’alternativa e con essa si confronta, utilizzandola per giungere a conclusioni migliori, mai “minori”.

 

Ci sono poi quattro segni, per i quali il transito di Plutone sarà meno incisivo nel bene e nel male: cioè meno trasformatore ma anche meno esigente. Il Sagittario, che con Plutone si è confrontato negli ultimi tredici anni, adesso dovrà trasferire nella realtà tutte le informazioni accumulate ed assimilate, nonché manifestare all’esterno la trasformazione già avvenuta. L’altro segno Mobile, quello dei Gemelli, avrà viceversa il compito di portare all’interno i frutti dell’esperienza, favorendo un’elaborazione gestatrice di maturità, per trasformare la comprensione delle cose in conoscenza del loro perché. Per i due segni Fissi, Leone e Acquario, Plutone sarà una presenza rassicurante, una conferma o un supporto: sul piano della quotidianità, della produttività e del consenso “di ritorno”, per i nativi del Leone; più sottile e psicologico, nonché stabilizzante sul piano emotivo, per gli Acquario.

 

Infine, per i due segni d’Acqua che riceveranno il sestile di Plutone, cioè Pesci e Scorpione, questo transito sarà uno stimolo incoraggiante, quasi una promessa: da fare a sé stessi sulla base di una ridefinizione di obiettivi. Soprattutto per i Pesci si tratterà di un invito ad una maggiore risolutezza, per concentrare le energie su fatti concreti e risultati raggiungibili, valendosi delle idee per tracciare la rotta, non per girarci intorno. Da parte loro, i nativi dello Scorpione giocano in casa con Plutone, che si coalizzerà con Saturno per ricompensarli dei passati anni più frustranti: assieme al fascino, alla forza creativa e alla determinazione, aumenterà anche la responsabilità di come (e quanto) usare queste armi così potenti ed efficaci; e soprattutto verso quali direzioni e a che scopo. Infatti, lo Scorpione è un segno dalle straordinarie risorse, che sa volare ad altissimi livelli e che, pure, ogni tanto scivola sulla buccia di banana del rancore o del sospetto; ma quando si hanno grandi cose da fare, non ci si può perdere in piccolezze del genere… Plutone sa scendere fino agli inferi, ma non si abbassa mai.




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