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LA CORSA ALLA CASA BIANCA - 2 PUNTATA

a cura di Augusta Neumann
 
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BARACK OBAMA

Il Leone che cerca il Coraggio

 

Barack Obama, l'uomo nuovo della politica statunitense, colui che viene definito “il Kennedy nero”, la vera sorpresa di questa corsa alla Casa Bianca, è nato il 4 agosto 1961 a Honolulu presumibilmente alle ore 13:06, da un padre keniota e una madre nata nel Kansas, allora entrambi studenti universitari. Troppo giovani per sapere quello che facevano, i genitori di Barack si sono separati quasi subito quando lui aveva solo due anni.

Cresciuto dalla famiglia materna, prima dai nonni e poi dalla madre risposatasi con un professore di Giakarta dal quale ebbe una figlia, Obama vive il dissolversi del legame con il padre e le sue origini africane prima ancora di riuscire a vederle.

Ma almeno apparentemente, tutto cio' sembra non incidere sulla brillante carriera scolastica del giovane Obama e successivamente sulla inarrestabile scalata ai vertici politici della nazione.

Laureato in Scienze politiche con specializzazione in relazioni internazionali, nel 1990 diventò il primo presidente afroamericano della celebre rivista Harvard Law Review.

Un anno prima conobbe Michelle Robinson, avvocato nello stesso studio legale e la sposò nel 1992, unione allietata dalla nascita di due figlie, e nello stesso anno aiutò il presidente Clinton nelle elezioni presidenziali portandogli 100.000 voti.

Difensore dei diritti civili e del diritto al voto, oratore impeccabile e convincente, Obama viene eletto al senato dell'Illinois nel 1996.

Nel 2005, una rivista britannica lo cita come uno dei dieci personaggi che possono cambiare il mondo.

Il 10 febbraio 2007 Obama annuncia ufficialmente la sua candidatura alle elezioni presidenziali del 2008.

 

 

L' Ombra di OBAMA

Che cosa è stato costretto a perdere

 

La presenza paterna si sfuma in una lontananza irreparabile, dolorosa, un vuoto che rimane ancora presente, che Obama non riuscirà a colmare se non attraverso i racconti dei familiari e le fotografie che rimangono.

Rimane la consolazione di un unico incontro che non avrà repliche.

Il padre, tornato in Kenya, muore in un incidente stradale nel 1982 e a Barack non resterà che intitolare il suo libro “Dreams from my father”.

Che cosa è restato se non il sogno di un padre mai visto, a lungo idealizzato, sempre ricercato nel mondo dei sogni al di là dell'arcobaleno per dare un nome e un volto anche alla sua identità di figlio?

Barack Obama ha confessato che da giovane continuava a chiedersi chi fosse.

Da adulto sembra non avere più dubbi.

Ma dietro di lui più delle radici africane si intravvede la lunga ombra bianca della madre, una giramondo inquieta, vedova due volte, alla ricerca di un posto dove stare e riconoscersi.

Durante la campagna elettorale ha mostrato gli artigli, se vincerà il più bianco fra gli afroamericani d'America fara' sentire il suo ruggito nei corridoi della Casa Bianca?

Noi crediamo proprio di sì.

 

La grande perdita di Barack Obama, quella del padre, è avvenuta all'inizio della sua esistenza. Incolpevole vittima di un'unione probabilmente affrettata, l'uomo emergente della politica americana sembra doversi confrontare non solo con la mancanza di un basilare punto di riferimento ma soprattutto con la perdita di uno specchio sicuro nel quale riflettersi.

 

 

Il Profilo Psicologico

Alla ricerca del coraggio di Essere un vero Re

 

Barack Obama nasce sotto il segno del Leone e il suo viaggio parte dal desiderio impellente di riscattare la figura di un padre Re debole o malato, lui Principe ereditario di un regno addormentato.

Solo capire il Significato della propria esistenza consentirà all'uomo Leone di mettere a frutto tutto il suo potenziale e regalare ai sudditi i doni magnifici che scaturiscono dal suo cuore generoso.

La ricerca del Sacro Graal non è altro che il riconoscimento del proprio valore dando un giusto nome e un valido significato alle cose che accadono.

 

Se teniamo per buona l'ora di nascita attorno alle 13.00, Barack ha un Ascendente Scorpione e il Sole in 9° Casa.

Come per Hillary Clinton siamo in una Casa di Fuoco e il Leone governa idealmente la 5° Casa:

per entrambi, la corsa alla Casa Bianca rappresenta la realizzazione di una passione, trovando così il vero grande significato per la propria esistenza. Lei come donna e lui come uomo di colore.

In 9° Casa il significato è quello di raggiungere una conoscenza al di là delle esperienze personali, accettando il fatto che sarà impossibile conoscere tutti i linguaggi, non ci sarà una risposta.

Le grandi domande sono:

Che cosa siamo qui a fare ? Dove stiamo andando ? Che cosa significa ?

Questa continua ricerca della conoscenza è intuitiva non intellettuale, anche Martin Luther King aveva il Sole in 9° in Capricorno: il suo grande sogno era EDUCARE.

 

Il tema natale di Barack è straordinariamente significativo della sua storia: il Sole quadrato a Nettuno parla sempre di un padre assente, impalpabile, idealizzato, che non c'è fisicamente o psicologicamente o tutt'e due. Il figlio è costretto a farsene un'immagine di fantasia, lo sogna, lo desidera, lo incarna a suo modo.

La cosa che ci lascia qualche perplessità sul suo ruolo politico è che questo Sole non riceve altri aspetti che lo riscattino e questo ci fa pensare che Barack non sappia chi sia, che ci vorrà un bel po' di tempo prima che s'incarni realmente e che in fondo Barack Obama deve per forza essere sostenuto da qualcun'altro più individuato di lui (la moglie, gli amici, i consiglieri di partito).

Anche la sua Venere Cancro è legata a Nettuno e questo ci conferma che i suoi sogni stanno sempre altrove.

Plutone e Urano in X° Casa simboleggiano una grande ambizione di potere, l'aspirazione a un ruolo sociale mai banale, sempre illuminato.

 

Anche Barack Obama, oratore e comunicatore eccellente riconosciuto anche dai suoi rivali, come Hillary Clinton parte dalla sfiducia nelle sue capacità intellettuali con Mercurio leso da Giove e Saturno in 3° Casa. E' probabile che da piccolo avesse incontrato qualche difficoltà nell'esprimersi e nel contattare fisicamente il mondo, problematiche poi risolte grazie alla Luna, quindi prima una madre e poi una compagna più sicure e più determinate di lui.

La coppia formata da Obama e dalla moglie Michelle è fisicamente parlante: sono entrambi magri, lunghi, legnosetti, vestiti con un gusto un po' retrò, lei con quei capelli stirati e acconciati come si usava negli anni 60 e lui in grigio scuro tanto per non prendere posizione.

Qui c'è lo zampino di Saturno, lui con la Luna in probabile trigono e lei come Capricorno.

 

Il coraggio che sta cercando il leone Obama è quello della ricerca di sé stesso, al di là del destino, del colore della pelle, dei grandi ideali.

 

 

Uno sguardo oltre

 

Il passaggio di Saturno in Leone dall'estate 2005 al settembre 2007 è sicuramente stato determinante per le scelte ambiziose di Obama in politica e adesso, anche se non vincerà la corsa, rimarrà Saturno nel suo cielo più alto a sorvegliare il giusto riconoscimento e lo sviluppo delle proprie ambizioni negli anni futuri.

L' opposizione di Plutone alla sua Venere potrebbe simboleggiare una trasformazione radicale lenta dei suoi valori e di ciò che reputa importante, anche a livello affettivo.

 

 

JOHN Mc CAIN

Lo Spaventapasseri cerca il Cervello

 

Il rivale repubblicano nasce il 29 agosto 1936 a Coco Solo a Panama.

Senatore dello stato dell' Arizona, è stato prigioniero di guerra per cinque anni e mezzo in Vietnam mentre il padre era al comando delle forze statunitensi.

Sconfitto da Bush nelle primarie repubblicane del 2000, John Mc Cain è un conservatore indipendente cioè non completamente allineato nelle strategie politiche del suo partito.

Discende da una lunga tradizione di ammiragli della U.S. Navy non particolarmente distintisi a livello di intelligenza nell'acquisizione di alti punteggi a scuola e all'Accademia Navale e lui scherzando dice di aver voluto seguire le stesse orme.

Come lo spaventapasseri del regno di Oz, John Mc Cain è preposto a difendere il campo dagli attacchi aerei dei rivali. E' stato pilota navale.

Come lo spaventapasseri cerca simbolicamente un cervello funzionante per poter forse riscattare le poche brillanti prestazioni intellettuali dei Presidenti storici del suo partito: George W. Bush e anche l'ex attore di serie B Ronald Reagan.

 

Sposato nel 1965 con una ex modella, ex bellissima di nome Carol Shepp e poi ex anche come moglie nel 1980.

Cindy Lou Hensley, una ricchissima ereditiera filantropa nata nel 1954 è la seconda moglie del senatore e proprio grazie al potente suocero, Mc Cain ha ottenuto subito una posizione di rilievo nell'ambiente politico dell'Arkansas. Come a dire che dietro alle ambizioni devastanti di un uomo, ci stanno sempre le ambizioni elevate al cubo di una donna.

Anche Cindy rispetta la tradizione di quelle donne americane non più giovanissime ma sempre biondissime, liftate e imbambolate in una fissità sorridente sospetta.

Cindy come Hillary ha dovuto recentemente correre ai ripari facendosi vedere battagliera al fianco del marito per dissolvere pettegolezzi e malignità riguardo una relazione extraconiugale del fedifrago coniuge con una rampante stagista.

 

 

L'Ombra di JOHN Mc CAIN

Nessuna ombra da perdere

 

Il ruolo del senatore repubblicano non prevede nessuna Ombra e quindi nessuna debolezza o dubbio, nessun tentennamento o oscurità caratteriale complessa.

Mc Cain in realtà qualche ombra ce l'ha come ha rivelato il New York Times avendo favorito un'amante “lobbista” nella carriera.

Che siano proprio le donne il suo punto debole ?

           

 

Il Profilo Psicologico

 

John Mc Cain è nato ovviamente sotto il segno della Vergine, il più conservatore e preciso soldato dello Zodiaco. Le uniformi degli apparati militari ben si addicono a questo segno preposto ad eseguire compiti, a lavorare in modo discreto al servizio di qualcosa o qualcuno più grande di sé.

La Vergine può pensare di voler ripulire il mondo da ciò che ritiene inadeguato, sporco o solo moralmente sbagliato, il bisogno di integrità e purezza che anima questo segno spesso si traduce in una serie di rituali, di abitudini e di condizionamenti che limitano il raggio di azione.

Mc Cain per quanto moralista e conservatore sia è un Uraniano avendo il Sole in trigono a Urano, il dio della diversità e del cambiamento.

A suo modo ha rotto le regole, ha infranto qualche codice, seguendo una strada che il padre aveva già tracciato.

 

La Luna potrebbe essere in Capricorno o in Acquario ben sostenuta da Venere e Mercurio simboleggiando in modo perfetto la tipologia di donna ambiziosa, concreta e sostenitrice della sua campagna politica, forse a suo modo anche diversa e ribelle.

Marte in Leone in ottimo aspetto a Giove ci conferma un animo cavalleresco che vuole e ottiene le cose grazie ad un'innata fiducia nell'azione e nella volontà.

 

La ferita del Tema natale riguarda proprio Giove leso da Saturno e Nettuno in opposizione tra loro. Non sapendo l'ora di nascita non possiamo valutare i settori della vita coinvolti in questo blocco.

Si tratta comunque del recupero della fiducia in sé stessi trovando un equilibrio tra la forza razionale e uno spirito insofferente che cerca qualcosa di più alto e nobile nella vita.

 

 

Uno sguardo oltre

 

Il segno della Vergine ha Saturno in transito e anche Mc Cain si trova a dover fare i conti con il pianeta della Verità: chi sono io ? Dove sto andando ? E' questa la realtà che desidero ?

In opposizione a sé stesso determina per il senatore repubblicano una messa a punto di cose iniziate all'incirca quindici anni prima.

L'opposizione di Urano al Sole e quindi qualche cambiamento importante è già stato sperimentato da Mc Cain negli anni passati, forse con la sua decisione di ambire al posto più alto.

Adesso si trova a dover affrontare l'opposizione di Urano a Venere-Nettuno e come per Obama si tratta di un rinnovamento necessario ai suoi valori, alla sua affettività, ai suoi sogni più veri.

Che una terza moglie ambiziosa si faccia avanti ?

Tutto è possibile.

 

 

E Dorothy ?

 

Nel regno di Oz anche la piccola Dorothy, esattamente come il popolo americano, ha un sogno: semplicemente tornare a casa.

Se al di là dell'arcobaleno, “somewhere over the rainbow”, ci deve pur essere un posto dove il cielo è sempre più blu, sulla terra gli orizzonti sono più banalmente grigi.

Nascosti dietro il luogo comune dell'immagine da bambinoni ingenui, parecchi dei Dorothy americani, per paura di dover cercare la strada del ritorno, il giorno delle elezioni se ne staranno comodamente seduti nel salotto di casa davanti alla tv in attesa dell'esito.

Perchè nell'evento mediatico la sensazione è che anche i nostri “tre personaggi in cerca d'autore” siano presi più dalla loro immagine pubblica che dalla loro ricerca personale, come copione richiede.

Così tra hotdog, strette di mano, scandaletti rosa e confronti televisivi preconfezionati si rivede un film già visto.

Perchè in realtà Dorothy è sempre rimasta a casa e nel risvegliarsi da un sogno, per fantastico e visionario che sia, non c'è niente di più confortante del ritrovarsi nel proprio comodo letto.

Ma siamo sicuri che l'America è così lontana?




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